Parole di Giustizia: “Il contraddittorio nella cultura può venire in mente solo ai berluscones”
12 maggio 2011, by admin
Archiviato in Primo piano, Società
Destano sgomento le parole dei consiglieri comunali del Pdl spezzino. E’ ormai evidente che le fobie berlusconiane stanno contaminando, rigorosamente dall’alto al basso, tutti i livelli del partito-azienda. Oggi, siamo arrivati a stigmatizzare una manifestazione culturale che tutti ci invidiano per la qualità, il livello e lo spessore dei suoi contenuti.
Ogni euro speso in manifestazioni di questo tipo, che parlano di beni comuni, un tema che non apparterrà mai all’aculturazione e all’imbarbarimento berlusconiano dell’individualismo, non solo è ben speso ma è sintomo che le istituzioni spezzine sono ben lontane da quel modello unico che certi politici esportano con tanta faciloneria e cialtroneria, un modello fatto di demagogia, prepotenza e sfruttamento.
Non c’è da meravigliarsi, d’altronde, che esponenti di un partito in cui militano elementi come Cosentino e Dell’Utri, chiedano come vengono spesi soldi per iniziative che sono partite con l’intitolazione di una strada del nostro capoluogo ad un martire come Peppino Impastato. Non c’è da meravigliarsi che accoliti del presidente del consiglio siano indignati di una manifestazione che parlerà di temi che sono oggetto di referendum che vogliono affossare, perchè lo temono. Ora siamo alla farsa del contraddittorio. Ma la cultura, ed i beni comuni, non sono una tribuna politica. Comprendiamo che i berluscones facciano fatica con questi concetti, tuttavia se ne facciano una ragione: fino a quando esisteranno persone libere, esisterà la possibilità di confrontarsi su questi temi, alla faccia del loro pensiero unico.
La segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, nel compiacersi del fatto che la nostra città sia, ancora una volta, in prima linea su temi cruciali per la vita del nostro paese come i beni comuni, esprime totale soddisfazione per il lavoro svolto nel proporre “Parole di Giustizia“.
Parole di giustizia
IL BENE COMUNE, I BENI COMUNI
Tre giorni di incontri, letture, spettacoli su Il bene comune, i beni comuni. È prevista la partecipazione di studiosi e di testimoni di primo piano nel panorama nazionale: Romano Prodi, Stefano Rodotà, Giancarlo Caselli, Gugliemo Epifani, Luca Palamara, Ferruccio Sansa, Marco Revelli, Ugo Mattei, Laura Pennacchi e tanti altri. Il tutto nel ricordo di Giuseppe Borrè, grande magistrato e giurista spezzino, a cui è intitolata l’Associazione che promuove l’iniziativa.
Cossu: “Alla Spezia una via in onore di Peppino Impastato, un modello per le future generazioni”
6 maggio 2011, by admin
Archiviato in Appuntamenti, Primo piano
Una via alla Spezia in onore del grande Peppino Impastato.
Simona Cossu, assessore alla toponomastica comunale di Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra la inaugurerà domani, sabato 7 maggio, alle ore 11 presso il quartiere spezzino di Rebocco alla presenza del sindaco Massimo Federici, del procuratore di Torino Giancarlo Caselli e del parlamentare Andrea Orlando, membro della commissione antimafia della Camera dei Deputati.
“In occasione del trentatreesimo anno della morte di Impastato, attivista trentenne siciliano di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978” -afferma l’assessore Cossu- “sono lieta che La Spezia possa omaggiare un compagno e un eroe giovane, caduto assassinato in nome di una lotta per suoi ideali che coraggiosamente e incessantemente rivendicava”.
“Figure come quelle di Impastato” -conclude l’esponente spezzina della Federazione della Sinistra- “non devono mai essere dimenticate perchè sono la storia del nostro Paese ed esempio luminoso per le generazioni future“.
