Anniversario dei fatti di Sarzana: Rifondazione e i Gc in piazza Luni per non dimenticare
23 luglio 2017, by admin
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Sabato 22 luglio dalle 17.30 Rifondazione Comunista e i Giovani comunisti spezzini saranno in Piazza Luni a Sarzana per non dimenticare i gloriosi fatti del 21 luglio 1921 avvenuti a Sarzana.
La popolazione sarzanese e della Val di Magra, insorta in armi, costrinse alla fuga le squadracce fasciste toscane e liguri che volevano occupare la città. Operai e contadini organizzati dal movimento unitario antifascista degli Arditi del popolo; militanti comunisti, anarchici e socialisti con alla testa il sindaco di allora Arnaldo Terzi; militi e carabinieri che in quell’occasione, a differenza di ciò che accadeva ovunque, si scontrarono con i fascisti, furono i protagonisti di quella giornata.
Sarzana fu, assieme a Parma, una delle poche città nelle quali la resistenza della popolazione riuscì a battere le squadre fasciste. Quegli avvenimenti meritano ancora oggi di essere ricordati innanzitutto perché vi ritroviamo le radici di una comunità come la nostra fondata proprio sui valori dell’antifascismo e della democrazia.
Riconfermare ed attualizzare questi valori è particolarmente importante e necessario in una società come la nostra nella quale la crescita delle diseguaglianze, della precarietà e dell’attacco ai diritti dei lavoratori va di pari passo con il tentativo di “riscrivere” la Storia mettendo sullo stesso piano fascismo ed antifascismo.
Per noi antifascismo e democrazia non sono parole da sbandierare nelle commemorazioni e da riporre nel cassetto il giorno dopo. Sono invece uno stimolo a lottare per la giustizia sociale e per l’eguaglianza e contro ogni forma di oppressione, di discriminazione, di sfruttamento ed a contrastare l’emergere di formazioni che si rifanno al fascismo ed nazismo la cui pericolosità è stata messa in evidenza anche dalle inchieste che nei giorni scorsi hanno coinvolto il nostro territorio. Antifascismo e democrazia sono per noi un impegno quotidiano per difendere ed applicare la Costituzione, che si fonda proprio su questi valori e che tanti, e non solo a destra, vorrebbero cancellare.
Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti La Spezia
Da Milano a Napoli passando per Spezia: Bucchioni (Prc) aderisce all’appello per una lista unitaria e alternativa della Sinistra
26 maggio 2017, by admin
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Ottant’anni fa moriva Antonio Gramsci, incarcerato e ucciso dal fascismo, Prc La Spezia: “No a manifestazioni fasciste nella nostra città”
13 maggio 2017, by admin
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Spezia è medaglia d’oro alla Resistenza e non possiamo accettare che gli insediamenti di formazioni che si richiamano apertamente la fascismo si permettano di dare agli altri lezioni di “democrazia”. Allargando lo sguardo notiamo come un’analoga manifestazione sia in programma anche a Massa, mentre i continui sfregi ai monumenti dei partigiani avvenuti a a Campo Cecina, Fosdinovo e Castelnuovo dimostrano come l’azione fascista sul nostro territorio sia bene più estesa e coordinata. Il fascismo è stato sconfitto dalla storia ma evidentemente pochi se lo ricordano.
Mozione di Bucchioni (Prc La Spezia) su Promostudi: “Federici rettifichi la nomina dell’Ad Bono”
8 febbraio 2017, by admin
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Oggetto: nomina Presidente Promostudi.
Recentemente è stato nominato il nuovo presidente di Promostudi, Giuseppe Bono già Ad di Fincantieri. Il signor Bono non ha trovato di meglio per il suo esordio che rilasciare una serie di affermazioni gravi e fuori luogo nel corso di una sua intervista ad una televisione locale. In linea con il neoliberismo che pare essere il filo conduttore del suo pensiero, ha affermato che “il lavoro non è un diritto” dimentico di quanto sancito dalla nostra Costituzione che mi risulta per il momento, almeno nei diritti fondamentali, essere ancora in vigore!
