Prc La Spezia replica a Faconti (Ance): “Basta speculare sul suolo, occorre una visione economica sostenibile del nostro territorio”
10 ottobre 2015, by admin
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Stop al consumo di suolo è una posizione ideologica? Per chi difende gli interessi del cemento è comodo liquidare e stigmatizzare certe battaglie.
Ciò che lascia sgomenti delle dichiarazioni del direttore dell’Ance spezzina Faconti, è la sua visione miope: se questo è il pensiero della classe imprenditoriale locale, non c’è da stupirsi delle pessime acque in cui naviga l’economia spezzina.
Facciamo notare a Faconti che La Spezia è stata censita dal Sole24Ore come la provincia italiana in cui si concentra il maggior numero di case in vendita rispetto al totale delle unità residenziali registrate al Catasto, contando ben 26 abitazioni invendute ogni mille.
Con un minimo di onestà intellettuale gli imprenditori spezzini dovrebbero prendere atto che l’economia del consumo di suolo è fallita nei fatti, ragion per cui occorrerebbe innovazione nel settore dell’edilizia.
Per questo una politica seria dovrebbe mettere al centro programmi di recupero, incentivi alla ristrutturazione ed al miglioramento prestazionale dei manufatti esistenti.
Ma evidentemente questo genere di rilancio economico del settore è troppo complesso per chi non ha idee innovative, limitandosi a vedere il settore dell’edilizia come se fossimo ancora negli anni ’60.
Su una cosa Faconti ed Ance hanno perfettamente ragione: per combattere il dissesto idrogeologico occorre il presidio del territorio.
Tuttavia invitiamo la classe dirigente spezzina a distinguere il presidio agricolo dall’impermeabilizzazione ulteriore di suolo. Sono due aspetti ben differenti dell’uso del suolo, che chi ha certe responsabilità dovrebbe avere ben presenti.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “Nuova biblioteca sul Dorgia? Grazie alla legge pro-cemento sugli alvei di Burlando e Paita”
7 maggio 2015, by admin
Archiviato in Ambiente, Campagna elettorale, Primo piano
I dati pubblicati sul consumo di suolo in Liguria sono agghiaccianti: 7 metri quadrati al secondo vengono consumati in cemento. A questo si aggiunge il sempre più crescente problema-sicurezza dei cittadini, che ogni anno in autunno pagano dazio, purtroppo a volte anche con la vita, le scelleratezze degli amministratori, proni agli appetiti delle imprese edili.
A questo proposito è paradigmatico a Spezia il progetto della nuova biblioteca, tanto sbandierato nei mesi scorsi dalla giunta Federici, che sembra essersi arenato a causa della mancanza di fondi della ditta appaltatrice.
La futura costruzione, che dovrebbe nascere nei pressi dell’istituto “Cardarelli”, si troverà però in zona “rossa”, ossia esondabile, essendo vicina al canale Dorgia, per la cui messa in sicurezza è stato speso più di un milione di euro circa due anni fa.
Peccato che in autunno, in occasione delle numerose allerte-meteo, alle scuole delle vicinanze veniva sistematicamente ordinato di chiudere. Ma se il Dorgia è stato effettivamente messo in sicurezza, come mai allora le scuole non sono state aperte?
Forse perché tutta questa spesa non ha reso per nulla sicura la zona?
La biblioteca promessa allora è forse mera propaganda?
Ho l’impressione che Federici perda troppo tempo a fare campagna elettorale per la Paita, piuttosto che fare il sindaco, mestiere per cui è pagato profumatamente da tutti cittadini spezzini.
E alla stessa Lella dico: tutto questo è stato reso possibile grazie al fantastico “regalino” targato giunta-Burlando, che nel 2011 ha permesso di costruire alla distanza di 3 metri dagli alvei e non più a 10.
E poi ci lamentiamo se in Liguria tutto tracima, che il territorio è quasi tutto occupato dal cemento, e la natura fa il suo corso devastando l’ambiente e uccidendo gli uomini, per i quali evidentemente non basta sapere di avere un assessore regionale con delega alla Protezione Civile.
Le mie sono posizioni politiche che vengono spesso tacciate dai detrattori come “nemiche del lavoro”. Niente di più sbagliato.
Il lavoro nell’edilizia può essere rilanciato solo con la cura e la manutenzione del territorio, smettendola di consumare suolo: costruire sul costruito, riedificando gli edifici già esistenti è l’unico modo per far ripartire il settore senza distruggere ancora di più il già disastrato e fragilissimo ambiente ligure.
Massimo Lombardi
candidato al consiglio regionale della Liguria
Rete a Sinistra – Pastorino Presidente