“Oggi a Genova nel ricordo di Carlo e del grande movimento del 2001. Il Coisp pensi alla “legalità” delle tanti morti di stato”
20 luglio 2015, by admin
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Il sindacato di categoria che oggi pensa di raccogliere firme, in Liguria, contro “piazza Carlo Giuliani” compie, dunque, l’ennesimo tentativo di provocazione e di offesa.
Scuola elementare di Santo Stefano, Vergassola: “Parole della Pucciarelli condivisibili, peccato che la Lega abbia distrutto la scuola pubblica”
24 febbraio 2015, by admin
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Leggo le dichiarazioni della segretaria della Lega Pucciarelli in cui esprime preoccupazione rispetto all’aggiudicazione dell’appalto per i lavori alla scuola elementare “Fermi” di S. Stefano Magra, a suo avviso frutto di una politica al ribasso e di modalitá assai discutibili appunto per le presunte scarse risorse stanziate.
E’ una preoccupazione che condividiamo, soprattutto in riferimento alla sicurezza dei bambini all’interno del plesso scolastico. La sicurezza a scuola è un punto prioritario e come tale deve essere considerato da ogni amministrazione.
Aggiungendo la nostra preoccupazione anche per i lavoratori che dovranno svolgere materialmente l’opera, che spesso in questi casi di “politica al ribasso” vedono ridotte le loro garanzie in materia di sicurezza, vorrei sottolineare il mio stupore nel leggere così tanta premura ed attenzione da parte della segretaria ai temi di edilizia scolastica e sicurezza nei luoghi di istruzione, dal momento che la Lega, per anni al governo con posti anche di primo piano negli esecutivi del centro-destra, non solo non si è mai interessata di edilizia scolastica nè ha agito per migliorarne la qualitá, ma ha votato e convintamente sostenuto le riforme-scempio (legge 133 del 2008) che i governi Berlusconi hanno promosso operando tagli continui e trasversali a tutti i settori della pubblica istruzione.
Stupisce dunque questo repentino interesse, ma prendiamo atto che dopo le note vicende giudiziarie e le figure ben poco nobili, anche la Lega si occupi di sicurezza scolastica.
Filippo Vergassola,
resp. prov.le Scuola e Universitá Prc La Spezia
La Consulta toglie ogni dubbio: No alla privatizzazione dei servizi!
23 luglio 2012, by admin
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L’obbligo alla privatizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, ma anche trasporti e gestione dei rifiuti) prevista tanto dal governo Berlusconi (Agosto 2011) quanto ribadita dalle manovre targate Monti è una chiara violazione della Costituzione poiché contrasta con il voto referendario della maggioranza del popolo italiano.
Con il famigerato articolo 4 del DL 138 cadono tutte le norme successive che hanno ulteriormente accelerato la spinta alle privatizzazioni ordite dal Governo Monti e dai suoi ministri come Grilli, che ora devono rimangiarsi i truci propositi, annunciati appena quattro giorni or sono, di svendere i servizi ai privati per 20 miliardi l’anno.
Il principio era chiaro ed evidente e la Corte Costituzionale l’ha giustamente ribadito. Ciò che è evidente a livello nazionale lo sarà anche a livello locale, perchè con questa sentenza decade l’obbligo di privatizzazione del “gioiello” di famiglia di Acam in quanto a redditività aziendale, la gestione rifiuti. Rifondazione Comunista della Spezia ribadisce la necessità di un piano industriale che abbia scelte politiche chiare e futuribili, dettate da visioni politiche non dalle esigenze delle banche, coautrici del disastro finanziario dell’azienda.
Rifondazione ribadisce ancora il concetto già espresso più e più volte e in tempi non sospetti: si proceda a valorizzare il lavoro di Acam, dalla tutela dei sui dipendenti e a una migliore organizzazione del lavoro secondo pochi ma chiari principi politici: innovazione ed energie rinnovabili, monitoraggio e salvaguardia del territorio, Rifiuti Zero ed acqua pubblica.
