Acerbo e Tecce: “Assurdo anticipo elezioni a luglio, occorre agibilità democratica”

7 maggio 2020, by  
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In merito alle elezioni nelle regioni in scadenza di mandato l’attuale decreto in via di conversione prevede che esse si tengano, insieme al primo turno delle Comunali, in una finestra temporale fra il 15 settembre ed il 15 dicembre a causa del persistente distanziamento sociale dovuto all’emergenza coronavirus.
 
Indiscrezioni giornalistiche sempre più diffuse ed un’ambigua “apertura televisiva” del ministro Boccia, ipotizzano un emendamento di modifica di tale testo, prevedendo il voto a fine luglio.
 
Si tratta di un tentativo trasversale di ampi settori della destra e del Pd che da una parte vorrebbero sfruttare l’ esposizione mediatica di questi mesi dei Presidenti in carica che aspirano ad una riconferma quasi per acclamazione (Toti, Zaia, De Luca ed Emiliano) e dall’altra vorrebbero rendere molto difficile la raccolta delle migliaia di firme necessarie per la presentazione delle liste civiche e di sinistra antiliberista non presenti ora in molti consigli regionali.
 
Questo intento di un voto senza agibilità e partecipazione democratica è confermato dal tentativo, evidentemente anticostituzionale, di modificare le leggi elettorali regionali con una legge nazionale “una tantum” che abolisca le preferenze, facendo in modo che i consiglieri ed il Presidente siano “ nominati “ dai capi bastone dei partiti e non eletti dalle cittadine e dai cittadini.
 
A noi appare assurdo convocare le elezioni senza che siano garantite le condizioni per la costruzione dal basso delle liste, senza poter fare riunioni, senza poter volantinare e fare banchetti nelle piazze per raccogliere le firme e senza poter fare comizi e dibattiti all’aperto e in luoghi chiusi. Solo dei megalomani autoreferenziali che disprezzano la democrazia possono ritenere plausibile andare al voto in un contesto di emergenza.
 
Poiché la conversione del decreto è prevista nei prossimi giorni come Rifondazione Comunista invitiamo tutte le associazioni e le forze democratiche politiche e sindacali a far sentire la propria voce contro questo furto di democrazia e verificheremo ogni possibilità legale di ricorsi ed impugnazioni.
Auspichiamo che il parlamento respinga ogni emendamento irresponsabile di questo genere.
Maurizio Acerbo,
segretario nazionale 
Raffaele Tecce,
responsabile Enti Locali 
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Appello finale di Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “Da Spezia la piccola barchetta di carta è lanciata nel mare alla conquista di Genova. Un grazie e un abbraccio ai tantissimi che mi hanno sostenuto”

29 maggio 2015, by  
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E’ stata una bellissima campagna elettorale, piena di calore, di persone, di emozioni. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno regalato un sostegno e un affetto straordinario.

La nostra piccola barchetta di carta, il piccolo vascello lanciato sul mare della nostra amata Liguria, sta compiendo la sua magica traversata verso Genova, che sarà stata in ogni caso meravigliosa, qualunque sia il risultato finale.

Nel porto ci arriveremo, nonostante i pochi e semplici mezzi adoperati in questo mese: senza spese folli, senza cifre roboanti, senza cene elettorali sponsorizzate da qualche magnate miliardario, ma solo con la faccia, le mani e la credibilità di ognuno di noi, che nel suo piccolo ha dato il suo decisivo contributo, anche solo portando un volantino, regalando un sorriso, parlando con altre persone e convincendole dell’importanza di questo voto.

Per questo insisto e continuerò a ripeterlo: la mia è una candidatura COLLETTIVA, nata dal basso, non calata da alcun nome altisonante ma esclusivamente a nome di tutti voi, che sarete e siete rappresentati dalla mia persona.

Non è Massimo Lombardi ad essere candidato, ma tutti voi insieme: una pluralità di soggetti che fanno un corpo unico, quello della società che vuole ribellarsi al sistema e farlo da sinistra. Con i nostri valori e principi saldi nel lavoro, nell’antifascismo, nella solidarietà.

Un filo rosso ci unisce e ci unirà sempre, quello che ci ha portato dai lavoratori spezzini dalle fabbriche ai call center fino ai compagni greci, al carissimo Argiris Panagopoulos​poulos, il mio capitano, che ci ha fatto sentire dal vivo la vicinanza, la forza e l’orgoglio del popolo greco, assieme a Syriza e Alexis Tsipras.

Alexis è un giovane compagno coraggioso, da gennaio alla guida della Grecia, contro tutti e contro tutto. Contro la soverchiante Bce e le superpotenze europee per difendere la sua gente, in preda a una vera e propria emergenza umanitaria: anche il suo vascello resiste nel mare, come quello, straordinario, dei compagni eroi della nostra Resistenza, quella contro il nazifascismo.

Le figure e I volti fantastici di Luigi “Fra Diavolo” Fiori da Lerici e Renato “Tigre” De Franchi da Montaretto sono le nostre bussole.

Il fascismo non è solo una terribile pagina di storia: è ancora oggi il nemico da battere, da combattere e da temere, così come l’odio che porta e il suo razzismo, la sua violenza contro i diversi e gli ultimi della terra, il migrante, il povero, il bisognoso.

Quello che ci hanno insegnato e ci insegnano i nostri partigiani vale e varrà a monito perenne per le nostre lotte: noi vogliamo e dobbiamo raccoglierne l’illustre testimone.

Il filo rosso è passato dalla popolazione di Pignone, che ci ha ricordato la lotta contro la devastazione della Val di Vara, la distruzione ambientale a causa dell’uomo: in quei terrificanti momenti è emerso l’alto valore della solidarietà e dell’amicizia, che va oltre la fede politica. Quella degli angeli del fango, ragazzi che con umiltà e dedizione sono venuti ad aiutare le popolazioni disperate dallo scempio.

Una solidarietà che ha unito il mondo ultras a cui appartengo, fatto di persone legate assieme dalla passione per il calcio e per lo sport che fa fratelli e non nemici, che regala umanità e solidarietà, non odio e violenza come ci vogliono far credere.

