Caso centrale, Prc La Spezia: “Spezzini presi in giro da Governo, Peracchini e Toti. Basta carbone o pronti a scendere in piazza”

1 febbraio 2020, by  
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Come volevasi dimostrare. Le miriadi di promesse delle istituzioni e della dirigenza di Enel che in questi anni avevano annunciato la dismissione dell’impianto a carbone nella centrale spezzina “Montale” nel 2021 si sono rivelate solo chiacchiere infondate, utili solo a canzonare una popolazione esasperata. Così ci si ritrova che non solo il turbogas non verrà evitato, ma che addirittura nemmeno quello che pareva già “conquistato”, ossia il tanto sognato no al carbone, può concretamente sfumare.

Come Rifondazione ha sempre sospettato, Enel, il Governo, la Regione e il Comune hanno bellamente preso in giro gli spezzini, facendo vergognosamente marcia indietro, come è emerso ieri sera in consiglio comunale.
Un voltafaccia inqualificabile che deve essere spiegato nel dettaglio. A nulla valgono le lamentazioni che Toti e Peracchini provano ora a rimpallare le proprie responsabilità: basta arrampicarsi sugli specchi. Gli spezzini vogliono farla finita con i fumi prodotti dall’impianto di combustione. Il Governo ed Enel devono fare la loro parte mantenendo quello che hanno promesso. Altrimenti la popolazione tutta è pronta a scendere in piazza per dire basta una volta per tutte a un impianto che da oltre mezzo secolo inquina i polmoni di un golfo intero.
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Rifondazione, Per la nostra città e M5S portano in consiglio una mozione contro la centrale Enel spezzina

6 dicembre 2014, by  
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Prc, ´Per la nostra città´ e M5S portano in Consiglio una mozione contro la centrale Enel

Oltre 50 anni di presenza di una centrale a carbone non possono non aver determinato un danno per l’ambiente e la salute dei cittadini. E il cumulo delle fonti di inquinamento presenti alla Spezia costituisce molto più di un rischio, ma una costante e oggettiva minaccia per la salute della popolazione. Ne valgono da indicatori la situazione di Vado Ligure e Porto Tolle lo studio proposto dall’Istituto Superiore di Sanità e quello in fase di realizzazione a Civitavecchia. L’inopportunità di mantenere in attività centrali situate dentro un “conglomerato urbano” è stata confermata persino dall’attuale Ad di Enel, ed è ben difficile non considerare un conglomerato urbano il contesto dei quartieri di Melara, Limone, Pianazze, Pagliari e Fossamastra, i quali peraltro ospitano una scuola dell’infanzia (a Fossamastra di fronte al pontile di scarico dell’Enel), una elementare e una media (a Melara, sotto la ciminiera e davanti al silos delle ceneri).” Questa in sintesi la premessa della mozione che stasera sarà presentata in consiglio comunale dai consiglieri d’opposizione Edmondo Bucchioni, Giulio Guerri, Christian Bertagna, Ivan Mirenda, Carlo Colombini ed Erica Ianello, dei gruppi Rifondazione Comunista, Per la Nostra Città, M5S. Il documento, dopo un’ampia disamina delle situazioni similari alla realtà spezzina (Vado Ligure, Porto Tolle, Civitavecchia), delle risultanze delle istruttorie epidemiologiche e giudiziarie promosse, negli ultimi anni, in quelle città, mette a fuoco impegni e promesse disattesi, sul piano politico e tecnologico, rispetto alla presenza della centrale Enel della Spezia agli effetti inquinanti e nocivi della movimentazione e della combustione del carbone.
Nel ribadire l’auspicio di addivenire al più presto all’adozione nella nostra città di forme di produzione energetica alternative ed ecocompatibili” si impegna il Sindaco a una richiesta immediata di revisione dell’AIA (volta a riconsiderare le condizioni per l’esercizio della centrale con l’attuale assetto impiantistico e l’utilizzo del carbone come combustibile) e ad avviare un’indagine sanitaria che si concentri soprattutto sulle patologie respiratorie e cardiovascolari, a partire dalle schede dei ricoveri ospedalieri, per verificare se questi siano in eccesso rispetto alle medie attese e in tal caso se questi siano da mettere in relazione diretta con la presenza della centrale, posto che si tratta di patologie strettamente connesse con le emissioni tipiche di una centrale a carbone, che s’incrementano/decrementano all’aumentare o al ridursi dell’inquinamento.
www.cittadellaspezia.com

