Prc Vezzano: “Parole di Fiore ridicole, la sinistra è presente e l’abbiamo dimostrato”

20 aprile 2019, by  
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Dalle recenti dichiarazioni a mezzo stampa del sig. Roberto Fiore, candidato sindaco a Vezzano Ligure, si può dedurre il suo spessore politico e umano. Per prima cosa non dimentichiamoci che in passato il suddetto Fiore ha avuto, con grande disinvoltura, esperienze in svariati partiti: colpisce la sua grande capacità di cogliere sempre “lo spirito del tempo”, oggi pienamente rappresentato dalla coalizione gialloverde (o meglio giallobruna, che ogni giorno smentisce se stessa).
Così Fiore (che con curiosa faccia tosta non si definisce “un politico”) crea anche fittizi contrasti al proprio interno, presentandosi con facce diverse a seconda dei sondaggi e accanendosi contro l’amministrazione comunale di Vezzano e la sua maggioranza, con la quale Rifondazione Comunista ha condiviso scelte importanti senza mai strizzare l’occhio agli avversari. 
 
Infatti Rifondazione ha sostenuto, con l’amministrazione comunale, la difesa delle conquiste democratiche e civili, l’antifascismo, la Costituzione, i valori della solidarietà e dell’accoglienza, i diritti dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente e la nota alla speculazione. 
Ma soprattutto si è dissociata molte volte su singole delibere, ad esempio sulle spinose questioni di questione Acam e Atc, mentre ha posto posto all’attenzione dei vezzanesi, prima di ogni altra forza politica, il problema del possibile biodigestore di Saliceti. 
Lo ha fatto evidenziando sempre un proprio un suo punto di vista con spirito costruttivo e non con il linguaggio delirante adoperato da Fiore, che si definisce, senza temere il ridicolo, “di sinistra senza alcun dubbio”. 
 
Rifondazione è stata molto severa nei confronti delle leggi dello Stato, quando ad esempio hanno sacrificato l’autonomia dei comuni, impossibilitati a determinare un sistema di prelievo fiscale che colpisce i patrimoni e le ricchezze per favorire i ceti più deboli e creare più giustizia nella società. Ma l’ineffabile Fiore è convinto che a Vezzano, nella maggioranza consiliare e nel territorio, non ci sia la sinistra, perché la sinistra è “lui stesso”, che però nel frattempo non presenta né proposte, né progetti credibili.
Il candidato se la prende con l’Amministrazione e i consiglieri che non hanno rinunciato alle loro indennità: si documenti sui compensi di ciascuno e veda quale tesoretto si sarebbe potuto accumulare per finanziare opere e servizi. Il suo è un patetico tentativo di ricerca di visibilità, destinato ad esaurirsi il tempo di un battito di ciglia. Vezzano ha bisogno di proposte e progetti concreti, e non di chiacchiere inutili e polemiche senza capo né coda.
 
 
Rifondazione Comunista,
Circolo “XXV Aprile – Aldo Lombardi”  Vezzano Ligure

Apertura della sede di Fn a Spezia, l’appello della sinistra spezzina: “L’anima democratica della città si opponga ai fascisti di ieri e di oggi”

23 luglio 2017, by  
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I responsabili politici spezzini di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Italiana e Possibile fanno appello a tutti. democratici  e antifascisti  Spezzini per una comune mobilitazione in occasione dell’apertura della sede di Forza Nuova prevista per venerdì 28 luglio alla Chiappa. 
 
L’invito è rivolto al mondo della politica e delle istituzioni, alle organizzazioni sindacali, al mondo associativo, culturale e intellettuale, ai singoli cittadini e cittadine della provincia di Spezia che credono nei valori della democrazia e dell’antifascismo.
L’appuntamento è per lunedì alle 19.30 presso la sede di Rifondazione Comunista in via Lunigiana in occasione dell’aperitivo organizzato dai Giovani Comunisti. 
La nostra intenzione è quella di mettere a disposizione uno spazio fisico e ideale di confronto aperto e di discussione democratica  per concordare azioni concrete di contrasto non solo verso l’apertura di questa sede ma in generale verso il riemergere di odiose pulsioni revisioniste, antidemocratiche e xenofobe.
Come partiti antifascisti sentiamo il dovere morale di impiegare tutte le nostre forze al servizio di una mobilitazione che auspichiamo sia quanto più partecipata e condivisa e che sia un tangibile segno che il fascismo a Spezia non può avere e non avrà mai agibilità politica.
Crediamo fortemente che contro il dilagare di certi  preoccupanti fenomeni sia doveroso e necessario ricreare un condiviso argine culturale in grado di contrastare il dilagare dei vecchi e i nuovi fascismi e di riaffermare con forza i valori della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.
Giovani Comunisti,
Rifondazione Comunista,
Sinistra Italiana,
Possibile,
Comunisti Italiani La Spezia

30 giugno, 1 e 2 luglio: da domani a Falconara di Ferici la festa provinciale di Rifondazione Comunista

29 giugno 2017, by  
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Al via da domani, venerdì 30 giugno, fino a domenica 2 luglio il consueto appuntamento estivo con Liberafesta, la festa provinciale della federazione spezzina di Rifondazione Comunista. Nello splendido scenario del parco di Falconara di Lerici si terranno tre giorni di dibattiti, musica, politica e cultura all’insegna della buona cucina a prezzi più che popolari. Le cucine saranno aperte tutte le sere alle ore 19, e anche a pranzo domenica a partire dalle 12.30. Nel menù oltre a piatti di terra e di mare anche cucina vegana.
Si comincia venerdì 30 giugno con il dibattito “Sinistra a confronto” che vedrà il saluto e l’intervento di Veruschka Fedi (segretaria provinciale Prc La Spezia), seguita da Giacomo Pregazzi (segretario provinciale di Sinistra Italiana), Michele Fiore (Possibile) e Matteo Bellegoni (Pcdi). Coordina William Domenichini, della redazione di Informazione Sostenibile. Sarà un’ampia discussione sul futuro della sinistra in Italia all’indomani delle elezioni amministrative che hanno coinvolto anche il comune della Spezia e a meno di un anno dalle cruciali elezioni politiche previste nell’inverno del 2018.
Sabato 1° luglio alle 21.30 spazio alla musica e al ballo con tre concerti tenuti da giovani gruppi emergenti locali: la “Comuntwist Night” vedrà in scena Hank and his Corner Boys, seguiti dagli Ondalibera e da FIL The Boister. A seguire dj set a cura di Biabai DJs e Molesti Crew.
Domenica 2 luglio alle 21 si parlerà invece di un’importante questione internazionale, sminuita e distorta dai media occidentali: la vicenda ucraina e la resistenza nel Donbass. Una drammatica pagina di storia contemporanea che vede da oltre tre anni la guerra in corso dell’Ucraina (spalleggiata dalla Nato e dagli Usa) contro la Russia di Putin. Una situazione complessa e incandescente che da più parti è stata definita come possibile inizio della “terza guerra mondiale”.
Il Donbass è una regione ucraina di popolazione a maggioranza russa che si oppone al governo di Poroshenko, il quale non esita a sdoganare forze rifacenti al nazismo e all’anticomunismo per reprimere la popolazione. Recentemente una delegazione italiana composta, tra gli altri, dall’europarlamentare di Rifondazione Eleonora Forenza, dall’ex segretario della Fiom Giorgio Cremaschi e dal portavoce nazionale dei Giovani Comunisti Andrea Ferroni ha partecipato alla “Carovana antifascista” di solidarietà al Donbass.
Ma le autorità di Kiev hanno inizialmente fermato gli italiani per poi rilasciarli dopo diversi giorni e ora intendono chiedere l’estradizione per accusarli addirittura di terrorismo. Un fatto assurdo e inquietante se poi si aggiunge che non una parola in merito è stata espressa dal governo Gentiloni.
Ne discuteremo con Sergio Olivieri, già deputato di Rifondazione Comunista, Angelo Sinisi, vice presidente dell’associazione culturale Liguria-Russia e lo stesso Andrea Ferroni, che racconterà la sua esperienza vissuta in prima persona poco meno di due mesi fa. Coordina Luca Lorenzini, dei Giovani Comunisti La Spezia.
Vi aspettiamo numerosi!
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Amministrative 2017, la Sinistra spezzina: “No ad alleanze col Pd. Si a una lista civica aperta alla Sinistra Pd”

