162 esuberi di Acam, Cossu: “Question time urgente al prossimo consiglio comunale. Fuori i responsabili”

19 ottobre 2012, by  
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Apprendiamo dalla stampa dell’apertura della procedura di mobilità per 162 lavoratori del Gruppo Acam e riteniamo intollerabile l’atteggiamento del nuovo Amministratore delegato nei confronti dei lavoratori. Siamo passati dalle minacce di sanzioni disciplinari nei confronti di coloro che una settimana fa avevano scioperato, giustamente, all’apertura della procedura di mobilità.
Non vorremo che qualcuno pensi che le scelte fatte dai tecnici non debbano avere conseguenze politiche, in una riproposizione spezzina degli scenari del governo Monti. Per questa ragione riteniamo che il Sindaco debba dare motivo al Consiglio Comunale della scelta sostenuta dal proprio rappresentante all’interno del Cda di Acam, abbiamo scelto la formula del question time considerata l’attualità politica e l’urgenza di questa vicenda.
Simona Cossu, Capogruppo Prc/FdS La Spezia
Di seguito il testo del Question Time
Visto l’articolo 23 del regolamento del Consiglio Comunale
premesso
  • che, questa mattina la stampa locale riportava la notizia che il Cda di Acam avrebbe dato mandato, all’Amministratore Delegato della società , di aprire la procedura di mobilità per 162 lavoratori del gruppo,
  • che all’interno del Cda di Acam il Comune della Spezia (maggiore azionista del gruppo) ha un proprio rappresentante,
considerato che l’Amministrazione Comunale ha sempre dichiarato come propria priorità nella vicenda Acam la salvaguardia di tutti i lavoratori,
Si chiede al Sindaco, se avesse dato mandato al rappresentante del Comune, all’interno del Cda di Acam, ad acconsentire all’apertura della procedura di mobilità.
Gruppo consiliare Rifondazione Comunista/Comunisti Italiani/FdS La Spezia
Simona Cossu
Pierluigi Sommovigo

Torna la mitica sagra del raviolo di Coregna: oggi e domani nell’area verde di Marola organizzata dalla Fds del Ponente

22 settembre 2012, by  
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Oggi, sabato 22, e domani, domenica 23 settembre, nell’area verde di Marola, si svolgerà la trentunesima edizione della mitica sagra del raviolo di Coregna, una delle feste più caratteristiche dello spezzino.
Saranno serviti oltre trentamila ravioli casalinghi, fatti seguendo rigorosamente la ricetta tramandata di generazione in generazione.
La sagra è organizzata dalla Federazione della Sinistra La Spezia, circolo del Ponente, e sarà dedicata al compianto compagno Enzo Cambi, uno degli storici ideatori della festa, scomparso lo scorso agosto all’età di 80 anni.
Le cucine sono aperte a pranzo e a cena.

Federazione della Sinistra, circolo Ponente La Spezia

 

 

Appello di Lombardi (Prc/Fds La Spezia) a Pdci, Sel, Idv, Verdi e Fiom: “Organizziamo subito insieme in provincia la raccolta firme per l’articolo 18”

12 settembre 2012, by  
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Ieri mattina presso, la Corte di Cassazione a Roma, sono stati depositati dai segretari dei partiti della sinistra italiani (Ferrero, Diliberto, Vendola, Di Pietro e Bonelli per Prc, Pdci, Sel, Idv e Verdi) e dai rappresentanti della Fiom-Cgil i due importantissimi quesiti referendari  per bloccare le ultime deleterie “riforme” dei governi Monti e Berlusconi in materia di lavoro.

Il primo quesito mira a cancellare le modifiche apportate all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori inserite nel recente decreto firmato dal ministro Elsa Fornero. Il secondo ha come obbiettivo il ripristino dei diritti minimi e universali previsti dal contratto nazionale di lavoro, cancellati dal governo Berlusconi con l’articolo 8 del decreto legge n.138 del 2011.

Per portare al voto referendario i cittadini occorrono 500.000 firme che si potranno raccogliere a partire dal prossimo 12 ottobre. Occorre una mobilitazione capillare in ogni provincia per riuscire finalmente a cancellare gli ultimi violenti attacchi istituzionali ai lavoratori italiani.

