Dal 22 al 25 luglio, Festa provinciale di Liberazione a Falconara!

19 luglio 2010, by  
Archiviato in Appuntamenti, Partito, Primo piano

 

Al via in settimana la prima festa di Liberazione dell’estate 2010. Da giovedì 22 a domenica 25 luglio, presso il bellissimo parco pubblico di Falconara di Lerici, la federazione spezzina di Rifondazione Comunista organizza quattro giorni di incontri, dibattiti, cultura, musica e buona cucina con al centro il lavoro e la politica, non solo spezzina ma anche nazionale.

Si parlerà di violenze di stato, crisi ambientale, referendum sull’acqua pubblica e situazione Acam tra gli argomenti di discussione. Giovedì 22 verrà presentato il libro “Zona del silenzio, una storia di ordinaria violenza” di Checchino Antonini, giornalista di Liberazione, sulla morte del giovanissimo Federico Aldrovandi. Sabato ampio dibattito sulla realtà spezzina con ospiti il sindaco della Spezia Massimo Federici, il segretario provinciale CGIL Lorenzo Cimino e l’asssessore regionale al lavoro Enrico Vesco. Le serate di venerdì e sabato vedranno di scena due band locali con le cover rock anni ’70 dei Blake e il concerto dei Four Friends in memoria del compianto Italo Vetrala, a vent’anni dalla sua prematura scomparsa.

Il menu prevede tutte le sere dalle 19 piatti tipici locali. Domenica 25 la cucina sarà aperta anche a pranzo.

Ecco il programma:

GIOVEDI 22 LUGLIO
Ore 21.00 – Presentazione del libro:  “Zona del silenzio, Una storia di ordinaria violenza italiana“, La storia della morte di Federico Aldrovandi

Intervengono

Checchino Antonini – Autore del libro e giornalista di Liberazione

Anna Belligero – Portavoce nazionale Giovani Comuniste/i

Domenico Chionetti – Comunità di san benedetto al porto di Genova

Coordina Massimo Lombardi – Responsabile movimenti PRC La spezia

VENERDI 23 LUGLIO
Ore 18.30 – Aperitivo ecosostenibile e Tavola rotonda: “Crisi sociale e ambiente. pensiamo globale, agiamo locale!

Ne parliamo con

Verusckha Fedi – Assessore all’Ambiente Lerici

Ciro Pesacane – Presidente Nazionale Forum Ambientalista

Coordina William Domenichini – Resp.Ambiente PRC La Spezia

SABATO 24 LUGLIO
Ore 18.30 – Dibattito: “Uscire dalla crisi: con quale modello di società?

Intervengono

Massimo Federici – Sindaco della Spezia

Nicola Nicolosi – Segreteria nazionale CGIL

Lorenzo Cimino – Segretario generale Camera del lavoro La Spezia

Matteo Gaddi – Responsabile Nazionale PRC Progetto Nord

Enrico Vesco – Assessore regionale Attività produttive, Lavoro e formazione

Coordina Maurizio Fontana – Responsabile Lavoro PRC La Spezia

Ore 21.30 – Marco Ursano, Giornalista/Scrittore: A 20 anni dalla scomparsa ricorda l’amico e compagno Italo Vetrala

Ore 22,00 – Concerto dei Four Friends

DOMENICA 25 LUGLIO
Ore 18.30 – Dibattito: “Le privatizzazioni tutelano i diritti dei lavoratori?

Intervengono

Rino Tortorelli – Comitato Referendario Acqua Pubblica La Spezia

Matteo Gaddi – Responsabile Nazionale PRC Progetto Nord

Paolo Garbini – Presidente ACAM

Simona Cossu – Capogruppo PRC Comune della Spezia

Coordina Chiara Bramanti – Segretaria PRC La Spezia

Tutte le sere dalle ore 19.00 si potranno degustare i piatti tipici locali.
Venerdì 23 Luglio stoccafisso.
Domenica 25 Luglio cucina aperta anche a pranzo.

