Ferrero: “Sentenzia Diaz oltraggio alle vittime della macelleria messicana. Tutti a Genova a 15 anni dal massacro del G8”

10 luglio 2016, by  
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«A pochi giorni dal 15^ anniversario della mattanza del G8 di Genova del 2001, arriva pure la beffa della notizia della sanzione disciplinare di 47 euro per gli agenti della Diaz. Sembra davvero un oltraggio nei confronti delle vittime di quelle violenze, di quelle giornate cilene. Solo uno stato antidemocratico può continuare a minimizzare la rottura della legalità democratica che si è verificata a Genova. Noi c’eravamo e non solo non dimentichiamo, ma ci saremo nuovamente nel quindicesimo anniversario della mobilitazione genovese – che aveva completamente ragione sulla critica della globalizzazione neoliberista – e dell’assassinio di Carlo Giuliani, per pretendere verità e giustizia».

 

Paolo Ferrero,

segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

24, 25, 26 giugno: torna la festa dell’Officina Rossa all’Arci Casano di Ortonovo

24 giugno 2016, by  
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Al via da stasera la seconda “Festa rossa” organizzata dall’Officina Rossa – Spazio Popolare dei circoli Prc di Castelnuovo e Ortonovo.
 
Tre giorni di musica, dibattiti e ottima cucina di terra e di mare presso lo spazio Arci CPO di Casano di Ortonovo. 
 
Si parte stasera, venerdì 24 giugno, con le cucine che si apriranno alle 19.30. La grande specialità, oltre alla porchetta, saranno i muscoli, serviti tutte le sere a prezzi più che popolari. 
 
Sabato sera spazio al ballo con Mario dj mentre domenica 26 giugno alle 17.30 si terrà il dibattito a 15 anni di distanza dai fatti di Genova 2001 alla presenza di Giuliano Giuliani, padre di Carlo, che interverrà assieme all’ex deputato Prc Sergio Olivieri, al rappresentante dell’esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti Filippo Vergassola, moderati da Luca Lorenzini, del coordinamento provinciale Gc La Spezia. 
 
Alle 21.15 spazio allo spettacolo teatral-canoro dei bravissimi artisti locali de “Le urla di Hank”, seguiti alle 22.30 dal concerto del gruppo lucchese Contratto Sociale Gnu-Folk. Domenica cucine aperte anche a pranzo a partire dalle 12.30.
 

Rifondazione Comunista, 

Officina Rossa – Spazio Popolare 

“Oggi a Genova nel ricordo di Carlo e del grande movimento del 2001. Il Coisp pensi alla “legalità” delle tanti morti di stato”

20 luglio 2015, by  
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Oggi è il 20 luglio e, come ogni anno, siamo a Genova a ricordare Carlo Giuliani, ucciso quattordici anni fa nella guerriglia urbana che fece da sfondo al G8 più tragico, quello che portò mezzo milione di persone in piazza a lottare contro le violenze della globalizzazione, della finanza e del turbocapitalismo
 
Violenze sulla natura, sull’uomo e sugli stessi popoli, che oggi appaiono tragicamente evidenti. Violenze che già da quel giorno si scatenarono bestialmente sugli inermi manifestanti, letteralmente schiacciati senza pietà prima, durante e dopo il G8. 
 
L’obbiettivo di chi organizzò tale macelleria era distogliere l’attenzione sui sacrosanti motivi politici di protesta di questo grandissimo movimento transnazionale e popolare, che proponeva l’alternativa a una società globale stracolma di ingiustizie e governata dai pochi sui molti. Obbiettivo raggiunto a prezzo del sangue.
 
I pestaggi indiscriminati delle forze di polizia contro chi manifestava in pace con le mani alzate e tinte di bianco, le torture invereconde della Diaz e di Bolzaneto, le “prove” fabbricate ad arte, i depistaggi vergognosi degli allora “portavoce”, la bieca protezione politica del governo Berlusconi e infine le sentenze all’italiana dei processi negli anni successivi. Tutto questo è stato Genova 2001: la pagina più nera degli ultimi trent’anni della storia d’Italia.
 