Per questo motivo il segretario provinciale Prc/Fds della Spezia Massimo Lombardi lancia un appello a tutte le forze politiche della sinistra e della società civile spezzina interessate ad organizzare il comitato referendario per la raccolta firme nel nostro territorio.

Prendo atto con estrema soddisfazione del primo grande passo fatto da chi vuole impedire il massacro dei lavoratori italiani -afferma Lombardi- “a Pdci, Idv, Sel, Verdi e Fiom dico: mobilitiamoci subito anche alla Spezia per sconfiggere le nefaste politiche dei governi Berlusconi-Monti a danno esclusivo dei lavoratori, precari e pensionati del nostro Paese. Bisogna agire uniti in una battaglia fondamentale per i diritti dei lavoratori che i cosiddetti ‘tecnici’ vanno demolendo“.

Massimo Lombardi
Segretario provinciale Prc/Fds La Spezia

Al via alla Spezia il festival della cultura di Rifondazione: ospite speciale Silvia Baraldini venerdì 14 settembre

11 settembre 2012, by  
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Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 settembre torna alla Spezia il “festival della cultura” o “Liberafesta in centro”, organizzato dal circolo spezzino di Rifondazione Comunista “Tina Modotti” in collaborazione con il gruppo consiliare comunale Fds La Spezia.

Il programma della festa, che si terrà nel cuore della città presso i giardini del centro “Allende” di via Mazzini, è stato presentato questa mattina dal segretario provinciale Prc/Fds Massimo Lombardi, dal segretario del “Modotti” Maurizio Fontana e dalla capogruppo Prc/Fds in comune della Spezia Simona Cossu.

Grande ospite della kermesse sarà senza dubbio Silvia Baraldini, la donna ingiustamente condannata a quarantatre anni negli Stati Uniti per associazione sovversiva e tornata finalmente in Italia dopo anni di battaglie politico-istituzionali. La sua vicenda è stata cantata con grande successo dal cantautore Francesco Guccini con la sua “Canzone per Silvia” del 1993, scritta quando ancora era detenuta “sotto i cieli della Florida”.

Il dibattito con Silvia Baraldini si terrà venerdì 14 settembre alle 18 e avrà al centro la condizione della donna nel nostro Paese. Assieme a lei interverrano la capogruppo Prc/Fds Simona Cossu e la responsabile nazionale Lavoro del Prc Roberta Fantozzi.

La festa proseguirà sabato 15 settembre alle 16 con un dibattito sul porto e waterfront con la presenza del presidente dell’Autorità Portuale della Spezia Lorenzo Forcieri, del segretario regionale Prc/Fds Sergio Olivieri e di Chiara Bramanti, già assessore provinciale Prc.

Nella giornata conclusiva di domenica 16 settembre alle 17 spazio al teatro con con il monologo “Il crucco-La memoria del sangue” diretto e interpretato da Vladimiro Andreani su testo di Paolo Magliani, per arrivare al grande schermo con proeizione e dibattito sul cinema di Ken Loach alle 18.

In caso di pioggia le inizaitive si terranno presso l’adiacente struttura del centro “Allende”. Gli ingressi sono naturalmente gratuiti, ai partecipanti saranno serviti sgabei e bevande a prezzi popolari.

Rifondazione Comunista La Spezia, circolo “Tina Modotti”
Gruppo consiliare comunale Fds La Spezia

Chiusura del 118 spezzino: riduzione di costi in cambio di ritardi sui soccorsi. Ecco come ci vogliono accorciare la vita

9 luglio 2012, by  
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I tagli alla sanità continuano ad essere ipotizzati esclusivamente da un punto di vista economico non tenendo minimamente in considerazione la qualità e la professionalità dei servizi messi a disposizione dei cittadini.

La Regione Liguria non sembra fare eccezione ora che propone un unico coordinamento delle chiamate con le richieste di aiuto per le emergenze a Genova, sopprimendo così la centrale operativa della Spezia (oltre quelle di Lavagna e una sul ponente).

Questo aumenterà il rischio di ritardi nella gestione delle emergenze oltre a disperdere tutto il lavoro di formazione su medici e infermieri in funzione dell’emergenza che alla Spezia ha ottenuto peraltro ottimi risultati, tanto che il 118 spezzino ha il minor tasso di mortalità nel soccorso dei casi di cardiologia. Ci si chiede con quale logica si debba chiudere ciò che funziona, in una situazione della sanità locale oramai al limite della sostenibilità, con il numero di posti letto al di sotto della media regionale e nazionale.

