Claudio Grassi: “L’importanza del voto ligure!”

 

A fine maggio si voterà in sette regioni. Sarà un test elettorale molto importante. Ma tra queste regioni il risultato della Liguria sarà importantissimo per il futuro della sinistra italiana.rete

Lo coglie con grande lucidità, su Repubblica di oggi, Stefano Folli: “…se in una regione rossa la sinistra anti-renziana dimostrasse di avere consenso, lo schema potrebbe ripetersi su scala nazionale. L’ipotesi di una Linke italiana si farebbe meno remoto e per il “partito della nazione”, ancora in fase di rodaggio, il futuro sarebbe meno roseo.

In effetti in Liguria si è creata una lista – Rete a Sinistra – con candidato presidente Luca Pastorino che, oltre a raccogliere SEL, Rifondazione, associazioni importanti come la comunità di Don Gallo, vede presenti, a partire dalla figura del candidato presidente, fuorusciti dal Pd. La lista ha il sostegno esplicito di Sergio Cofferati, Pippo Civati e Stefano Fassina.

Un successo di questa lista incoraggerebbe la minoranza del Pd, in contrasto sempre più netto con Renzi, ad uscire dal partito e a costituire assieme agli altri soggetti della sinistra quella forza politica che manca nel nostro Paese e che, come giustamente sottolinea Fassina in una intervista a Repubblica di oggi, si ponga prioritariamente l’obiettivo di dare una rappresentanza politica al mondo del lavoro

Lavoriamo, quindi, affinché in tutte e sette le regioni abbiano un successo le liste della Sinistra Unita, ma prestiamo grande attenzione al voto ligure. Anche per questo risulta assolutamente incomprensibile e politicamente sbagliato il fatto che si presenti anche un’altra lista a sinistra oltre a Rete a Sinistra e cioè l’Altra Liguria.

Al di là di punti di vista diversi – che possono anche esserci su singole questioni – penso che a nessuno, che abbia a cuore la costruzione di una sinistra unita, possa sfuggire l’importanza di fare convergere il proprio voto nella lista unitaria di Rete a Sinistra In modo che essa ottenga un buon risultato.Tra l’altro le liste sono ricche di candidate e candidati che, se abitassi in Liguria, voterei molto volentieri a partire da Agostino Gianelli “Ciccio” di Genova, amico oltre che compagno da una vita, oppure Marco Ravera a Savona o Massimo Lombardi a La Spezia, ottimi compagni.
Claudio Grassi,
direzione nazionale Rifondazione Comunista,
già senatore Prc

Claudio Grassi: “Aldo, un Compagno pieno di vita e di passione”

10 marzo 2015, by  
Archiviato in Partito, Primo piano, Società

 

Esattamente 10 anni fa ci lasciava il compagno Aldo Lombardi. Una morte improvvisa. Era pieno di vita ed aveva ancora tante cose da fare. Era segretario della Spezia di Rifondazione Comunista, partito di cui è stato uno dei fondatori. Ci siamo conosciuti prima della nascita di Rifondazione poiché Aldo, assieme ad altri del Pci, consapevole della mutazione irreversibile di quel partito, aveva iniziato ad organizzare il dissenso interno. Erano gli anni 80. Ci si vedeva a Milano, nella sede della cooperativa Aurora, dove veniva prodotta anche la rivista Interstampa, giornale che funzionò come primo strumento di organizzazione di quella che sarà chiamata, un po’ rozzamente, la corrente cossuttiana.
Ma ad Aldo interessava più la dimensione locale di quella nazionale. Era molto legato alla sua città e in essa svolse la parte prevalente del suo impegno politico e culturale.

Si anche culturale perché Aldo aveva mille interessi. Scriveva poesie, amava la pittura. Ricordo che quando comprammo la sede di Rifondazione di Spezia chiamò a raccolta i migliori pittori spezzini e fece una mostra per finanziare l’acquisto della sede stessa. Fu un successo straordinario. Uno di quei quadri me lo volle regalare e lo conservo appeso nella mia casa.
Assieme abbiamo fatto tante battaglie, anche interne al partito. Nonostante provenissimo entrambi dall’area cossuttiana non seguimmo Armando nella scissione del 1998. Non fu una scelta facile e ricordo i tormenti di Aldo per quella prima pesante divisione del partito. Ci trovammo poi nel 2002 insieme a sostenere i 4 emendamenti nel congresso di Rimini. Aldo Lombardi era uomo di parte, sceglieva sempre. Ma non era un uomo di corrente. Per lui al primo posto vi era sempre il partito. Lo stesso rapporto affettuoso che ha sempre avuto con Bertinotti, nonostante i dissensi, lo dimostra. Aldo è morto il giorno dopo la conclusione del Congresso di Venezia. Congresso di scontro durissimo che Aldo visse con estrema sofferenza.

Il suo contributo è stato straordinario. Lo ricordo sempre in movimento, sempre con delle cose da fare, pieno di idee, una forza della natura. Per lui non esistevano argomenti di cui non ci si doveva occupare. Infatti la credibilità e la forza del Prc in quegli anni a Spezia era veramente importante.
Se dovessi dire qual è il messaggio più importante che ci lascia vita di Aldo direi che è il modo con cui ha fatto politica: onesto, disinteressato, allegro, pieno di passione. Non ha mai lavorato per sé, ma per le idee in cui credeva. Per tutto questo e tanto altro l’impegno politico di Aldo Lombardi sarebbe un esempio da seguire anche oggi, in un momento in cui anche la politica viene vissuta, quasi da tutti, come strumento di affermazione personale. Aldo ci ha insegnato il contrario e, anche per questo, lo ricordiamo con straordinario affetto e grande riconoscenza.

Claudio Grassi, 

Direzione nazionale Rifondazione Comunista, già senatore Prc