18 luglio 2016, by  
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In riferimento agli articoli di stampa dei giorni scorsi, relativi al tema delle alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative, ci preme sottolineare quanto segue.

Abbiamo apprezzato che, in vista delle elezioni amministrative del 2017, per la primissima volta, una parte del Pd abbia dimostrato di comprendere l’esigenza di una più marcata apertura alla società civile e ai partiti della Sinistra, proprio a partire dalla figura di candidato a sindaco, il quale dovrà essere figura slegata dalle beghe dei partiti a partire dal Pd, con radici e valori saldamente a Sinistra ma in grado di parlare a tutta la città, e rimettere in sintonia la cittadinanza con politica e istituzioni.
E’ evidente che serva una discontinuità, almeno per quanto attiene ad alcune questioni di rilievo come un ricorso alla partecipazione dei cittadini in forma sistematica e organizzata, la valorizzazione dei servizi pubblici locali e della loro gestione, la difesa del lavoro, dei lavoratori e dei loro diritti, l’adozione di strategie che rilancino il tessuto economico della città partendo dalle esigenze dei tanti e non dalle tasche e dagli interessi dei pochi.
Segnaliamo in ogni caso al ministro Orlando come la sua posizione, per quanto apprezzabile e meritevole di approfondimento e confronto, sia destinata a restare tristemente minoritaria nel Pd.
Non è affatto un caso, infatti, che la stessa segretaria provinciale così come altri noti esponenti di area paitiana (in testa, manco a dirlo, il sindaco nonché presidente della Provincia) abbiano già stoppato il tentativo del ministro preferendo proseguire nella linea erroneamente ritenuta “vincente”delle “primarie ad ogni costo” e del “candidato del Pd” che ha portato il partito di Renzi a collezionare sonore sconfitte.
E’ il segno tangibile delle schizofrenia e della totale impossibilità di dialogo con una parte, che i numeri hanno indicato essere ampiamente maggioritaria nella nostra Provincia, del Partito Democratico.
Invitiamo dunque tutta quella componente del Pd che (almeno a loro dire) guarda a Sinistra a rompere gli indugi, abbandonare comode appartenenze e mettersi, generosamente, a servizio della città.
Serve costruire un programma politico amministrativo a partire da una visione di città che sappia parlare anzitutto agli ultimi, agli esclusi e, soprattutto, guardi al presente e al futuro con progettualità e responsabilità al di fuori dei tristi e pericolosi interessi di parte.
In questo quadro ci siamo, con le nostre energie, idee e proposte.
Di contro non siamo interessati né ad “accordicchi” elettorali, da disconoscere il giorno dopo, né a primarie di coalizione o di partito nonché altri pasticci, da consumarsi sulla pelle di una città che ha già sofferto fin troppo le conseguenze della guerra tra bande in atto da tempo all’interno del Partito Democratico.

 

Andrea Ornati e Emiliano Ceretti (Sinistra Italiana La Spezia)

Massimo Lombardi e Jacopo Ricciardi (Prc La Spezia)

Pierluigi Sommovigo e Matteo Bellegoni (Pcdi La Spezia)

Lorenzo Cimino e Michele Fiore (Possibile La Spezia)

Antonio Parrillo e Aldo Sebastiani (Sinistra dei Valori La Spezia)

Spezia, a sinistra nasce un fiorellino

16 novembre 2015, by  
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Mattinata con #Possibile alla galleria Il Gabbiano, presenti esponenti delle forze della sinistra spezzina. Obbiettivo una casa unica in corsa alle comunali 2017

 

Oggi nasce un fiorellino“. Delicata e bucolica l’immagine suscitata stamattina alla galleria Il Gabbiano da Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione, per salutare il primo tassello di una nuova forza di sinistra pronta a farsi spazio, con credibilità e ambizione, nel contesto locale. Una creatura di cui si è dibattuto nell’ambito di un incontro convocato da La Spezia #Possibile, movimento fondato da Pippo Civati, in vista degli stati generali in programma a Napoli il 21 novembre, occasione che vedrà l’associazione trasformarsi in soggetto politico. In via Ricciardi, dopo un confronto sui documenti che saranno approfonditi e votati nel corso dell’evento partenopeo, si è alzato il sipario su un’intensa tavola rotonda con i rappresentanti della sinistra spezzina. Per parlare, appunto, del fiorellino. In ottica nazionale, va bene, ma soprattutto guardando alle scadenze elettorali – particolarmente ghiotta la deadline delle comunali spezzine 2017 -, alle esigenze e alle spinte del territorio.

Ci vuole una casa comune nella quale le sigle di appartenenza diventino un retaggio. Costruirla è una necessità“, ha aperto le danze William Domenichini, già responsabile ambiente provinciale di Rifondazione e in corsa nel 2014 alle comunali di Follo con la lista Partecipi e Solidali, esempio lampante di mini laboratorio della sinistra alternativo a Pd e centrodestra. “Un’unità – ha sottolineato Domenichini – che va trovata a partire da battaglie come quella contro il piano casa di Toti, naturale sviluppo dell’azione di Burlando“.Non poteva mancare l’ex segretario della Cgil spezzina Lorenzo Cimino, uno dei nomi forti di #Possibile. “Dobbiamo andare verso un vero civismo e riprendere spazio in questa città – ha detto -. E siamo chiamati a creare un soggetto politico credibile elettoralmente, deciso ad andare oltre il 4-5% del classico voto di testimonianza. Spogliamoci dagli spillini dei partiti e torniamo ad ascoltare la gente, quali priorità e problemi ha. Per creare una sinistra alternativa che potrebbe piacere anche al mondo moderato, perché nemmeno questo si riconosce nel Pd di Renzi. D’altronde in Italia il centrosinistra non c’è più: ci sono la destra e il centrodestra“.Bene la credibilità elettorale, la concretezza ma guai all’ansia da prestazione. Lo ha sottolineato l’altro “possibilista” Michele Fiore, che con Cimino, fino a qualche settimana fa, ha battuto la provincia promuovendo i sette referendum del movimento di Civati. Fiore ha messo in chiaro la sua idea del rapporto con il Partito democratico, dov’era di casa (ma gli ultimi tempi restava sul pianerottolo) fino a qualche mese fa: “Non facciamoci trascinare nel congresso permanente del Pd spezzino. Non facciamoci tirare per la giacchetta ora da chi fa capo alla Paita, che ci attacca di continuo, né da chi sta con Orlando, un gruppo che magari ci vorrebbe in coalizione per darsi una parvenza di sinistra. No a coalizioncine accettate solo per guadagnare qualche carega, né a sterili sommatorie. Sì a un contenitore che parli dei problemi della città“.

