Aboliti ATO: operazione demagogica che crea un vuoto normativo

24 marzo 2010, by  
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Il Senato ha definitivamente convertito in legge il decreto legge 25 gennaio 2010. Il provvedimento sopprime quindi gli Ato e sposta invece al 2011 il taglio del 20% delle poltrone degli enti locali previsto in Finanziaria, mentre la riduzione degli assessori comunali e provinciali inizierà dal 2010. Non solo: entro un anno dalla pubblicazione, «sono soppresse le autorità d’ambito territoriale». Quindi gli atti compiuti dagli Ato dopo quella data saranno da considerarsi nulli. Mentre entro quella data «le regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dagli Ato».

L’ennesimo vuoto legislativo, l’ennesima pagliacciata berlusconiana, questa volta voluta dalla Lega Nord che in nome della demagogia più spicciola sopprime prima la rappresentanza consiliare nelle istituzioni e poi enti che di fatto sono a costo zero come gli Ato.
Un vulnus democratico da una parte ed amministrativo dall’altra: la riduzione dei consiglieri comunali comporterà una minor rappresentanza democratica, che in termini di riduzione costi sarà irrisoria. Viene alla mente la trasmissione di Report di domenica scorsa in cui si vedeva chiaramente come il centrodestra, compreso di Lega Nord, intente la politica: Poltrone! E’ così per il presidente della provincia di Bergamo (e deputato) della Lega, per la presidente della provincia di Asti del PdL, come il sindaco/deputato di Brescia, ecc., ecc., ecc.

Questa volta la demagogia ha un costo anche amministrativo: l’ambito territoriale ottimale è un territorio su cui sono organizzati servizi pubblici integrati, in particolare quello idrico e quello dei rifiuti, introdotti la legge Galli ed il Testo unico ambientale. Ora tutto verrà demandato alle regioni e qualsiasi saranno le scelte che andranno a fare nel prossimo anno, la soppressione delle funzioni sino ad ora svolte dalle autorità d’ambito porterà sicuramente una empasse. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: come gestire le gare per l’affidamento del gestore dei servizi, in alcuni casi come quello spezzino, sono in fase avanzata? Grazie al centrodestra, al “governo del fare” (stupidaggini), siamo al caos, con un vuoto normativo spaventoso in tema di gestione di acqua e rifiuti. Un motivo come tanti altri per non lasciare in mano di questi incompetenti demagoghi l’amministrazione del nostro territorio, tanto meno la nostra Regione.