La provincia spezzina, così come tutta la Liguria, ha una conformazione del territorio assolutamente difficoltosa, con entroterra poco raggiungibili (pensiamo solo alle Cinque Terre e alla Val di Vara) per non dire del fortissimo aumento della popolazione nella stagione estiva e della popolazione anziana. Per questo pensare di dirigere le operazioni di soccorso da Genova diventa una vera assurdità.

Il diritto alla  salute non può continuare ad essere paragonata ad una merce. Il recupero delle risorse il governo le deve andare a recuperare con una lotta alla corruzione efficace, settore a cui la Sanità non è certo esclusa così come la lotta all’evasione fiscale deve essere affrontata con una vera riforma e non con blitz mediatici di facciata.

Rifondazione Comunista/Fds La Spezia

Prc/Fds La Spezia: “Adesione al presidio di domani della Cgil contro la vergognosa legge Fornero. L’articolo 18 non si tocca!”

26 giugno 2012, by  
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Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra La Spezia aderisce alla mobilitazione indetta dalla Cgil per domani 27 giugno alle 16 sotto la prefettura (in contemporanea con il resto d’Italia) per protestare contro la scandalosa legge Fornero che la Camera dei Deputati dovrebbe approvare definitavemente proprio domani dopo ben quattro voti di fiducia.

Si tratta di un incredibile attacco al mondo del lavoro, in teoria cardine della stessa Repubblica, che porta la firma dei tre partiti Udc-Pdl-Pd in appoggio incondizionato del governo Monti.

Dopo la “riforma” delle pensioni e il “salva Italia” che salassa ancora di più la stragrande maggioranza dei cittadini italiani senza toccare minimamente quell’1% di ricchi ultramilionari, ecco il colpo di grazia a firma di Elsa Fornero che risucirà alddove nessuno, nemmeno Berlusconi, è mai arrivato prima: abbattere l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

Una decisione che troverà la risposta della società civile e di quanti si oppongono per davvero al governo: già si pensa alla raccolta firme per un immediato referendum abrogativo.

No al governo Monti, L’articolo 18 non si tocca!
Federazione della Sinistra La Spezia

Olivieri (Prc/Fds Liguria): “Il Pd vuole privatizzare le industrie pubbliche spezzine?”

25 giugno 2012, by  
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La notizia è praticamente passata inosservata. Eppure, se si realizzasse davvero quanto proposto dal vicesegretario del Pd Enrico Letta, potrebbero esserci conseguenze pesantissime per la città della Spezia.

In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi ad Affari Italiani, Letta ha lanciato l’idea di privatizzare quote significative di Finmeccanica, Eni ed Enel. Si dà il caso che nel territorio spezzino ci sia una centrale dell’Enel, lo stabilimento di Panigaglia di Gnl Italia della Snam (il cui principale azionista è l’Eni), l’Oto Melara di Finmeccanica e la Mbda della quale Finmeccanica detiene una consistente quota del pacchetto azionario.

Non ci vuole molto a immaginare quali sarebbero le ricadute concrete di queste privatizzazioni: le stesse che ci sono state in tutte le privatizzazioni attuate in questi anni e cioè svendita del patrimonio pubblico e ridimensionamento occupazionale. Un rischio che Spezia non può correre: per questo sarebbe auspicabile una sconfessione delle proposte di Letta da parte del Pd spezzino.

Sergio Olivieri

Segretario regionale Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra Liguria

Grande risultato politico sull’acqua pubblica dei consiglieri Fds Cossu e Sommovigo. Ma dov’è il resto della sinistra spezzina?

20 giugno 2012, by  
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L’avvocato Tortorelli fa polemiche ora. Come mai taceva quando era assessore?

Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra della Spezia plaudono al successo dell’ordine del giorno proposto dalla capogruppo Fds Simona Cossu riguardo il tema dell’acqua pubblica, rafforzato dal voto dei consiglieri del Movimento 5 Stelle e di Guerri.

Registriamo però, con grande delusione, i comportamenti di alcune forze sulla carta di sinistra (Sel e Idv), che alla prova dei fatti si sono sciolte come neve al sole alla prima votazione importante (dove peraltro si chiedeva semplicemente al sindaco Federici di venire a esporre in consiglio comunale le nuove idee esternate sulla stampa dell’assessore regionale Paita riguardo al possibile acquisto di Acam da parte dell’azienda privata Termomeccanica).

Siamo inoltre veramente colpiti dalle dichiarazioni dell’avvocato Tortorelli del comitato “Acqua bene comune”, circa l’esito dello stesso consiglio comunale.

Ci saremmo aspettati che venisse riconosciuto chi in quella istanza ha dimostrato la coerenza, al di là dell’appartenenza o meno a una maggioranza, del proprio percorso politico chiaro e ineludibile, dove la difesa dei beni comuni è stato faro di anni di battaglie politiche. 

Ci saremmo aspettati che l’atto politico dei consiglieri Cossu e Sommovigo, quindi di tutto il gruppo della Fds, fosse riconosciuto dall’intera sinistra spezzina per rilanciare con forza la battaglia sui beni comuni.

Ci saremmo quindi aspettati che si puntasse il dito sul chi in questa campagna elettorale ha brandito la difesa dell’acqua come un randello salvo poi ritirare ogni velleità al primo accenno di battaglia come i rappresentanti di Idv (Corsini) e Sel (Masia).

Ci saremmo aspettati che ci si accorgesse che tirare in ballo Termomeccanica in tema di Acam significa riaprire la partita sull’incenerimento dei rifiuti, con la provincia attualmente commissariata e senza alcun controllo politico.

Tutto ciò non è avvenuto, ma non ci meraviglia affatto. Tortorelli ha dimostrato in questi anni di condurre il comitato con le stesse modalità con cui ha fatto per due mandati l’assessore  a Vezzano (non eletto ma nominato dall’allora sindaco Ds Giannarelli). All’epoca il suo silenzio su cosa accadeva in Acam è stato a dir poco assordante, ma nonostante ciò l’avvocato Tortorelli tenta ancora di dare lezioni su Acam.

Il suo passato da amministratore silente squalifica tutto il movimento in difesa dell’acqua. Quando avrebbe potuto fare non ha fatto, quando avrebbe potuto dire non ha detto.

Ora almeno abbia il buon gusto di dire ciò che accade realmente senza entrare in polemichette pretestuose e letteralmente ridicole, visto il grado di ipocrisia e speciosità fin qui dimostrate.

Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra La Spezia

Simona Cossu (Prc/Fds La Spezia): “Del Prato parla a titolo personale o ha già scavalcato la discussione su Waterfront?”

19 giugno 2012, by  
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Spero francamente che le esternazioni dell’assessore Del Prato, esponente di Sel, siano una svista giornalistica, un errore di trascrizione, perchè se così non fosse mi chiedo cosa siano significati gli appelli e le declamazioni di Sinistra e Libertà in una campagna elettorale che si è conclusa solo da poche settimane.

L’assessore sostiene che per far rinascere la “movida” spezzina occorre «far abituare la città alla vita notturna, anche in vista del lancio del Waterfront». Se da un lato vorrei sperare che un esponente politico che si dice di sinistra interpreti lo svago e il tempo libero della cittadinanza in un modo un pochino più intelligente e meno superficiale che i classici stereotipi commercialistici, ciò che mi sgomenta è il fatto che il waterfront sia, secondo le parole di Del Prato, un dato acquisito.

Mi auguro che il suo partito e lui stesso smentiscano tali affermazioni, gravissime e lesive di quel presunto approccio partecipativo che è stato chiesto e sventolato in campagna elettorale. Se così non fosse prenderemo atto della gravità della situazione, ma sia chiaro: il waterfront è tema che va discusso tra la gente, e chiunque lo da come dato acquisito ha fatto i conti senza l’oste.

Simona Cossu

Capogruppo Prc/FdS La Spezia

Progetto restyling campo di calcio delle Grazie, Carassale (Prc/Fds Portovenere): “Riflettere sullo sviluppo del nostro territorio”

26 maggio 2012, by  
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Come dare una opinione “secca” sul progetto preliminare, presentato alla cittadinanza dall’amministrazione comunale do Portovenere lo scorso 27 aprile, presso la sala degli Olivetani, di risistemazione dell’area “Campo” e della limitrofa “ex Pittaluga”?