C’era anche Pierluigi Sommovigo, ancora ringalluzzito dall’approvazione della mozione anti piano casa in consiglio comunale alla Spezia, di cui è stato coriaceo fautore. E Gipo ha parlato dalla posizione un po’ sui generis, per l’ambiente, di uomo di maggioranza. Tale è l’esponente PCdI in consiglio comunale alla Spezia, “dove esprimiamo anche il vice sindaco“, ha rimarcato, con riferimento a Cristiano Ruggia. “Noi siamo disponibilissimi a un confronto per dare vita a un’idea politica che voglia risolvere i problemi concreti delle persone, a partire dal dramma di chi è senza lavoro. Ci siamo, sì, ma è importante non perdere la propria identità“, ha chiarito, prima di passare la parola al menzionato Lombardi.

L’avvocato ultras è parso molto più pronto al grande salto rispetto a Gipo Sommovigo. Donata a tutti la figura del “fiorellino”, ha assicurato senza mezzi termini: “Rifondazione ci sta! Oggi è stato gettato un seme importante per il rilancio. C’è un 50% di elettorato sfiduciato, dobbiamo riconquistarlo, su tanti temi. In questa città sono state fatte, da pochi, scelte disastrose. Invito le forze di sinistra che sostengono la giunta Federici a non farlo più“. Tanto per solleticare l’amico e compagno comunista da cui ha raccolto il microfono. “Non perdiamoci sulle cose nazionali – ha concluso -, diamoci da fare qui. Contaminiamoci e non separiamoci ai primi conflitti“.

Ha timbrato il cartellino alla tavola rotonda gauchista un altro avvocato, Andrea Ornati, coordinatore provinciale Sel e consigliere d’opposizione a Lerici con la lista Cambiamo in Comune, ulteriore esempio di buon successo di una creatura civica che guarda saldamente a sinistra. “Il successo di Cambiamo in Comune e di esperienze simili come quelle di Arcola, Follo, in parte Ameglia – ha dichiarato -, sta nel fatto che si è detto basta ad aste al ribasso. Un primo tassello, fondamentale. Certo, c’è anche da fare mea culpa. Noi a Sarzana, finché non è stata cacciata l’assessore Giulia Chiatti, sostenevamo Cavarra, forse il peggiore decisionista Pd della provincia”. Un invito dall’ex presidente del consiglio comunale lericino: “Pensiamo a noi, lasciamo stare il Pd: è l’ultimo dei problemi“.

Nei giorni scorsi il segretario regionale dell’Italia dei valori, lo spezzino Paolo Carbonaro, aveva dichiarato che il partito, essendo interessato a coalizioni con il Pd, non avrebbe preso parte al meeting di #Possibile alla galleria Il Gabbiano. Detto fatto, a metà mattinata si è presentato in via Ricciardi l’esponente Idv Aldo Sebastiani. “Guardiamo con interesse a questo progetto unitario di sinistra per la nostra città – ha assicurato -. Molta gente vota Cinque stelle per non votare in Pd, anche nella mia famiglia! Lavoriamo per dare a queste persona una forza di sinistra credibile. Siamo in sintonia. Possiamo andare avanti insieme, costi quel che costi“.

Pollice all’insù per il segretario Cgil Matteo Bellegoni: “C’è un bisogno assoluto di sinistra. Non è per niente semplice portare avanti certe battaglie per il lavoro senza un riferimento politico. Il Pd ha perso quella strada verso un ‘nuovo umanesimo’ auspicata da Alfredo Reichlin. Una strada inattuata, ma ancora di fortissima attualità“.

Desideroso di veder nascere una casa comune anche il coordinatore comunale spezzino di Sel, Emiliano Ceretti: “Di qui a Natale – ha detto – dobbiamo iniziare con il dibattito in vista delle elezioni comunali del 2017. Diamoci da fare per il bene della nostra città“.

Special guest della mattinata, Luca Pastorino, deputato di #Possibile, nonché sindaco di Bogliasco e candidato alla presidenza regionale per Rete a Sinistra lo scorso maggio. Scagliate due battute al vetriolo alla Paita e impostata una curiosa posizione da fenicottero – in piedi, con un ginocchio sulla sedia, per farsi sentire meglio dall’uditorio raccolto nella lunga sala – ha messo in guardia: “Alla Spezia c’è tutto il tempo per non commettere gli errori del passato. Ora bisogna procedere in modo naturale, togliendosi dalla testa l’idea della sommatoria di partiti e forze politiche. Un concetto tanto amato dai media, ai quali piace vedere ammucchiate di gente magari un po’ cotta. Lavoriamo dal basso, e facciamolo sul serio, altrimenti la gente di dice ‘ciao’. Banchetti, gruppi tematici. Torniamo in piazza, lungo le banchine, fuori da Fincantieri. Elaboriamo una proposta utile, abbracciamo i problemi, per conoscerli. E ricordiamoci – ha chiuso – che il tempo della mediazione è finito“.

Appuntamento a breve, quindi, per vedere se i petali del fiorellino sono gagliardi, e se lo stelo regge.

www.cittadellaspezia.it

Spezia, la Sinistra si compatta contro il Piano casa della giunta Toti

31 ottobre 2015, by  
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Irrompe nei consigli comunali una mozione che boccia la norma proposta dalla Regione: “Una porcata speculativa. Per rilanciare l’edilizia è molto più utile il ripristino dell’esistente”

 

La sinistra spezzina e ligure fa rete contro il Piano casa licenziato dalla giunta regionale lo scorso 19 ottobre. Sarò presto discussa in moltissimi consigli comunali delle quattro province liguri, infatti, una mozione condivisa con la quale verrà richiesta alle amministrazioni comunali una presa di posizione contraria all’impianto normativo proposto dall’assessore Marco Scajola e sostenuto dal presidente Giovanni Toti.

Dalla prossima settimana nei consigli comunali in cui siamo presenti con almeno un esponente presenteremo una mozione per ottenere il parere sfavorevole da parte dei Comuni, affinché il Piano casa della Regione venga bocciato o per lo meno limitato. I punti politici – ha spiegato il segretario provinciale di Sel, Andrea Ornatisono due: il sempre minor potere degli enti municipali in campo pianificatorio e la decisione scellerata di consentire un grande aumento volumetrico di nuove costruzioni, con tanto di autorizzazioni per gli abusi edilizi già realizzati. Inoltre siamo fermamente contrari all’applicazione di questa legge nei Parchi, le uniche riserve di mantenimento ambientale rimaste. Non siamo quelli del no sempre e comunque, ma sul tema del rilancio dell’edilizia siamo per il recupero degli edifici, la salvaguardia del territorio e per gli incentivi alla riqualificazione in senso ambientale ed energetico. Elementi che, anche secondo uno studio svolto recentemente dalla Cgil, darebbero più ossigeno al settore rispetto alla realizzazione di nuove costruzioni“.
A rappresentare il fronte comune contro il Piano casa regionale, accanto a Ornati, c’erano, questa mattina, Michele Fiore, esponente di Possibile, Pier Luigi Sommovigo, segretario provinciale del Partito comunista d’Italia, Jacopo Ricciardi, membro della segreteria regionale di Rifondazione Comunista, e Veruschka Fedi, esponente dello stesso partito.