Il signor Bono ha voluto poi dedicare particolare attenzione al mondo dell’Università, riferendosi agli studenti fuori corso, secondo lui indegni di essere membri del polo Universitario che altrimenti non sarebbe più un’eccellenza.
Dimentica forse Bono che per come è strutturata l’università italiana è sempre più difficile laurearsi in tempo e del resto chi è laureato e non è “figlio di papà” spesso è costretto ad occupazioni che nulla hanno a che vedere con la propria formazione, oppure ad emigrare all’estero. Evidentemente il signor Bono non ha mai sentito parlare della “fuga dei cervelli”.
Impegna il sindaco a rettificare la nomina del dottor Bono dimostratosi sprezzante ed incurante della nostra Costituzione e pertanto indegno di occupare una posizione così importante per il futuro dei giovani universitari.
Edmondo Bucchioni,
capogruppo Prc La Spezia
Aule al freddo, Gc La Spezia: “Al fianco degli studenti spezzini nella manifestazione del 16 gennaio”
14 gennaio 2017, by admin
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Il coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti della Spezia ha deciso di aderire alla manifestazione indetta per lunedì 16 gennaio dalla Consulta Provinciale degli Studenti e dell’associazione Futura-mente, in quanto ritiene necessario appoggiare e supportare la battaglia iniziata nei giorni scorsi dagli studenti a causa del mal funzionamento dei riscaldamenti verificatosi nei giorni scorsi in alcuni istituti provinciali. Mal funzionamento che rappresenta soltanto l’ultimo di una lunga serie di problemi che affliggono quotidianamente le nostre scuole e con cui studenti, insegnanti e personale Ata sono costretti a convivere a causa della miopia di chi ci governa.
Lettera aperta città di Massimo Lombardi
24 dicembre 2016, by admin
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Care spezzine e cari spezzini,
al termine di questo anno difficile e travagliato, che ha visto per il nostro Paese e la nostra Città momenti davvero difficili, ho deciso di scriverti nuovamente, nell’augurio che questi giorni di festa possano essere un’oasi di serenità nel deserto delle preoccupazioni e degli affanni quotidiani.
Si prospetta un anno di grandi lotte. Politiche, civili, sindacali. Noi ci saremo, sempre.
E’ doveroso ricordare di aver chiuso questo 2016 con un trionfo, quello del No al referendum, che deve essere un punto di svolta per una riscossa sociale che chieda giustizia, democrazia, diritti e lavoro. Le cose si intrecciano tra loro indissolubilmente.
E’ impossibile infatti scindere la nostra amata Costituzione, scritta col sangue dei partigiani (e il pensiero, fisso, costante, va al nostro indimenticabile Luigi “Fra Diavolo” Fiori, il più “giovane” dei suoi paladini e autentica guida morale per tutta la Sinistra spezzina degna di questo nome) dalla questione del lavoro, sui cui la Repubblica è fondata.
Non a caso per la seconda volta in dieci anni hanno provato ad assalirla nuovamente, questo “baluardo di socialismo”(come l’ha definita la JP Morgan) che tanto dà fastidio agli affaristi e miliardari internazionali. Quelli che speculano sulla vita e sul lavoro della gente, dei giovani e dei meno giovani che soffrono a causa di esso, perché precario o perché assente. Quelli che con un semplice colpo di mouse possono distruggere centinaia di migliaia di famiglie con un’operazione in borsa o una “delocalizzazione” di una fabbrica, per andare a sfruttare nuova manodopera a costo minore in un altro angolo del mondo, senza che nessuno possa o voglia punirli.
In questi giorni abbiamo ascoltato vergognose prese di posizione da parte di ministri riciclati che, dopo la scoppola del referendum renziano, invece che tacere dalla vergogna, si sono pure permessi di insultare chi il lavoro va a cercarselo all’estero, perché stanco della scandalosa “arma” dei voucher, un vero e proprio mezzo di sfruttamento padronale avallato in questi anni dalla politica nazionale, passando da Berlusconi per arrivare a Monti e ora a Renzi-Gentiloni.