Rifondazione Comunista La Spezia
Presidio permanente per la patrimoniale e contro il governo Berlusconi. Basta attaccare lavoratori e pensionati con la scusa della crisi
23 settembre 2011, by admin
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“Rovesciamo Berlusconi, la crisi la paghino banche, speculatori e padroni”.
Così recita lo striscione di Rifondazione Comunista appeso alla Spezia nella centralissima via Cavour, angolo via Rattazzi in occasione del presidio permanente per l’introduzione della tassa patrimoniale.
Rifondazione ha già raccolto centinaia di firme di una popolazione sempre più stanca e arrabbiata per l’abbattimento sulle proprie spalle di una crisi economica generata da altri e scaricata sui cittadini comuni, lavoratori e pensionati. La concreta prospettiva di finire come la Grecia allarma
In questo panorama desolante, il governo Berlusconi è concentrato esclusivamente nella salvaguardia del proprio fortino e dei propri privilegi, trovando modo di attaccare ancora una volta i diritti e gli stipendi della classe lavoratrice e non i grandi evasori fiscali e gli speculatori finanziari responsabili del disastro.
Il presidio continuerà fino al 15 di ottobre, data della grande manifestazione di Roma in contemporanea con altre piazze d’Europa contro la crisi finanziaria e il corrotto sistema capitalistico che l’Unione Europea ha contribuito a consolidare.
Il partito sta raccogliendo le adesioni per allestire i pulmann per Roma: chiunque desideri partecipare può chiedere informazioni allo stesso banchetto o contattando la federazione Provinciale di Rc sul sito web e su facebook.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale della Spezia
Rifondazione da domani in piazza in tutta la provincia: volantinaggio e raccolta firme per chiedere la tassa patrimoniale
16 settembre 2011, by admin
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I militanti spezzini di Rifondazione Comunista a partire da domani, sabato 17 settembre, saranno nelle piazze della provincia per la raccolta firme per introdurre la tassa patrimoniale che il governo Berlusconi-Bossi-Tremonti si è ben guardato da proporre.
L’enesima vergognosa manovra del governo favorisce infatti banche, speculatori finanziari e grandi evasori, cioè i responsabili della crisi che viene scaricata sui lavoratori, pensionati e cittadini.
Di seguito il calendario dei primi appuntamenti organizzati su tutto il territorio provinciale:
Domani, sabato 17 settembre, a Ortonovo, il Coordinamento FdS della Val di Magra organizza dalle 10 alle 12 un banchetto per la raccolta firme per la patrimoniale davanti al palazzo municipale. Nel pomeriggio si terrà un volantinaggio con raccolta firme in piazza Luni a Sarzana, dalle 17 alle 19.
Domenica 18 settembre a Lerici sarà la volta del Patrimoniale day, organizzato da Rifondazione in tutta Italia. Il circolo Prc lericino allestirà per l’occasione un banchetto e volantinaggio presso la rotonda Vassallo dalle 10.30 alle 12.
Alla Spezia, dal 18 settembre al 20 ottobre, sarà organizzato un presidio permanente per la patrimoniale in corso Cavour, angolo via Rattazzi. Si effettuerà la mattina dalle 10 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 16 alle 19.
Infine mercoledì 21 settembre a Castelnuovo Magra sarà allestito un banchetto di raccolta firme presso il centro commerciale La Miniera dalle 9 alle 12.
Rifondazione Comunista
Federazione della Sinistra La Spezia
Incidente di Marcoule: la regione Liguria prema sull’Europa per moratoria nucleare
12 settembre 2011, by admin
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L’incidente alla centrale di Marcoule dimostra ancora una volta che il nucleare è pericoloso, e lo fa purtroppo -come sempre- causando la morte di lavoratori innocenti.
Nell’esprimere solidarietà alla comunità transalpina, non possiamo nascondere la viva preoccupazione per quanto accade. Com’è noto, l’impianto francese utilizza il pericolosissimo Mox, combustibile derivato dal plutonio e dall’uranio utilizzato in altri processi.
