Piano Scuola, Vergassola: “Promesse mancate e spot da campagna elettorale, governo Renzi inadeguato”
15 luglio 2014, by admin
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Nelle ultime settimane abbiamo assistito al risveglio del governo Renzi sui temi della scuola e delle politiche della conoscenza e abbiamo letto le linee guida del cosiddetto “Piano Scuola”. Da ciò che si legge c’è da preoccuparsi, e non poco: infatti il Piano prevede anzitutto una modifica al contratto dei docenti che porterebbe loro, ovviamente a parità di salario, un aumento a 36 ore, con bonus e premi che altro non farebbero che aprire una competizione interna, relegando a un piano marginale la funzione degli stessi e il rapporto educativo con gli studenti.
Una manovra a dir poco controproducente e non è un caso forse che piaccia al centro-destra. Ma è sulla sicurezza degli istituti che il governo, per voce del ministro montiano Giannini, offre il “meglio” di se. A fronte di un’esigenza unanimemente stimata per 14 miliardi, il governo Renzi ne aveva promessi 3 per gli interventi di messa in sicurezza, che al momento dei fatti sono magicamente diventati un terzo, cioè 1 miliardo circa: i tre capitoli del Piano Scuola si chiamano “scuole belle”, “scuole sicure”, “scuole nuove” e tutto questo sembra ancora di più una presa in giro, l’ennesima, a una generazione che attende risposte concrete, non promesse da eterna campagna elettorale.
Una generazione che vive in scuole bisognose di ristrutturazioni, non di interventi spot, una generazione che meriterebbe politiche serie, non piccoli aggiustamenti che interesseranno ancora una volta pochi istituti. Noi proponiamo un modello di scuola diversa (e anche una politica diversa) opposta a quella di questo governo, che alla luce dei fatti si rivela per quello che è: semplicemente inadeguato.
Filippo Vergassola,
segreteria provinciale Prc La Spezia
Scuola e Cultura: quale risposti da dare alla crisi? Ne parliamo venerdì alle 17.30 al presidio di Corso Cavour
13 ottobre 2011, by admin
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INIZIATIVA-DIBATTITO ALL’APERTO PER TORNARE PROTAGONISTI, TUTTI INSIEME.
Ci sentiamo profondamente presi in giro da questo governo, che ha giocato con il nostro futuro, trasformandolo da un sacrosanto diritto ad una speranza sempre più flebile.
E’ stato compiuto un autentico massacro a tutto il mondo del sapere, con una riforma (che noi definiamo “di distruzione“) che ha colpito tutti coloro che vivono della scuola, nella scuola e per la scuola ogni giorno: studenti, docenti e personale ATA sono stati indistintamente colpiti con un taglio dei finanziamenti di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica.
Noi abbiamo rivendicato il nostro diritto allo studio, al sapere e al futuro con centinaia di manifestazioni, agitazioni ed assemblee che hanno avuto sempre un’impressionante risposta da parte degli studenti, dimostrando di non essere passivi come chi ci governa li vorrebbe.
Abbiamo sempre cercato soluzioni costruttive e, oltre a manifestare il nostro dissenso, abbiamo proposto il nostro modello di scuola: pubblica, laica, multiculturale ed antifascista.
Per rilanciare un programma di lotte, ascoltando e discutendo, confrontandosi,per esprimere ancora il nostro dissenso, ci vediamo domani alle 17.30 alla Spezia al presidio permanente di Corso Cavour, angolo via Rattazzi dove si aprlerà anche dell’imminente grande manifestazione di Roma di sabato 15 ottobre.
Rifondazione Comunista, coordinamento provinciale Scuola e Cultura La Spezia