Per questo nel 2017 saremo al fianco della Cgil nel sostegno al referendum da essa indetto per abolire questo abominio. E permettetemi di affermare che la mia/nostra nostra Rifondazione Comunista, che in questo glorioso dicembre ha appena compiuto 25 anni, pur con le sue sofferenze, l’aveva detto già molto tempo.
Abbiamo infatti alzato la voce in tempi non sospetti sui voucher, sulla Fornero, sugli F35, sui costi della politica, sulla crisi della rappresentatività e su molte altre cose ora di dominio pubblico. La nostra voce, pur oscurata dai media nazionali da quasi un decennio, ha continuato a resistere grazie alla forza e alla tenacia delle compagne e compagni, al quale va il mio forte e ideale abbraccio, specialmente a coloro che abbiamo dolorosamente perso, dal mitico Augusto Caffaz fino ad Arrivare a Clelio Barbieri e Sergio Pocci, glorie spezzine, che resteranno sempre nella nostra memoria.
Ora altri raccolgono, senza nascondere la propria ipocrisia, questi teminoi sollevate, facendole proprie. Non importa. Andiamo avanti, a testa alta. E allora, tornando alla nostra amata Spezia, voglio ricordare quanto abbiamo detto e fatto in questo 2016, combattendo dentro e fuori il consiglio comunale contro una giunta sempre più arrogante e arroccata nella propria torre di avorio, che non ha mai ascoltato, anzi ha ripetutamente offeso i propri concittadini con comportamento ottuso e colluso.
Abbiamo assistito a scandali giudiziari, guerre sanguinose di potere, mala amministrazione e sprechi incredibili. Il tutto a discapito della vita delle persone, sempre più povere, sole, in sofferenza. C’è una sanità da anni al collasso, che non cura e non si cura dei propri pazienti costringendoli alla fuga, mentre le persone continuano ad ammalarsi di malattie causate da amianto e fumi dell’Enel.
E’ ora di dire basta. Chiudere lo scempio della centrale a carbone, fare finalmente e definitivamente chiarezza su Pitelli, risolvere la questione eterna delle aree militari.
E’ un impegno che DEVE essere preso da una politica nuova, che metta al centro la questione morale e la parola e la volontà dei cittadini, per davvero. Non è una frase fatta, anche se l’avrete certamente sentita dire da ogni parte. Il referendum del 4 dicembre ha dimostrato palesemente la voglia, la fame, il desiderio spasmodico di far sentire la propria voce di cittadini e di elettori.
Insomma, la democrazia deve tornare al centro del mondo politico, che in questi anni l’ha letteralmente messa al bando. Sono stati infatti eletti parlamenti con leggi incostituzionali, senza che si siano potute esprimere le nostre preferenze. La Provincia, importante organo di controllo territoriale, è esclusa da anni dal voto popolare e ciò stava per accadere anche per il Senato. E i sindaci hanno un potere semi-assoluto, ormai difficilmente controllabile dai consigli comunali, come tanti piccoli podestà, che decidono le sorti della gente a seconda dei propri umori e . Piano piano ci stavano-stanno erodendo i diritti democratici come lo hanno fatto per quelli lavorativi.
Alziamo la testa, spezzini, tutte e tutti insieme!
Facciamolo insieme, con l’unione della vostra partecipazione. Civica, ambientalista, di Sinistra. Passionale, culturale, piena di quella proverbiale ironia, della quale non possiamo fare proprio a meno.
Perché dobbiamo essere così, “duri ma senza perdere la tenerezza”, una definizione perfetta per noi, forse il grande Che Guevara pensava alla “gente de Speza”.
Auguri di cuore a tutti, care spezzine e cari spezzini.
Buon anno di Lotta, di Resistenza e di Vittoria!
Massimo Lombardi,
segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
Referendum, Ferrero: “Subito alle elezioni con la Sinistra unita contro il Pd”
6 dicembre 2016, by admin
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La Costituzione nata dalla Resistenza è stata nuovamente scelta dal popolo italiano come la propria Costituzione, bocciando la Costituzione neoliberista di Renzi, Verdini e Merkel.