Simona Cossu, Rifondazione Comunista/Fds La Spezia
Il Paese degli scudi per pochi
4 febbraio 2010, by admin
Archiviato in Dall'Italia, Primo piano
“Prima uno scudo fiscale, poi lo scudo legale. Nel nostro paese è tutto uno scudo, ma solo per pochi. Per le persone normali le cose non migliorano, perché manca una vera riforma della giustizia”. Queste non sono le parole di un membro della 3a Internazionale, ma di Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino.
Nell’italietta berlusconiana un’altra pietra miliare dell’inciviltà: il legittimo impedimento. Che vuol dire? Semplice, io governo, la Magistratura indaga su eventuali mie malefatte, vengo chiamato in giudizio e che posso fare? Dire, “non posso, sono in bagno”! Ma l’art.3 della Costituzione? L’uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge?
Berlusconi è all’acme del suo “capolavoro” orwelliano: tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri.
Esiste un problema giustizia? Certo! Non è tollerabile che rimangano impuniti padroni che mandano al macello lavoratori quotidianamente: non è tollerabile che rimangano impunite multinazionali che speculano sulla salute dei lavoratori (Amianto? cvm e pvc a Porto Marghera? Ecc, ecc, ecc.), che calpestano i diritti dei cittadini (Parmalat? Tangobond? Ecc, ecc, ecc.), che se ne infischiano dell’ambiente che ci circonda (Pitelli?). Non è tollerabile che vengano incarcerati liberi cittadini per uscire morti ammazzati, non è tollerabile che in questo paese la giustizia (con la g minuscola) si abbatta come un maglio sui deboli e lasci impuniti i potenti.
Questa operazione vergognosa, per salvare il premier dai suoi guai è legittimata dal suo potenziale mediatico dirompente che occlude la vista e la ragione.
Farsesco il teatrino dei valvassori proni a coprire le terga del Berlusconi/Napoleone:
- il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: “il legittimo impedimento altro non è che il diritto a governare da parte di chi ha vinto le elezioni partendo non da un privilegio ma da un legittimo diritto a sottoporsi al processo senza che questo gli impedisca di governare“
- il ministro per le Riforme, Umberto Bossi: ”E’ passata, e’ andata. C’è sempre qualche moralista, ma la legge andava fatta e l’abbiamo fatta“
- capogruppo PdL alla Camera, Fabrizio Cicchitto (tessera P2 n°2232): “Non ci sono defezioni perchè la maggioranza è concorde su un provvedimento che consente al premier e ai ministri di svolgere i propri ruoli“
- presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota: ”non è immunità ma solo il riconoscimento di un legittimo impedimento ad essere presente in aula al processo. Ed è giusto che a certificare il legittimo impedimento sia l’organo competente, cioè la presidenza del Consiglio che è la più alta istituzione eletta dal popolo. Si tratta del principio della sovranità popolare, che chi è eletto dal popolo è giudicato dal popolo”.
Chi ci governa dimostra da un lato la sua ignoranza di educazione civica (poi ci si chiede perchè la Gelmini vuole togliere la geografia?), dall’altro un abbassamento culturale, fino ad una connivente e subdola strumentalizzazione.
Ecco che per il guardasigilli essere impuniti è un diritto, il ministro riformatore dimostra che si doveva obbedire al padrone, lo scudiero piduista idem, ma la perla arriva dal presidente dei leghisti alla Camera che sfodera la sua ignoranza più profonda, sostenendo che il governo sia eletto dal popolo… ma quando mai?
Dunque irriverentemente abbiamo selezionato alcune situazioni in cui Silvio Berlusconi potrà invocare il legittimo impedimento. Eccole:
Allo stadio con la squadra del cuore…
… in compagnia di belle prostitute sul lettone di Putin…
A fare il menestrello con Apicella…
…o nel suo harem
… è lecito commentare questa ennesima vergogna concordando…
“Legittimo un cazzo!“
Consigliamo vivamente la lettura de “La verità su B. raccontata dal suo ex avvocato” – Intervista a Carlo Taormina (tratto dal blog di Alessandro Gilioli)