Chiusura gruppo carbone centrale Enel La Spezia: la maggioranza boccia emendamento di Rifondazione, Guerri e Cinque Stelle

8 ottobre 2014, by  
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Nel consiglio comunale della Spezia di lunedì 6 ottobre è stata presentata una delibera riguardante il cambiamento climatico dovuto alle emissioni inquinanti e alla strategia per affrontare dal punto di vista ambientale gli sconvolgimenti che stanno caratterizzando anche il nostro territorio, impegnandosi a rispettare gli obiettivi europei del pacchetto clima.Tale delibera, dal nome inglese “Mayors Adapt”, era molto interessante sotto i molteplici aspetti per affrontare i gas serra e le strategie per porvi rimedio.

Rifondazione Comunista presentava un emendamento, sottoscritto anche da Giulio Guerri e dal Movimento Cinque Stelle, per inserire all’interno della delibera il seguente testo: “a chiedere immediatamente una revisione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata alla centrale Enel “E. Montale” ponendo l’obiettivo di dismettere il gruppo a carbone entro un anno”. L’assessore Davide Natale affermava che fosse già prevista dopo un anno la verifica dell’AIA e chiedeva di ritirare tale emendamento.

Non abbiamo soddisfatto tale richiesta, chiedendo di metterla in votazione, che però ha dato esito negativo, poiché tutta la maggioranza rimaneva compatta per il no.

Solo Rifondazione Comunista, Giulio Guerri e il Movimento Cinque Stelle approvavano l’emendamento.

Breve riflessione: il sonno della ragione genera mostri. In barba al clima e all’ambiente.

Edmondo Bucchioni,
Consigliere Comunale Rifondazione Comunista La Spezia

“Risorge il partito dell’inceneritore? Bianchi anacronistico, differenziata significa rilancio dell’economia”

16 luglio 2014, by  
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Riteniamo molto gravi le affermazioni del presidente della Camera di Commercio spezzina, Gianfranco Bianchi, riguardo alla presunta “inutilità” della raccolta differenziata in città. Il massimo esponente della CCIAA esprime un pensiero anacronistico e superato, facendo trasparire la necessità di un impianto di incenerimento, quando sulla base della raccolta differenziata, del riuso, della riparazione e del compostaggio intere economie vengono rilanciate.
Quale soluzione propone il signor Bianchi? Quella di tornare ai cassonetti per poi magari concludere il ciclo dei rifiuti con un bel forno inceneritore? Diceva quel tale che a pensar male si fa peccato, ma ci s’azzecca. Dunque gli interessi trasversali che vorrebbero riproporre un’opzione nefasta per l’economia e per la salute dei cittadini tenta di risalire la china?
L’amministrazione comunale è la sola responsabile del mancato funzionamento del servizio, il comune vigili su Acam e pretenda che il ritiro dei rifiuti avvenga in maniera efficiente. Allo stesso modo è da denunciare l’assoluta inefficacia con cui si è lanciato il programma del Porta-a-Porta, perno della strategia Rifiuti Zero. Per questo il comune della Spezia deve necessariamente rivedere la sua politica di gestione del servizio.
L’economicità e la sostenibilità della proposta che portiamo avanti da anni, Rifiuti Zero, è dimostrata nell’esperienza che sta vivendo il comune di Levanto, per questo sarebbe opportuno che il presidente della CCIAA visiti quella realtà e si renda conto con mano cosa significhi abbandonare l’idea di sprecare materiali in un forno inceneritore. I polmoni spezzini respirano da 50 anni carbone, lor signori vorrebbero aggiungere diossine? No grazie, abbiamo già dato, occorre coraggio ed innovazione per rilanciare l’economia del territorio, senza barattarla con la nostra salute.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Incendio Enel, Prc La Spezia: “L’era del carbone è finita, la salute degli spezzini va difesa”

