Elezioni, Lombardi: “Gioia per il ritorno di Rifondazione nel parlamento europeo e per i compagni eletti nei comuni spezzini. Ricostruiamo insieme la sinistra di alternativa al renzismo”

27 maggio 2014, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano


“E” stata una una tornata elettorale che ci ha dato grandi soddisfazioni e che ci ha riempito di speranze per il futuro. Ora occorre lavorare sodo per costruire la vera sinistra di alternativa al renzismo dilagante”.
Così commenta Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista: “Il successo della Lista Tsipras premia l’enorme impegno, fatica e abnegazione dei compagni che, nonostante l’assoluto oscuramento mediatico, la scarsità di mezzi economici, le mille difficoltà incontrate sulla strada (unica lista ad aver dovuto raccogliere 150000 firme per potersi presentare), ha portato a sfondare il muro dello sbarramento al 4%, ottenendo più di un milione e centomila voti. E’ stato un voto di resistenza e di rinascita, la nostra sofferenza è stata premiata nel veder tornare in parlamento Rifondazione Comunista nella persona della giovane compagna Eleonora Forenza, alla quale va tutto il nostro in bocca al lupo e che speriamo di poterl riabbracciare presto qui a Spezia”.
“Nel nome di Alexis Tsipras” prosegue Lombardi “di Syriza e di tutti i compagni greci, gli unici ad aver vinto le elezioni nel proprio paese, gli unici a resistere in un’Europa decisamente spostata a destra con la vittoria dei Popolari, a cui si aggiunge l’inquietante successo dei fascisti francesi guidati da Marine Le Pen, la sinistra taliana può cominciare a ricostruirsi. Lavoriamoci fin da subito, ripartiamo da qui tutti insieme per il bene comune: ogni gruppo della sinistra italiana è necessario ma non sufficiente se lavora da solo. E’ il grande insegnamento di queste elezioni”.
“Al successo europeo” conclude il segretario Prc “si aggiunge quello locale delle compagne/i iscritte/i a Rifondazione o da noi sostenute/i come indipendenti nelle elezioni comunali spezzine: è il caso di Debora Cossu e Salvatore Romeo ad Arcola, Francesca Gianfranchi e Luca Marchi a Castelnuovo, Valeria Fregosi a Follo, Sara Pellegrotti a Pignone, Antonio Barrani a Vernazza e Nadia Lombardi a Vezzano. Una menzione speciale anche alle compagne/i che per pochissimi voti non ce l’hanno fatta: Luigi Mulattieri ad Arcola, Rosaria Lombardi a Bolano, Ruggero Sarbia a Calice, William Domenichini e Sara Zolesi a Follo. A tutte/i loro va un grande grazie e un augurio di buon lavoro per portare le nostre lotte e le nostre idee sul territorio. Adelante!”


Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Lombardi: “Delibera di giunta illegittima, la Cernaia non si tocca”

7 aprile 2014, by  
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Primo piano

 

Riteniamo assolutamente illegittima la delibera di giunta con cui Federici ha per l’ennesima volta scavalcato una decisione votata dal Consiglio Comunale e siamo intenzionati a impugnarla, segnalando le numerose irregolarità in essa contenute”.

Così Massimo Lombardi, segretario provinciale della Rifondazione Comunista in merito ad una delibera su scalinata Cernaia: “Il consiglio era già intervenuto per sostenere i cittadini e aveva bloccato l’assurdo progetto di cementificazione e smantellamento della scalinata storica della Cernaia già a marzo del 2013. Il Consiglio ha imposto un percorso partecipato, ci sono state riunioni con i tecnici del Comune e il comitato, è stato deciso di salvare le piante e potarle, mentre il sindaco voleva tagliarle. La nostra consigliera Simona Cossu aveva chiesto che fosse applicato lo stesso metodo di confronto coi residenti anche sulla scalinata San Giorgio e questa è la risposta di Federici. La partecipazione per questa amministrazione è una parola vuota ed il messaggio che si vuol dare alla città è “meglio se i cittadini se ne stanno a casa e non s’impicciano delle “cose loro”! Tante parole roboanti e demagogiche sulla partecipazione…. questi, poi, sono i fatti”.