Genova sanguina ancora, e non solo per la tragica morte di Carlo, un ragazzo di 23 anni ammazzato da colpi di pistola e investito senza pietà da una camionetta militare.
 
Ricordare Carlo significa ricordare tutti quei cinquecentomila presenti quel giorno, non solo il dolore infinito dei genitori Haidi e Giuliano, a cui va il nostro grande abbraccio, come sempre.
 
Ricordare Carlo significa tenere a mente tutti gli infiniti scandali che si sono succeduti nel tempo: noi infatti non dimentichiamo Cucchi, Uva, Aldrovandi e tanti altri morti nelle mani delle forze di polizia.
 

Il sindacato di categoria che oggi pensa di raccogliere firme, in Liguria, contro “piazza Carlo Giuliani” compie, dunque, l’ennesimo tentativo di provocazione e di offesa. 

 
Non ci risulta infatti che il Coisp si sia mai interrogato o abbia fatto pubblica ammenda sulle verità di queste morti: di fronte a ciò le forze dell’ordine di un paese democratico avrebbero già dovuto da tempo fare pulizia al proprio interno e chiedere scusa ai cittadini italiani per i quali lavorano. Non ci risulta che morire di botte sia confacente alla “legalità” tanto sbandierata dal Coisp.
 
Ma evidentemente è più importante sputare ancora veleno su chi non c’è più, che cercare la giustizia.
 
Caratteristiche proprie di un paese che quanto a civiltà e rispetto della democrazia non ci risulta essere all’avanguardia. Allora come oggi.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Ricciardi e Ravera: “Bene condanna per violenze Diaz, ora istituire reato di tortura e numeri identificativi forze dell’ordine”

7 aprile 2015, by  
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Quanto compiuto dalle forze dell’ ordine italiane nell’irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001 “deve essere qualificato come tortura”. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia non solo per quanto fatto ad uno dei manifestanti, ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura“.

Lo dichiarano in una nota Marco Ravera, segretario regionale Prc Liguria e Jacopo Ricciardi, segreteria regionale Prc Liguria – Responsabile Movimenti. “Dopo 14 anni un po’ di giustizia è stata fatta. La corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per le violenze delle Forze dell’Ordine all’interno della scuola Diaz di Genova durante i giorni del G8 del 2001. Ora il Governo italiano faccia una cosa di buon senso, introduca il reato di tortura e i numeri identificativi per le forze dell’ordine“.

www.gazzettadellaspezia.it

 

Marco Ravera, 

segretario regionale Prc Liguria

 

Jacopo Ricciardi,

responsabile movimenti Prc Liguria

 

Lombardi: “Da sempre la vera Rifondazione Comunista è quella No Tav, per il lavoro, l’ambiente e i diritti sociali”

27 marzo 2014, by  
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Per dissipare il pretestuoso e fuorviante interrogativo diffuso artatamente dalla Lista Ameglia Virtuosa -evidentemente ed unicamente a fini propagandistici- non sarebbe necessario redigere un comunicato stampa ma semplicemente ripercorre gli oltre vent’anni di storia nobile e prestigiosa del Nostro Partito, sia a livello locale che a livello provinciale spezzino, trovando una risposta scontata e rivoluzionaria nella sua verità: Rifondazione Comunista è da sempre quella No TAV, per l’ambiente e contro ogni nocività, per il lavoro ed i diritti dei lavoratori.

Da sempre abbiamo condotto iniziative dal basso per la tutela del territorio e dell’ambiente, battendosi in prima linea contro il partito trasversale degli affari e delle lobbies massoniche che mirava a trasformare il territorio della nostra Provincia alla bisogna o in ricettacolo di ogni sorta di rifiuto o in “città-cemento”, deturpando paesaggi naturali meravigliosi in nome del profitto e del business.

Siamo stati presenti in ogni vertenza socio-ambientale sul territorio spezzino, coniugando la lotta alla capacità istituzionalizzare le rivendicazioni: dalla storica mobilitazione popolare contro i fusti della Jolly Rosso, alla lotta contro il forno inceneritore di Arcola; in tutte le manifestazioni per ambientalizzare la centrale Enel, prima e dopo il referendum popolare, lottando oggi al fianco del Comitato “Spezia Via dal Carbone” – senza ostentare la nostra orgogliosa bandiera ma rinunciandovi per spirito di battaglia condivisa, quello che ci caratterizza sin dai tempi dello Spezia Anti G8 2001 e dello Spezia Social Forum 2002 – condividendone appieno ogni vertenza.