10 settembre 2013, by  
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L’incidente di questa mattina al nastro trasportatore del carbone della centrale Enel “Montale” della Spezia evidenzia, casomai ce ne fosse ulteriore bisogno, come la questione sia arrivata ad un punto di rottura: l’era del carbone è oramai finita.

La sicurezza e la salute dei cittadini e dei lavoratori spezzini, infatti, non possono essere ancora poste in secondo piano dalle istituzioni.

Se tale sicurezza non è garantita, il sindaco imponga la chiusura dell’impianto e chieda immediati accertamenti sanitari in relazione a questo grave episodio.

Rifondazione auspica, a questo proposito, che i procedimenti in carico presso la procura della Repubblica della Spezia accertino le irregolarità della centrale adottando provvedimenti conseguenti e che, attraverso perizie con indagine epidemiologiche, dimostrino la correlazione con le gravi patologie anche mortali di cui è afflitta la popolazione spezzina.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Domenichini: “Se 51 anni (di carbone) vi sembran pochi, provate voi a respirar”

29 giugno 2013, by  
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…e proverete la differenza di respirare e proffittar.

Mi perdoneranno mai le mondine di Novellara per l’ardita parafrasi? Ma questo significa Enel alla Spezia, un impianto enorme, partito da 1800 MW di potenza installata, arrivati oggi a 1200 (di cui 640 a gas pressoché inutilizzati, il resto, neanche a dirlo, ancora a carbone), ed una storia di una provincia, dei suoi lavoratori nel ventre caldo delle sue caldaie, dei suoi abitanti nei quartieri limitrofi del levante di quel Golfo che pare ormai tutto men che dei poeti. Così le emissioni dell’unica ciminiera rimasta della “Eugenio Montale”, simboleggia l’ennesimo ricatto ambiente-lavoro, il tradimento democratico di un referendum dimenticato che sanciva il no di una città.

Ciminiere, bastano pochi sbuffi d’emissioni, penduli da un’autorizzazione integrata ambientale, sul delirio del mare. Oltraggio per oltraggio, la richiesta di AIA risale al 2007, ed in questi 6 anni la centrale ha continuato a funzionare senza alcuna limitazione, se non l’osservazione della norma. Il 7 giugno scorso si è tenuta la Conferenza dei Servizi per la discussione sul rilascio dell’AIA ed il documento approvato consentirà che nella centrale permanga prevalente uso del carbone per altri 8 anni.

Il sindaco spezzino Federici, invece di rilasciare, nel pieno della sua autorità sanitaria, un parere sanitario prescrittivo a tutela della salute pubblica da recepite in Conferenza dei Servizi AIA, esulta, forse pensando al via libera ad un nuovo polo commerciale nelle aree limitrofe all’Enel, previsto nel piano generale di sviluppo 2013-2017. Ma che il sindaco e l’amministrazione in tema energetico abbiano le idee confuse è dimostrato che ritengano un risultato la riduzione del 14% delle emissioni entro il 2020, quando la direttiva si chiama 20-20-20, non 20-14-20.

Eppure c’era i presupposti per “batter i pugni sui tavoli”. Nessun riconoscimento del luogo in cui sorge la centrale, in una città, nel cuore di una provincia, nessuna valutazione delle alternative, nessuna applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili, monitoraggi non adeguati e nessuna indagine epidemiologica sulle incidenze sanitarie dell’impianto, in una provincia dei record di forme tumorali. Esultiamo. Insieme al silenzio assordante di quei sindaci che ignorano i dati sulla ricaduta di anidride solforosa, in funzione della direzione prevalente dei venti, con concentrazioni maggiori a Bolano, Portovenere, Calice e Follo, comuni della val di Vara a decine di chilometri dalla ciminiera.