 

Massimo Lombardi,

segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Simoni: “Avevamo ragione sulle nomine illegittime in Atc, ora resta il dubbio sulla validità degli atti firmati”

4 aprile 2014, by  
Archiviato in Lavoro, Partito, Primo piano

 

L’Autorità nazionale anticorruzione, nella seduta del 6 marzo scorso, si è pronunciata in merito all’ipotesi di incompatibilità di Flavio Cavallini nel ricoprire la carica di amministratore delegato e presidente di Atc spa e di Massimo Curletto nel ricoprire la carica di consigliere di amministrazione della stessa azienda.

A dimostrazione che le affermazioni più volte fatte da Rifondazione in relazione alle ipotesi di incompatibilità, e da più parti definite come inconsistenti, trovano invece fondamento nel D.Lgs 39/2013, riportiamo di seguito in sintesi il testo della lettera indirizzata dall’Autorità nazionale anticorruzione a Riccardo Venturini, responsabile della prevenzione della corruzione di Atc Spa, ad Angelo Petrucciani responsabile della prevenzione della corruzione del Comune della Spezia e alla presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento della Funzione pubblica: “...l’incarico ricevuto da Flavio Cavallini ricade nell’ambito di applicazione dell’art. 14, comma 2, lett. c, per cui l’incarico di direttore sanitario, direttore generale, direttore amministrativo e nell’interpretazione data dalla delibera 58/2013 anche di dirigenti titolari di forme di responsabilità di amministrazione e gestione […] è incompatibile con la carica di presidente o amministratore delegato…” Con riferimento al caso di Massimo Curletto “…la situazione descritta configura una chiara ipotesi di conflitto di interessi..
Si pone quindi, fra gli altri, l’interrogativo sulla validità degli atti fin qui adottati dal consiglio di amministrazione di Atc Spa, nonché degli eventuali provvedimenti firmati dal presidente e amministratore delegato Cavallini.

Politcamente sottolineamo che Rifondazione ha avuto ragione nel denunciare a suo tempo, con gli esposti della consigliera Simona Cossu, tale situazione di illegittimità, mancanza di etica e trasparenza, in un momento storico dove la questione morale viene spesso celebrata nelle parole (e addirittura nel cinema, vedi film su Berlinguer) ma non nei fatti.

Una responsabilità politico-amministrativa tutta interna al Partito Democratico, regista anche della fallimentare legge regionale sul trasporto pubblico che abbiamo contestato fin dall’inizio della sua approvazione e che sarà catastrofica per i cittadini e i lavoratori.

Non vorremmo, anche in questo caso, essere facili profeti.

Luca Simoni,Responsabile lavoro Prc La Spezia

Interramenti di rifiuti tossico-nocivi alla Spezia: Simona Cossu chiede un consiglio comunale straordinario alla presidente Laura Cremolini

11 febbraio 2014, by  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

 

Gentile Presidente,

Le scriviamo perché in questo momento riteniamo, prima da cittadini, ma soprattutto da rappresentanti di questa comunità, doveroso rivolgerci a Lei, come garante dei lavori del nostro consiglio comunale, per esprimere le nostre forti preoccupazioni circa le notizie che si susseguono in tema di traffici dei rifiuti che vedono il nostro territorio coinvolto.

Oggi riecheggia assordante il silenzio delle istituzioni locali su ciò che emerge in relazione a questo delicatissimo tema, silenzio associato alla sordità di chi non vuol sentire le ragioni di chi in questi anni ha cercato di portare all’ordine del giorno temi scottanti come i traffici dei rifiuti e l’uso sconsiderato del nostro territorio con discariche.

Abbiamo assistito sgomenti ad un processo, quello della discarica di Pitelli, che ha visto gli imputati prosciolti da ogni accusa per non aver commesso il fatto. Neanche a dirsi, il lavoro di un tribunale è doveroso rispettarlo, in troppe occasione questo paese ha visto sminuito il ruolo e l’autorevolezza di questo potere fondamentale per l’esercizio di una vera Democrazia. Tuttavia quale Democrazia può ritenersi tale di fronte ad un fatto incontestabile tanto è oggettivamente materiale come la presenza delle discariche di Pitelli?