In completa solitudine politica, eccettuato il movimento anarchico, abbiamo manifestato contro i sommergibili nucleari nel Golfo; insieme ai comitati abbiamo agito contro il raddoppio del rigassificatore di Panigaglia, contro la costruzione dell’Outlet di Brugnato; abbiamo condiviso mille battaglie con Legambiente, dal WaterFront a Piazza Verdi, da Scalinata Cernaia alla mobilitazione contro le navi dei veleni; durante la drammatica alluvione (2011) abbiamo organizzato oltre 500 volontari, militanti della sinistra diffusa, strutturati nel gruppo Fasce Rosse, intervenuti per spalare il fango da Fiumaretta sino a Vernazza, passando per Borghetto Vara e Pignone, vigilando ed intervenendo sulle criticità post-alluvionali nelle Cinque Terre; abbiamo aderito alla campagna Stop al Consumo del Territorio nei fatti, come dimostrato dalla riduzione del 30 %, su nostra iniziativa, di progetti edificatori già approvati, ad Ortonovo, e siamo da sempre al fianco degli abitanti di Marola in lotta per abbattere il muro e ridare ai cittadini il mare.

Questa è la nostra unica modalità di azione e linea politica -nei fatti, non con le parole- chi afferma altro, dall’interno, si porta automaticamente fuori dalla linea politica nazionale e locale di Rifondazione Comunista, dall’esterno mistifica la realtà unicamente per bieche finalità elettoralistiche.


Massimo Lombardi

Segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

20 luglio 2001-2012: Rifondazione spezzina oggi in Piazza Alimonda a Genova per ricordare Carlo Giuliani

20 luglio 2012, by  
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Oggi una delegazione di Rifondazione Comunista della Spezia ha partecipato alla manifestazione in ricordo di Carlo Giuliani assassinato il 20 luglio di undici anni fa in Piazza Alimonda a Genova. La delegazione era composta da Sergio Olivieri, segretario regionale e da Jacopo Ricciardi e Filippo Vergassola della Segreteria provinciale del Partito.

Siamo in Piazza Alimonda – hanno sottolineato gli esponenti di Rifondazione- per ricordare Carlo e le centinaia di persone che nel luglio del 2001 erano a Genova ed hanno subito una repressione feroce e bestiale. Crediamo di rappresentare i sentimenti di tanti cittadini spezzini a partire da quelli che erano presenti alle manifestazioni di Genova contro il G8“.

Siamo indignati -hanno concluso i rappresentanti di Rifondazione- per le recenti sentenze che da un lato hanno assicurato l’impunità agli agenti e ai funzionari di polizia responsabili delle violenze e degli abusi e dall’altro hanno condannato ad oltre 100 anni di carcere 10 manifestanti. Evidentemente in questo Paese qualche vetrina rotta vale più di centinaia di persone massacrate di botte“.

Rifondazione Comunista La Spezia

Da Genova 2001 a Valsusa 2012: stasera Don Gallo alla festa Prc di Bottagna per parlare di repressione di stato

 

Grande attesa per stasera alle 19 a Bottagna quando Don Andrea Gallo interverrà alla festa di Rifondazione Comunista del circolo di Vezzano Ligure “XXV Aprile-Aldo Lombardi”.

Il “prete di strada” della comunità di San Benedetto di Genova, celebre per le battaglie in difesa degli ultimi, dei diseredati, dei deboli, interverrà  nel dibattito “Da Genova 2001 a Valsusa 2012, percorsi di lotta, strategie di repressione” introdotto dal segretario provinciale Prc/Fds Massimo Lombardi e dall’avvocato Fabio Sommovigo, che ha partecipato come difensore al “processo dei 25” accusati di devastazione e saccheggio per i fatti avvenuti il 20 e il 21 luglio 2001 a Genova.