E allora voglio ringraziare due leggende del calcio spezzino come Beppe Vecchio e Andrea “Paperino” Stabile, sempre nei nostri cuori che mi hanno dato un sostegno unico ed emozionante.

Crediamo nel mondo della curva e del calcio: valori unici, quelli che aiutano a curare i bambini e le persone in difficoltà, sempre con generosità infinita, nel colore di una maglia che ci fa cantare, gioire, piangere e soffrire, esultare e abbracciare ad ogni gol.

Un calcio e uno sport purtroppo sempre più più deturpati da affari sporchi, corruzione, interessi economici debordanti. Dal calcio scommesse del mondo dei dilettanti fino allo scandalo Fifa con il “principe” Blatter, re dell’immondizia calcistica. Diciamo no al calcio moderno e sì ai valori puliti dell’onestà e della trasparenza.

Contro tutti i padroni del vapore noi ci schiereremo, tenendo sempre la schiena dritta, a testa alta. Ce lo hanno insegnato compagni stupendi come Eleonora Forenza e Paolo Ferrero, venuti più volte qui a Spezia a sostenermi e farsi partecipi delle battaglie contro le ingiustizie della nostra città: i nostri polmoni avvelenati dal carbone, la nostra sanità devastata, il nostro mare negato dai muri militari.

Paolo e Eleonora mi/ci hanno fatto sentire al centro dei loro pensieri, hanno portato al voce dei compagni di tutta Italia e del parlamento europeo nelle questioni spezzine. Sarò loro eternamente grato. Da consigliere comunale in passato ho rassegnato le dimissioni per rispetto dei compagni del May Day, perché tradito dall’amministrazione Federici: a loro dico che la forza della coerenza non mi ha abbandonato e continuerò ad esercitarla.

Voi tutti siete i miei indispensabili marinai.

Ringrazio intellettuali splendidi come Silvano D’Alto e Pier Giorgio Cavallini, grandi maestri di cultura e di vita, e i tanti giovani studenti come che, assieme agli insegnanti, hanno continuato la fondamentale lotta nel mondo della scuola, sempre più “comprata” dagli appetiti governativi e svenduta al miglior offerente.

Sono loro i miei radar.

Sono tantissime altre le cose da dire e non ho lo spazio per ricordarle tutte. Voglio solo dare un grande abbraccio a tutti i preziosi compagni di Rifondazione della provincia spezzina, da Ortonovo a Zignago, da Portovenere a Santo Stefano: sono orgoglioso di averli al mio fianco, sono le mie tigri all’assalto di Mompracem!

Infine voglio ringraziare una persona assolutamente speciale, un mito, il mio unico faro rosso oltre a mio papà Aldo.

Cinque anni fa era infatti presente con me in piazza Brin, oggi so che è sempre con me a farmi da guida: Don Andrea Gallo.

Andrea: le tue parole e il tuo insegnamento, non cadranno nel vuoto. La tua presenza non si cancellerà. La Resistenza e la lotta assieme agli umili continuerà.

Nel tuo nome venceremos!

 

Massimo Lombardi

candidato Rete a Sinistra

elezioni regionali Liguria

Agenda elettorale Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): domani alle 17.30 “Orazione civile” di Massimo Olcese e Roberto Lamma al centro “Allende”

26 maggio 2015, by  
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Finale col botto per la di campagna elettorale di Massimo Lombardi, candidato di Rete a Sinistra – Pastorino presidente.
 
Domani, mercoledì 27 maggio, alle ore 17.30 al centro “Allende” si terrà un’“Orazione Civile sulla Responsabilità” di Roberto Lamma e Massimo Olcese, l’attore genovese celebre per il duo “Olcese e Margiotta”, che verrà a Spezia a sostenere Lombardi con la sua performance teatrale a ingresso libero.
 
L’evento sarà introdotto dalla giornalista Paola Settimini.
 
Un grande onore avere al mio fianco artista di fama nazionale e un ligure di ferro come Olcese” – afferma Lombardi“un grazie di cuore a tutti, in particolare al caro amico e collega Roberto Lamma, promotore e artefice di questa iniziativa. Vi aspetto numerosi!”

Claudio Grassi: “L’importanza del voto ligure!”

 

A fine maggio si voterà in sette regioni. Sarà un test elettorale molto importante. Ma tra queste regioni il risultato della Liguria sarà importantissimo per il futuro della sinistra italiana.rete

Lo coglie con grande lucidità, su Repubblica di oggi, Stefano Folli: “…se in una regione rossa la sinistra anti-renziana dimostrasse di avere consenso, lo schema potrebbe ripetersi su scala nazionale. L’ipotesi di una Linke italiana si farebbe meno remoto e per il “partito della nazione”, ancora in fase di rodaggio, il futuro sarebbe meno roseo.

In effetti in Liguria si è creata una lista – Rete a Sinistra – con candidato presidente Luca Pastorino che, oltre a raccogliere SEL, Rifondazione, associazioni importanti come la comunità di Don Gallo, vede presenti, a partire dalla figura del candidato presidente, fuorusciti dal Pd. La lista ha il sostegno esplicito di Sergio Cofferati, Pippo Civati e Stefano Fassina.

Un successo di questa lista incoraggerebbe la minoranza del Pd, in contrasto sempre più netto con Renzi, ad uscire dal partito e a costituire assieme agli altri soggetti della sinistra quella forza politica che manca nel nostro Paese e che, come giustamente sottolinea Fassina in una intervista a Repubblica di oggi, si ponga prioritariamente l’obiettivo di dare una rappresentanza politica al mondo del lavoro

Lavoriamo, quindi, affinché in tutte e sette le regioni abbiano un successo le liste della Sinistra Unita, ma prestiamo grande attenzione al voto ligure. Anche per questo risulta assolutamente incomprensibile e politicamente sbagliato il fatto che si presenti anche un’altra lista a sinistra oltre a Rete a Sinistra e cioè l’Altra Liguria.

