Di ottimismo si può morire, ma qui è crisi nera
2 aprile 2010, by admin
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La conferenza stampa della CGIL Liguria a commento dei dati ISTAT sulle dinamiche occupazionali nella nostra regione nel 2009 è allarmante.
Per come dipingono la situazione Confindustria e Governo vien da dire che di ottimismo si potrebbe morire, tant’è che con l’ottimismo non si può andare a far la spesa! A chi sostiene che la crisi è ormai dietro l’angolo, i numeri dell’ISTAT fuggono ogni dubbio. Il tasso di disoccupazione sale ancora (+0,1% in più rispetto a dicembre 2009, fissandosi al 8,6%) ma con ottimismo risulta +1,3% rispetto ad un anno fa: il dato peggiore dell’occupazione dal gennaio 2004, inizio delle serie storiche Istat, con un calo del numero degli occupati di 307.000 unità in un anno.
Sulla base delle informazioni finora disponibili, il numero di occupati a gennaio 2010 è pari a 22 milioni 904 mila unità (appunto -1,3% rispetto a gennaio 2009) e da rilevare la crescita del tasso di disoccupazione giovanile (26,8%) di +0,3% rispetto al mese precedente e di +2,6% rispetto ad un anno fa. Cresce anche il numero delle persone in cerca di occupazione (+0,2% rispetto al dicembre 2009 e +18,5% rispetto ad un anno fa) che risulta ad oggi pari a 2 milioni 144 mila unità. Il Pil cala del 5% nel 2009 (peggior dato dall’inizio delle rilevazioni, il 1971).
Nella Provincia della Spezia si sono persi circa 2000 posti di lavoro: Ex San Giorgio, Riva Ferretti, Fincantieri, Intermarine, Comdata, Officine Cargo, il settore edile.
Dati che dovrebbero spingere senza indugi a mettere in atto provvedimenti anticiclici per porvi rimedio cogliendo al tempo stesso l’opportunità di mettere mano agli interventi necessari ad ottemperare gli impegni che il nostro paese ha nei confronti dell’Unione europea, quali il 20-20-20. Ma quello che si rileva è che la politica prioritaria perseguita dal governo Berlusconi è fatta di soli annunci, mentre i padroni di Confindustria quando non delocalizzano in un paese dove pagano il “costo del lavoro” la metà, chiedono, come Rao alla Spezia, moratorie sulle tasse, o altri benefici come ha fatto Sammartano o addirittura interferire pesantemente con certe scelte strategiche come fece Papi, mentendo sapendo di mentire quando definì la raccolta differenziata economicamente ed ambientalmente
E’ il caso che la classe dirigente di questa provincia scuota il sistema e mette i responsabili di questa stagnazione locale di fronte alle proprie responsabilità e che si cambi modalità di agire: la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una missione assoluta, che deve diventare una risorsa per il territorio in termini di professionalità e competenze, così come la corretta gestione del ciclo dei rifiuti è e deve diventare un volano occupazionale in termini di operatori e di sviluppo del settore del riciclo, della riparazione e del riutilizzo, allo stesso modo occorre investire nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico.
Moratoria delle imposte? Noi la vostra crisi non la paghiamo!
10 febbraio 2010, by admin
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Confindustria spezzina continua a delirare. Prima il capo degli “industriali”, il sig.Papi, spara a zero sulla raccolta differenziata (d’altronde lui costruisce inceneritori!), ora tocca al sig.Rao uscire malamente sul tema dei rifiuti, inventandosi la moratoria della TIA, si ma per i ricchi!
“Un contributo tangibile alle aziende nell’affrontare l’attuale sfavorevole congiuntura“? Partendo dal presupposto che Rifondazione Comunista ha mal digerito l’aumento della TIA, tuttavia, se quei 15 euro annui di aumento serviranno a far decollare il progetto di raccolta differenziata, siamo consapevoli che saranno presto ripagati. Ma sentir chiedere la moratoria da parte dei padroni è veramente il colmo.
Invece di cercare di recuperare redditività sulla fiscalità collettiva, Confidustria spezzina pensi a dare il proprio contributo ad arginare questa “congiuntura”, senza succhiare altro denaro pubblico ma facendo quello che un imprenditore dovrebbe fare: rischiare.
Questa congiuntura è stata causata da chi, come gli industriali, ora chiedono l’elemosina dallo Stato, ma se di aiuti si deve parlare, dalla TIA a qualsivoglia tariffa, questo deve andare ad appannaggio dei cittadini, che non parlano di congiuntura, ma di crisi nera! Per questo riteniamo le parole di Rao gravi ed offensive nei confronti della collettività spezzina.
Così come sono gravi le speculazioni elettoralistiche di un centrodestra maldestro e privo di qualsiasi proposta politica seria e lungimirante. Di quanto ha aumentato la TARSU il sindaco di Deiva, nonchè consigliere provinciale e dirigente del Pdl, Ettore Berni? E quanto gli è stato chiesto conto di tale aumento invece di assumersi le proprie responsabilità a fatto da scarica barile. Anche per lor signori latita il concetto di serietà, ma d’altronde la “caciara” di cui il centrodestra spezzino si è reso protagonista in questi giorni, per l’accaparrarsi di un “posto al sole” (o forse è meglio chiamarla poltrona) in consiglio regionale, ne è una degna testimonianza.