L’iniziativa giunge in straordinaria coincidenza temporale con la sentenza della Corte di Cassazione che proprio ieri ha confermato le condanne per falso aggravato a carico di diversi dirigenti di polizia (tre di questi all’epoca operativi nella questura spezzina) coinvolti il 21 luglio 2001 durante il G8 nelle brutali violenze alla scuola Diaz di Genova. Pestaggi e torture terrificanti che colpirono l’opinione pubblica mondiale anche perchè impensabili in uno stato democratico.

A distanza di undici anni da quei tragici fatti, che hanno segnato la città di Genova e non solo, questa sentenza giugne come un segnale di giustizia contro chi ha compiuto abusi e nefandezze assolute verso persone inermi. Ci auguriamo che tutti i condannati paghino il conto con la stessa giustizia che resta ancora, fino a prova contraria, uguale per tutti.

Rifondazione Comunista, circolo “XXV Aprile-Aldo Lombardi” di Vezzano Ligure

La “Festa della lumaca comunista” di Vezzano avrà luogo venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 luglio presso l’area del parco fluviale di Bottagna. Cucine aperte dalle 19 con menù di carne e di pesce a prezzi popolari. Tutte le sere si balla fino a notte fonda con Menegatti dj.

De Gennaro sottosegretario, Giovani Comunisti La Spezia: “Altra vergogna del governo Monti. Noi non dimentichiamo la macelleria di Genova 2001”

11 maggio 2012, by  
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Apprendiamo con indignazione e sgomento la nomina odierna del prefetto Gianni De Gennaro a sottosegretario alla presidenza del Consiglio voluta da Mario Monti. Riteniamo tale scelta l’ennesima mossa vergognosa e molto politica di un governo che nulla ha di tecnico ma solo di reazionario.

De Gennaro è stato il responsabile, durante il governo Berlusconi II, della “più grande sospensione della democrazia in un paese occidentale dalla fine della seconda guerra mondiale“, come Amnesty International ha definito la “macelleria messicana” della scuola Diaz di Genova 2001.

Nessuno ha dimenticato i fatti di sangue di 11 anni fa, tantomeno noi Giovani Comunisti che a Genova eravmo presenti in quei giorni.

L’assassinio di Carlo Giuliani e i pestaggi a persone inermi e innocenti da parte delle forze dell’ordine, allora capeggiate proprio dal signor De Gennaro, resteranno per sempre nella memoria collettiva di questo Paese, come bene ha raccontato il bellissimo e recente film “Diaz” di Daniele Vicari, di cui, ovviamente, poco si è parlato sui media nazionali.

Nessuno degli uomini di stato colpevoli di quegli scempi ha mai pagato ne penalmente, ne in termini di carriera, a partire proprio da De Gennaro. Possiamo anzi tranquillamente affermare l’opposto: ovunque ci sono state promozioni, anche eccellenti, come dimostra proprio questa nomina.

Con questa scelta scandalosa, Monti ha offeso il popolo italiano e tutte le vittime di Genova, Carlo Giuliani in primis.

Inoltre, mentre lo stesso presidente pontifica il taglio delle spese agli stipendi, alle pensioni, ai servizi pubblici, ai servizi sociali, ai posti di lavoro, ai diritti dei lavoratori e si accinge a varare il Fiscal compact che ci metterà definitivamente in ginocchio, viene nominato un nuovo sottosegretario di stato lautamente stipendiato con i nostri soldi.

Anche per questo domani saremo a Roma a manifestare contro Monti e il suo governo, del quale ci aspettiamo il più presto possibile le dimissioni, in modo che i cittadini tornino subito a decidere il loro destino.

Concludiamo con un messaggio a Haidi e a Giuliano Giuliani: vi siamo sempre vicini, specie in questi dolorosi momenti.

Coordinamento provinciale Giovani Comunisti La Spezia

Da Genova alla Val Susa: domenica 19 febbraio assemblea pubblica sulla repressione di stato con Haidi Giuliani e Nicoletta Dosio

16 febbraio 2012, by  
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Si svolgerà domenica 19 febbraio alle ore 17 nella sala “Aldo Lombardi” della Federazione spezzina di Rifondazione Comunista in via Lunigiana 545 l’assemblea pubblica dal titolo Da Genova alla Val Susa la repressione continua“.