Non è certo in discussione lo stato attuale di degrado del campo delle Grazie, malconcio e fatiscente, ne tantomeno lo stato della limitrofa area Pittaluga o delle adiacenti strada e passaggiata a mare.

Cosi come si debbano ritenere superabili i limiti “tecnici” del progetto proposto (essenzialmente: il non affrontare l’aspetto idrogeologico, con ben due canali sotterranei presenti di cui nulla si dice, la mancata risoluzione delle attività paraindustriali presenti nell’area di intervento come la pompa di gasolio ed il pontile Eni, la forte riduzione della piantumazione esistente a vantaggio di zone asfaltate e in generale un’impostazione urbanistica “banale” e molto simile a quanto proposto in passato con il “progetto Gelsomino”).

Più seriamente si tratta di un “approccio” che si rivela, per noi, complessivamente ambiguo.

Riteniamo infatti che le aree di un tessuto urbano, tutte, e in special modo quelle pubbliche, debbano rispondere alle esigenze di chi vi vive, vi lavora, vi soggiorna, ed in seguito, quando efficaci, apportare il “giusto tassello” alla crescita, allo sviluppo del territorio tutto, cittadini compresi.

Fin qui è facile retorica. Eppure, a ben vedere, sono principi già carenti nelle prefazioni del progetto presentato.

Quali sono infatti le necessità a cui si desiderò dare risposta negli anni ’60 e ’70 con il campo di calcio, con l’attiguo campo di basket, con una (poi divenuta obsoleta) palestra della Società Sportiva Forza e Coraggio?

Quelle esigenze sono state superate? Hanno avuto migliori e più efficaci risposte in altro contesto?

Le strutture al servizio delle attività sportive, quelle più basilari, e non necessariamente in competizione con quelle di tipo “nautico” sono nel nostro paese, e in generale nel comune di Portovenere, essenzialmente le stesse, se non peggiori, di quelle di quarant’anni fa.

Il primo punto di analisi per noi parte da qui, e non si capisce perchè il primo passo di un “miglioramento” dell’offerta socio-sportiva debba iniziare proprio con la riduzione del campo di calcio (le ragioni commerciali della scelta, francamente, le troviamo svillenti), con l’estensione di un area nautica che appare ancora bisognosa di un preciso compito, e con il rimando sostanziale delle due uniche vere novità (i due campetti aggiuntivi) che sono presenti nel preliminare, ma di cui non si avrebbe ad oggi la copertura finanziaria.

Unica nota positiva immediata è la collocazione del ricovero per la barca della borgata (anche se forse si poteva fare senza il resto della proposta…) e delle dotazioni ad essa necessarie. La possibilità che il secondo lotto del progetto(i campetti, il verde ecc..) rimanga “uccel di bosco”, stritolato dall’ennesima (prossima) giunta che non sa, non ricorda e non è responsabile delle scelte precedenti e che è pienamente legittimata a “cambiare rotta”, magari con un bel cambio di destinazione d’uso, di concessione, o semplicemente con  un “cantiere” indefinito nel tempo a sostituzione di quello attuale, ci appare piuttosto probabile.

La vita sociale del paese, dei ragazzi del paese, meriterebbe di più che il lento ed inesorabile rosicchiare da parte di attività più o meno lucrose a vantaggio di pochi: meriterebbe perlomeno un indirizzo preciso, univoco (e contemporaneo).

Ovviamente, come per tutte le scelte, nulla è immodificabile, anche la collocazione di un campo (forse non troppo felice già al suo tempo) e così non ci scandalizzeremmo all’idea di vederlo migrare altrove, liberando l’area e dare ossigeno a quel mare così poco goduto da turisti “veri” e residenti (compresi quelli che vi lavoravano, come i pescatori) o i muscolai) e un po’ troppo sfruttato come posteggio economico per barche di “foresti” aventi più o meno diritto, ma vorremmo che questo avvenisse prima di pensare al reddito generato delle future, o ampliate, attività economiche, prima che il desiderio di “vivere” un  paese in tutte le età e a prescindere dalla redditività conseguente, venga meno, così come il senso stesso di comunità. Un piccolo tassello insomma, da collocare però nel verso giusto.

Saul Carassale

segretario del circolo Prc/Fds “Lucio Mori” di Portovenere

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