Di Pietro e il pelo nell’acqua

9 aprile 2010, by  
Archiviato in Dall'Italia

Stamane con una scelta unilaterale l’Italia dei Valori ha presentato in Cassazione i quesiti referendari su acqua e nucleare, non ascoltando le richieste provenienti da una pluralità di forze politiche, dalle associazioni e dai movimenti di costruire insieme un ampio fronte sociale politico e associativo che potesse consentire di rendere possibile superare il quorum. (Tratto da www.aprileonline.info)

Lo scorso 31 marzo 2010, il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua (che, già nel 2007, presentò una proposta di legge d’iniziativa popolare, sottoscritta da 400 mila cittadini, per la ripubblicizzazione dell’oro blu) ha depositato a Roma, presso la Corte di Cassazione, i tre quesiti referendari preparati dai giuristi Alberto Lucarelli, Gaetano Azzariti, Gianni Ferrara, Stefano Rodotà, Ugo Mattei, Luca Nivarra. La raccolta delle firme partirà già nei prossimi giorni.
Il primo chiede l’abrogazione dell’articolo 23 bis della legge 133 del 2008, cioè l’architrave su cui poggia la privatizzazione dei servizi pubblici (acqua, rifiuti, trasporto pubblico).
Il secondo propone la cancellazione dell’articolo 150 del decreto 152 del 2006 (o codice ambientale) che individua le forme di gestione e affidamento del servizio idrico.
Il terzo, più specifico, vuole invece l’abrogazione dell’articolo 154 del già citato decreto 152, nella parte in cui parla “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito” nella determinazione del sistema tariffario.

Oggi, ci troviamo quindi di fronte ad una situazione surreale e paradossale con due campagne di firme parallele sullo stesso tema.
E’ il triste epilogo delle divisioni che hanno caratterizzato nell’ultimo mese il lavoro del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua. E’ l’altra faccia della politica, la faccia mai ufficializzata ma spesso preminente, che porta i partiti a cercare di “cavalcare” i movimenti e a muoversi solo in cambio di una visibilità assoluta e di un consenso sia pure a corto raggio.

E’ di qualche settimana fa la grande manifestazione di piazza del Popolo a Roma, partecipata da 200.000 persone, a rappresentare il mondo cattolico e religioso, l’associazionismo sociale, la cooperazione, il sindacato, il popolo viola e altri ancora. Un mondo variegato di cittadini che si ritrovano tutti insieme a difendere un bene primario.
Un mondo che ha bisogno di rafforzare la sua unità e di allargare la partecipazione per vincere una battaglia difficile. L’ex pm si era speso in prima persona per quella mobilitazione, poi, all’improvviso, la sua “ritirata”. Alcune voci raccontano di un’ultima riunione “di fuoco”, durante la quale il leader dell’IdV avrebbe battuto i pugni sul tavolo, ricordando l’investimento economico fornito dall sua organizzazione e pretendendo la visibilità sul palco. Palco che i movimenti non erano disposti a tramutare in una vetrina per i partiti. Rigettata al mittente la sua richiesta, Antonio Di Pietro non solo ha boicottato la piazza ma ha forse deciso di fare di più, depositando quesiti alternativi per referendum che, a questo punto, difficilmente arriveranno al quorum.

