Incidente nell’area ex San Giorgio, Rifondazione: “Cordoglio per la morte di Bruno Raddi. Si faccia piena luce sulla dinamica dell”incidente”

6 dicembre 2012, by  
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Ancora un’altra morte sul lavoro nella nostra città e questa volta a farne le spese è stato un operaio di Villafranca che stava lavorando nella ex San Giorgio di via Melara.

Vogliamo soltanto ribadire, e lo faremo all’infinito, che la sicurezza sul lavoro non è un vezzo facoltativo da parte delle aziende e degli stessi lavoratori, ma una condizione obbligatoria sancita da una legge, la ex 626, che va ovunque rispettata in pieno e che invece non viene mai applicata la 100%, nei cantieri, nei porti, nelle fabbriche e in qualsiasi altro luogo dove le persone impiegano il proprio tempo per guadagnarsi da vivere e dove invece sempre più spesso trovano la morte. Alla famiglia del lavoratore caduto va tutto il nostro cordoglio e tutta la nostra vicinanza in queste tragiche e dolorose ore.
Rifondazione Comunista, segreteria provinciale della Spezia

Di ottimismo si può morire, ma qui è crisi nera

2 aprile 2010, by  
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La conferenza stampa della CGIL Liguria a commento dei dati ISTAT sulle dinamiche occupazionali nella nostra regione nel 2009 è allarmante.

Per come dipingono la situazione Confindustria e Governo vien da dire che di ottimismo si potrebbe morire, tant’è che con l’ottimismo non si può andare a far la spesa! A chi sostiene che la crisi è ormai dietro l’angolo, i numeri dell’ISTAT fuggono ogni dubbio. Il tasso di disoccupazione sale ancora (+0,1% in più rispetto a dicembre 2009, fissandosi al 8,6%) ma con ottimismo risulta +1,3% rispetto ad un anno fa: il dato peggiore dell’occupazione dal gennaio 2004,  inizio delle serie storiche Istat, con un calo del numero degli occupati di 307.000 unità in un anno.

Sulla base delle informazioni finora disponibili, il numero di occupati a gennaio 2010 è pari a 22 milioni 904 mila unità (appunto -1,3% rispetto a gennaio 2009) e da rilevare la crescita del tasso di disoccupazione giovanile (26,8%) di +0,3% rispetto al mese precedente e di +2,6% rispetto ad un anno fa. Cresce anche il numero delle persone in cerca di occupazione (+0,2% rispetto al dicembre 2009 e +18,5% rispetto ad un anno fa) che risulta ad oggi pari a 2 milioni 144 mila unità. Il Pil cala del 5% nel 2009 (peggior dato dall’inizio delle rilevazioni, il 1971).

Nella Provincia della Spezia si sono persi circa 2000 posti di lavoro: Ex San Giorgio, Riva Ferretti, Fincantieri, Intermarine, Comdata, Officine Cargo, il settore edile.

Dati che dovrebbero spingere senza indugi a mettere in atto provvedimenti anticiclici per porvi rimedio cogliendo al tempo stesso l’opportunità di mettere mano agli interventi necessari ad ottemperare gli impegni che il nostro paese ha nei confronti dell’Unione europea, quali il 20-20-20. Ma quello che si rileva è che la politica prioritaria perseguita dal governo Berlusconi è fatta di soli annunci, mentre i padroni di Confindustria quando non delocalizzano in un paese dove pagano il “costo del lavoro” la metà, chiedono, come Rao alla Spezia, moratorie sulle tasse, o altri benefici come ha fatto Sammartano o addirittura interferire pesantemente con certe scelte strategiche come fece Papi, mentendo sapendo di mentire quando definì la raccolta differenziata economicamente ed ambientalmente

E’ il caso che la classe dirigente di questa provincia scuota il sistema e mette i responsabili di questa stagnazione locale di fronte alle proprie responsabilità e che si cambi modalità di agire: la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una missione assoluta, che deve diventare una risorsa per il territorio in termini di professionalità e competenze, così come la corretta gestione del ciclo dei rifiuti è e deve diventare un volano occupazionale in termini di operatori e di sviluppo del settore del riciclo, della riparazione e del riutilizzo, allo stesso modo occorre investire nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico.

ISTAT