A questa scelta occorre dare seguito andando subito alle elezioni: basta con governi di nominati, il popolo deve votare i propri rappresentanti. Si vada a votare in primavera con l’Italicum – così come verrà modificato dalla Corte Costituzionale – e con l’attuale legge elettorale per il Senato.
Nei mesi che ci separano dalle elezioni si rifaccia la legge di stabilità affrontando l’emergenza povertà, istituendo immediatamente un reddito minimo per tutti e tutte coloro che non trovano lavoro. Rifondazione Comunista propone a tutti gli uomini e le donne di sinistra, ai comitati per il NO, alle associazioni, ai sindacati, alle liste unitarie presenti sul territorio e ai partiti di sinistra, di dar vita – in alternativa al Pd e agli altri poli politici presenti nel paese – ad un soggetto unitario della sinistra antiliberista, che si candidi al governo del paese con l’obiettivo dichiarato di applicare la Costituzione, quella Costituzione che è sempre stata disattesa e verso la quale il popolo italiano ha rinnovato la sua fiducia.
Paolo Ferrero,
segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Rifondazione per il No: oggi pomeriggio incontro pubblico con il presidente Anpi Liguria presso la sala Coop di via Saffi
24 novembre 2016, by admin
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Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“Il lavoro non è un diritto? Bono si rilegga la Costituzione invece che offendere gli studenti e i lavoratori”
5 ottobre 2016, by admin
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Certo questa frase non è del tutto una sorpresa, in quanto risulta perfettamente in linea con il pensiero unico renziano e con la tendenza, da parte dei governi degli ultimi 20 anni, a mercificare, svilire e deprecare continuamente la classe lavoratrice.
Brasile, destituita la presidente Dilma Roussef, Rifondazione: “Resistere al golpe”
1 settembre 2016, by admin
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Il partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea condanna categoricamente il colpo di Stato parlamentare avvenuto oggi in Brasile contro la Presidente Dilma Rousseff. I senatori hanno votato a favore dell’impeachment in base alla inconsistente accusa alla Presidente di avere manipolato il bilancio dello Stato. Con il golpe si è dato uno schiaffo alla volontà di 54 milioni di elettori, si è violentata la Costituzione e ferita gravemente la democrazia.
Le oligarchie politiche e padronali, alleate all’imperialismo statunitense, si sono servite dei loro mezzi di comunicazione e di settori della magistratura, per arrivare al governo attraverso la frode, la corruzione e l’immoralità di cui sono campioni. Nel nuovo governo golpista numerosi sono stati i nuovi ministri che si sono già dovuti dimettere per corruzione o per sfacciati conflitti di interesse.
Il Prc-Se esprime la propria solidarietà con la legittima Presidente Dilma Rousseff, e con i milioni di donne e uomini che l’hanno eletta. Si tratta di un tradimento storico contro il popolo brasiliano, di un attentato nei confronti dell’integrità morale e politica della Presidente, grazie al quale un’élite impopolare si sostituisce al voto popolare. Questo golpe parlamentare fa parte del contro-attacco oligarchico ed imperiale contro i processi popolari, nazionalisti e di sinistra del continente, con l’obiettivo di restaurare i modelli neo-liberisti di esclusione sociale e di sfruttamento delle risorse naturali che tanti danni hanno provocato ai popoli latino-americani e così porre fine alla democrazia e ad una integrazione regionale autonoma da Washington.
Il partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea si unisce oggi alle tante voci che in tutto il mondo condannano questo colpo di Stato ed alle mobilitazioni organizzate in Brasile e nel mondo, per resistere al potere illegittimo di cui Michel Temer è solo la mera rappresentazione. Diversi governi latino-americani hanno ritirato o chiamato a consultazione i propri ambasciatori, e congelato i propri rapporti diplomatici con il governo golpista. Rifondazione esige al governo italiano di non riconoscere il governo golpista, corrotto e traditore e chiama alla mobilitazione i propri militanti ed i sinceri democratici contro questa farsa istituzionale.
Rifondazione Comunista-Sinistra Europea