Cosa non si fa per ottenere un po’ di consenso. Di Pietro è disposto anche a perdere battaglie fondamentali come quelle su acqua e nucleare pur di accreditarsi agli occhi dell’opinione pubblica come paladino di questi temi. L’Idv, rompendo il fronte con tutte le associazioni, sta facendo un regalo a Berlusconi“. Così Ciro Pesacane, presidente del Forum Ambientalista, commenta la consegna in Cassazione dei quesiti referendari su acqua e nucleare depositati dall’Idv. “E’ surreale, adesso avremo due campagne referendarie contro la privatizzazione dell’acqua: una di noi associazioni che da sempre ci battiamo in difesa dell’oro blu e che abbiamo consegnato i requisiti in Cassazione lo scorso 31 marzo ed, ora, una dell’Idv – aggiunge Pesacane – Mi complimento con Di Pietro che è riuscito a rompere il fronte unitario, depotenziando così lo strumento referendario. Se non raggiungeremo il quorum sappiamo già con chi prendercela! Stessa storia sul nucleare – spiega l’ambientalista – l’Idv ha agito unilateralmente rompendo un fronte molto ampio. A questo punto – conclude – l’auspicio è che Di Pietro capisca l’errore fatto e che ritiri i suoi referendum. Per non dimostrarsi amico di Berlusconi e soprattutto nemico delle battaglie ambientaliste su acqua e nucleare“.

Per il Verde Angelo Bonelli, quella di Di Pietro, che durante il governo Prodi ha votato per la privatizzazione dell’acqua, “è una forma di cannibalismo dell’ambientalismo e dei movimenti che si stanno battendo per l’acqua pubblica. E’ ormai chiaro che la decisione dell’Idv di presentare da sola i referendum ha solo un carattere di mera e semplice strumentalità politica per crearsi solo un consenso nell’immediato senza preoccuparsi minimamente di vincere la battaglia referendaria. Grazie a questa scelta irresponsabile coloro che hanno voluto la privatizzazione dell’acqua e che vogliono le centrali nucleari potranno brindare“.

Per quanto riguarda il nucleare vale lo stesso ragionamento. Il referendum sul nucleare fu vinto nel 1987 grazie ad un ampio fronte che andava dal Pci ai Verdi, ai Radicali al sindacato e a tante realtà associative. Oggi, partiti, associazioni e comitati erano all’opera per ricostituire quel clima. Un invito rivolto anche all’Idv, perché non superare il quorum oggi significherebbe spianare la strada definitivamente al nucleare.

Con la presentazione unilaterale dei quesiti su acqua e nucleare avvenuta oggi, Antonio Di Pietro fa una scelta strumentale, che specula impropriamente sui movimenti, scippando loro la titolarità della battaglia, e divide lo schieramento referendario a fini di pura propaganda politica”. Questo il duro giudizio del portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero. “Come sul legittimo impedimento, Di Pietro brandisce i referendum con assoluta leggerezza come puro strumento di propaganda politica – osserva Ferrero. La presentazione di altri quesiti sull’acqua si muove infatti in aperto contrasto con il movimento per l’acqua pubblica, che ha già presentato i propri quesiti e sta iniziando la racconta di firme, scippando loro la bandiera della campagna referendaria per bassi interessi di propaganda politica“.  Al contrario, secondo Ferrero, “l’impegno di tutte le forze, politiche, sociali e associative, è quello di dar forza al movimento e di partecipare con spirito e impegno unitario alla mobilitazione: non solo al fine di raggiungere l’obiettivo prioritario delle firme necessarie al referendum, ma per far crescere insieme la coscienza civile e politica unitaria“. Di Pietro, “con il suo comportamento unilaterale, non solo mette a rischio l’obiettivo della raccolta di firme, ma fa una vera e propria speculazione con l’esclusivo interesse di fare propaganda a scapito del movimento, del suo protagonismo e della sua unità”. Lo stesso, conclude Ferrero, “avviene sul tema del nucleare, rispetto a cui un vasto arco di forze si è impegnato a realizzare una battaglia comune, che Di Pietro non ha remore a scippare“.

In queste ore sono tanti gli appelli a Tonino di “ripensarci” e fare un passo indietro. Perché i referendum non si vincono con i personalismi. Nel momento in cui Di Pietro vorrà procedere senza ascoltare ragione, finiremmo per pensare che gli interessi siano altri, e di ciò Berlusconi sarà profondamente grato.