In provincia della Spezia la mozione sarà presentata alla Spezia, Lerici, Sarzana, Vernazza, Arcola, Castelnuovo Magra, Ortonovo, Follo, Ameglia e probabilmente a Monterosso. 
Negli altri casi la sinistra spezzina si appella al Pd e ad altre forze politiche che abbiano sensibilità ambientale, dal Movimento cinque stelle alle liste civiche, chiedendo di mutuare l’iniziativa e di presentare il documento. “Se la discussione verrà avviata in tanti Comuni – affermano gli esponenti della sinistra – saremo di fronte a un segnale politico di cui la Regione non potrà non tener conto. Vogliamo creare una rete basata sui contenuti, che rappresenti anche il consolidamento della sinistra su un tema così importante“.
La discussione in Via Fieschi, infatti, è tutt’altro che conclusa, essendo adesso il Piano casa all’esame della commissione e dovendo poi affrontare l’iter in consiglio regionale.

E’ molto importante – ha aggiunto Fiore – che ci sia una visione comune da parte della sinistra. La questione è approdata anche in parlamento con una interrogazione presentata da Luca Pastorino e Stefano Quaranta. Il Piano casa prevede che la Regione si sostituisca al Comune in caso di difformità sulle volumetrie. Siamo di fronte a una deregulation. A Lerici, a complicare le cose, ci sarà la soppressione del Nucleo edilizia e ambiente, così ci saranno anche meno controlli. Il tutto a quattro anni dall’alluvione che devastò le Cinque Terre e la Val di Vara. Non diciamo no a priori – ribadisce – ma abbiamo una visione alternativa. A Lerici nella scorsa legislatura partimmo da uno studio sul dissesto, propedeutico al Piano urbanistico. Spesso mancano le informazioni sui territori, le carte di rischio devono essere aggiornate. Invece gli attuali amministratori della Regione hanno saputo parlare di dissesto idrogeologico solamente in campagna elettorale“.

Ricciardi ha rincarato la dose, attaccando anche il Partito Democratico che ha governato la Liguria nel decennio scorso: “Questo Piano casa scellerato è in continuità con quanto fatto da Burlando, ed è un favore al partito del cemento e degli affari. Tant’è che i rappresentanti di Ance, Faconti alla Spezia e Garaventa a livello regionale, che dicono non esiste un nesso tra il cemento e le alluvioni e addirittura che il dissesto è dovuto al blocco delle costruzioni in collina“.
Siamo di fronte a una logica che tende a riproporre un modello già visto, quello del rilancio dell’economia attraverso la speculazione edilizia. Non si parte dalla fragilità del territorio, per poi capire dove e come costruire. Il Pd oggi in Regione attacca – ha proseguito Fedima non facciamoci prendere in giro: ricordiamo quello che è stato fatto in passato“.

In Liguria negli ultimi anni sono andate perse mille imprese edilizie e 1.500 posti di lavoro. E’ vero che serve un piano per far lavorare, ma non con la costruzione di nuove case, bensì con il ripristino dell’esistente – ha insistito Sommovigo -. Questo Piano casa è invece una porcata speculativa. Alla Spezia si sta redigendo un Puc in cui le costruzioni saranno bloccate anche nella fascia collinare più bassa, oltre al blocco delle concessioni già in essere. La norma regionale metterebbe in discussione anche il piano giuridico, nel rapporto tra Comuni, Regione e Stato. Occorre una verifica sulla coerenza del Piano casa ligure con le normative nazionali. Pertanto nella mozione sarà anche richiesto ai Comuni di farsi parte attiva verso Anci, per verificare se c’è il rispetto delle leggi“.

A Palazzo civico la mozione sarà presentata con urgenza e e andrà in discussione martedì sera.
A Lerici il dibattito è già stato calendarizzato, ma la maggioranza ha presentato un documento in cui si dichiara favorevole al Piano casa. La battaglia della sinistra contro il Piano casa della Regione è appena iniziata.

 

da www.cittadellaspezia.com

Cimino, Lombardi e Fiore, gli spezzini della gauche ligure che appoggiano Pastorino

2 maggio 2015, by  
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Si è conclusa questa mattina la raccolta delle firme per il listino e la Lista Pastorino e Rete a Sinistra, le due liste che sostengono la candidatura di Luca Pastorino alla presidenza della Regione Liguria. Su Genova la lista della Rete a Sinistra e la Lista Pastorino hanno raccolto 1450 firme ognuna. A Savona, La Spezia e Imperia sono state invece raccolte in media 600 firme per provincia per entrambe le liste. Ad Imperia sarà presentata unicamente la lista della Rete. Per il listino sono state invece raccolte 2400 firme.

Voglio ringraziare i comitati, i candidati e tutti i volontari che si sono impegnati in questi giorni a raccogliere le firme per presentare le liste e il listino nelle quattro province – dichiara Luca Pastorino. I candidati rappresentano bene il nostro progetto, le liste sono composte per metà da donne e per metà da uomini, ci sono molti giovani, esponenti della società civile e del mondo del lavoro che si sono avvicinati a noi perché credono nel progetto che abbiamo proposto: un progetto di centrosinistra, l’unico in campo. I candidati in lista sono tutte persone normali, nessuna delle quali con lunghe esperienze di governo e conoscono i problemi di tutti i giorni, quelli che i cittadini liguri si trovano ad affrontare”.

RETE A SINISTRA – GENOVA (E TIGULLIO)

1) GIANNI PASTORINO
Gianni Pastorino, 55 anni, nato a Genova. Studi giuridici, Funzionario tributario in distacco al sindacato CGIL, prima in Funzione pubblica (con incarichi nazionali e locali) e dal 2012 eletto Segretario generale per SLC CGIL Genova. Abita a Sampierdarena. Si è sempre occupato delle tematiche del lavoro e dei diritti, ma anche della produzione culturale nella nostra città.

2) PARASI DONATELLA detta MANUELA
Manuela Parasi, nata a Milano 57 anni fa, madre di quattro figli, insegnante nella scuola Primaria Lorenzo Garaventa-Andrea Gallo nel Centro Storico di Genova. Da anni è impegnata nelle iniziative tese a difendere e valorizzare la scuola pubblica, sia come insegnante, sia come genitore.

3) ENRICO PIGNONE
Enrico Pignone, genovese, 50 anni, è capogruppo in comune a Genova per la Lista Doria. Da sempre si occupa di tutela dell’ambiente e del territorio.

4) LAURA VARI
Laura Vari: 42 anni, genovese, mamma, laurea in giurisprudenza. È consigliera di circolo Arci, responsabile delle politiche femminili e dei progetti educativi.

5) AGOSTINO GIANELLI
Agostino Gianelli, 62 anni, genovese, presidente del municipio Media Val Bisagno, già nella segreteria di Rifondazione Comunista, oggi in Sinistra e Lavoro. 

6) CHIARA ANTOLINI
Chiara Antolini, genovese, 43 anni avvocato da oltre 15 anni, esperta in diritto del lavoro e della previdenza. Alla prima esperienza politica.

7) MATTEO MELIS 
Matteo Melis: candidato Rete a Sinistra nel Tigullio. 30 Anni, è nella Segreteria regionale di Rifondazione e già candidato sindaco a Rapallo, si occupa di movimenti, istruzione, diritti e sport. Lavoratore precario della pubblica amministrazione.