Eppure il programma di governo il sindaco della Spezia dice chiaramente che “l’obiettivo della dismissione del sito (centrale Enel) potrebbe aprire nuove prospettive strategiche di utilizzo del territorio e di conversione dell’economia cittadina: diventa allora importante perseguire quest’obiettivo per il futuro prossimo, plausibilmente entro il 2015”. Come a dire che in campagna elettorale si può tutto e di più, tant’è che il sindaco del Pd spezzino perde qualche pezzo della sua maggioranza, con Rifondazione comunista che decide di passare all’opposizione, accusato di aver tradito gli impegni elettorali. ENEL docet.

La palla passa al Ministero dell’Ambiente del governo Alfano/Letta, Andrea Orlando (Pd), spezzino doc, autore di una relazione programmatica in commissione ambiente che sa di coperta di Linus delle meraviglie e che pare abbia messo in soffitta il possibilismo sul co-incenerimento del CDR (combustibile derivato da rifiuti) con il carbone della centrale ENEL. Ma il pessimismo della ragione parrebbe superare l’ottimismo della volontà anche nel tempo della green economy, anche di quella delle larghe intese. Intanto, come le mondine, quei vigliacchi di quei signori, verranno loro a respirar, nel 2013 è ancora l’età del carbone. Sabato 29 giugno, per la fine di quell’era le strade ed il mare del golfo dei poeti manifesterà: non rompeteci i polmoni”!

William Domenichini

Responsabile ambiente Rifondazione Comunista La Spezia

Lombardi: “Sabato saremo al corteo per dire no al carbone in Enel”

Rifondazione Comunista della Spezia aderisce e parteciperà al corteo indetto dal comitato “Spezia via dal Carbone” di sabato 1 giugno con ritrovo alle ore 10.30 in Piazza Brin.
La battaglia contro il carbone in Enel è una mobilitazione che da sempre portiamo avanti in difesa della salute dei cittadini e in difesa dell’ambiente.  
Auspichiamo una partecipazione massiccia di partiti, associazioni, cittadini comuni per dire un unico e forte no al carbone Enel.
 
Massimo Lombardi
Segretario provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia

Prc La Spezia: “Solo Rivoluzione Civile contro il carbone”

Antonio Ingroia ha sottoscritto il manifesto di Greenpeace per le energie pulite e contro i combustibili fossili, dichiarandosi contrario a operazioni di raddoppio di centrali termoelettriche al carbone. Una posizione importante anche per il nostro territorio e per la vicenda Enel della Spezia e, ad oggi, unica posizione chiara nel merito della questione.
Una posizione che naturalmente tiene conto delle tante battaglie che chi ha contribuito a costruire Rivoluzione Civile ha sostenuto nei territori e che si rafforza anche della battaglia contro il co-incenerimento del CDR, che il governo Monti ha tentato in tutti i modi di sdoganare.
Non ci sono dubbi che la conversione in legge di questo decreto sull’utilizzo dei CSS (Combustibili Solidi Secondari, ex CDR) sia una delle mine vaganti più pericolose sulla strada dell’unica alternativa all’odierna criminale gestione dei rifiuti che devasta ambiente e salute. Non ci sono alternative: energia pulita e risparmio energetico, raccolta differenziata, riduzione, riuso, riciclo dei rifiuti sono l’unica soluzione.
Rivoluzione Civile è la sola proposta politica chiara che verrà esplicitata nella nostra città dal prof. Alberto Lucarelli, ordinario di istituzioni di diritto pubblico all’Università di Napoli, tra gli estensori del testo sul referendum sull’acqua del 2011, candidato n. 2 per la lista Ingroia alla Camera in Liguria. Lucarelli sarà in chiusura di campagna elettorale alla Spezia per un appuntamento imperdibile sui temi fondamentali dei beni comuni e dell’ambiente.
Rifondazione Comunista-Rivoluzione Civile La Spezia

L’appello agli elettori spezzini di Massimo Lombardi: “L’unico voto utile è alla Federazione della Sinistra”

 

Sono le ultime ore di campagna elettorale in vista di queste importanti elezioni amministrative.

Il mio appello finale è dedicato a tutti gli elettori di sinistra spezzini, delusi, schifati e scoraggiati per la situazione politica generale e per il momento difficile che tutti stiamo vivendo dal punto di vista economico e sociale. A quanti hanno intenzione di non andare a votare ricordo che quella è una protesta che dura un giorno e che non cambia, anzi peggiora, le cose. Il voto è un’occasione importantissima per esprimersi che non va sprecata. In questi giorni sono stati fatti appelli, specie a sinistra, al voto utile, come se il voto per qualcuno fosse più importante o più uguale del voto per qualcun altro.

Allora noi rispondiamo che il voto alla Federazione della Sinistra è a garanzia di ogni deriva liberista che anteponga interessi di parte e speculativi a quelli della collettività, come abbiamo dimostrato negli ultimi cinque anni di attività in consiglio comunale.

Ora per una Spezia più vivibile ci impegniamo per:

la restituzione alla città delle aree militari

la metanizzazione della centrale Enel: NO al carbone, SI a indagine epidemiologica

lo sviluppo di nuovi insediamenti produttivi e della green economy e per ridurre la disoccupazione

la drastica riduzione delle cause inquinanti del porto mercantile (polveri fini) e realizzazione di un waterfront che tenga conto delle esigenze dei cittadini

il no al parcheggio sotterraneo della Pinetina presso il centro Allende

la restituzione alla città della Calata Paita: nessun mattone sarà posto se contrario alla cittadinanza.

un percorso partecipativo in cui tutti decidano sull’utilizzo dell’area

il no a speculazioni edilizie di ogni tipo e alla cementificazione del fronte a mare.

Non intendiamo che la qualità della nostra vita sia sottoposta alle esigenze del mercato.


W Spezia Bene Comune!

Massimo Lombardi

segretario provinciale Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra La Spezia

Fumi Enel, Bucchioni: “Il mio impegno per un’indagine epidemiologica”

 

Io, Edmondo Bucchioni, come anche il Partito che mi sostiene, Rifondazione Comunista/Fds, penso che sia essenziale compiere un’indagine epidemiologica sulla popolazione spezzina che in modo pressochè ininterotto ha subito in questi 50 anni le emissioni inquinanti dei fumi dell’ENEL e delle polveri di carbone.

Riteniamo anche sia giunto il momento di dare una svolta con la metanizzazione del terzo gruppo ENEL, con la conseguenza di non utilizzare più il carbone come combustibile. La nostra lotta si è concretizzata, inoltre, contro la possibilità, a suo tempo prospettata, di bruciare cdr all’interno della centrale ENEL, un’ipotesi che è stata sconfitta!

Non possiamo inoltre permettere che la discarica di rifiuti tossici stipati a Pitelli cada nel dimenticatoio. Del resto, noi eravamo presenti anche quando è stata pronunciata la sentenza che si è tradotta in un’assoluzione.

Per questo chiediamo in maniera chiara e puntuale alla prossima Amministrazione un impegno  per costituire uno studio eziologico ed epidemiologico nella popolazione, condotto in maniera precisa e trasparente.

firmato

Edmondo Bucchioni

Federazione della Sinistra La Spezia

P.S: Grazie al Comitato Spezia via dal carbone per l’impegno: la politica, intesa come polis, ha bisogno del vostro contributo per sconfiggere i poteri forti che tengono in scacco la Città.

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