Al di là di punti di vista diversi – che possono anche esserci su singole questioni – penso che a nessuno, che abbia a cuore la costruzione di una sinistra unita, possa sfuggire l’importanza di fare convergere il proprio voto nella lista unitaria di Rete a Sinistra In modo che essa ottenga un buon risultato.Tra l’altro le liste sono ricche di candidate e candidati che, se abitassi in Liguria, voterei molto volentieri a partire da Agostino Gianelli “Ciccio” di Genova, amico oltre che compagno da una vita, oppure Marco Ravera a Savona o Massimo Lombardi a La Spezia, ottimi compagni.
Claudio Grassi,
direzione nazionale Rifondazione Comunista,
già senatore Prc

Nicola Giusteschi Conti: “Max Endorsment!Il mio sostegno per Massimo Lombardi in Regione”

6 maggio 2015, by  
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Qualche anno fa a chi mi avesse detto che avrei, non solo votato, ma anche sostenuto con entusiasmo un ultras dello Spezia e pure con radici comuniste, avrei dato quantomeno del matto!

Massimo Lombardi ed io siamo diversi, io discendo da una cultura liberal democratica (la prima volta che ho votato, ho votato PRI), lui non credo che abbia mai votato qualcosa di diverso da un Partito Comunista, lui ama visceralmente il calcio e frequenta le curve degli stadi, io mi sento a mio agio in mezzo al mare, col solo rumore del vento.lombardi2
Eppure in questa campagna elettorale del 2015 Massimo Lombardi avrà tutto il mio appoggio; perché al di là delle differenze, Massimo è una persona integra, per bene, ed oggi, ancor più che in passato, ci unisce la voglia di cambiamento, la voglia di vedere finalmente applicati quei valori della democrazia che un governo o un’amministrazione che si dice di sinistra, dovrebbe sempre aver come faro.
Ci unisce la voglia di vedere spazzata via questa classe politica, sedicente di sinistra, per il futuro della nostra Regione.
Oggi più che mai ci servono in regione persone come Massimo Lombardi, oneste ed entusiaste, poco importa se non sono del tutto uguali a noi.
Forza Massimo!
Nicola Giusteschi Conti

Cimino, Lombardi e Fiore, gli spezzini della gauche ligure che appoggiano Pastorino

2 maggio 2015, by  
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Si è conclusa questa mattina la raccolta delle firme per il listino e la Lista Pastorino e Rete a Sinistra, le due liste che sostengono la candidatura di Luca Pastorino alla presidenza della Regione Liguria. Su Genova la lista della Rete a Sinistra e la Lista Pastorino hanno raccolto 1450 firme ognuna. A Savona, La Spezia e Imperia sono state invece raccolte in media 600 firme per provincia per entrambe le liste. Ad Imperia sarà presentata unicamente la lista della Rete. Per il listino sono state invece raccolte 2400 firme.

Voglio ringraziare i comitati, i candidati e tutti i volontari che si sono impegnati in questi giorni a raccogliere le firme per presentare le liste e il listino nelle quattro province – dichiara Luca Pastorino. I candidati rappresentano bene il nostro progetto, le liste sono composte per metà da donne e per metà da uomini, ci sono molti giovani, esponenti della società civile e del mondo del lavoro che si sono avvicinati a noi perché credono nel progetto che abbiamo proposto: un progetto di centrosinistra, l’unico in campo. I candidati in lista sono tutte persone normali, nessuna delle quali con lunghe esperienze di governo e conoscono i problemi di tutti i giorni, quelli che i cittadini liguri si trovano ad affrontare”.

RETE A SINISTRA – GENOVA (E TIGULLIO)

1) GIANNI PASTORINO
Gianni Pastorino, 55 anni, nato a Genova. Studi giuridici, Funzionario tributario in distacco al sindacato CGIL, prima in Funzione pubblica (con incarichi nazionali e locali) e dal 2012 eletto Segretario generale per SLC CGIL Genova. Abita a Sampierdarena. Si è sempre occupato delle tematiche del lavoro e dei diritti, ma anche della produzione culturale nella nostra città.

2) PARASI DONATELLA detta MANUELA
Manuela Parasi, nata a Milano 57 anni fa, madre di quattro figli, insegnante nella scuola Primaria Lorenzo Garaventa-Andrea Gallo nel Centro Storico di Genova. Da anni è impegnata nelle iniziative tese a difendere e valorizzare la scuola pubblica, sia come insegnante, sia come genitore.

3) ENRICO PIGNONE
Enrico Pignone, genovese, 50 anni, è capogruppo in comune a Genova per la Lista Doria. Da sempre si occupa di tutela dell’ambiente e del territorio.

4) LAURA VARI
Laura Vari: 42 anni, genovese, mamma, laurea in giurisprudenza. È consigliera di circolo Arci, responsabile delle politiche femminili e dei progetti educativi.

5) AGOSTINO GIANELLI
Agostino Gianelli, 62 anni, genovese, presidente del municipio Media Val Bisagno, già nella segreteria di Rifondazione Comunista, oggi in Sinistra e Lavoro. 

6) CHIARA ANTOLINI
Chiara Antolini, genovese, 43 anni avvocato da oltre 15 anni, esperta in diritto del lavoro e della previdenza. Alla prima esperienza politica.

7) MATTEO MELIS 
Matteo Melis: candidato Rete a Sinistra nel Tigullio. 30 Anni, è nella Segreteria regionale di Rifondazione e già candidato sindaco a Rapallo, si occupa di movimenti, istruzione, diritti e sport. Lavoratore precario della pubblica amministrazione.

8) CRISTINA ASTE
Cristina Aste, genovese, 53 anni, laureata in Scienze politiche, lavora come responsabile estero in una società di polizze assicurative, è membro della segreteria provinciale del PDCI.

9) MASSIMILIANO MILONE 
Massimiliano Milone: candidato Rete a sinistra a Genova. 39 Anni, sposato, laurea in scienze politiche, lavora all’Ilva come spedizioniere doganale. Tra i fondatori di Sinistra Ecologia Libertà, di cui è il coordinatore per Genova.

10) ANNALISA CALISTO 
Annalisa Calisto: candidata Rete a Sinistra nel Tigullio, 57 anni, è residente a Moconesi, in Valfontanabuona, e dal 1981 lavora come infermiera all’Ospedale di Cicagna. Nel marzo 2015, si è dimessa dalle cariche politiche.