Al dibattito saranno presenti Italo di Sabato (Osservatorio Nazionale Sulla Repressione), Haidi Giuliani (Mamma di Carlo Giuliani, già senatrice Prc) e Nicoletta Dosio (Comitato No Tav Valdisusa). Coordinerà il segretario provinciale Prc/Fds Massimo Lombardi.

L’incontro -dichiara Ricciardi- è stato organizzato in vista della manifestazione nazionale in Val Di Susa di sabato 25 febbraio alla quale una nostra delegazione prenderà parte.
Saremo in Val di Susa per chiedere la libertà delle compagne e dei compagni in carcere, perchè gli arresti avvenuti sono l’ennesimo tentativo di ridurre il movimento No Tav ad un problema di ordine pubblico al fine di dividerlo e delegittimarlo. È l’ennesimo punto di continuità tra il governo Berlusconi e il governo Monti: non si riconoscono le ragioni di chi protesta, non si tratta, ma si agisce militarmente, si determina un clima di tensione e poi si processa sulla base degli scontri che avvengono.
Jacopo Ricciardi, resp. Osservatorio sulla Repressione Prc/Fds La Spezia

Bramanti: “Ciancimino personaggio scomodo, non prendiamo lezioni da chi proviene da un partito di indagati e condannati”

24 aprile 2011, by  
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Anzitutto voglio ricordare a Gatti una cosa che molto spesso viene taciuta per poter fare battute di basso profilo, ovvero che la Bramanti a nome del Prc le poltrone le ha rifiutate.

Anzi, ha chiesto quasi un anno fa al proprio assessore provinciale, che ha eseguito, di uscire dalla maggioranza, non condividendo le scelte autoreferenziali compiute dal presidente della provincia (che pure non avevano interessato Rifondazione).

Quando parla di poltrone Gatti dovrebbe pensare a quelle che occupa lui a spese dei contribuenti, ad esempio come consigliere della Selex Sema del gruppo Finmeccanica, nella quale è stato nominato nel luglio scorso dal suo governo che il suo partito rappresenta.

Nel merito dell’iniziativa dello scorso gennaio a Spezia organizzata da Rifondazione con Massimo Ciancimino ne ribadisco ancora una volta l’aspetto positivo, peraltro dimostrato dalla presenza di un foltissimo pubblico (tra il quale era presente, intervenedo al dibattito, la presidente dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili e nostra concittadina, Giovanna Maggiani Chelli) che finalmente, per merito di Rifondazione, ha potuto parlare di argomenti tabù per questa città.

Com’è che la presentazione di un libro ha creato e continua a creare così tanto panico nel mondo politico e nel Pdl in particolare? Forse perché è un viaggio nella storia italiana più recente, perché parla di quarant’anni di relazioni inconfessabili tra politica e criminalità mafiosa, perché riscrive pezzi oscuri della Repubblica, dal sacco di Palermo alla nascita di Milano 2, a Calvi e lo Ior, dalle stragi del ’92 alla trattativa con pezzi dello Stato, fino a coinvolgere l’attuale senatore Pdl Marcello Dell’Utri (già condannato per mafia) e la fondazione di Forza Italia?

Vorrei rammentare che Massimo Ciancimino continua ad essere un prezioso testimone utilizzato in molti attuali processi di mafia. A noi interessano poco le sue qualità morali di figlio di un mafioso che tale rimarrà, ma sicuramente capiamo che le sue confessioni hanno toccato e stanno compromettendo interessi più grandi di lui.

Sottolineo infine con forza Ciancimino è stato fermato per l’accusa di calunnia, certamente un reato grave ma ridicolo se lo si confronta con lo scempio che molti, politici e non, compiono ogni giorno sulla giustizia italiana (come la cronaca dimostra con evidenza), specie se e poi si tirano in ballo personaggi della portata di De Gennaro che, nessuno dimentica, è stato complice e responsabile a Genova nel 2001 del massacro nella scuola Diaz.

Non prendiamo lezioni da nessuno tanto più da chi nel banchi del Parlamento ha più colleghi indagati che il registro comunale.

Chiara Bramanti
Segretaria provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia