Giacomelli esca dal suo ufficio e vada a verificare lo scempio nei fiumi

12 febbraio 2012, by  
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Sulla vicenda legata alla pulizia degli alvei, le note provenienti dalla Provincia sono imbarazzanti. Prima Barli, ora tocca a Giacomelli. Chi sarà il prossimo?
Ma l’assessore Giacomelli è mai uscito dal suo ufficio per andare a vedere cosa succede sul territorio? La nostra è una domanda retorica perchè è evidente la difesa di un lavoro che è totalmente sfuggito a qualsiasi logica di controllo, di pianificazione e di gestione. Giacomelli dice cose che non corrispondono al vero e lungo i nostri fiumi si sta compiendo un vero disastro che avrà ripercussioni gravissime in caso di nuove piene.

Il taglio indiscriminato di vegetazione viva non ha nulla a che vedere con la rimozione di materiale ligneo morto, peraltro già previsto da ordinanze del Parco Magra-Montemarcello, quello incriminato di aver distrutto ponti e provocato esondazioni (!!!). Le ruspe che scavano e spostano materiale lapideo non ha nulla a che vedere con la messa in sicurezza idraulica del territorio. Dov’è il rispetto del Piano di Assetto Idrogeologico? A cosa sono serviti gli studi delle università di Genova e Firenze sulla mobilità funzionale dei sedimenti del fiume?

E’ ora di uscire dalle logiche delle somme urgenze con le quali si giustificano azioni fuori da ogni controllo e da ogni pianificazione. E’ ora di iniziare a gestire il nostro territorio con modalità più sagge e prendendo in esame la globalità delle problematiche. Perché non si vincolano i sindaci alla pulizia ed alla messa in sicurezza dei canali affluenti? Perché non si obbligano i sindaci a rivedere le costanti tombinature dei canali, sempre più cementificati? Perché non si impongono piani strutturali di rilancio del presidio, che garantiscano la gestione dei flussi idrici a monte?

La realtà è che nessun politico ad oggi ha intrapreso soluzioni che mitighino la complessità del sistema idrogeologico provinciale con il rispetto dell’ambiente e delle realtà antropiche. Si è voluto usare la pancia per accontentare le masse indignate di cittadini che non hanno risposte, mentre si doveva usare la mente per usare soldi di somme urgenze in investimenti strutturali di prevenzione. La drammatica realtà è che stiamo perdendo tempo e denaro dietro a demagogie facili che non risolveranno nulla.

Federazione provinciale Rifondazione Comunista/Fds La Spezia

Slittamento dei lavori per gli argini bassi del Magra, FdS: “Cittadini amegliesi sconcertati, la Provincia fornisca subito spiegazioni”

26 settembre 2011, by  
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Siamo letteralmente allibiti e sconcertati per le parole dell’assessore provinciale Giacomelli sullo slittamento dei lavori per gli argini bassi del Magra.

Di punto in bianco, senza che mai ai cittadini amegliesi sia stato comunicato alcunchè, ci viene detto che per cavilli burocratici i lavori cominceranno a febbraio. Quello che temevamo si è avverato sul serio. I cittadini si sentono letteralmente presi in giro.

Ci viene detto che i famigerati 6.5 milioni di euro per effettuare i lavori di arginatura e dragaggio sono arrivati alla Provincia solo ad agosto.

Ma allora la notizia apparsa sui giornali il 2 marzo 2011 che il Presidente Burlando aveva sbloccato tale cifra per destinarla ad Ameglia, e la dichiarazione dell’assessore regionale Guccinelli apparsa sulla stampa il 6 luglio 2011 in cui si diceva che il giorno prima era stata firmata la delibera di assegnazione alla provincia della Spezia dei 6.5 milioni che cosa sono, aria fritta?

O campagna elettorale sulla pelle degli amegliesi? Dove sta la verità?

Noi non ci stiamo, chiediamo spiegazioni alla Provincia ed al suo Presidente, chiediamo che vengano in mezzo alla gente a dircelo in faccia come sta realmente la situazione, a che punto è l’iter di tutta la pratica.

Ma chiediamo anche spiegazioni, visto che non se ne parla, sul progetto di messa in sicurezza dei cittadini di Fiumaretta e Bocca di Magra che sono ancora esclusi da ogni forma di protezione dalle esondazioni.

Federazione della Sinistra, Coordinamento Valdimagra