11) MARCELLO NAPOLI
Marcello Napoli: 32 anni, chiavarese, laurea in Mercati finanziari all’Università Commerciale Bocconi di Milano. Lavora come analista d’impresa in Banca Carige. Consigliere comunale a Recco, ex coordinatore regionale Anci Giovane Liguria. 

12) FRANCESCA SCHELOTTO
Francesca Schelotto: genovese, 32 anni, attualmente disoccupata, dal 2006 al 2011 è stata consigliere comunale nel Comune di Cogoleto. Si interessa di ambiente, energia e tutela del territorio, temi sui quali si è orientato il suo percorso formativo.

13) ALBERTO SOAVE
Alberto Soave: genovese, 53 anni, laurea in economia e commercio, è stato manager per una multinazionale americana e consulente in ambito informatico. Già segretario regionale della Gioventù Federalista Europea e membro della direzione nazionale del Movimento Federalista Europeo, è ora segretario della federazione di Genova del Partito Comunista d’Italia.

RETE A SINISTRA – LA SPEZIA 

1) LORENZO CIMINO 
Lorenzo Cimino: 47 anni, spezzino, sindacalista. Nel 1998 entra nella segreteria della CGIL Scuola della Spezia e nel 2001 ne diventa Segretario generale; nel 2008 viene nominato Segretario generale della Camera del Lavoro della Spezia, carica che mantiene sino alla primavera del 2015. Diplomato in Tromba al Conservatorio di Musica “N.Paganini”, ha compiuto studi di perfezionamento con Pierre Thibaud, Mauro Maur, Antoine Curè. Docente di Strumento musicale nella scuola media, ha svolto un’intensa attività concertistica.

2) LAURA CANALE 
Laura Canale: candidata Rete a Sinistra alla Spezia. Nata nel 1952, di formazione giuridica e musicale, ex alunna dell’Ecole Nationale d’Administration di Parigi, parla e scrive quattro lingue. Ha lavorato, come dirigente in Regione Liguria, per 30 anni a programmi e progetti europei per lo sviluppo locale, la sostenibilità e il territorio. Negli ultimi 4 anni ha lavorato molto con laboratori di progettazione con i 235 Comuni liguri, in particolare per l’applicazione della strategia nazionale per le aree interne in Liguria, con Fabrizio Barca. Ha imparato che l’Europa, se impari a conoscerla, può essere davvero una grande risorsa per tutti. 

3) MASSIMO LOMBARDI
Massimo Lombardi: 46 anni, obiettore di coscienza, militante antirazzista, avvocato penalista, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, tifoso dello Spezia.

4) MIRCA MORUZZO
Mirca Moruzzo: 60 anni, sposata, due figli, laurea in farmacia, vive a Sarzana. Lavoro nell’ASL 5 Spezzino, si occupa della qualità del servizio farmaceutico sul territorio e della sperimentazione sui farmaci. Negli ultimi dieci anni ha fatto parte del Comitato Etico dell’ASL 5 e ora partecipa a quello regionale. È attiva nell’ANPI di Sarzana, anche per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza.

RETE A SINISTRA – SAVONA 

1) ENRICA TONOLA
Enrica Tonola: 67 anni, laurea in pedagogia. Ex dipendente ASL2 come psicomotricista coordinatore, ora svolge come libera professionista l’attività sia di pedagogista, sia di psicomotricista. È coordinatrice pedagogica in un nido d’infanzia Ex iscritta Pd, iscritta anpi e Cgil.

2) SERGIO LUGARO 
Sergio Lugaro: 49 Anni, savonese, dal 1991 lavora nella direzione amministrativa del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASL 2 Savonese. Dal 2006 al 2011 è consigliere comunale e presidente della Commissione di Studio per l’Abbattimento di barriere architettoniche del Comune di Savona. Dal 2011 a tutt’oggi è Assessore al Decentramento, Partecipazione, Quartieri con delega al Bilancio Partecipato del Comune di Savona per Sinistra Ecologia e Libertà.

3) ERICA CRESPIANI
Erica Crespiani: candidata Rete a Sinistra a Savona. 23 Anni, laurea in scienze internazionali e diplomatiche. A settembre inizierà la specialistica a Bologna in cooperazione e sviluppo. Lo scorso anno ha fatto qualche esperienza politica alle comunali di Albenga, per la lista civica Alternativa per Albenga.

4) MARCO RAVERA
Marco Ravera: nato a Savona nel 1977, si è formato politicamente col G8 di Genova nel 2001. L’esperienza lo ha aiutato ad affrontare alcune vertenze del territorio savonese: dalla lotta contro il porto della Margonara a quelle contro l’ampliamento della centrale Tirreno Power; dalle lotte per i diritti dei lavoratori a quelle per la difesa della sanità pubblica. Attualmente è segretario regionale di Rifondazione Comunista. 

RETE A SINISTRA – IMPERIA 

1) CARLA NATTERO
Carla Nattero: capolista per la Rete a Sinistra a Imperia. 62 Anni, fin dal liceo si impegna nelle lotte studentesche. Ha poi seguito la lunga strada della sinistra antiliberista, dalle formazioni politiche post-68 (PdUP- Manifesto) al PCI, al PDS a SEL. Negli anni ‘80 è stata funzionaria del PdUP e insegnante: da allora scuola e attività politica sono andate in parallelo. Nel 1985 è stata eletta consigliere comunale di Imperia, all’opposizione ha svolto il ruolo di capogruppo del DS prima e di Sinistra per Imperia, fino al 2012. Dal ’96 al ’99 è stata assessora nella giunta Berio. Nel 2013 è stata candidata al Senato nella lista di SEL, attualmente fa parte della segreteria regionale di SEL. Oltre alla politica, si occupa di libri, musica e cinema: fin dall’adolescenza fa parte dell’associazione cinematografica Cineforum Imperia.

