Ferrero: “Parigi, il nostro cordoglio per le vittime della barbarie dei nazisti dell’Isis”

16 novembre 2015, by  
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l nostro cordoglio per le vittime della barbarie nazista dell’Isis che ieri si è espressa in tutta la sua evidenza a Parigi. L’Isis uccide e distrugge per separare e seminare odio. L’Isis è una fabbrica di odio che vuole distruggere ogni forma di pacifica coesistenza tra i popoli e nei popoli per cercare di assoggettare i musulmani ai suoi barbari precetti che nulla hanno a che vedere con la religione musulmana. Occorre sconfiggere non solo l’sis ma le idee barbariche che la animano, il suo progetto politico.

Al contrario, i fascioleghisti di casa nostra propongono a loro volta l’odio e la guerra di civiltà: come fanno i nazisti dell’ISIS. Noi al contrario operiamo affinché l’umanità possa vivere in pace, in una libera coesistenza tra fedi, convincimenti, culture ed etnie diverse. Per questo sosteniamo il popolo Kurdo nella sua battaglia contro l’sis e lo stato islamico, battaglia finalizzata a costruire la democrazia e la civile convivenza tra i popoli. Per questo chiediamo una volta ancora che il Pkk venga tolto dalla lista dello organizzazioni terroristiche: il Pkk si batte concretamente per la sconfitta dei terroristi dell’Isis, è vergognoso che venga considerato una organizzazione terroristica.

 
Paolo Ferrero,
segretario nazionale Rifondazione Comunista

Forenza: “La Francia non può respingere gli emigranti alla frontiera”

16 giugno 2015, by  
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“Gli avvenimenti al confine italo-francese di Ventimiglia si configurano come vera e propria emergenza umanitaria – ha dichiarato Eleonora Forenza, eurodeputata dell’Altra Europa con Tsipras – gruppo GUE/NGL, in un’interrogazione presentata oggi alla Commissione Europea.

Sebbene le autorità francesi dichiarino che non è stato sospeso Schengen, si stanno attuando veri e propri respingimenti collettivi in violazione del Regolamento 562/2006/CE, secondo cui le verifiche di frontiera vanno effettuate garantendo il rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali. La Francia deve ottemperare alle procedure previste in materia di protezione internazionale: i migranti che si presentano alla frontiera per fare richiesta di asilo non possono essere respinti indiscriminatamente verso il paese dal quale provengono ma solo a seguito di una procedura individuale. Se si tratta di riammissioni di richiedenti asilo effettuate in base al Regolamento Dublino, va garantito il diritto di difesa contro il ritrasferimento. Pertanto – conclude la parlamentare europea – si chiede se il comportamento delle autorità francesi sia in linea con i regolamenti e i trattati Europei e quali iniziative la Commissione stia intraprendendo per bloccare i respingimenti indiscriminati alla frontiera e monitorare il rispetto delle normative vigenti“.

 

on. Eleonora Forenza,

Altra Europa con Tsipras, gruppo GUE/NGL

 

 

Galieni e Ravera: “Bloccare gli immigrati direttamente in Libia è una strategia criminale”

15 giugno 2015, by  
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A smentire le esultanze di Renzi in merito ai passi avanti compiuti con la Agenda europea sull’immigrazione giunge il blocco delle frontiere francesi. E mentre le istituzioni Ue prendono tempo e rinviano anche la realizzazione dei ridicoli impegni presi ci si prepara alle azioni militari in Libia che non ricadranno sui trafficanti ma sui profughi.
Bloccare le persone nel deserto, nelle stazioni e nelle periferie italiane e al confine di Ventimiglia costituiscono elementi di una comune strategia criminale di cui Rifondazione Comunista non sarà mai complice.
Permettere a chi ha visto troppe volte la morte in faccia grazie anche alla scellerata politica estera di chi oggi chiude i confini, di ritrovare un po’ di pace e i propri affetti dispersi ai quattro angoli d’Europa è il solo modo attraverso cui realizzare quel continente dei popoli e non delle banche o delle armi.
Stefano Galieni, 
Responsabile nazionale immigrazione Rifondazione Comunista
Marco Ravera, 
Segretario Rifondazione Comunista Liguria

Elezioni europee 2014, Lombardi: “Appello per un front de gauche spezzino, uniamo la Sinistra a sostegno di Alexis Tsipras presidente”

 

Il Partito della Sinistra Europea, di cui Rifondazione Comunista fa parte, ha deciso di candidare Alexis Tsipras a presidente della Commissione Europea in vista delle elezioni del 2014.