8) CRISTINA ASTE
Cristina Aste, genovese, 53 anni, laureata in Scienze politiche, lavora come responsabile estero in una società di polizze assicurative, è membro della segreteria provinciale del PDCI.

9) MASSIMILIANO MILONE 
Massimiliano Milone: candidato Rete a sinistra a Genova. 39 Anni, sposato, laurea in scienze politiche, lavora all’Ilva come spedizioniere doganale. Tra i fondatori di Sinistra Ecologia Libertà, di cui è il coordinatore per Genova.

10) ANNALISA CALISTO 
Annalisa Calisto: candidata Rete a Sinistra nel Tigullio, 57 anni, è residente a Moconesi, in Valfontanabuona, e dal 1981 lavora come infermiera all’Ospedale di Cicagna. Nel marzo 2015, si è dimessa dalle cariche politiche.

11) MARCELLO NAPOLI
Marcello Napoli: 32 anni, chiavarese, laurea in Mercati finanziari all’Università Commerciale Bocconi di Milano. Lavora come analista d’impresa in Banca Carige. Consigliere comunale a Recco, ex coordinatore regionale Anci Giovane Liguria. 

12) FRANCESCA SCHELOTTO
Francesca Schelotto: genovese, 32 anni, attualmente disoccupata, dal 2006 al 2011 è stata consigliere comunale nel Comune di Cogoleto. Si interessa di ambiente, energia e tutela del territorio, temi sui quali si è orientato il suo percorso formativo.

13) ALBERTO SOAVE
Alberto Soave: genovese, 53 anni, laurea in economia e commercio, è stato manager per una multinazionale americana e consulente in ambito informatico. Già segretario regionale della Gioventù Federalista Europea e membro della direzione nazionale del Movimento Federalista Europeo, è ora segretario della federazione di Genova del Partito Comunista d’Italia.

RETE A SINISTRA – LA SPEZIA 

1) LORENZO CIMINO 
Lorenzo Cimino: 47 anni, spezzino, sindacalista. Nel 1998 entra nella segreteria della CGIL Scuola della Spezia e nel 2001 ne diventa Segretario generale; nel 2008 viene nominato Segretario generale della Camera del Lavoro della Spezia, carica che mantiene sino alla primavera del 2015. Diplomato in Tromba al Conservatorio di Musica “N.Paganini”, ha compiuto studi di perfezionamento con Pierre Thibaud, Mauro Maur, Antoine Curè. Docente di Strumento musicale nella scuola media, ha svolto un’intensa attività concertistica.

2) LAURA CANALE 
Laura Canale: candidata Rete a Sinistra alla Spezia. Nata nel 1952, di formazione giuridica e musicale, ex alunna dell’Ecole Nationale d’Administration di Parigi, parla e scrive quattro lingue. Ha lavorato, come dirigente in Regione Liguria, per 30 anni a programmi e progetti europei per lo sviluppo locale, la sostenibilità e il territorio. Negli ultimi 4 anni ha lavorato molto con laboratori di progettazione con i 235 Comuni liguri, in particolare per l’applicazione della strategia nazionale per le aree interne in Liguria, con Fabrizio Barca. Ha imparato che l’Europa, se impari a conoscerla, può essere davvero una grande risorsa per tutti. 

3) MASSIMO LOMBARDI
Massimo Lombardi: 46 anni, obiettore di coscienza, militante antirazzista, avvocato penalista, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, tifoso dello Spezia.

4) MIRCA MORUZZO
Mirca Moruzzo: 60 anni, sposata, due figli, laurea in farmacia, vive a Sarzana. Lavoro nell’ASL 5 Spezzino, si occupa della qualità del servizio farmaceutico sul territorio e della sperimentazione sui farmaci. Negli ultimi dieci anni ha fatto parte del Comitato Etico dell’ASL 5 e ora partecipa a quello regionale. È attiva nell’ANPI di Sarzana, anche per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza.

RETE A SINISTRA – SAVONA 

1) ENRICA TONOLA
Enrica Tonola: 67 anni, laurea in pedagogia. Ex dipendente ASL2 come psicomotricista coordinatore, ora svolge come libera professionista l’attività sia di pedagogista, sia di psicomotricista. È coordinatrice pedagogica in un nido d’infanzia Ex iscritta Pd, iscritta anpi e Cgil.

2) SERGIO LUGARO 
Sergio Lugaro: 49 Anni, savonese, dal 1991 lavora nella direzione amministrativa del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASL 2 Savonese. Dal 2006 al 2011 è consigliere comunale e presidente della Commissione di Studio per l’Abbattimento di barriere architettoniche del Comune di Savona. Dal 2011 a tutt’oggi è Assessore al Decentramento, Partecipazione, Quartieri con delega al Bilancio Partecipato del Comune di Savona per Sinistra Ecologia e Libertà.

3) ERICA CRESPIANI
Erica Crespiani: candidata Rete a Sinistra a Savona. 23 Anni, laurea in scienze internazionali e diplomatiche. A settembre inizierà la specialistica a Bologna in cooperazione e sviluppo. Lo scorso anno ha fatto qualche esperienza politica alle comunali di Albenga, per la lista civica Alternativa per Albenga.

4) MARCO RAVERA
Marco Ravera: nato a Savona nel 1977, si è formato politicamente col G8 di Genova nel 2001. L’esperienza lo ha aiutato ad affrontare alcune vertenze del territorio savonese: dalla lotta contro il porto della Margonara a quelle contro l’ampliamento della centrale Tirreno Power; dalle lotte per i diritti dei lavoratori a quelle per la difesa della sanità pubblica. Attualmente è segretario regionale di Rifondazione Comunista. 

RETE A SINISTRA – IMPERIA 

1) CARLA NATTERO
Carla Nattero: capolista per la Rete a Sinistra a Imperia. 62 Anni, fin dal liceo si impegna nelle lotte studentesche. Ha poi seguito la lunga strada della sinistra antiliberista, dalle formazioni politiche post-68 (PdUP- Manifesto) al PCI, al PDS a SEL. Negli anni ‘80 è stata funzionaria del PdUP e insegnante: da allora scuola e attività politica sono andate in parallelo. Nel 1985 è stata eletta consigliere comunale di Imperia, all’opposizione ha svolto il ruolo di capogruppo del DS prima e di Sinistra per Imperia, fino al 2012. Dal ’96 al ’99 è stata assessora nella giunta Berio. Nel 2013 è stata candidata al Senato nella lista di SEL, attualmente fa parte della segreteria regionale di SEL. Oltre alla politica, si occupa di libri, musica e cinema: fin dall’adolescenza fa parte dell’associazione cinematografica Cineforum Imperia.

2) JACOPO COLOMBA
Jacopo Colomba: imperiese. 26 Anni, laurea magistrale con una tesi incentrata sull’evoluzione del diritto di asilo, svolge servizio civile in una casa di accoglienza per rifugiati da poco sbarcati in Italia. Dal 2009 nel Direttivo della sezione ventimigliese dell’ANPI, è tra fondatori del collettivo Alternativa Intemelia.

3) CLAUDIA FAUSTINI
Claudia Faustini: nata a Taggia nel 1954, pensionata. delle Poste. Iscritta a Legambiente da anni, considera l’ambiente e il sociale le sue priorità. È stata consigliera comunale della mia città per due legislature. 

LISTA PASTORINO – GENOVA 

1) CATERINA ANSALDI 
Caterina Ansaldi: capolista per la Lista Pastorino a Genova. 39 anni, genovese. Nel 2014 apre in via San Lorenzo Genova Experience, Dopo l’alluvione del  2011, e in seguito a quella del 2014, ha attivato l’operazione Non c’è fango che tenga. 

2) ANDREA STIMAMIGLIO
Andrea Stimamiglio: 58 anni, genovese, sposato, tre figli, laurea in medicina e chirurgia. Da più di trent’anni lavora come medico di medicina generale. È socio fondatore e primo residente di SLIMET (Scuola Ligure di Medicina del Territorio, accreditata ECM regionale) e di MEDICOOP Genova (cooperativa di medici di Famiglia). Consigliere regionale uscente.

3) GIANPAOLO MALATESTA
Gianpaolo Malatesta: candidato per la Lista Pastorino a Genova. 38 anni, genovese, lavora come rilevatore marketing e agente commerciale assicurativo. Volontario impegnato per raccolta fondi per la ricerca, animatore di CIV, componente della Presidenza di Confesercenti Provinciale. Consigliere Comunale Genova, è presidente di Commissione Sviluppo Economico – Aziende Partecipate – Ciclo delle acque e dei rifiuti.

4) LAURA BELOTTI
Laura Belotti: 38 anni, genovese, laurea in scienze politiche. Lavora in un ente di ricerca pubblico sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro ed è precaria da 9 anni. È molto impegnata nel sociale, a sostegno dei disabili e dei senzatetto.

5) ANTONIO BASSI 
Antonio Bassi: candidato per la Lista Pastorino a Genova. Sposato, due figlie, maturità scientifica. Nasce nel 1961 a Genova, dove dal 1983 lavora come tassista. Già presidente del Collegio Sindacale Cooperativa Radiotaxi, è presidente provinciale di ACAI, Associazione Cristiana Artigiani Italiani. È stato capo Scout del gruppo Genova 3. 

6) SILVANA COMANDUCCI
Silvana Comanducci: 46 anni, sposata, ha lavorato come impiegata amministrativa, docente di informatica di base, operatrice ecologica. Dal 2009 svolge attività sindacale come funzionaria Uil Trasporti. Nel 2014 è eletta Segretario regionale Uiltrasporti con delega alla Viabilità, nell’aprile 2015 è nominata Responsabile regionale del Coordinamento dei Diritti Uil.

7) MASSIMO MAUGERI
Massimo Maugeri: candidato per la Lista Pastorino a Genova. Nato alla Spezia nel 1961, fa parte del Comitato dei Cento di Green Italia e dirigente di Legambiente Tigullio. Consulente ambientale, è esperto in materia di rifiuti e di gestione forestale.

8) EMILIA MICHELAZZI
Emilia Michelazzi: 33 anni, sposata, laureata in lettere antiche, dottorato in scienze storiche dell’antichità. Archeologa e storica, fa volontariato come insegnante d’italiano a stranieri nella comunità Migrantes di via del Campo, a Genova. Parla 5 lingue. 

9) PIETRO MENSI
Pietro Mensi: 26 anni, genovese, sta per laurearsi in legge con una tesi sulle infiltrazioni di mafia in Liguria. Da 5 anni è impegnato con Libera in progetti sul territorio per la promozione della legalità, l’antimafia sociale e lo studio e il contrasto della corruzione. Ha fatto parte dell’osservatorio giuridico sulle mafie liguri di Libera Liguria. Da un anno fa esperienza di vita comunitaria al Centro Banchi.

10) VALENTINA MORO
Valentina Moro: 32 anni, genovese, vive a Bogliasco. Laurea in scienze internazionali e diplomatiche con 110 e lode, tesi sul diritto alla salute e il ruolo delle organizzazioni non governative. Lavora come responsabile relazioni internazionali per Flying Angels Foundation e studia per ottenere la Laura magistrale in politiche del Mediterraneo e cooperazione allo sviluppo all’università di Genova.

11) FABIO PANARIELLO
Fabio Panariello: nato a Genova nel 1978, lavora come avvocato penalista. Negli anni ha patrocinato diversi giovani stranieri e manifestanti in vari processi di fronte al tribunale di Genova. Impegnato sulla questione delle carceri, ha promosso insieme ai compagni radicali i referendum sulla. È stato vice segretario del PSI di Genova.

12) SIMONA SIMONETTI
Simona Simonetti: candidata per la Lista Pastorino a Genova. 54 Anni, di Finale Ligure, due figlie, laurea in fisica. Ha collaborato con il CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) e ha lavorato due anni a Parigi al CEA (Commissariato per l’Energia Atomica), e in seguito come progettista informatica. Si occupa di scuola, ambiente, beni comuni, equità sociale. Nel 2013, assessore all’Ambiente del Comune di Vado Ligure e nel 2014 candidata a Sindaco a Finale Ligure, la lista ha raggiunto il 14%.

13) BRUNO SACCOMANNI 
Bruno Saccomanni: candidato per la Lista Pastorino a Genova. 55 anni, lavora in Trenitalia. Si occupa di urbanistica, difesa del suolo e ambiente (Società Scrivia Ambiente). Già assessore, ora consigliere del Comune di Ronco Scrivia, dal 2004 al 2008 vicepresidente della Comunità Montana Alta Valle Scrivia. 

LISTA PASTORINO – LA SPEZIA

1) GIPO SOMMOVIGO
Sommovigo Pier Luigi: nato alla Spezia nel 1956, lavora come operaio in un supermercato. Segretario provinciale PCdI, consigliere comunale della Spezia eletto nella federazione della sinistra, è da sempre impegnato nella salvaguardia del lavoro e dei lavoratori. Iscritto al partito comunista dall’età di 14 anni, è da allora sempre militante. Ha ricoperto varie cariche a livello locale e regionale, prima nel PCI, poi in RC in fine in PCdI. Iscritto CGIL, ANPI e ARC, attivo nel volontariato, protezione civile e pubbliche assistenze.

2) ROSALIA RITA SANSONE 

3) GIOVANNI DETTO “BOCCACCIO” LAGOMARSINI
Giovanni (detto Boccaccio) Lagomarsini: 65 anni, già marittimo, bancario, ristoratore, attualmente disoccupato. Funzionario del PCI e assessore comunale ad Ameglia negli anni 75/80, ora capogruppo di minoranza nello stesso Consiglio Comunale.

4) SIMONA LUPI
Simona Lupi: chiavarese, nata nel 1986, laurea in architettura del paesaggio. Dal 2009 ha collaborato con il corso di Fotografia applicata presso alla facoltà di Architettura di Genova e esposto al Photissima Art Fair di Torino. Dall’anno scolastico 2011/12 insegna Tecnica Fotografica all’IISS Einaudi Chiodo della Spezia, e si sta abilitando con il TFA all’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

LISTA PASTORINO – SAVONA

1) NELLO BALZANO
Nello Balzano: residente a Carcare, lavora in Technosky gruppo ENAV come tecnico di sistemi per il controllo del traffico aereo. Rappresentante sindacale unitario, ha svolto attività politica di base a livello provinciale nel PD fino al 2013, sostenitore e membro attivo della mozione Civati.

2) MARIA DANIELA BAIARDO, DETTA MAELA
Maria Daniela Baiardo (detta Maela): nata a Genova nel 1964, lavora come assistente sociale al Centro di salute mentale di Finale Ligure (ASL 2 Savonese). Dal 1990 al 1995 assessore alla Sanità e ai Servizi sociali del comune di Rossiglione, tra il 1998 e il 2004 ha fatto parte della RSU di ASL2 savonese e del comitato direttivo funzione pubblica della Cgil Savona.