Così come a Fukushima la pericolosità di tale tecnologia oggi è di fronte a tutti. Ma la scelta saggia e consapevole del popolo italiano, che per ben due volte ha detto no al nucleare, oggi deve essere patrimonio di tutto il popolo europeo.
Ci pare velleitario chiedere che il governo italiano si faccia promotore di un processo di denuclearizzazione della UE, processo peraltro già avviato dalla Germania. Il governo Berlusconi infatti già nella seconda scellerata manovra di agosto ha bellamente tradito il primo quesito referendario reintroducendo la privatizzazione dei servizi. Non possiamo nemmeno dimenticare l’inutile manfrina che il governo Berlusconi ha fatto per impedire al popolo italiano di votare.
Dunque chiediamo alla provincia della Spezia ed alla Regione Liguria che si facciano carico, nelle sedi competenti, di portare avanti una moratoria contro il nucleare, che spiani la strada ad un’Unione Europea senza centrali atomiche e verso un’energia pulita e sicura per la salute dei cittadini.
Rifondazione Comunista La Spezia
Solidarietà a Tele Liguria Sud, il governo trovi immediatamente la soluzione per salvare le emittenti locali
20 agosto 2011, by admin
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Rifondazione Comunista della Spezia si unisce al coro di protesta e di solidarietà verso i giornalisti e i dirigenti di Tele Liguria Sud, storica testata televisiva spezzina che rischia di chiudere (assieme a molte altre nel panorama nazionale) a seguito della redistribuzione delle frequenze sul digitale terrestre.
Sarebbe una grave perdita per i cittadini spezzini dato l’importante servizio offerto da oltre trent’anni dall’emittente locale di piazza Europa. In tempi di quasi monopolio culturale e di stampa, le tv territoriali rappresentano una boccata d’ossigeno alla quale moltissime persone fanno riferimento per essere informate sugli avvenimenti del proprio territorio.
Con questo provvedimento il governo Berlusconi, già titolare del duopolio Rai-Mediaset, autore nel 2004 della famigerata “legge-Gasparri”, ucciderebbe gran parte di quel sottobosco televisivo che non risponde al proprio controllo, contribuendo così a consolidare sempre più quel regime mediatico di fatto già esistente in Italia da molti anni.
Per questo Rifondazione Comunista chiede al governo un’immediata soluzione nella speranza che un’emittente come Tls possa continuare nel suo prezioso servizio quotidiano d’informazione ai cittadini della nostra provincia.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale della Spezia
Lo spot nucleare è ingannevole. Altra tegola su politica energetica cialtrona, altri soldi pubblici buttati al vento
24 febbraio 2011, by admin
Archiviato in Ambiente, Primo piano
Il Giurì dell’Istituto per l’autodisciplina della pubblicità ha dichiarato che lo spot nucleare diffuso dal Forum Nucleare Italiano è ingannevole, decretando che non deve essere più trasmesso, perchè in contrasto con il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Quante volte abbiamo visto la partita a scacchi fra un giocatore favorevole ed uno contrario al nucleare in onda in Tv?
L’Istituto per l’autodisciplina della pubblicità è formato da operatori ed imprese della comunicazione e della pubblicità, non da attivisti anti-atomo che sostengono che la comunicazione dello spot fa dichiarazione o rappresentazione tali da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.
Acclarata l’“ingannevolezza” dello spot filo nucleare bisognerebbe informare di ciò, uno per uno, i 130.000 utenti che l’hanno visto su Youtube ed i milioni di telespettatori cui è stato somministrato, informando loro anche del fatto che è costato 6 milioni di euro di soldi pubblici, inganno e beffa compresi. L’ennesima dimostrazione della cialtroneria del governo Berlusconi che sta facendo morire questo paese nel totale assenza di politiche energetiche e industriali serie.
Questo paese non può sostenere ancora per molto il peso delle stupidaggini di un governo simile: dimissioni!