Giù le mani dai Beni Comuni a Sarzana

17 marzo 2010, by  
Archiviato in Appuntamenti, Primo piano

Venerdì 19 marzo 2010, a Sarzana in piazza Cesare Battisti dalle 17.00, continua il ciclo di incontri tematici in vista delle prossime elezioni. La federazione spezzina di Rifondazione comunista promuove per la Federazione della Sinistra il secondo incontro sui temi dell’acqua pubblica

Giù le mani dai Beni Comuni

Il governo Berlusconi sta demolendo pezzo per pezzo i risultati di grandi battaglie civili, favorendo gli interessi di pochi (oltre naturalmente ai suoi personali) rispetto a quelli della collettività. Ed ecco che in una manciata di parole di burocratichese vengono decretati scempi morali e materiali come la privatizzazione dell’acqua.

In previsione delle elezioni, regionali in Liguria e comunali a Sarzana, vogliamo mettere in chiaro fin da subito la nostra ferma volontà a batterci per mantenere pubblica la gestione dell’acqua. Partiamo dai risultati ottenuti in questi anni come le prospettive per la tutela dell’acqua pubblica in cui la Regione Liguria è stata ad oggi capofila nel ricorso alla Corte Costituzionale, consapevoli che la strada è ancora densa di pericoli, ma battuta da certezze: Si alla tutela dei Beni Comuni.

Ne parleremo con

Enrico Briganti
Capolista alle comunali a Sarzana per la Federazione della Sinistra

Ciro Pesacane
Presidente Forum Ambientalista

Matteo Gaddi
Responsabile Nazionale Dipartimento Nord-Italia PRC-SE

Introduce e coordina
William Domenichini
Responsabile Ambiente PRC-SE La Spezia

Conclude
Antonella Gustini
Candidato alle Elezioni Regionali per La Federazione della Sinistra

Giù le mani dai Beni Comuni: ce n’est qu’un début

6 marzo 2010, by  
Archiviato in Ambiente, Primo piano

Questo è solo l’inizio: “La nostra battaglia per l’acqua pubblica è già partita con la richiesta di modifica degli statuti comunali, riconoscendo che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, servizio essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini“. Con queste parole William Domenichini, resp.Ambiente del PRC spezzino ha aperto l’iniziativa “Giù le mani dai beni comuni“. Grande successo di pubblico, ma soprattutto splendida cornice politica ieri sera al centro Allende, in un iniziativa che ha coniugato interventi di grande spessore politico e tecnico a sostegno delle battaglie nazionali, ma soprattutto tenendo sempre presente la nostra realtà, anche nella chiave e negli impegni elettorali prossimi: le regionali.

Ciro Pesacane, presidente del Forum Ambientalista, ha sottolineato l’importanza della battaglia ambientale: l’acqua e l’energia è vita, “v’immaginate che cosa provocherà la privatizzazione dell’acqua? L’accesso all’acqua potabile è già precluso ad 1 miliardo e mezzo di essere umani, schiavi di multinazionali che voglio solo ed esclusivamente fare profitto. Non paghi? Ti chiudo il rubinetto!

Franco Zunino, assessore regionale all’ambiente, ha puntualizzato alcuni elementi fondanti della sua attività in materia: “rivendichiamo con forza la paternità di due atti fondamentali come il ricorso alla Corte Costituzionali sulla legge che vuole privatizzare l’acqua e su quella che vorrebbe il ritorno al nucleare, ma non solo. La scelta di appoggiare Burlando – prosegue Zunino – è da ricercarsi nell’attenzione con cui il presidente ligure ha posto centralità ai temi che discutiamo oggi e che il centrodestra avvallerebbe come meri vassalli del governo amico“.