3) LUIGI TOZZINI
Luigi Tozzini (detto Gino): 64 anni, laurea in scienze politiche con tesi sulla distribuzione commerciale, ha lavorato in banca fino alla pensione. Ha collaborato per 20 anni a una rivista di musica rock. Dal 2011 è assessore al Bilancio nel comune di Spotorno, eletto come indipendente in una lista di centro-sinistra.

4) CHIARA TRAVERSO
Chiara Traverso: candidata per la Lista Pastorino a Savona. 33 Anni, sposata, una figlia, laurea in lettere classiche. Insegnante abilitata di Italiano, Latino e Greco al liceo, è docente esterno di Didattica del Latino all’Università di Genova e collabora a edizioni scolastiche cartacee e digitali.

LISTINO

1) ALESSANDRA BALLERINI
Alessandra Ballerini: candidata in listino. 44 Anni, genovese, è avvocato civilista, specializzata in diritti umani e d’immigrazione. Ha partecipato come consulente alla Commissione Diritti Umani del Senato per i lavori di monitoraggio dei centri di accoglienza e di detenzione per stranieri e alla stesura nel 2006 del Libro Bianco sui Cpta (Centri di Permanenza Temporanea e assistenza. Fa parte della campagna LasciateCIEentrare per la chiusura dei centri di identificazione ed espulsione per migranti. Lavora con l’ufficio immigrati della Cgil e si occupa di donne vittime di violenza, affidi di minori, tutela di emarginati e delle cosiddette fasce deboli. Inoltre è consulente della Caritas di Ventimiglia e collabora con il Centro Antiviolenza della Provincia di Genova per la tutela delle donne maltrattate. Fa parte di avvocati di strada per la tutela dei senza ed è osservatrice di Antigone. Collabora con la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo, con Amnesty International, Terres des Hommes, il Sorriso Francescano e le Suore della Misericordia. Con il Teatro di nascosto di Volterra ha partecipato agli spettacoli Dinieghi e Rifugiati, messi in scena al Parlamento Europeo e in diversi Teatri italiani. Coautrice del libro Il muro invisibile, ha partecipato con altri colleghi del Genoa Legal Forum alla stesura del libro Dalla parte del torto. Nel 2013 ha pubblicato il libro La vita ti sia lieve, storie di migranti e altri esclusi.

2) JAN CASELLA
Jan Casella: candidato in listino. Nato nel 1989, di Albenga, è attivo in Arci e nel’Anpi.

3) MARIA CRISTINA CASTELLANI
Maria Cristina Castellani: candidata in listino. Nata e Genova nel 1947, è attualmente in pensione. È stata dirigente tecnico del MIUR e professoressa di pedagogia interculturale alla Facoltà di lingue a Genova. Insegna ancora con un contratto alla Università per Stranieri di Siena per il modulo sui Diritti Linguistici nell’Unione Europea. È volontaria Unicef, responsabile del Progetto scuola di Unicef per la Liguria. È stata assessore provinciale per la Cultura a Genova dal 2004 al 2007.

4) MICHELE FIORE
Michele Fiore: candidato in listino. 37 Anni, sposato, una figlia, vive a Lerici. Ha studiato alla Scuola di specializzazione in professioni forensi dell’Università di Parma. Lavora come avvocato. Già assessore comunale a Lerici, svolge volontariato come avvocato di strada

5) MICHELA TASSISTRO
Michela Tassistro: candidata in listino. 47 Anni, dal 1996 lavora nella ricerca scientifica e nell’innovazione gestionale al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Lo scorso anno ha lavorato al Ministero dell’Università e Ricerca, sull’efficientamento della PA. Eletta nel Comune di Genova Consigliera Comunale 2007 – 2012, ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità e di Presidente del Comitato Permanente della Resistenza (in rappresentanza del Sindaco di Genova). Ha collaborato come assistente locale per l’?europarlamentare Sergio Cofferati dal 2009 a metà 2013. Fa parte del direttivo dell’associazione Un’altra idea di mondo e dell’ASD Podistica Peralto.

6) GIAN FRANCO GROSSO
Gian Franco Grosso: candidato in listino. 52 Anni, imperiese, lavora come funzionario alla Provincia di Imperia. Si occupa di contenzioso e aspetti legali dei rifiuti, di educazione ambientale e di protezione civile. È capogruppo del Gruppo consiliare della lista civica di sinistra (SEL e Rifondazione Comunista) Imperia Bene Comune nel Comune di Imperia.

 

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“A Sinistra con i Lavoratori”: giovedì 12 febbraio al centro “Allende” della Spezia iniziativa pubblica organizzata da Rifondazione

6 febbraio 2015, by  
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Giovedì 12 febbraio alle 17.30 presso il centro “Allende” della Spezia si terrà l’iniziativa pubblica “A Sinistra con i lavoratori”,
organizzata dal gruppo consiliare spezzino di Rifondazione Comunista.

Un incontro molto importante per sottolineare il valore essenziale da cui la Sinistra in Europa, in Italia e in Liguria, deve ripartire per costruire il proprio futuro: il protagonisti mondo del lavoro, sempre più sotto attacco dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni.
E’ infatti purtroppo evidente come i grandi poteri economici vadano a incidere sempre di più sulle stesse democrazie, penetrando nei partiti di governo e condizionadone inequivocabilemente la loro politica: il risultato è lo sbilanciamento totale a favore di multinazionali e grandi capitali contro la massa dei lavoratori e i cittadini, e questo accade indipendentemente da chi vince le elezioni.Ciò causa sfiducia e sconforto nella gente, già provata duramente dalla crisi economica, che può sfociare in tremendi effetti di cui la storia è già stata tristemente testimone.   Eppure c’è un modo per uscirne: con vere politiche di sinistra, che mettano al centro i diritti delle persone, primo fra tutti quello di un lavoro dignitoso e sicuro.
Per questo oggi c’è bisogno di una sinistra forte, unita e plurale che segua le orme della Grecia, dove un popolo intero è stato capace di sollevarsi democraticamente grazie a Syriza e Alexis Tsipras, che segnano un punto di speranza per tutti i popoli europei.
Al dibattito interverranno il segretario della Cgil spezzina Lorenzo Cimino, i gli esponenti provinciali di Prc, Sel, Pcdi e Pd (area Civati) Massimo Lombardi, Andrea Ornati, Lorenzo Schiavi, Michele Fiore e l’avvocato giuslavorista Roberto Lamma.Coordinerà il capogruppo Prc spezzino Edmondo Bucchioni.Tutti i cittadini e i lavoratori spezzini sono invitati a partecipare.
 
Rifondazione Comunista La Spezia

Lerici: mozione di sfiducia, Caluri con l’acqua alla gola

5 febbraio 2015, by  
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La scoccata finale. Il colpo che potrebbe mettere la parola fine all’amministrazione Caluri.

Una mozione di sfiducia che verrà votata al prossimo consiglio comunale firmata da sei consiglieri comunali membri di una minoranza compatta, da Sel alla lista civica Uniti per Lerici, con Rifondazione Comunista.

