“Il 2 e 3 dicembre con i lavoratori e le lavoratrici in lotta contro guerra e carovita”

6 febbraio 2023, by  
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Il due dicembre tutte le sigle del sindacalismo di base hanno indetto uno sciopero nazionale per protestare contro le scelte del governo Meloni che, in continuità con Draghi, destina risorse del tutto insufficienti per alleviare gli effetti drammatici che l’inflazione e l’economia di guerra producono sui salari, sulle pensioni e sulle condizioni di vita dei ceti popolari.
Aumentano le spese militari, si favoriscono con regali fiscali evasori e autonomi, non si tassano seriamente gli extraprofitti mentre si taglia il reddito di cittadinanza, la scuola e la sanità pubbliche; la legge finanziaria di questo governo è una dichiarazione di guerra contro i poveri, i precari, le donne.
Le rivendicazioni avanzate dai sindacati sono le stesse che anche noi sosteniamo da tempo per contrastare inflazione e perdita di potere d’acquisto: aumenti generalizzati dei salari e ripristino di un meccanismo di recupero automatico dell’inflazione; introduzione di un salario minimo legale; cancellazione degli aumenti delle bollette, calmieramento dei prezzi dei beni di prima necessità.
Si potrebbe fare prendendo le risorse da: tassa completa di tutti gli extraprofitti, riduzione delle spese militari, lotta vera all’evasione fiscale, tassazione delle grandi ricchezze.
Il giorno dopo, sabato tre dicembre le sigle dei maggiori sindacati di base, tra cui USB, Sicobas, Cub e Sgb, con lo slogan “Giù le armi, sui salari” terranno a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra e il carovita, con gli stessi obiettivi dello sciopero del giorno precedente.
Rifondazione Comunista sostiene queste due giornate di lotta ritenendole un momento importante per la ripresa di una nuova grande stagione di lotte in tutto il paese, unica via per contrastare le politiche neoliberiste dell’austerità contro i lavoratori e i ceti popolari e riaprire la strada al cambiamento.
Maurizio Acerbo,
segretario nazionale
Antonello Patta,
responsabile nazionale lavoro
Sergio Dalmasso,
Segretario Regionale Liguria
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea

“Sì allo sciopero generale del 16 dicembre, domani raccolta firme contro la stangata-bollette del governo Draghi”

10 dicembre 2021, by  
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Sabato 11 dicembre dalla 17 alle 19 la federazione spezzina di Rifondazione Comunista aprirà la sua sede di via Lunigiana per raccogliere le firme contro l’ennesima stangata alle bollette che il governo Draghi ha rifilato agli italiani nell’ultima manovra di bilancio. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
L’iniziativa è svolta in tutto il territorio nazionale per protestare anche contro la reintroduzione scellerata della legge Fornero ad opera del “governo dei migliori”, che ha abolito quota cento alzando l’età pensionabile in maniera indecente senza invece tassare le parti  ultraricche della nostra società. Dobbiamo dire basta alle rapine su salari, stipendi e pensioni.  
 
Per questo Rifondazione aderisce con forza allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il giorno 16 dicembre a “sostegno delle proposte sindacali su precarietà, pensioni, fisco, lavoro e per la modifica della legge di bilancio” .
 
Una scelta giusta contro la nuova offensiva neoliberista portata avanti a suon di licenziamenti, delocalizzazioni, bassi salari, precarizzazione ulteriore del lavoro, aumenti delle bollette e carovita, ripristino della impopolarissima legge Fornero sulle pensioni. 
Una scelta necessaria di fronte a un governo che dal Pnrr alla manovra di bilancio riempie di soldi le imprese e i ceti benestanti.

Lo sciopero generale è la scelta che noi di Rifondazione insieme ai settori più combattivi del mondo del lavoro come gli operai della Gkn chiediamo da tempo ed è l’unica risposta all’altezza dell’attacco portato avanti dalle forze economiche e politiche neoliberiste.
 
Lavoreremo con tutte le nostre energie perché segni anche l’avvio di un percorso di generalizzazione delle lotte che può restituire fiducia unificare i tanti soggetti sociali che da decenni pagano le conseguenze di politiche antipopolari. 
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Il centrodestra preferisce favorire i privati, vergognoso atteggiamento sulle strutture sportive

20 giugno 2010, by  
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Cittadella dello sport a Follo

Cittadella dello sport a Follo

Ancora una volta Rifondazione comunista ci ha visto lungo. 4 mesi fa abbiamo presentato un’interpellanza per chiedere all’Amministrazione dell’inefficienza della gestione degli impianti sportivi follesi. Nonostante l’impegno ufficiale del Sindaco in consiglio comunale, l’accesso ai campi da calcetto continua a non essere per nulla divulgato ed assai poco fruibile, ora scopriamo che non si adempie nemmeno alle norme regolamentari per cui gli studente follesi hanno diritto a due ore gratuite.

Prendiamo atto che in questo lasso di tempo nulla è stato fatto rispetto agli impegni presi in sede consiliare, anzi, invece di riparare alle giuste recriminazioni dei cittadini si preferisce tessere le lodi delle società che beneficiano della gestione degli impianti pubblici. Una vergogna inaccettabile!

