“Rossi e neri tutti uguali, che siamo in un film di Alberto Sordi?” gridava il giovane Nanni Moretti in un suo celebre film di molti anni fa. Ci ritornano alla mente queste profetiche parole dopo lo sconcerto causato dalle assurde affermazioni di tal Paolo Locci, candidato a sindaco di Spezia per la sua lista piena di deliri no vax, no green pass, xenofobi e qualunquisti, il quale si è permesso di dichiarare che il suo è “un movimento di cittadini che va da Casapound a Rifondazione Comunista”.
Parole “da bar” che lascerebbero il tempo che trovano, ma che sono talmente gravi da meritare una risposta decisa e chiarificatrice: diciamo subito che il signor Locci non è autorizzato a nominare a caso il partito di Rifondazione Comunista, né soprattutto può accostarlo ad organizzazioni di destra o addirittura di ispirazioni neofasciste.
Questa superficialità denota, oltre ad una palese incompetenza politica, la perfetta qualificazione populista della sua lista elettorale, che mescola tutto con il già logoro slogan “nè di destra nè di sinistra”.
Pertanto, nello smentire categoricamente che un solo iscritto a Rifondazione sia presente nel suo schieramento, invitiamo il signor Locci a ritirare pubblicamente quanto affermato, altrimenti saremo costretti a valutare anche vie legali nei confronti suoi e del suo movimento.
Come noto Rifondazione Comunista parteciperà alle elezioni comunali spezzine al sostegno di Piera Sommovigo Sindaca, assieme alla lista Spezia Bene Comune guidata dall’avvocato Massimo Lombardi, figlio dello storico segretario comunista Aldo, nonché ex segretario provinciale e dirigente regionale e nazionale del Prc.
Uno schieramento politico talmente distante da quello millantato dal signor Locci che non varrebbe nemmeno la pena sottolinearlo, se non fosse che disinformazione e fake news continuano incessantemente ad alimentare il brodo culturale sul quale neofascisti e populisti hanno costruito negli ultimi anni le loro “fortune” politiche, confondendo l’elettorato con corbellerie a getto continuo propagate dai canali social.
I comunisti non ci stanno ad essere tirati per la giacchetta in questo vergognoso teatrino mediatico.
Veruschka Fedi,
segretaria provinciale Prc La Spezia
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Nella provincia di Spezia da qualche anno non solo sono presenti organizzazioni che si rifanno al fascismo come Casapound e Forza Nuova, ma abbiamo anche una vera e propria cellula neonazista in parte smantellata nel 2017 dalle forze dell’ordine, ma evidentemente ancora attiva.
L’aggressione è avvenuta a Ceparana nello stesso luogo dove aveva sede la cellula; il ragazzo è stato seguito e inseguito quando è rimasto solo, nel primo pomeriggio di lunedì e
avrebbe dovuto sostenere un improbabile quattro contro uno se non fosse riuscito a svincolarsi. Questo è solo l’ultimo episodio di una serie di aggressioni avvenute nel territorio spezzino.
Le organizzazioni dell’estrema destra dimostrano di esser ben radicate e strutturate; hanno locali commerciali dove
attraggono giovanissimi con prezzi di alcolici fuori concorrenza, circoli “culturali” che in barba ad ogni limitazione di chiusura dettata dall’epidemia, rimangono aperti.
Non basta esprimere solidarietà al ragazzo è evidente che la presenza di organizzazioni di estrema destra in città e nelle scuole è pericolosa e si ripercuote sull’intera collettività con una violenza assolutamente inaccettabile.
Noi antifascisti non staremo a guardare. I dirigenti scolastici devono affrontare seriamente la presenza delle organizzazioni di Blocco Studentesco e delle modalità in cui si muovono. Le ragazze e i ragazzi che subiscono aggressioni e discriminazioni anche solo verbali devono poter avere la certezza di essere creduti ed ascoltati, devono sapere che i delinquenti sono gli aggressori e non gli aggrediti.
La resistenza a questo scempio deve partire da tutte le forze politiche e sociali interessate a difendere il territorio da inaccettabili organizzazioni. Esprimiamo massima solidarietà a Leonardo e fin da subito ci dichiariamo disponibili a qualsiasi azione che vorrà intraprendere.
Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista
Esattamente un anno fa presentavamo un esposto all’autorità giudiziaria per richiedere la chiusura della sede neofascista spezzina di Casapound, che ritenevamo essere una provocazione intollerabile per il nostro territorio e un rischio concreto per l’incolumità dei cittadini.
Siamo stati facili profeti. Oggi abbiamo avuto la conferma della bontà della nostra azione, dato che la questura ha rivelato come siano stati proprio alcuni militanti di Casapound gli autori dell’aggressione al ragazzo spezzino avvenuta in pieno centro lo scorso sabato.
Nell’esprimere solidarietà alla vittima del vile pestaggio, ribadiamo come sia assolutamente necessario che si prendano immediati provvedimenti per chiudere una volta per tutte le sedi neofasciste cittadine, assicurando alla giustizia questi criminali pronti a seminare odio, violenza, razzismo per le vie della nostra città.
Rifondazione Comunista Sp
Sinistra Italiana Sp
E’ Viva – La Sinistra Sp
Prendiamo atto con soddisfazione della decisione della giunta comunale spezzina di non autorizzare lo svolgimento dell’iniziativa “culturale” dei neofascisti di Casapound (tramite il fondamentale aiuto della Lega Nord) in uno spazio pubblico comunale, e oltretutto nella biblioteca “Pietro Beghi”, sede dell’Istituto storico della Resistenza che porta il nome del segretario del CLN spezzino.
Non ci pare una scelta fatta a caso da parte dei fascisti.
Sarebbe stata un’ennesima indelebile macchia per le istituzioni, dato che negli ultimi tempi in provincia (capoluogo compreso) si sono registrati fin troppi casi di arretramento nei confronti dell’ideologia fascista (si veda la vergognosa vicenda di Sarzana, con la benedizione del sindaco alle celebrazioni per un ministro repubblichino).
Spezia (e l’italia intera, naturalmente), con la sua eroica storia di Resistenza, non può permettersi di dare voce a chi propagandava, e propaganda ancora, odio e violenza razziale.
I fascismi, vecchi e nuovi, vanno combattuti senza esitazioni e tenendo alta la guardia. Occorre restare sempre vigili.
Rifondazione Comunista La Spezia
Antifascisti sempre e comunque. La Costituzione non si tocca!
Domani 25 aprile, 67° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, i rappresentanti della federazione provinciale di Rifondazione Comunista Fds La Spezia e il circolo Prc/Fds “Aldo Lombardi” di Vezzano Ligure omaggeranno i caduti per la Resistenza nella nostra provincia depositando due mazzi di fiori presso il monumento dei Partigiani al cimitero spezzino dei Boschetti.
Pensiamo sia fondamentale, da parte dell’amministrazione comunale della nostra città, riaffermare con forza l’adesione ideale e culturale ai valori della Costituzione, nata dal sangue della Resistenza.

Oggi più che mai è infatti necessario continuare a difendere la nostra
carta costituzionale da modifiche tentate o purtroppo apportate in maniera deleteria come la
recentissima inclusione del pareggio di bilancio vergognosamente approvata in maniera bipartizan lo scorso 17 aprile dal Senato.
Così l’Italia ha abdicato la sua sovranità economica alle banche e alle finanziarie mondiali. Uno scandalo inaudito, passato sotto il silenzio di tutti.
Ieri la dittatura fascista, oggi quella monetaria. Alla Spezia ribadiamo la richiesta di chiusura immediata dei covi fascisti come la sede di CasaPound, che sotto la veste di associazione culturale, promuove e diffonde idee xenofobe e fasciste.
L’antifascismo non deve essere un vezzo per pochi, ma deve tornare ad essere il cuore pulsante della politica cittadina. Crediamo che l’uguaglianza debba essere alla base dell’agire politico e che insieme ai migranti che vivono nella nostra città si possa realizzare una società più giusta e democratica in tutti gli ambiti sociali, lavorativi e culturali.
Federazione della Sinistra La Spezia