Matteo Gaddi, responsabile nazionale del PRC per il Nord Italia, riporta la discussione sul piano locale, essendosi occupato della vicenda ACAM: “Per ora, con i compagni spezzini, abbiamo scongiurato la privatizzazione dei servizi alla Spezia, ma la situazione di ACAM è grave e le scelte che si andranno a compiere nel futuro sono fondamentali. Solo con un fronte unito di lavoratori, comitati e cittadini si potrà impedire di privatizzare l’acqua. Rifondazione in questa battaglia c’è e ci sarà“.

Emilio Molinari, presidente del comitato italiano per il contratto mondiale dell’acqua, è stato lapidario: “ci stanno privatizzando tutto e la battaglia più importante che ci attende è quella per la nostra sopravvivenza. Acqua ma anche aria e cibo, che stanno avvelenando con emissioni nocive e organismi geneticamente modificati. Il prossimo passo sarà – ha chiuso Molinari – il referendum sull’acqua, è un impegno di tutti noi, ma occorre essere uniti, compatti e coinvolgere tutti i cittadini, perchè l’acqua è vita, privatizzarla un delitto“.

Nelle conclusioni, Massimo Lombardi, candidato alle regionali per la Federazione della Sinistra, è stato preciso: “Noi ci siamo, con la nostra faccia e le nostre idee, la consapevolezza che il nostro impegno per portare avanti queste battaglie è nel nostro DNA, ma l’altrettanta consapevolezza che da soli non bastiamo e che dobbiamo lavorare per sollevare più gente possibile. Lo abbiamo fatto nei quartieri del levante sul tema dei rifiuti, dobbiamo farlo in tutta la provincia per l’acqua pubblica. Noi di Rifondazione comunista ci siamo e continueremo la nostra battaglia di civiltà: acqua pubblica, energie rinnovabili, il nostro no all’incenerimento del CDR in ENEL, il nostro Si alla strategia Rifiuti zero“.

Giù le mani dai Beni Comuni

2 marzo 2010, by  
Archiviato in Appuntamenti, Primo piano

Venerdì 5 marzo 2010, dalle ore 17 presso il Centro Allende alla Spezia, inizia il ciclo di incontri tematici in vista delle prossime elezioni regionali. La federazione spezzina di Rifondazione comunista promuove per la Federazione della Sinistra il primo incontro sui temi dell’acqua e dell’energia

Giù le mani dai Beni Comuni

Il governo Berlusconi sta demolendo pezzo per pezzo i risultati di grandi battaglie civili, favorendo gli interessi di pochi (oltre naturalmente ai suoi personali) rispetto a quelli della collettività. Ed ecco che in una manciata di parole di burocratichese vengono decretati scempi morali e materiali dalla privatizzazione dell’acqua al ritorno all’energia nucleare.

In previsione delle elezioni regionali vogliamo mettere in chiaro fin da subito la nostra ferma volontà a batterci per mantenere pubblica la gestione dell’acqua, nel continuare nella battaglia per sostenere, sviluppare ed incentivare l’uso di energie rinnovabili, contro la speculazione, contro la nocività di grandi impianti. Partiamo dai risultati ottenuti in questi anni come il No al raddoppio di Panigaglia, il No alla privatizzazione dell’acqua, il No al ritorno al nucleare, consapevoli che la strada è ancora densa di pericoli, ma battuta da certezze: Si alla tutela dei Beni Comuni, si alle energie rinnovabili.

Ne parleremo con

Emilio Molinari
Presidente Comitato Italiano del Contratto Mondiale dell’Acqua

Ciro Pesacane
Presidente Forum Ambientalista

Matteo Gaddi
Responsabile Nazionale Dipartimento Nord-Italia PRC-SE

Franco Zunino
Assessore all’Ambiente – Regione Liguria

Introduce e coordina
William Domenichini
Responsabile Ambiente PRC-SE La Spezia

Conclude Massimo Lombardi
Candidato alle Elezioni Regionali per La Federazione della Sinistra

Saranno presenti tutti i candidati alle prossime elezioni regionali per la Federazione della Sinistra.