Abbiamo assistito in queste settimane ad un susseguirsi di informazioni di soggetti legati alla criminalità organizzata che hanno esplicitamente chiamato in causa il nostro territorio circa la presenza di rifiuti tossico-nocivi. Non si tratta di un episodio. Prima di Schiavone, il pentito Fonti dichiarò la presenza di navi affondate al largo del mare spezzino, poi le intercettazioni fatte nel 1996 dalla Procura di Asti, relative al porticciolo Mirabello portano alla luce situazioni inquietanti.

Purtroppo la preoccupazione non riguarda solo Pitelli. Emergono inquietanti situazioni nella Val di Magra, circa la presenza di rifiuti interrati sulle sponde del fiume, emersi in relazione all’azione erosiva del fiume, così come occorrerebbe domandarsi chi e cosa è stato conferito nelle tante discariche della Val di Vara. Ma restando nel perimetro del nostro non posso non porLe attenzione ai sistemi di cave che sono presenti nelle nostre colline e come queste realtà potrebbero prestarsi a queste degenerazioni. Non possono non pensare a quelle aree fuori dal controllo pubblico, in quanto aree militari, ma che documenti alla mano sappiamo con certezza che sono luoghi di conferimento di rifiuti tossico-nocivi, uno su tutti, il campo in ferro dell’Arsenale.

In questo contesto, che riteniamo allarmante, ciò che ci sgomenta è la totale assenza di una reazione da parte delle istituzioni, che talvolta intervengono per sminuire la gravità oggettiva di un territorio estremamente colpito in termini di nocività ambientale. In tal senso basterebbe citare l’incidenza inquinante di centrale Enel e del Porto, senza contare l’impossibilità di appurare le condizioni delle aree militari, tra cui spicca il Campo in Ferro in Arsenale.

RingraziandoLa per la cortese attenzione siamo a chiederLe la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale in cui si apra un dibattito pubblico su questa vicenda, ai sensi dell’art 44 comma 1 dello Statuto. Riteniamo doveroso che l’Amministrazione. Riferisca in Consiglio e siamo anche a chiederle, vista la delicatezza e la gravità dei fatti in discussione, di voler invitare a partecipare al Consiglio Anche il nostro concittadino Ministro dell’Ambiente.

La saluto cordialmente,

Simona Cossu

Consigliera Comunale di Rifondazione Comunista La Spezia

Esposto di Rifondazione contro il valzer delle poltrone in Atc, Cossu: “Incompatibilità per le nomine di Cavallini e Goretta”.

27 gennaio 2014, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Esposto di Rifondazione contro il valzer delle poltrone in Atc