QUESTO SPOT E’ INGANNEVOLE!
Il Governo contro i lavoratori pubblici! Ora basta, paghi chi non ha mai pagato
5 giugno 2010, by admin
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I provvedimenti decisi dal Governo sono una vera mannaia che colpisce i lavoratori pubblici e quel poco che é rimasto in piedi dello Stato Sociale.
Dopo aver preparato il terreno con due anni di vergognosa campagna del Ministro Brunetta contro i lavoratori pubblici, il Governo manda a dire al Paese che la colpa della crisi non é delle Banche, della speculazione, dei super-manager strapagati ed incapaci, della corruzione dilagante ma dei lavoratori e della spesa sociale.
L’attacco é pesantissimo:
- Il blocco dei contratti fino al 2013 provocherà una forte riduzione del potere d’acquisto degli stipendi di fronte all’inflazione e all’aumento dei prezzi.
- I lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione dovranno aspettare più di sei mesi a causa dello spostamento delle “finestre” e subiranno lo slittamento nel pagamento delle loro liquidazioni.
- Il taglio del 50% delle risorse utilizzate nel 2009 per il pagamento dei salari dei precari provocherà un’ondata di licenziamenti. Una scelta scellerata che, oltre a mettere in mezzo alla strada migliaia di lavoratori, produrrà un drastico peggioramento della qualità e dell’efficienza della Pubblica Amministrazione.
- E’ questa, d’altra parte, la scelta del Governo: il forte taglio delle risorse disponibili e dei trasferimenti agli Enti locali provocherà la riduzione dei servizi erogati ai cittadini – a partire da Scuola e Sanità – l’aumento delle tariffe, nuove privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico.
Nessuna misura é invece prevista per contrastare l’evasione fiscale, che é fortemente aumentata nell’ultimo anno, ed anzi gli evasori verranno premiati con un nuovo condono edilizio.
Questa manovra é inaccettabile e non é un caso che abbia ricevuto il plauso di Confindustria, cioè del nemico n. 1 dei lavoratori italiani.
A chi, anche nei partiti di un’opposizione parlamentare assai morbida e nel movimento sindacale, invita a fare sacrifici, occorre rispondere che i lavoratori hanno già dato.
E che le risorse necessarie ad uscire dalla crisi possono essere trovate con misure appropriate nei confronti dei grandi patrimoni, della speculazione finanziaria, dell’evasione fiscale e contributiva e magari riducendo le inutili e dannose spese militari, delle quali nessuno parla, ma che aumentano di anno in anno.
Lavoratori respingiamo con la lotta la manovra antipopolare del Governo.
Volantino contro il governo - (doc - 37.5 KB)
Demagogia vergognosa sull’altare elettorale: Panigaglia
4 marzo 2010, by admin
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E’ bastata una scintilla per giustificare la polemica più becera: Schiffini annuncia l’appoggio a Burlando e si scatena l’inferno su Panigaglia. Rifondazione comunista denuncia per l’ennesima volta la sciatta speculazione, questa volta elettorale, che viene fatta su un tema importantissimo per la provincia, sottolineando la pochezza con cui il PdL utilizza questioni centrali senza dare risposte ma solo facendo demagogia senza mai entrare nel merito delle questioni.
In tema di legalità, Panigaglia è in totale incongruenza con i tre livelli di pianificazione urbanistica: il Piano Territoriale di Coordinamento Paesaggistico della Regione Liguria prevede interventi che “non comportino aumento della capacità di stoccaggio esistente“ (provvedimento Regione Liguria protoc. N. 153980/2674), il Piano Territoriale di Coordinamento provinciale della Spezia fissa addirittura “al 21 Maggio 2013 “ i termini della “validità della concessione relativa all’esercizio dell’impianto.” ed il Piano Urbanistico Comunale (Porto Venere) vigente destina l’area della baia, occupata dalla Snam, a zona industriale (D1), nella quale non risulta ammessa espansione delle attrezzature e degli impianti esistenti. Cos’hanno da dire Asti e Gatti agli elettori su questo? Nulla naturalmente se non la dimostrazione che per le loro le vertenze territoriali sono solo carne da macello da immolare sull’altare della campagna elettorale.
