Il centrodestra spezzino, asservito ai padroni, strumentalizza le nostre idee
21 giugno 2010, by admin
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Leggiamo che il consigliere provinciale Pdellino Corbani, per rispondere all’on.Orlando, cita e riporta le idee ed i comunicati stampa di Rifondazione Comunista. Se da un lato siamo lieti di poter fornire spunti di riflessione a chi non ne ha, siamo altrettanto sgomenti quando si vuole sminuire le opinioni altrui.
Corbani, assente al convegno ANCE sul quale ci siamo espressi, preferisce strumentalizzare nostre opinioni politiche piuttosto che confrontarsi nel merito. Ma ciò che sconvolge è l’incompetenza di un consigliere provinciale che non riesce a vedere al di la del proprio naso pur di battibeccare con i propri avversari politici.
Corbani non dovrebbe annoverarsi tra gli esegeti del mercato? Se fosse così e fosse stato presente al convegno ANCE, dovrebbe indignarsi di come la classe imprenditoriale locale abbia chiesto “aiuto” alle istituzioni, perché il mercato dovrebbe essere il loro faro. La verità è che quel loro faro si sta spegnendo, perché è fallito il modello capitalista.
La nostra proposta è quella di operare una scelta politica nel settore urbanistico/edilizio senza aumentare la cubatura edificatoria, senza erigere nuove costruzione, ma pianificando un recupero edilizio capillare, sostenuto dall’esigenza di puntare al miglioramento energetico delle prestazioni delle nostre case. Non ci meraviglia che un esponente del centrodestra, dimostri da un lato l’asservimento di certa politica ai padroni, dall’altro la benché minima idea di cosa fare per migliorare il mondo in cui viviamo, l’importare è ammiccare ad una classe imprenditoriale che vorrebbe avere mano libera su tutto e su tutti.
Rifondazione Comunista continuerà ad “ispirare” Corbani per le sue esternazioni, proseguendo a fornire elaborazioni politiche che possano coniugare salvaguardia e tutela dei diritti dei lavoratori, dalla loro sicurezza alla buona occupazione, e la tutela degli ambienti di vita, ben sapendo che “l’unico antidoto per invertire il cattivo funzionamento della Democrazia è costruire una società critica che non si limiti ad accettare le cose per quello che sembrano ma non sonoponendosi domande e dicendo di no ogni volta che è giusto dire no“.