Siamo stati tra i primi ad avanzare la proposta e ci mettiamo a tutti coloro che condividono la lotta da sinistra contro l’austerità e i trattati neoliberisti europei, dal Fiscal compact a quello di Lisbona.

Una lista che sostenga Tsipras, il giovane capo di Syriza, che in Grecia ha saputo creare una vasta colizione in grado di arginare il nazismo crescente e di sfiorare la vittoria alle elezioni nazionali, sfuggita solo a causa delle larghe intese greche, ossia l’alleanza tra Pasok (centrosinistra) e Nea Dimokratia (centrodestra).

Una lista che senza se e senza ma sieda nel Gue nel prossimo parlamento europeo e che punti a rovesciare le politiche di austerità della troika formata da Francia, Germania e Banca Centrale Europea.

Da tempo, anche alla Spezia, abbiamo sollecitato una discussione in proposito. L’ idea che sta alla base di questa proposta è quella della coalizione di forze su un piano di pari dignità che non ricada negli errori del recente passato e che abbia come valori fondanti la Costituzione, l’antifascismo, la difesa dei beni comuni, del lavoro, dell’ambiente, dei diritti civili, della salute. 

Noi proponiamo di costruirla in modi democratici sul principio di una testa un voto, in un processo in cui tutte le soggettività antiliberiste possano essere protagoniste di un percorso comune, non una delega ad una nuova elite di illuminati. Un percorso che rafforzerà le lotte locali su Acam, trasporto pubblico, centrale Enel, acqua pubblica e difesa del suolo.

Per questo, anche nella nostra provincia, rinnoviamo l’appello a tutte le forze politiche, associative, sindacali, per la formazione di un fronte unitario della sinistra, come già esiste negli altri paesi europei, con il fondamentale obbiettivo comune della rappresentanza parlamentare della Sinistra in Europa. Insieme ce la possiamo e ce la dobbiamo fare.

Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Sergio Olivieri a Nizza alla Festa del Pcf/Front de Gauche: “Un’occasione per rilanciare l’unità della sinistra contro la crisi, in Europa e in Italia”

30 giugno 2012, by  
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Su invito del Partito Comunista Francese/Front de Gauche, domani, domenica 1 luglio, il Segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista/Fds Sergio Olivieri interverrà al dibattito sul tema Con i popoli, per un’altra Europa che si svolgerà nell’ambito della “Fete du Chateau”, organizzata tutti gli anni a Nizza dal Pcf/Front de Gauche.

Alla tavola rotonda parteciperanno anche rappresentanti del Partito Comunista Spagnolo/Izquierda Unida e del partito greco Syriza, oltre che del Pcf.

L’incontro di Nizza – ha commentato Olivierisarà l’occasione per consolidare l’impegno comune dei comunisti europei contro il tentativo delle banche e del padronato internazionale di far pagare la crisi ai lavoratori e alla povera gente. Inoltre i comunisti francesi e spagnoli e i compagni greci di Syriza, che hanno ottenuto ottimi risultati nelle più recenti competizioni elettorali che si sono tenute nei rispettivi paesi, sono protagonisti di esperienze di unità della sinistra che andrebbero realizzate anche in Italia. Si tratta dunque di esperienze dalle quali abbiamo molto da imparare“.

Sergio Olivieri
segretario regionale Rifondazione Comunista/Fds Liguria

Incidente di Marcoule: la regione Liguria prema sull’Europa per moratoria nucleare

12 settembre 2011, by  
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L’incidente alla centrale di Marcoule dimostra ancora una volta che il nucleare è pericoloso, e lo fa purtroppo -come sempre- causando la morte di lavoratori innocenti.

Nell’esprimere solidarietà alla comunità transalpina, non possiamo nascondere la viva preoccupazione per quanto accade. Com’è noto, l’impianto francese utilizza il pericolosissimo Mox, combustibile derivato dal plutonio e dall’uranio utilizzato in altri processi.

Così come a Fukushima la pericolosità di tale tecnologia oggi è di fronte a tutti. Ma la scelta saggia e consapevole del popolo italiano, che per ben due volte ha detto no al nucleare, oggi deve essere patrimonio di tutto il popolo europeo.