E che dire sul fatto che l’UE ha iscritto a ruolo il reclamo presentato da associazioni nazionali e comitati locali sulla violazione di numerose norme comunitarie in relazione alla procedura di valutazione di impatto ambientale del rigassificatore di Panigaglia, ritenendo fondati i presupposti di diritto comunitario, e che probabilmente sfocerà in un ennesima procedura di infrazione contro l’Italia, sottolineando così la sciatteria con cui il governo Berlusconi sta ignorando i temi ambientali ed energetici? Che Asti e Gatti ignorino tale fatto, strumentalizzando tutto e tutti per un pugno di voti, li qualifica, oppure, nel caso non ne fossero a conoscenza, si allineerebbero alla cialtroneria dimostrata dal governo del loro comandante in capo, il sultano Silvio.
In tema di occupazione negli accordi stipulati nel 1994, e ribaditi nel 1996, venivano stabiliti un minimo di 150 unità lavorative dirette e nel 2002 le parti sociali sottoscrivono unilateralmente un nuovo accordo occupazionale che porta a circa 100 unità lavorative le presenze in stabilimento. Il progetto d’ampliamento produrrà all’incirca 5/6 nuovi posti di lavoro, si desume che il tema occupazionale è utilizzato più come deterrente piuttosto che come reale questione, perlopiù disattesa quando venne posta all’ordine del giorno. Dov’erano allora Asti e Gatti? Dormivano o stavano maturando la loro sensibilità sui temi del lavoro?
In tema di progettualità e di sicurezza restano inattesi due nodi: chi paga il dragaggio di oltre 2 milioni di metri cubi di fanghi, rifiuti speciali da asportare per far passare le supergasiere, e come sarà possibile rendere sicuro un impianto sottoposto alla “direttiva Seveso”? Il centrodestra dovrebbe ricordare che i commissari prefettizi spezzini hanno evidenziato che, soprattutto per quanto concerne i problemi legati alle navi in concomitanza con la base navale, potrebbe costituire un elemento target terroristico sensibile. Nessuno sottolinea il fatto che la statale di Porto Venere è un arteria obsoleta, pericolosa ed insufficiente a gestire eventuali emergenze?
Il punto è tutto politico: perché, a partire dal governo Berlusconi, non vi è ombra di un piano energetico nazionale in cui si dica di quanta energia abbiamo bisogno? Perché nessuno dice quanta energia da fonti rinnovabili potrebbe essere prodotta a parità di investimenti su impianti per lo più inutili se non a fini speculativi? Asti, Gatti e chiunque altro nel centrodestra ha sempre fugato a queste semplici domande, forse nell’imbarazzo dell’assenza di risposte.
Ad Asti, che ha deliziato i cittadini spezzini (e mondiali anche, visto che sono reperibili su youtube!), con le sue performance da circo in consiglio comunale, consigliamo di informarsi sul tema, probabilmente ignorando che più del 40% del gas in Italia è consumato per uso domestico, “disperso” nelle abitazioni mal costruite e riscaldate (o refrigerate) con impianti obsoleti. Non sarebbe meglio porsi il problema di come sprecare meno energia piuttosto che produrne di più?
Rifondazione comunista ritiene che il nostro territorio deve poter avere la possibilità di progettare un futuro sostenibile, che deve andare oltre gli interessi specifici ma che deve tener conto degli interessi collettivi. Un altro sviluppo è possibile, ci sono tutti i presupposti perché si possa tentare una riconversione produttiva del nostro territorio, a partire dai vettori energetici fino alla corretta gestione dei cicli idrici e dei rifiuti, questa è la grande sfida che ci attende. Certo è che occorre la capacità di vedere un futuro, non certo l’energia di speculare sulla pelle della gente e dei lavoratori come ha dimostrato fin’ora il centrodestra.