Forse il punto di non ritorno, il giro di boa, era stato sancito da tempo, quando, a seguito delle polemiche sulla salute della maggioranza, alcuni consiglieri convocavano una conferenza stampa per rassicurare gli elettori sulla stabilità dell’amministrazione lericina. Era l’inizio del novembre scorso, la Tartarini aveva già un piede fuori dalla porta del suo assessorato, ma, Ornati in prima linea, tutti garantivano appoggio al sindaco.

Ornati (Sel), Carozzi (Pd), Seratini (Pd), Greco e Fiore (Pd) in quell’occasione chiedevano una cosa semplice a Caluri: una verifica di maggioranza, che potesse dare il via ad un programma chiaro, formato da azioni concrete da portare a termine per il bene dei cittadini. Così non è stato e molti, con tempi e modi diversi, hanno agito di conseguenza. Il prossimo consiglio comunale, che non è ancora stato fissato nell’agenda del comune, potrebbe essere decisivo e segnare la conclusione dell’amministrazione Caluri: con solo nove voti si potrebbe chiudere un percorso iniziato con le elezioni del 2012 e che, fin dal principio, è stato segnato da ostacoli da superare e pezzi da sostituire.

Era il 7 maggio 2012, quando la lista vincitrice Golfo dei Poeti, formazione di centro-sinistra che aggregava il Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Italia dei Valori e Partito Socialista Italiano e due candidature civiche, si insediava in municipio.

Nel neo eletto consiglio comunale il sindaco Marco Caluri poteva contare su sette Consiglieri del Pd, due di derivazione civica e quindi non di estrazione partitica, oltre ad uno ciascuno per Sel e Rc.
Già il successivo 6 settembre 2013, a seguito di un estenuante scontro politico relativo alla riorganizzazione dei plessi scolastici del Comune di Lerici, il sindaco Caluri estrometteva dalla Giunta comunale l’allora assessore Fedi, sancendo quindi il passaggio di Rifondazione Comunista ai banchi dell’opposizione.

Pochi giorni dopo, esattamente il 21 settembre 2013, la consigliera del Pd Monica Rossi si dimetteva dallassemblea comunale: “le difficoltà vissute durante questo anno nel quale a mio parere, non si è riusciti ad intraprendere un percorso per la costruzione partecipata di proposte e azioni per un altro modello dipolitica– si legge nelle sue motivazioni- una politica che coinvolgesse ed accogliesse, che fosse in grado di cambiare il rapporto con i cittadini e che soprattutto riuscisse a prospettare una visione di futuro del nostro territorio“.
Poi le dimissioni di Tartarini, Fiore e Baudone, situazione aggravata dal passaggio alla minoranza di Sel.

Così Lisa Saisi (Uniti per Lerici), Veruska Fedi (Rifondazione Comunista), Gionata Casone (Uniti per Lerici), Matteo Chifari (Uniti per Lerici), Claudia Gianstefani (Uniti per Lerici), Andrea Ornati (SEL) hanno firmato la mozione di sfiducia, ritenendo la lista Golfo dei Poeti non più esistente da tempo e denunciando che probabilmente continuare ad amministrare con questo clima sarebbe più deleterio che mettere un punto e andare a nuove elezioni.

Aderisce anche Bernardo Ratti che però mantiene delle riserve sulle motivazioni scritte nella mozione protocollata ieri: “ricordo che le responsabilità degli errori commessi in questi due anni e mezzo vanno ricercate nell’amministrazione tutta, non solo nel sindaco, assessori dimissionari compresi. Il lavoro di opposizione è sempre stato fatto, da parte mia e degli altri, ma in sede di consiglio comunale hanno sempre votato compatti” illudendosi di poter apparire come una maggioranza unita e solida, solo nell’alzata di mano unanime.

Non resta che aspettare il prossimo consiglio comunale, mentre per Marco Caluri si apre una stagione difficile. Chissà che osservando lo scacchiere non si trovi costretto a rivedere nuove e vecchie alleanze, a meno che non decida di giocare d’anticipo e dimettersi.

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Lombardi scrive a Michele Fiore (La Spezia per Civati): “C’è bisogno di Sinistra, costruiamola insieme”

27 febbraio 2014, by  
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Caro Michele,
mi rivolgo a te come esponente di La Spezia per Civati, consapevole e speranzoso che le mie parole siano una scintilla in un dibattito con non deve terminare qui.
Rispetto fortemente la scelta che ha la vostra area politica, ma permettimi di dire che oggi sostenere il governo Renzi è un errore storico, oltre che politico. Quell’energia inedita di cui parli dovrebbe avere il coraggio di esprimersi in un contesto che oggi deve essere nuovo, un cantiere, che già oggi è in costruzione. Il centrosinistra, come lo abbiamo vissuto, è agonizzante, sotto il peso delle politiche dei due tempi, pronte a colpire stipendi e pensioni, a precarizzare, a tagliare, ma mai a redistribuire le ricchezze.
Oggi i compagni di Sel hanno avuto il coraggio di certificare questa fine, e di guardare oltre e questo coraggio noi speriamo sia duraturo.
Fuori dalla retorica della necessità e del senso di responsabilità fini a sé stessi si sta consumando l’ennesimo spostamento a destra del Pd, ancorchè dopo una discussione appassionata e democratica. La vostra casa è vittima di un dissesto ancora peggiore di quello idrogeolgico, perchè culturale, interno, viscerale, che porta a sostenere un governo con ministri di confindustria filoberlusconiani, gli intoccabili alfaniani, in una sorta di Cencelli di correnti trasversali. In questo contesto, già di per sè assai deprimente, c’è un paese in continua deindustrializzazione, privo di legalità sociale, con continui stupri del territorio e dove ogni forma di diritto è degenerati in forme di privilegio che negano i diritti stessi da cui mutano.
Io credo che non si tratti di sfasciare tutto, ma veramente voi pensate che uguaglianza, giustizia sociale, ambiente, l’Europa dei cittadini e non dei mercati passi da Renzi. Ho troppa stima per compagni di strada come te, e per intelligenze come Civati, per credere che non siate consci che oggi Renzi è li perchè tutti i poteri che si contrappongono ai nobili intendimenti che hai citato, lo hanno voluto.
Questo Governo di “trasversalità” userà la carota di qualche demagogico taglio alla rappresentanza politica democratica (come già è successo per le province creando caos e null’altro) ma nessuna sostanziale modifica ai privilegi, mentre dall’altro attenderemo mannaie come il destino della CIG, tagli ai servizi ed un ondata di privatizzazioni che significheranno licenziamenti senza nessuna prospettiva.
Se volessi affondare il colpo ti direi: voto utile non fu. Ma non è mio intento polemizzare, anzi vorrei che questo fosse, come premesso, l’inizio di un confronto. Non c’è un centrosinistra da ricostruire, l’Ulivo fallì come fallì il tentativo di incerottare una Sinistra con le forze più retrive e conservatrici, se non addirittura clientelari. C’è da costruire la Sinistra, laica, dei diritti, dei lavoratori, per l’ambiente. E per far questo c’è bisogno di chi come voi ha questi valori, ma li esprime nel luogo peggiore per potersi far ascoltare e contribuire.
Le forze a sinistra del Pd in questo paese, seppur con fatica certo, si stanno muovendo confrontandosi, verso un lido politico unitario, che passa per le Europee. Lì sarà la prima sfida, e la nostra casa è aperta, accogliente, nè minoritaria nè minoritarista, ma di Sinistra.
Massimo Lombardi
Segretario Provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

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