Dopo aver presentato la questione in consiglio comunale, ricevendo in risposta un silenzio assordante da parte della maggioranza e dell’amministrazione, la consigliera comunale di Rifondazione comunista Simona Cossu ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei conti della Liguria sulle nomine di due dirigenti delle società del gruppo Atc, ritenute illecite in base alla legge Severino. A sottoscrivere il documento è anche Edmondo Bucchioni, che dalla fine di marzo prenderà il posto di Cossu in consiglio.
Contestiamo la nomina di Flavio Cavallini a presidente di Atc spa – spiega Cossu – poiché ricopre anche un incarico in Asl, altra azienda pubblica. E questo va contro la legge Severino sull’incompatibilità tra incarichi in enti pubblici. Come se non bastasse, poi, Cavallini è stato nominato anche amministratore delegato della società di trasporto pubblico. E se per la presidenza Cavallini ha ricevuto l’autorizzazione dalla Asl per lavorare in Atc 30 giorni all’anno (a fronte di un compenso di 35mila euro!), per il ruolo di amministratore delegato non c’è stata alcuna autorizzazione da parte della dirigenza dell’azienda sanitaria, perché si tratta di un ruolo che non può che essere continuativo”.
Nel mirino di Rifondazione è finito anche Renato Goretta, attuale presidente e amministratore delegato di Atc esercizio.
“Anche per lui – prosegue Cossu – riteniamo di essere di fronte ad un caso di incompatibilità. Sino a ottobre 2013, due soli mesi prima di ricevere gli attuali incarichi, è stato ad di Atc spa, mentre la legge prevede che debba intercorrere almeno un anno”.
Secondo Rifondazione, anche nel caso di Goretta, ci sarebbero delle ‘aggravanti’ sotto il profilo dell’opportunità della scelta fatta dal sindaco, Massimo Federici.
“Un’ispezione del ministero delle Finanze ha rilevato che durante l’amministrazione di Goretta, il cda abbia approvato una crescita del compenso dello stesso ad ritenuta impropria. A quel punto è stato richiesto di restituire il sovrappiù e di tagliare il compenso del 10 per cento, invece ci si è limitati alla riduzione del 5 per cento. E in seguito a tutto questo Goretta è stato anche promosso a presidente e amministratore delegato di Atc esercizio. Le norme sono state scavalcate, e il vantaggio pubblico di queste nomine, francamente, non lo vediamo proprio”.
Nell’esposto Cossu e Bucchioni, citano anche un altro dirigente di Atc: si tratta di Riccardo Venturini, capogruppo Pd in consiglio comunale, che nell’azienda di Via del Canaletto ricopre il ruolo di responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione. “Venturini avrebbe dovuto segnalare questi fatti, invece da parte sua non c’è stata nessuna comunicazione alle autorità. Per questo chiediamo alla Corte dei conti di verificare anche la sua posizione”.
Il riscontro dell’esposto presentato è ben lontano nel tempo, ma Rifondazione chiede che ci sia subito una risposta dal punto di vista politico: “Sino ad ora ci siamo trovati di fronte ad una cortina di omertà e arroganza da parte dell’amministrazione, che ha risposto alle nostre obiezioni dicendo che i compensi sono stati sospesi (ma non ce lo hanno voluto dimostrare con le carte) e che Cavallini può svolgere il suo ruolo di amministratore delegato fuori dall’orario di lavoro della sua mansione in Asl. Queste sono repliche inaccettabili. Chiediamo che il sindaco e la maggioranza diano ascolto alla nostra protesta, condivisa da buona parte dell’opposizione, e che si provveda alla scelta dei dirigenti di Atc con bandi pubblici, senza utilizzare l’azienda come parcheggio per i politici che stanno andando verso la pensione. Questo metodo ha già affossato Acam, una realtà che era in salute. Oggi Atc si trova a dover affrontare un momento delicato, con la rivoluzione del trasporto pubblico regionale, e lo fa con organismi aziendali inadatti ad operare, e il rischio che gli atti prodotti possano essere invalidati”.
A gettare benzina sul fuoco ci pensa William Domenichini, altro esponente di Rifondazione comunista. “Negli ultimi mesi abbiamo assistito al ricatto del Partito democratico nei confronti dei cittadini e dei lavoratori, con la situazione di Amt utilizzata come minaccia, per poter arrivare alla creazione di un ennesimo carrozzone come l’agenzia unica del trasporto pubblico. A nostro avviso Atc non potrà mai aggiudicarsi la gara, e potrà al massimo ottenere il servizio in subappalto. Il servizio di trasporto pubblico andrà peggiorando, mentre solo una settimana fa abbiamo visto quali interventi di messa in sicurezza siano necessari nella nostra regione”.
“Il Pd predica bene e razzola male – ha aggiunto il giovane Filippo Vergassolafacendosi paladino della buona politica e finendo per non tradurre mai le parole in fatti. E allontanando ancora di più i cittadini dal mondo politico”.
E mentre Bucchioni garantisce di portare avanti il lavoro della consigliera Cossu nel futuro, il segretario provinciale, Massimo Lombardi, annuncia che Rifondazione provvederà ad intervenire con la massima attenzione sul tema delle nomine nelle società partecipate in tutti i Comuni della provincia.
da www.cittadellaspezia.com

Cittadinanza onoraria al Capitano De Grazia, Prc La Spezia: “Una grande soddisfazione, si continui a far luce sulle tante ombre del passato”

23 gennaio 2014, by  
Archiviato in Ambiente, Primo piano, Società

 

Il sindaco Federici conferirà domani al capitano di corvetta Natale De Grazia, scomparso nel 1995 a soli 38 anni, la cittadinanza onoraria spezzina.

Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di questo conferimento, frutto dell’approvazione in consiglio comunale di una nostra mozione presentata dalla consigliera di Rifondazione Comunista Simona Cossu.

L’ufficiale della Capitaneria di Porto stava giungendo nella nostra città per indagare sulla vicenda Jolly Rosso, una delle”nave dei veleni” e la sua morte non è stata per cause naturali, come ha affermato la commissione parlamentare d’inchiesta sulle ecomafie. Tuttavia questo importante momento dovrà offirire a tutti il modo di non nasconderci dietro un dito.

Proprio in onore a De Grazia, dobbiamo chiedere con forza che si faccia luce sulle tante ombre del passato, cercando la verità e la giustizia, per un territorio che ha vissuto vicende come Pitelli, e il cui ruolo nel traffico di rifiuti, come emerge dai tanti verbali delle commissioni parlamentari, è stato più che mai chiave.

Per questo vogliamo ricordare al sindaco che il suo impegno non termini domani con la cerimonia, ma che sia continuativo nel farsi parte attiva affinché la magistratura e la commissione parlamentare d’inchiesta proseguano nelle indagini sulle navi dei veleni e sul traffico di rifiuti tossici, utilizzando ogni mezzo possibile perché questa vicenda non cada nell’oblio.

Ci attendiamo, infine, che a breve venga dato a De Grazia l’onore dell’intitolazione di una via della nostra città, come impegna il documento approvato dal consiglio comunale.

 

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

 
Riproponiamo di seguito il testo della mozione di Simona Cossu approvata a larghissima maggioranza dal consiglio:

 

Il consiglio comunale della Spezia

 

Premesso che

  • Nelle conclusioni della relazione, approvata della commissione parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie, si afferma con chiarezza che la morte del Capitano Natale De Grazia non fu dovuta a cause naturali e si denuncia l’improvviso smembramento del gruppo investigativo che faceva capo a De Grazia;
  • il 13 dicembre 1995, Natale De Grazia morì durante il viaggio verso la Spezia, dove avrebbe dovuto proseguire le indagini sugli affondamenti delle navi dei veleni e sul traffico di rifiuti tossici.
  • L’omicidio di De Grazia si aggiunge a quello del sottufficiale del Sismi Vincenzo Licausi, assassinato nel 1993 e informatore della giornalista Ilaria Alpi sul traffico di armi e rifiuti tossici, la stessa Ilaria Alpi fu assassinata l’anno successivo;

 

Considerato che

  • sia nelle inchieste della giornalista sia nell’indagine del Capitano De Grazia La Spezia rappresentava un uno snodo strategico nel traffico di rifiuti tossici e armi;
  • il 4 dicembre 1990 salpò dal Porto della Spezia la nave carica di veleni denominata Jolly Rosso e che il suo viaggio terminò con il naufragio lungo le coste calabresi, di fronte ad Amantea, arenando con sé il suo carico di veleni;
  • anche il sito di Pitelli viene individuato come luogo di smaltimento illecito di rifiuti tossici;
  • le indagini del Capitano De Grazia ieri e della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie oggi, sono fondamentali per fare piena luce sul traffico di rifiuti tossici nella nostra città.

 

Impegna il Sindaco

 

A farsi parte attiva affichè la Magistratura, la Commissione Parlamentare d’inchiesta proseguano nelle indagini sulle navi dei veleni e sul traffico di rifiuti tossici, utilizzando ogni mezzo possibile perchè questa vicenda non cada nell’oblio ( mezzi di stampa, organizzazione di convegni a carattere nazionale, organizzazione di manifestazioni di protesta, creazione di  dossier….)

 

Propone

 

Il conferimento della Cittadinanza onoraria e l’intitolazione di una pubblica via al Capitano di corvetta Natale De Grazia.

 

 

Favorevoli: M5S (Bertagna, Mirenda, Colombini, Iannello), Fds/RCi (Cossu, Sommovigo), PD (Armani, Cattani, Cremolini, Delfini, Erba, Liguori, Montefiori, Raffaelli, Venturini), Sindaco (Federici), SEL (Manfredini, Masia), Cuore SP (Ferraioli, Conti)

Contrari: LC (Laghezza)

Astenuti: LN (Di Vizia)

Non partecipa: PNC (Guerri)

Piazza Verdi, Cossu: “Solo la partecipazione ci può portare fuori dalla secca”

19 novembre 2013, by  
Archiviato in Ambiente, Istituzioni, Partito, Primo piano

La vicenda della riqualificazione di Piazza Verdi è giunta ad un punto decisivo.

Dopo anni di lotte da parte del comitato contrario al progetto Buren, con significative iniziative di mobilitazione, dopo avere assistito alla militarizzazione della piazza e l’imposizione di un cantiere inutile, sinanco illegittimo, dopo lo scontro in Consiglio Comunale, finalmente la direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, con un condivisibile provvedimento a firma Galletti, ha messo fine al progetto Buren, decretando l’interesse culturale dell’immobile “Piazza Verdi”, “in quanto riveste un ruolo importante nel disegno della città, presenta un essenziale relazione compositiva con gli edifici monumentali che vi prospettano”, salvaguardando anche i pini,

Purtroppo ad oggi l’Amministrazione sembra voler continuare nell’assurdo braccio di ferro in spregio della legalità e della partecipazione popolare, dal momento che le dichiarazioni del Sindaco e del suo Assessore, all’indomani del decreto, esprimono la medesima tracotante prepotenza utilizzata in questi mesi.

Questo atteggiamento rende ancora più profondo il solco che divide la nostra comunità dal palazzo e dalla politica, acuisce l’immagine di un Comune incapace, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto il profilo politico, di ricomporre gli interessi generali e di trovare soluzioni condivise ai problemi.

Tutto ciò nonostante una campagna elettorale in cui tutte le forze politiche che compongono l’attuale maggioranza di governo hanno individuato il tema della partecipazione come obiettivo prioritario nell’azione dell’amministrazione.

Noi continuiamo a credere che l’unica soluzione per risolvere la vicenda di Piazza Verdi sia quella di annullare il progetto Buren e ridare voce alla comunità spezzina, attraverso un percorso partecipativo da avviarsi immediatante.

Simona Cossu

Capogruppo Prc Comune della Spezia

“A Pisa in difesa dei beni comuni e dell’ex Colorificio”

18 novembre 2013, by  
Archiviato in Dall'Italia, Partito, Primo piano

Sabato 16 novembre sarà una giornata di lotta molto intensa che attraverserà l’Italia come un fiume in piena. In Val di Susa si scenderà in piazza contro la TAV, per un altro modello di sviluppo e di democrazia, a Gradisca, per chiudere subito tutti i CIE, per un altra politica delle migrazioni e dei diritti di cittadinanza, a Napoli contro il biocidio e le ecomafie, per la giustizia sociale e ambientale.
Una delegazione spezzina di Rifondazione sarà presente a Pisa, dove questo fiume in piena attraverserà la città toscana per difendere i beni comuni, per la riappropriazione degli spazi sociali, in solidarietà all’ex colorificio liberato, sgomberato nel silenzio della giunta Pd – Sel, pochi giorni fa. 
Con la delegazione spezzina del Prc manifesterà la consigliera comunale Simona Cossu, già presentatrice di una mozione consiliare in difesa dell’esperienza pisana. “L’ex Colorificio, dichiara Simona Cossu, va oltre la città di Pisa, rappresenta realmente un’esperienza straordinaria di riappropriazione della proprietà collettiva e pubblica, la difesa di un bene comune, mentre la proprietà privata delocalizzava ed ha lasciato a casa lavoratori e lavoratrici. Un’esperienza che ha ridato uno spazio sociale ad una comunità, come hanno dimostrato le tante iniziative straordinarie che lo hanno animato. Difendiamo questa esperienza nella speranza è ci contamini, perchè anche alla Spezia chi è portatore di un pensiero critico non ha spazi di costruzione sociale“.
Rifondazione Comunista La Spezia

“Fusione Atc-Amt mette a rischio i posti di lavoro e il servizio pubblico garantito dalla Costituzione”

16 ottobre 2013, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Lavoro, Partito, Primo piano

 

“Spezia pagherà per i debiti di Genova e ne faranno le spese i cittadini e lavoratori spezzini. Non si capisce come mai un’azienda sana come Atc debba essere affondata a causa delle scelleratezze altrui. Rifondazione darà battaglia in consiglio comunale e in quello regionale per impedire questa assurda fusione, che creerà solo danni e non risolverà nulla, anzi certamente peggiorerà la situazione”.

