Primarie Spezia, Lombardi: “La vera sfida è la costruzione di un programma innovativo e partecipato, coerentemente di sinistra”

 

Il dibattito sulle primarie spezzine si sta trasformando in un circo mediatico finalizzato alla ricerca di visibiltà del tutto avulso da quel confronto sui contenuti che Rifondazione Comunista ritiene essere prioritario.

Ribadiamo che, nel caso in cui le forze che comporranno la coalizione decidessero in tal senso, siamo pronti a partecipare alle primarie anche nel Comune della Spezia, sostenendo una candidatura alternativa a quella che verrà presentata dal Pd ed anche a quella proposta da Sel, formazione che, candidando il proprio segretario, ha reso volutamente impossibile ogni accordo a sostegno di una candidatura unitaria che rappresentasse tutta la sinistra politica e sociale.

Del resto, laddove il confronto diventa inevitabile, come ad esempio a Lerici, Rifondazione partecipa alle primarie con i propri contenuti e le proprie idee senza colpi da teatro elettoralistici ma mettendo al centro del programma i temi del lavoro, della partecipazione, del confronto, della sanità, dell’antifascismo e antirazzismo, e la questione ambientale: dal Waterfront, alle aree militari e alle emissioni dell’Enel. Per il comune capoluogo riteniamo tuttavia che si debba innanzitutto lavorare attorno a un programma che sia il frutto della massima condivisione di scelte con la cittadinanza, per un’apertura alla partecipazione dei cittadini su tutti i temi salienti.

Fondamentale dovrà essere l’interlocuzione con la popolazione, il mondo del lavoro e i comitati cittadini come Spezia via dal carbone, Murati Vivi, Acqua Bene Comune le cui istanze dovranno essere prese in cosiderazione per sviluppare un programma centrato su contenuti coerentemente di sinistra.

Ciò é possibile, come dimostra anche l’adesione del Comune della Spezia al Forum dei beni comuni in corso di svolgimento a Napoli: nell’ambito dell’Amministrazione spezzina, il contributo di Rifondazione Comunista é stato determinanteper l’assunzione di questa decisione. Solo lavorando tutti insieme in un’ottica di vera unità a sinistra si potrà trovare la soluzione, non facile, ai tanti problemi della città che certamente esistono ancora.

Ma è proprio per questo che, se veramente si ha a cuore il futuro della Spezia, non ha senso arroccarsi su posizioni che privilegiano i personalismi ai contenuti politici e programmatici di un passaggio delicato come le amminstrative del comune capoluogo.

Massimo Lombardi, segretario provinciale Prc/Fds La Spezia

Prc Ortonovo: “Basta vigliacche accuse del Pdl al vicesindaco Marcesini”

17 settembre 2011, by  
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Un’opposizione assente dal palazzo (per paura di un crollo improvviso) da quasi un anno continua a riempire i tavoli dei bar (loro habitat naturale) del comune di Ortonovo con continui volantini secondo i quali il vicesindaco di Rifondazione Massimo Marcesini risulta l’artefice principe del “malcostume” e delle “deficienze” dell’amministrazione.

Non solo, oltre ad accollargli colpe per gli ultimi 50 anni, ora viene accusato pure di favorire “compagni” all’interno dell’istituzione comunale. Negli ultimi due anni sono state chieste le sue dimissioni:

–         Per la presentazione di un libro in sala consiliare;

–         Per le frane;

–         Per l’assunzione per “concorso” di 2 operai (prima del concorso);

–         Per gli asfalti;

–         Per le buche;

–         Pe l’ACAM;

–         Per i debiti del comune;

–         Per degli “abusivi” che dormivano al campo sportivo;

–         Per l’agibilità del palazzo comunale di 40 anni fa;

–         Per la questione della chiesa di Caffaggiola di 30 anni fa;

–         Per piscine di Luni Mare, dove dopo una gara andata deserta l’Amministrazione sta trattando con una società per l’affidamento di una struttura da 20 anni in disuso.

Professionisti della politica che hanno attraversato in questi decenni tutto l’arco istituzionale passando da cantare bandiera rossa” a “meno male che Silvio c’è”, uomini attempati, conosciuti da tutti nel comune e di conseguenza perennemente sconfitti alle elezioni, si ergono a illibate vergini dalla moralità intatta passando le loro giornate cercando un motivo “qualsiasi” per chiedere le dimissioni del vicesindaco comunista.

Mentre il bipolarismo a livello nazionale impera e la contrapposizione con il Pd domina, in un piccolo comune della Liguria il PdL locale attacca Rifondazione Comunista accusandola di malaffare.

Un attacco indiretto, fatto di volantini lasciati notte tempo davanti ai bar chiusi, di manifesti affissi sui muri senza autorizzazioni con tesi farneticanti, frasi spesso indecifrabili e le immancabili richieste di dimissioni.

Il loro problema, da diversi anni, è ormai palese, sembra essere solo e soltanto Rifondazione Comunista.

L’obbiettivo è eliminare il Prc da questa amministrazione, addossando all’assessore rosso qualsiasi problema gli venga in mente nelle notti insonni passate davanti ai bar chiusi.

Fin’ora li abbiamo lasciati fare, anche perché dopo ogni loro uscita il nostro consenso è solo aumentato.

Ma adesso abbiamo deciso di fare un opera sociale: vogliamo salvarli dal ridicolo o almeno provarci, se non è troppo tardi.

Lungi da noi l’idea di suggerire la linea politica, ma se vogliono un confronto su temi seri (e in passato “stranamente” questo è avvenuto) siamo pronti a farlo in aula consiliare, nelle commissioni e in qualsiasi occasione il confronto dialettico abbia un ruolo predominante.

Se invece vogliono continuare questo “farneticante” gioco al massacro (per loro) ricordiamo loro che a Milano, a forza di dare colpe ad un persona per qualsiasi cosa, se la sono poi ritrovata sindaco.

Rifondazione Comunista/Fds, circolo di Ortonovo