Ci pare velleitario chiedere che il governo italiano si faccia promotore di un processo di denuclearizzazione della UE, processo peraltro già avviato dalla Germania. Il governo Berlusconi infatti già nella seconda scellerata manovra di agosto ha bellamente tradito il primo quesito referendario reintroducendo la privatizzazione dei servizi. Non possiamo nemmeno dimenticare l’inutile manfrina che il governo Berlusconi ha fatto per impedire al popolo italiano di votare.

Dunque chiediamo alla provincia della Spezia ed alla Regione Liguria che si facciano carico, nelle sedi competenti, di portare avanti una moratoria contro il nucleare, che spiani la strada ad un’Unione Europea senza centrali atomiche e verso un’energia pulita e sicura per la salute dei cittadini.

Rifondazione Comunista La Spezia

Domenichini: “Avevamo ragione nel dire che sul nucleare Berlusconi sta ingannando il popolo italiano”

26 aprile 2011, by  
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Nel giorno del 25° anniversario di Chernobyl Berlusconi ha “svelato” l’ipocrisia delle scelte del suo governo in materia di nucleare. Siamo di fronte ad un fatto inaudito per la vita democratica del paese, con una maggioranza parlamentare che tenta di cestinare un referendum con trucchi e ipocrisie, mentre il presidente del consiglio “onora” li impegni capestro per l’acquisto dei reattori EPR francesi. Berlusconi ammette che il referendum avrebbe vinto, quindi ha predisposto di farlo annullare e questo basterebbe per dichiarare un’emergenza democratica nel nostro paese.

Tutto ciò in un coacervo di dichiarazioni da bar, con una disinformazione inconcepibile da qualsiasi altro leader europeo, dimostrando perfino di non sapere come funziona il sistema di produzione di energia elettrica italiano: le nostre centrali sono in grado di erogare una potenza massima netta di circa 100 GW contro una richiesta massima storica di quasi 56 GW. In altri termini il nostro paese è tecnicamente autosufficiente per l’energia elettrica, anzi è in eccedenza di potenza installata rispetto alla domanda media del 55% ma, da quando il settore è stato privatizzato, si ha un sistema inefficiente ed i costi dell’energia elettrica tra i più alti d’Europa, perché gli elevati costi di gestione ed i problemi di distribuzione fanno convenire il mantenimento di centrali spente, o a basso regime, e comperare energia dall’estero (circa il 13%).

Quello che Berlusconi non dirà mai che la Francia, terra promessa del nucleare, ha i consumi di petrolio pro capite più alti d’Europa, per il semplice motivo che l’energia per i trasporti proviene da idrocarburi. Non solo, le centrali nucleari non si possono regolare per seguire la variazione di domanda come altri sistemi di generazione, quindi il sistema elettrico francese è assai rigido e per coprire le richieste di picco della rete, i reattori producono un surplus in ore di minimo, svendendo elettricità a prezzi molto bassi, mentre in situazioni di picco la devono acquistare dall’estero. Non è un caso nessun governo francese si è azzardato a privatizzare EDF.

Di fronte alla tragedia di Fukushima, tutt’ora in atto, la risposta del governo Berlusconi è  stata quella della fuga, della menzogna e del pressapochismo. Ora tutti sanno che ciò che abbiamo dichiarato riguardo all’inganno del governo sul referendum era la verità: le parole di Berlusconi sono la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’intenzione di voler prendere in giro gli italiani, calpestando in modo autoritario il diritto ad esprimersi sul nucleare, sulla sicurezza ambientale e la sopravvivenza delle generazioni future del nostro paese. La speranza, dopo questa aperta confessione al limite dell’imbroglio, è che la Corte valuti anche questo elemento di palese inganno nel valutare la sopravvivenza del quesito referendario.

Rifondazione comunista ha proposto e fatto approvare il divieto di installare impianti di produzione di energia nucleare o di stoccaggio di scorie sul nostro territorio, a partire dal comune capoluogo. Ora chiediamo un impegno dei sindaci spezzini a farsi garanti della nostra comunità contro questo inganno, a partire dal comune della Spezia dove è stata presentata una mozione urgente dal nostro capogruppo Bucchioni. Il 12 giugno vogliamo votare per 4 SI: contro il nucleare, per l’acqua pubblica e contro il legittimo impedimento.

William Domenichini
Responsabile prov.le Ambiente e beni comuni – PRC La Spezia