Nucleare: scelta pericolosa e costosa
11 febbraio 2010, by admin
Archiviato in Ambiente, Primo piano
“Un ritorno al nucleare è scientificamente inconsistente, molto costoso e contraddice il referendum popolare del 1987. Purtroppo la decisione di oggi è l’ennesima dimostrazione che il governo si avvia a prendere una strada carica di conseguenze nefaste per tutta la collettività”.
Lo affermano Antonella Guastini e Massimo Lombardi, candidati di Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra alla Spezia, alla luce del via libera dato dal Consiglio dei ministri al decreto legislativo che comprende i criteri per la scelta dei luoghi in cui nasceranno, le centrali nucleari.
“Tutto questo “grazie” alle enormi pressioni del ministro Scajola, padre padrone della Pdl ligure a cui ubbidiscono i vari Morgillo, Gatti, Cenerini e, non ultimo, il candidato presidente Biasotti“.
“Si tratta” – spiegano i candidati – “di una violazione dei principi minimi di democrazia e di un ritorno ad un passato carico di insicurezza per i cittadini, come dimostrano i continui incidenti ed il problema irrisolvibile delle scorie. Invece di puntare sulle energie pulite, sulle fonti rinnovabili, che potrebbero essere il fulcro di nuova occupazione si continua a giocare sulla pelle di cittadini e lavoratori. Per questi motivi, come Federazione della Sinistra, insieme ai cittadini, ai comitati ed altre forze politiche e sociali, saremo interpreti di quel percorso referendario che ci porterà a sconfiggere i progetti del governo e di chi sta dietro questa operazione”.
“Non possiamo non guardare in faccia alla realtà” – proseguono gli esponenti PRC spezzini– “Secondo l’inchiesta del giornalista Gianni Lannes, lo smaltimento dei rifiuti provenienti dall’ex centrale di Caorso sarebbe nelle mani della ‘ndrangheta, tirando in ballo anche il porto spezzino. E’ forse un caso che il Governo ha voluto definire un caso chiuso buttando in farsa le vicende sulle navi dei veleni? Dunque ancor prima di intraprendere la scellerata strada del ritorno al nucleare, si manifestano i primi effetti nefasti: più scorie per tutti.”
“Invece di seguire lobby ed interessi multinazionali – concludono Antonella Guastini e Massimo Lombardi– è il caso che il governo lavori ad un piano energetico nazionale (ancora assente) che incentivi le rinnovabili, la micro-generazione, il risparmio e l’ottimizzazione dei processi energetici, nell’interesse della collettività. In regione Liguria capitalizziamo scelte oculate, rilanciamo la battaglia per un modello sostenibile e chiediamo di chiarire le zone d’ombra di queste vicende, di navi affondate (Le dichiarazioni del pentito Fonti ce le siamo dimenticate?) e di colline irrimediabilmente distrutte (Pitelli docet).”
Ritorno al Nucleare… e le scorie?
1 febbraio 2010, by admin
Archiviato in Ambiente, Lavoro, Primo piano
Di nuovo ombre sul “porto delle nebbie“? Rifondazione comunista chiederà impegni alle istituzioni
Negli anni ’90 furono accertati traffici di rifiuti nel porto spezzino, ieri il pentito dell’n’drangheta Francesco Fonti dichiarava la presenza di relitti a perdere, affondati per far sparire i loro carichi velenosi, anche nel mare antistante La Spezia. Oggi si riparla di traffici di scorie nucleari in Liguria, alla Spezia.
La notizia resa nota dal giornalista Gianni Lannes è inquietante: sono stati fotografati da lui stesso mezzi all’opera, nella centrale nucleare di Caorso in provincia di Piacenza, per gli smaltimenti connessi alla dismissione della più grande centrale nucleare italiana. Tali mezzi sarebbero poi giunti alla Spezia.
Ancora una volta La Spezia al centro dei traffici di rifiuti? Non possiamo dimenticare che La Spezia fu teatro di una delle più grandi vergogne italiane come la discarica di Pitelli, un sito in cui fu stoccato di tutto e di più, in barba ai cittadini e per speculare avidamente sulla loro pelle.
Certo non può mancare una riflessione politica responsabile sul tema del nucleare, tema che pensavamo tutti aver seriamente archiviato con il referendum abrogativo dell’87. Tuttavia il governo Berlusconi, e questo centrodestra incapace di elaborare proposte svincolate dalle connivenze con i poteri forti del paese, ci ripropongono questa scelleratezza: come sui rifiuti, altre nocività a carico della salute della gente.
Bene hanno fatto Legambiente e Coordinamento dei comitati spezzini a denunciare la gravità della situazione. Rifondazione comunista raccoglierà questi appelli per chiedere che le istituzioni spezzine siano in prima linea nel chiedere chiarimenti, che si facciano immediatamente protagoniste per la ricerca della verità.