Violenza sessuale militare egiziano, Prc La Spezia: “Silenzio ipocrita di governo e Lega. Ennesimo scempio alla giustizia nel nome degli affari di stato”

14 aprile 2021, by  
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La vicenda della tentata violenza sessuale da parte del militare egiziano ospite alla Spezia per la consegna della Fremm rappresenta l’ennesima dimostrazione della sudditanza italiana verso l’Egitto, dopo i drammatici casi Regeni e Zaki.
Il miliare sarebbe infatti “magicamente” fuggito dal nostro Paese dopo aver compiuto il misfatto, dileguandosi nell’ombra come un fantasma. Chiediamo immediati chiarimenti al governo Draghi, al ministro Guerini e alla nostra concittadina, il sottosegretario alla Difesa Pucciarelli, stranamente chiusa in un’aura di assoluto silenzio.
Forse non si doveva disturbare il manovratore nel pieno di una trattativa milionaria per la cessione di navi da guerra ad Al Sisi? O addirittura si è favorito la fuga dell’indagato? Dov’erano i militari italiani che dovevano vigilare sui propri colleghi di un paese straniero? Chi era responsabile dei militari egiziani a Spezia per l’addestramento delle fregate Fremm?
La Lega sempre pronta a puntare il dito per la “sicurezza” dei cittadini quando i colpevoli o presunti tali sono stranieri, ma non quando si tratta di connazionali o categorie protette come in questo caso.
La violenza sulle donne appartiene ad una cultura patriarcale trasversale che domina le vite di tutte e tutti noi in ogni angolo di mondo.
Solo riconoscendo questo evidente elemento, si potra’ un giorno arrivare a non derubricare la violenza a semplici episodi di cronaca e bieca propaganda. I colpevoli o presunti tali, lo sono a prescindere dall’appartenenza etnica o di classe.
Noi non dimentichiamo la caccia alle streghe dello scorso luglio, a due mesi dalle elezioni regionali, quando in città si intraprese un attacco indecente contro il centro Caritas di Pegazzano, “colpevole” di essere vicino alla zona di uno denunciato stupro.
Ci andò di mezzo pure il responsabile del centro don Palei. Ad aizzare sui social e sulla stampa quella gogna fu proprio il partito della senatrice Pucciarelli
Ma quanto avvenuto in questi giorni alla Spezia è l’ennesimo di una lunga fila di episodi tesi a ignorare, nel nome degli affari e della ragion di stato, ogni più piccolo segno di giustizia.
Noi questa giustizia la vogliamo e la pretendiamo, per la vittima e per il nostro Paese.
Il governo, il Parlamento deve intervenire per chiedere l’estradizione del militare.
Basta ipocrisia, basta collaborazioni, basta commercio di armi con dittatori e regimi autoritari.
 
Rifondazione Comunista, federazione La Spezia

Ancora più forti e più uniti contro ipocrisie e giochi di poltrone

19 febbraio 2010, by  
Archiviato in Comunicazione, Dalla Provincia, Primo piano

In questa campagna elettorale stiamo assistendo ad un forsennato cambio di squadra, ad un continuo salto del fosso da un partito all’altro e da uno schieramento all’altro. Ciò avviene anche nella provincia spezzina ed in questi giorni anche nella Val di Magra, ed ha interessato anche il nostro partito.

Dopo le defezioni di poche figure durante e dopo la scellerata scissione del gruppo vendoliano, sbagliata, inopportuna e utile solamente a far vincere il centrodestra alle ultime elezioni europee, in questi ultimi si è avuto notizia di candidature di ex-Rifondazione al Comune di Sarzana e addirittura del passaggio di un assessore di Santo Stefano Magra, Diana Ciriello, con contemporanea candidatura della stessa alle elezioni regionali.

Ritenendo tale scelta sbagliata politicamente, vecchia, perdente e supportata solamente da ricerca di visibilità personali e di improbabili poltrone, il Partito della Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra in toto ribadiscono con forza e coesione che questi episodi assai sporadici non intaccano minimamente la nostra forza, forza che ci deriva dalla consapevolezza di rappresentare finalmente un momento nuovo, unitario della politica della sinistra: dopo anni di divisioni, scissioni, allontanamenti noi rappresentiamo la Sinistra che si unisce e che unisce, presente nelle lotte dal basso delle popolazioni dalla Val di Susa a Termini Imprese passando per L’Aquila.

Siamo la Sinistra che non sperpera soldi di fronte alle drammatiche condizioni economiche delle famiglie italiane andando ad attaccare sui muri costosissimi manifesti di ebeti faccioni. Gli altri continuano a fare il gioco della destra fascista e del sultano Berlusconi. Pertanto il nostro sforzo sarà ancora maggiore per fare sì che tutta la Val di Magra possa dare il proprio voto ai candidati della Federazione della Sinistra ed in primo luogo alla compagna Antonella Guastini.

PRC-SE Coordinamento della Val di Magra
per la Federazione della Sinistra