2) JACOPO COLOMBA
Jacopo Colomba: imperiese. 26 Anni, laurea magistrale con una tesi incentrata sull’evoluzione del diritto di asilo, svolge servizio civile in una casa di accoglienza per rifugiati da poco sbarcati in Italia. Dal 2009 nel Direttivo della sezione ventimigliese dell’ANPI, è tra fondatori del collettivo Alternativa Intemelia.

3) CLAUDIA FAUSTINI
Claudia Faustini: nata a Taggia nel 1954, pensionata. delle Poste. Iscritta a Legambiente da anni, considera l’ambiente e il sociale le sue priorità. È stata consigliera comunale della mia città per due legislature. 

LISTA PASTORINO – GENOVA 

1) CATERINA ANSALDI 
Caterina Ansaldi: capolista per la Lista Pastorino a Genova. 39 anni, genovese. Nel 2014 apre in via San Lorenzo Genova Experience, Dopo l’alluvione del  2011, e in seguito a quella del 2014, ha attivato l’operazione Non c’è fango che tenga. 

2) ANDREA STIMAMIGLIO
Andrea Stimamiglio: 58 anni, genovese, sposato, tre figli, laurea in medicina e chirurgia. Da più di trent’anni lavora come medico di medicina generale. È socio fondatore e primo residente di SLIMET (Scuola Ligure di Medicina del Territorio, accreditata ECM regionale) e di MEDICOOP Genova (cooperativa di medici di Famiglia). Consigliere regionale uscente.

3) GIANPAOLO MALATESTA
Gianpaolo Malatesta: candidato per la Lista Pastorino a Genova. 38 anni, genovese, lavora come rilevatore marketing e agente commerciale assicurativo. Volontario impegnato per raccolta fondi per la ricerca, animatore di CIV, componente della Presidenza di Confesercenti Provinciale. Consigliere Comunale Genova, è presidente di Commissione Sviluppo Economico – Aziende Partecipate – Ciclo delle acque e dei rifiuti.

4) LAURA BELOTTI
Laura Belotti: 38 anni, genovese, laurea in scienze politiche. Lavora in un ente di ricerca pubblico sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro ed è precaria da 9 anni. È molto impegnata nel sociale, a sostegno dei disabili e dei senzatetto.

5) ANTONIO BASSI 
Antonio Bassi: candidato per la Lista Pastorino a Genova. Sposato, due figlie, maturità scientifica. Nasce nel 1961 a Genova, dove dal 1983 lavora come tassista. Già presidente del Collegio Sindacale Cooperativa Radiotaxi, è presidente provinciale di ACAI, Associazione Cristiana Artigiani Italiani. È stato capo Scout del gruppo Genova 3. 

6) SILVANA COMANDUCCI
Silvana Comanducci: 46 anni, sposata, ha lavorato come impiegata amministrativa, docente di informatica di base, operatrice ecologica. Dal 2009 svolge attività sindacale come funzionaria Uil Trasporti. Nel 2014 è eletta Segretario regionale Uiltrasporti con delega alla Viabilità, nell’aprile 2015 è nominata Responsabile regionale del Coordinamento dei Diritti Uil.

7) MASSIMO MAUGERI
Massimo Maugeri: candidato per la Lista Pastorino a Genova. Nato alla Spezia nel 1961, fa parte del Comitato dei Cento di Green Italia e dirigente di Legambiente Tigullio. Consulente ambientale, è esperto in materia di rifiuti e di gestione forestale.

8) EMILIA MICHELAZZI
Emilia Michelazzi: 33 anni, sposata, laureata in lettere antiche, dottorato in scienze storiche dell’antichità. Archeologa e storica, fa volontariato come insegnante d’italiano a stranieri nella comunità Migrantes di via del Campo, a Genova. Parla 5 lingue. 

9) PIETRO MENSI
Pietro Mensi: 26 anni, genovese, sta per laurearsi in legge con una tesi sulle infiltrazioni di mafia in Liguria. Da 5 anni è impegnato con Libera in progetti sul territorio per la promozione della legalità, l’antimafia sociale e lo studio e il contrasto della corruzione. Ha fatto parte dell’osservatorio giuridico sulle mafie liguri di Libera Liguria. Da un anno fa esperienza di vita comunitaria al Centro Banchi.

10) VALENTINA MORO
Valentina Moro: 32 anni, genovese, vive a Bogliasco. Laurea in scienze internazionali e diplomatiche con 110 e lode, tesi sul diritto alla salute e il ruolo delle organizzazioni non governative. Lavora come responsabile relazioni internazionali per Flying Angels Foundation e studia per ottenere la Laura magistrale in politiche del Mediterraneo e cooperazione allo sviluppo all’università di Genova.

11) FABIO PANARIELLO
Fabio Panariello: nato a Genova nel 1978, lavora come avvocato penalista. Negli anni ha patrocinato diversi giovani stranieri e manifestanti in vari processi di fronte al tribunale di Genova. Impegnato sulla questione delle carceri, ha promosso insieme ai compagni radicali i referendum sulla. È stato vice segretario del PSI di Genova.

12) SIMONA SIMONETTI
Simona Simonetti: candidata per la Lista Pastorino a Genova. 54 Anni, di Finale Ligure, due figlie, laurea in fisica. Ha collaborato con il CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) e ha lavorato due anni a Parigi al CEA (Commissariato per l’Energia Atomica), e in seguito come progettista informatica. Si occupa di scuola, ambiente, beni comuni, equità sociale. Nel 2013, assessore all’Ambiente del Comune di Vado Ligure e nel 2014 candidata a Sindaco a Finale Ligure, la lista ha raggiunto il 14%.

13) BRUNO SACCOMANNI 
Bruno Saccomanni: candidato per la Lista Pastorino a Genova. 55 anni, lavora in Trenitalia. Si occupa di urbanistica, difesa del suolo e ambiente (Società Scrivia Ambiente). Già assessore, ora consigliere del Comune di Ronco Scrivia, dal 2004 al 2008 vicepresidente della Comunità Montana Alta Valle Scrivia. 

LISTA PASTORINO – LA SPEZIA

1) GIPO SOMMOVIGO
Sommovigo Pier Luigi: nato alla Spezia nel 1956, lavora come operaio in un supermercato. Segretario provinciale PCdI, consigliere comunale della Spezia eletto nella federazione della sinistra, è da sempre impegnato nella salvaguardia del lavoro e dei lavoratori. Iscritto al partito comunista dall’età di 14 anni, è da allora sempre militante. Ha ricoperto varie cariche a livello locale e regionale, prima nel PCI, poi in RC in fine in PCdI. Iscritto CGIL, ANPI e ARC, attivo nel volontariato, protezione civile e pubbliche assistenze.

2) ROSALIA RITA SANSONE 

3) GIOVANNI DETTO “BOCCACCIO” LAGOMARSINI
Giovanni (detto Boccaccio) Lagomarsini: 65 anni, già marittimo, bancario, ristoratore, attualmente disoccupato. Funzionario del PCI e assessore comunale ad Ameglia negli anni 75/80, ora capogruppo di minoranza nello stesso Consiglio Comunale.

4) SIMONA LUPI
Simona Lupi: chiavarese, nata nel 1986, laurea in architettura del paesaggio. Dal 2009 ha collaborato con il corso di Fotografia applicata presso alla facoltà di Architettura di Genova e esposto al Photissima Art Fair di Torino. Dall’anno scolastico 2011/12 insegna Tecnica Fotografica all’IISS Einaudi Chiodo della Spezia, e si sta abilitando con il TFA all’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

LISTA PASTORINO – SAVONA

1) NELLO BALZANO
Nello Balzano: residente a Carcare, lavora in Technosky gruppo ENAV come tecnico di sistemi per il controllo del traffico aereo. Rappresentante sindacale unitario, ha svolto attività politica di base a livello provinciale nel PD fino al 2013, sostenitore e membro attivo della mozione Civati.

2) MARIA DANIELA BAIARDO, DETTA MAELA
Maria Daniela Baiardo (detta Maela): nata a Genova nel 1964, lavora come assistente sociale al Centro di salute mentale di Finale Ligure (ASL 2 Savonese). Dal 1990 al 1995 assessore alla Sanità e ai Servizi sociali del comune di Rossiglione, tra il 1998 e il 2004 ha fatto parte della RSU di ASL2 savonese e del comitato direttivo funzione pubblica della Cgil Savona.

3) LUIGI TOZZINI
Luigi Tozzini (detto Gino): 64 anni, laurea in scienze politiche con tesi sulla distribuzione commerciale, ha lavorato in banca fino alla pensione. Ha collaborato per 20 anni a una rivista di musica rock. Dal 2011 è assessore al Bilancio nel comune di Spotorno, eletto come indipendente in una lista di centro-sinistra.

4) CHIARA TRAVERSO
Chiara Traverso: candidata per la Lista Pastorino a Savona. 33 Anni, sposata, una figlia, laurea in lettere classiche. Insegnante abilitata di Italiano, Latino e Greco al liceo, è docente esterno di Didattica del Latino all’Università di Genova e collabora a edizioni scolastiche cartacee e digitali.

LISTINO

1) ALESSANDRA BALLERINI
Alessandra Ballerini: candidata in listino. 44 Anni, genovese, è avvocato civilista, specializzata in diritti umani e d’immigrazione. Ha partecipato come consulente alla Commissione Diritti Umani del Senato per i lavori di monitoraggio dei centri di accoglienza e di detenzione per stranieri e alla stesura nel 2006 del Libro Bianco sui Cpta (Centri di Permanenza Temporanea e assistenza. Fa parte della campagna LasciateCIEentrare per la chiusura dei centri di identificazione ed espulsione per migranti. Lavora con l’ufficio immigrati della Cgil e si occupa di donne vittime di violenza, affidi di minori, tutela di emarginati e delle cosiddette fasce deboli. Inoltre è consulente della Caritas di Ventimiglia e collabora con il Centro Antiviolenza della Provincia di Genova per la tutela delle donne maltrattate. Fa parte di avvocati di strada per la tutela dei senza ed è osservatrice di Antigone. Collabora con la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo, con Amnesty International, Terres des Hommes, il Sorriso Francescano e le Suore della Misericordia. Con il Teatro di nascosto di Volterra ha partecipato agli spettacoli Dinieghi e Rifugiati, messi in scena al Parlamento Europeo e in diversi Teatri italiani. Coautrice del libro Il muro invisibile, ha partecipato con altri colleghi del Genoa Legal Forum alla stesura del libro Dalla parte del torto. Nel 2013 ha pubblicato il libro La vita ti sia lieve, storie di migranti e altri esclusi.

2) JAN CASELLA
Jan Casella: candidato in listino. Nato nel 1989, di Albenga, è attivo in Arci e nel’Anpi.

3) MARIA CRISTINA CASTELLANI
Maria Cristina Castellani: candidata in listino. Nata e Genova nel 1947, è attualmente in pensione. È stata dirigente tecnico del MIUR e professoressa di pedagogia interculturale alla Facoltà di lingue a Genova. Insegna ancora con un contratto alla Università per Stranieri di Siena per il modulo sui Diritti Linguistici nell’Unione Europea. È volontaria Unicef, responsabile del Progetto scuola di Unicef per la Liguria. È stata assessore provinciale per la Cultura a Genova dal 2004 al 2007.

4) MICHELE FIORE
Michele Fiore: candidato in listino. 37 Anni, sposato, una figlia, vive a Lerici. Ha studiato alla Scuola di specializzazione in professioni forensi dell’Università di Parma. Lavora come avvocato. Già assessore comunale a Lerici, svolge volontariato come avvocato di strada

5) MICHELA TASSISTRO
Michela Tassistro: candidata in listino. 47 Anni, dal 1996 lavora nella ricerca scientifica e nell’innovazione gestionale al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Lo scorso anno ha lavorato al Ministero dell’Università e Ricerca, sull’efficientamento della PA. Eletta nel Comune di Genova Consigliera Comunale 2007 – 2012, ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità e di Presidente del Comitato Permanente della Resistenza (in rappresentanza del Sindaco di Genova). Ha collaborato come assistente locale per l’?europarlamentare Sergio Cofferati dal 2009 a metà 2013. Fa parte del direttivo dell’associazione Un’altra idea di mondo e dell’ASD Podistica Peralto.

6) GIAN FRANCO GROSSO
Gian Franco Grosso: candidato in listino. 52 Anni, imperiese, lavora come funzionario alla Provincia di Imperia. Si occupa di contenzioso e aspetti legali dei rifiuti, di educazione ambientale e di protezione civile. È capogruppo del Gruppo consiliare della lista civica di sinistra (SEL e Rifondazione Comunista) Imperia Bene Comune nel Comune di Imperia.

 

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Con lo strappo di Luca Pastorino in Liguria si aprono nuovi scenari. C’è vita fuori dal Pd

22 aprile 2015, by  
Archiviato in Campagna elettorale, Primo piano, Società

 

Prima c’erano i gufi: Matteo Renzi aveva liquidato così, con un nomignolo e un tweet, i dissidenti interni di un Pd che esibisce tronfio uno strabismo a destra, spacciato come chissà che rivoluzione.

Ora, mentre in Liguria la sinistra si coagula intorno alla figura del sindaco di Bogliasco e deputato Luca Pastorino, fresco di divorzio da questo Pd, il Premier alza il tiro: i gufi sono diventati tafazzi e con un’intervista a Repubblica il Premier li accusa con stonata ineleganza infantile di dividere «per fare vincere la destra». Una candidatura, quella di Pastorino, che ufficializzando con Sel, Rifondazione e comitati civici, esplicita la propria distanze dal renzismo.

Facciamo notare che Renzi non aveva perso le staffe nemmeno mentre Sergio Cofferati abbandonava il partito dei dem, accusandolo di avere avvallato delle primarie più che sospette in cui la candidata vincente Raffaella Paita aveva racimolato «dubbi voti organizzati» dal centrodestra e (per qualcuno) anche da “chiaccherate” famiglie calabresi. Ma di fronte al «piccolo sindaco di un piccolo comune» (come si autodefinisce Luca Pastorino) sembra perdere la solita equilibrata spocchia pubblicitaria per tracimare nel gne-gne.

Lui, Pastorino, risponde al telefono mentre è in riunione con la ragioniera dell’Ufficio tecnico del suo Comune. Sta studiando una soluzione possibile per fare quadrare i conti senza imporre la Tasi ai propri cittadini: «Sono i liguri a essere stufi di fare i tafazzi. Trovo particolare che Renzi si preoccupi di un sindaco di un paese (che nei sondaggi è già quasi al 20 per cento, ndr). Il disagio l’abbiamo espresso in mille modi e ora non ha più senso. Avevo già detto che le primarie liguri erano state liquidate con un tweet in spregio al militante e all’elettore. Hanno banalizzato episodi di mafie, hanno finto di non vedere personaggi di centrodestra dal passato poco chiaro. Non si fa così – dice scaldandosi -. I liguri sono molto più preoccupati di capire quale sarà il voto utile».

A proposito di utilità, qual era stata la strategia del Pd in Liguria?

Vengono indette le primarie, in campo Raffaella Paita (già dirigente del partito a La Spezia e appoggiata da molti scajolani della prima ora) e lo storico sindacalista e deputato europeo Sergio Cofferati. La sinistra (Sel in testa) resta alla finestra dando un bisbigliato “appoggio esterno” a Cofferati che comunque ne esce sconfitto: «Le primarie? Inquinate da voti strani, da cordate, voto organizzato. Cofferati non ha voluto insistere dopo avere avviato già degli esposti in Procura», dichiara infatti Nicola Di Benedetto, membro della segreteria regionale di Sel. Quindi Cofferati decide di uscire dal Pd, le sinistre cercano di riorganizzarsi pensando dapprima all’ex sindaco di La Spezia Giorgio Pagano, per poi alla fine convergere su Pastorino. «Pastorino, uscendo ufficialmente dal Pd ci ha messo nelle condizioni di poterlo candidare. C’è da costruire una nuova forma intermedia tra la liquidità dei Cinquestelle e una doverosa ricollocazione del ceto politico. Così si torna a far politica», aggiunge Di Benedetto.

Liguria come laboratorio nazionale di una sinistra che finalmente prende le distanze, sancisce le proprie posizioni e forse proprio per questo innervosisce i vertici del Partito democratico. Ne è convinto anche Pippo Civati, gufo ad honorem della dissidenza interna e amico di Pastorino: «Una rappresentazione della situazione politica ligure che non sta né in cielo né in terra – ci dice – oltre a una serie di problemi nazionali, Renzi ancora una volta dimostra di sottovalutare il clima di disagio a sinistra». Attenzione, ammonisce l’esponente della minoranza dem: «La Ligura non rimane un caso isolato, in Sicilia sta succedendo la stessa cosa: in generale la gente di sinistra il Pd non lo vota più. Minimizzare il problema guardando solo la torta dalla fetta più grossa e considerando briciole tutto il resto non è un atteggiamento responsabile.Quelli che votano Pastorino, la Paita non l’avrebbero mai votata. E lo stesso succederà a livello nazionale ». Il punto è: «Interessa l’argomento o siamo tutti gufi e Tafazzi? Se è così allora ciao e l’ultimo spenga la luce. Qui chi pone il problema viene brutalizzato, rovesciato. La Liguria darà dei segnali. Non penso che per colpa di Pastorino vincerà la destra: magari vincerà la sinistra».

E se è evidente che Civati è “pastoriniano,” il contrario vale ancora?

«Io civatiano? La mia esperienza è legata al territorio – risponde il candidato ligure -. Vivo il momento con umiltà  ma con responsabilità. Ci vuole qualcuno che recuperi il senso delle cose». Un candidato che lavori contro «un’idea di progresso che ormai ha fallito, lontano dall’ansia di costruire a ogni costo in una regione in cui si è costruito troppo e male». Pastorino vuole ripartire, che già di per sé non sarebbe male, per la sinistra. In ogni caso, vuole ripartire «dalla trasparenza e dal sostegno al reddito» e occuparsi «delle tante piccole grandi opere che servono qui».

Quindi, c’è vita fuori dal Pd?

Non riesco a trattenermi e gli chiedo come si sta da fuoriusciti, lì dove molti sembrano avere paura di andare e Pastorino non si scompone: «Bene – mi spiega -. Spiace per come sono andate le cose e per l’evoluzione che ha avuto il partito in questo ultimo anno. Molti mi hanno chiesto di non andare via, ma di battaglie da dentro ne abbiamo fatte tante. Renzi ha paura  che vinciamo noi e che emerga un modello diverso da quello che propone».

E come rispondere al Segretario che accusa Pastorino e i dissidenti di dimenticare che lo stesso Pd a Venezia appoggerà comunque Casson, pur appartenendo all’opposizione interna? «Casson ha vinto primarie pulite e regolari – puntualizza Civati – in Liguria invece hanno minimizzato i brogli e i condizionamenti del centrodestra. Hanno vissuto l’uscita di Cofferati facendo spallucce chiedendogli di dimettersi mentre Gennaro Migliore che da Sel è passato al Pd è stato incensato. La candidatura e l’uscita è stata studiata per due mesi e nessuno ha mai chiamato Pastorino».

In Liguria, certo, si apre un possibile orizzonte e per questo sarà Renzi in persona a metterci la faccia per una campagna che si preannuncia molto muscolare. Anche perché il premier ama giocare in tutti i ruoli, solo lui. Senza mai passare la palla. E prima o poi, come succede a quei ragazzini delle partitelle all’oratorio, rimarrà da solo con il suo pallone in mano.

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Prc Liguria: “Con Luca Pastorino per l’alternativa a Paita e alle destre”

Ordine del giorno sulle elezioni regionali presentato dalla Segreteria regionale di Rifondazione Comunista

La necessità di mettere in campo nelle prossime Elezioni regionali liguri una proposta unitaria alternativa e di rottura con le politiche del governo Renzi e del Pd non deriva solo da ragioni di carattere generale.

Si è prodotta in questi anni, infatti, una progressiva ed inarrestabile involuzione nelle politiche dell’amministrazione regionale da rendere impensabile la riproposizione di un’alleanza con il Partito Democratico in Liguria.

La Regione non ha saputo e voluto operare coerentemente in difesa dell’apparato industriale ligure che è stato ridimensionato quando non smantellato e svenduto; la disoccupazione non solo è cresciuta, ma è aumentata in maniera anche più forte rispetto ad altre regioni del nord Italia; la precarietà e la sofferenza sociale si sono estese; il degrado e il dissesto del territorio hanno assunto una dimensione drammatica, come è evidenziato dalle tragiche alluvioni dell’ultimo anno, ma la manutenzione e la tutela del suolo, al di là dei proclami di facciata, non sono una priorità per un’Amministrazione regionale che continua invece a favorire la cementificazione e la privatizzazione delle coste e degli affacci a mare. Ed alla difesa ed alla riqualificazione della sanità pubblica si è preferito invece proseguire nelle politiche dei tagli e delle regalie alle lobby come con l’ultima legge regionale a favore dei primari ed a scapito della salute di tutti.

La credibilità di larga parte della classe dirigente a tutti i livelli è stata fortemente compromessa da un lato dalle inchieste in corso come quella relativa a Carige che vedono coinvolto il mondo imprenditoriale e della finanza e dall’altro dalle vicende che hanno portato all’incriminazione ed alle dimissioni di ben due vicepresidenti della giunta regionale.

In questa situazione prosperano traffici illeciti e da più parti sono state denunciate infiltrazioni della criminalità organizzata che avrebbero gettato la loro ombra anche sull’esito delle recenti primarie del Pd.

Per tutte queste ragioni è urgente costruire una proposta alternativa per il governo della Regione in grado di vincere sia la continuità con le politiche dell’attuale Amministrazione regionale rappresentata dalla candidatura di Raffaella Paita che la falsa alternativa proposta dalle destre.

Nelle ultime settimane è diventata concreta la possibilità di dare corpo ad una proposta di alternativa credibile e potenzialmente vincente anche sul piano elettorale.

Le scontro frontale con il sindacato e con i lavoratori voluto dal Governo Renzi da un lato e, dall’altro, le politiche regionali e le vicende legate alle primarie, hanno aperto una crisi nel corpo sociale del Pd, nel suo bacino elettorale di riferimento, nella base degli iscritti e dei militanti e in parti significative del Partito stesso.

In questo scenario si colloca la decisione di Luca Pastorino di lasciare il Pd e di candidarsi alla guida della Regione in maniera alternativa alla candidatura sostenuta da quel partito.

Dalla Liguria può dunque prendere l’avvio quel progetto di costruzione di unità delle sinistre al quale stiamo lavorando da tempo, che non può e non deve limitarsi alla pur importante scadenza elettorale: l’impegno è dunque quello che, a sostegno della candidatura di Luca Pastorino, convergano anche Giorgio Pagano e le sensibilità che rappresenta non solo per evitare che ci siano due candidature sul versante dell’alternativa al Pd ma anche perché il loro apporto sarebbe prezioso per qualificare il progetto di unità nel senso del sociale e dell’apertura.

Un progetto di alternativa oltre ad unire la sinistra ed ad individuare un candidato Presidente deve caratterizzarsi anche programmaticamente. Per queste ragioni Rifondazione Comunista caratterizzerà la propria azione politica su tre punti centrali: lavoro per dare una risposta alla crisi che sta “uccidendo” la nostra Regione, lotta alle privatizzazioni, difesa del territorio a partire dal no alle grandi opere.

Il Comitato Politico del Prc della Liguria da mandato alla segreteria regionale di definire i dettagli politico-programmatici per il sostegno del nostro Partito alla candidatura di Luca Pastorino ed invita le federazioni provinciali a convocare con urgenza i rispettivi Comitati politici per individuare le candidature in quota al Partito da proporre alla discussione per la composizione delle liste unitarie indicando alla Federazioni, quali criteri per la scelta, la piena rispondenza alle regole sancite dallo Statuto e la rappresentatività del Partito, della sua unità e del suo rapporto con la società.

Approvato con 19 voti a favori, 3 contrari e 2 astenuti.

Genova, 22 marzo 2015

Comitato Politico Regionale Prc Liguria