E’ la posizione di Rifondazione Comunista emersa ieri pomeriggio nell’assemblea pubblica del centro “Allende” coordinata dal segretario Prc Massimo Lombardi, con a tema il trasporto pubblico locale.

Al centro la questione della fusione di Atc con Amt genovese per creare il Bacino unico dei trasporti, decisione già presa dalla giunta regionale, ma che deve essere ancora approvata dal consiglio regionale ligure.

Consiglio che non vedrà il voto favorevole del capogruppo Prc in Regione Liguria Giacomo Conti, che darà battaglia in aula a colpi di emendamenti: In gioco c’è il principio stesso che le logiche liberiste e privatistiche, il cui fallimento generale è sotto gli occhi di tutti in quanto causa della enorme crisi economica globale, siano ancora oggi la cura di ogni male-ha affermato Conti– “è assurdo e sbagliato politicamente”.

Lavoro, sanità e trasporto sono principi garantiti dalla Costituzione, che invece viene sempre più stravolta nella sostanza e nel contenuto” -ha ripreso la capogruppo Prc spezzina Simona Cossu“ci domandiamo a questo punto a cosa servano le istituzioni e quale sia il loro ruolo, dato che non riescono a garantire i diritti sacrosanti e basilari ai cittadini”.
La logica di tutto questo ha un nome preciso: Partito Democratico” -ha ripreso Luca Simoni, lavoratore dei Cobas Atc- “è il partito del presidente Burlando, del sindaco Federici e del presidente del consiglio Letta. Lo stesso che sta procedendo indiscriminatamente nel solco creato da Berlusconi prima e da Monti poi, ovvero: privatizzazione dei profitti, taglio dei servizi, dei posti di lavoro e, soprattutto, socializzazione delle perdite, da scaricare sulle spalle della gente comune. Anche la Provincia della Spezia, con il commissario Fiasella, è stata totalmente silente, eppure è proprietaria del 21% dell’azienda. Tutto questo è inaccettabile“.
All’assemblea sono intevenuti numerosi cittadini e lavoratori Atc, oltre all’amministratore delegato di Atc Esercizio Enrico Sassi. Dopo il successo dell’iniziativa, Rifondazione replicherà nelle prossime settimane con un’analoga assemblea pubblica a Sarzana.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Trasporto pubblico locale, quale futuro? Martedì 15 ottobre al Centro Allende assemblea pubblica di Rifondazione Comunista

14 ottobre 2013, by  
Archiviato in Appuntamenti, Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Domani, martedì 15 ottobre alle 17.30, presso il Centro Allende della Spezia, Rifondazione Comunista terrà un’assemblea pubblica su Atc e il trasporto pubblico locale spezzino.

I trasporti sono un settore fondamentale per la vita dei cittadini, preoccupati per i possibili tagli sulle linee, e per gli stessi lavoratori di Atc, che temono ripercussioni occupazionali dopo la decisione della giunta Burlando di formare il bacino unico regionale del trasporto.

L’assemblea sarà un momento di confronto per spiegare alla cittadinanza le eventuali conseguenze delle prossime decisioni del comune della Spezia, detentore della maggioranza di quote di Atc.

Dopo l’introduzione di Massimo Lombardi, segretario provinciale Prc La Spezia, interverranno Giacomo Conti, capogruppo Prc in consiglio regionale della Liguria, Simona Cossu, capogruppo Prc in consiglio comuale spezzino, e Luca Simoni, lavoratore Atc e coordinatore provinciale Cobas pubblico impiego.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Pagina successiva »