Forse il centrodestra follese pensava che la questione fosse sepolta negli incartamenti consiliari, ma si sbagliano di grosso, tant’è che la cittadinanza coinvolta ha ben visto di alzare la voce ed il nostro impegno è quello di portare avanti le giuste e doverose istanze dei nostri concittadini.

Oltre alla questione dell’accesso alle strutture c’è il problema delle tariffe: l’introduzione di prezzi calmierati per i residenti è motivata da ragioni politiche, ovvero dal tentativo di tutelare i nostri concittadini dagli effetti del caro-vita e perché possano fruire e far vivere la Cittadella intesa come… (qua ha messo dei puntini, nn so cosa volesse dire… come luogo d’aggregazione forse)

Forse per chi amministra oggi il comune, il cui primo adempimento è stato quello di raddoppiarsi lo stipendio, non ha la sensibilità di comprenderlo, ma è un fatto grottesco che un follese risparmi 0,50 euro a testa per giocare a calcetto.

La petizione presentata da tanti genitori dimostra che, come dicemmo 4 mesi fa, la gestione della Cittadella dello Sport è a dir poco scandalosa: un’infrastruttura da quasi 2 milioni di euro d’investimento, tra fondi europei e finanziamenti della precedente amministrazione di centrosinistra, interamente pubblica che viene gestita da privati, per usi alcuni esclusivamente, impedendone di fatto un compiuto accesso ai cittadini che vogliono utilizzare l’area calcistica.

Tutto ciò adombrato da una totale assenza di progetti di gestione, dagli orari di fruizione degli impianti ai costi tariffari, all’assenza di permessi o concessioni per bar. E a questo proposito ci chiediamo, com’è possibile che a pochi metri dal locale Circolo Arci, storico luogo di aggregazione che proprio nella nuova Cittadella dello Sport ha trovato sede sia apparso un bar? Forse il sindaco ed i suoi collaboratori sono convinti che questi gestori siano dei benefattori, ma la realtà, che evidentemente non li coinvolge è che a Follo si vive un vero e proprio disagio che non lascia indifferenti noi di Rifondazione comunista e che per questo c’impegna a portare avanti la loro battaglia.

Doppio appuntamento per il pane: GAP a Melara e al Favaro

21 maggio 2010, by  
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I GAP (Gruppi di Acquisto Popolari) spezzini raddoppiano e sabato 22 maggio dalle ore 9:00 sino ad esaurimento scorte distribuiranno pane ad euro al kg contro crisi e carovita nei quartieri del Favaro e di Melara. Il pane, acquistato dagli

organizzatori contrattando il prezzo direttamente con il produttore, verrà distribuito senza che vi sia ricarico alcuno, a tutti coloro che lo richiederanno.

Attraverso queste azioni concrete il Partito della Rifondazione Comunista rinsalda  a sua forza e la sua vocazione di partito sociale che attraverso l’autorganizzazione e la solidarietà tenta di ribaltare i rapporti di forza dentro la società.

L’azione dei GAP non è demagogia ma, al contrario, è azione concreta che non intende polemizzare con le associazioni di categoria o contestarne l’operato bensì si pone come obiettivo quello di fornire risposte concrete ai bisogni della gente, di spezzare l’isolamento in cui spesso vive chi è colpito dalla crisi elevando così il disagio individuale in disagio sociale.

ll gruppo di Accquisto Popolare organizzato dalla Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra) è ormai attivo da circa cinque mesi e si batte per far pagare le tasse ai ricchi ed agli evasori, per un sostegno economico a disoccupati, precari e pensionati con redditi più bassi, contro ogni speculazione sui generi di prima necessità, contro carovita e caro-affitti, per la difesa della piccola produzione agricola e dell’ambiente e per una distribuzione a prezzo politico dei generi di prima necessità.

Invitiamo tutti coloro lo desiderano a visitare il nostro sito internet  www.gaplaspezia.wordpress.com o a scriverci per saperne di piu’ sulle nostre iniziative (gaplaspezia@gmail.com)

Gli altri parlano, noi facciamo: distribuiti 100 kg di pane

6 febbraio 2010, by  
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Mentre gli parlano, Rifondazione fa. Questa mattina in piazza Brin alla Spezia prima uscita pubblica dei GAP (Gruppi di Acquisto Popolare) organizzati dalla federazione spezzina di Rifondazione Comunista.

Sono stati distribuiti 100 kg di pane al prezzo di 1 euro al kg, esauriti in nemmeno due ore e mezza: un forte messaggio contro la crisi e il carovita che attanaglia stati sempre più ampi di popolazione.

Il pane che è stato acquistato dagli organizzatori contrattando il prezzo direttamente con il produttore è stato distribuito senza che vi sia stato ricarico alcuno.

È una vergogna nazionale che il prezzo dei generi alimentari continui ancora a crescere: chiediamo subito di fissare il prezzo politico dei generi di prima necessità.

Il governo Berlusconi, invece di difendere la borsa degli speculatori, pensi a difendere la borsa della spesa degli italiani.

Iniziative come i GAP si stanno moltiplicando in tutto il nostro Paese dando vita ad una rete di solidarietà e sostegno concreto a pensionati, operai e a tutti quelli che quotidianamente si trovano ad affrontare il dramma di non arrivare alla fine del mese.
Continueremo a riproporre nella provincia spezzina la bellissima esperienza di oggi, a partire dalle prossime settimane.