“Cordoglio per la vittima della tragedia all’Rsa San Vincenzo, ripensare a un nuovo modello di sanità pubblica”

25 luglio 2020, by  
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Rifondazione Comunista spezzina esprime profondo cordoglio per l’anziana vittima della tragedia di questa notte accaduta nella Rsa San Vincenzo del Canaletto. 

Siamo vicini alle famiglie degli anziani coinvolti e ai lavoratori della struttura. Prima di giudizi nel merito è giusto attendere le conclusioni delle indagini per chiarire le cause di questo incendio che ha portato la morte a una persona e alla grave intossicazione di altre quattro.
Una tragedia che coinvolge la parte della popolazione certamente più fragile e pone ancora una volta in evidenza il problema più scottante emerso in questi mesi di grave emergenza, quello della sanità spezzina e ligure.
La fortissima carenza di medici e infermieri in Asl 5 denunciata in questi giorni sulla stampa dalla dottoressa Michela Ardini, la pessima gestione dell’emergenza Covid-19, la mancanza di una struttura ospedaliera adeguata e il pericoloso interesse della politica alla privatizzazione spinge a chiedere a gran voce un’inversione a U della gestione della sanità.
Che dovrà essere necessariamente potenziata, finanziata, ben amministrata e soprattutto pubblica. Prima che sia troppo tardi.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Vicini al personale infermieristico spezzino, situazione intollerabile di sotto organico”

12 novembre 2016, by  
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista raccoglie l’allarme lanciato dal personale sanitario spezzino circa il blocco delle assunzioni degli infermieri deciso dall’assessore regionale Sonia Viale.

 
Non è possibile lasciare i nostri ospedali perennemente sotto organico, complicando così un servizio pubblico già deficitario per via dei numerosi tagli alla sanità operati negli anni.
 
Oltre a comportare un aggravio enorme di lavoro per i dipendenti in carica, ciò comporta un disservizio evidente ai cittadini della nostra provincia, che sempre più spesso fuggono verso le strutture toscane o di altre regioni.
 
Invece che combattere i continui sprechi della sanità, si preferisce, nel nome del bilancio, evitare di dare lavoro a giovani infermieri e penalizzare i pazienti. A questo gioco non ci stiamo.
 
L’amministrazione Toti e l’Asl 5 provvedano a rinforzare l’organico e a porre fine a questa situazione divenuta oramai intollerabile. Rifondazione si farà carico di chiedere immediatamente ai sindaci spezzini di riferire in consiglio comunale.
 
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Fermiamo lo sfascio della sanità ligure”: iniziativa di Rifondazione all’Urban Center

26 marzo 2015, by  
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La sanità è un tema sempre attuale, soprattutto in una provincia, quella spezzina, in cui le occasioni per il dibattito davvero non mancano. I ritardi nel trasferimento della “Don Gnocchi” da Sarzana alla Spezia, il Pronto soccorso che si ingolfa di ambulanze, la carenza ormai cronica di personale medico e infermieristico, un ospedale nuovo che è ancora da vedere iniziare e che andrà a sostituire due strutture sanitarie vecchie, fatiscenti, inadatte ad ospitare una sanità che pure, a livello clinico, risulta in linea con i parametri nazionali e tra le migliori della Liguria.
Il quadro è complesso e offre spunti a non finire, così la federazione spezzina di Rifondazione Comunista ha deciso di organizzare un convegno per domani, giovedì 26 marzo, alle 17.30 negli spazi dell’Urban Center (via Carpenino).
Il titolo, ‘Fermiamo lo sfascio della sanità in Liguria’, la dice lunga su quale sarà il tenore degli interventi.

Parteciperanno Carla Mastrantonio per la segreteria della Cgil, Arturo Fortunati, ex consigliere regionale da sempre attento alle tematiche legate alla salute, il consigliere comunale Giulio Guerri, il segretario provinciale di Rifondazione Massimo Lombardi, i medici Mariano Mij e Giuseppe Agrimi. Coordina il consigliere comunale di Rifondazione, Edmondo Bucchioni.

Abbiamo voluto organizzare un’iniziativa plurale, che potesse raccogliere idee diverse con le quali poter tracciare la strada per uscire dalla crisi della sanità regionale tenendo come caposaldo assoluto il diritto alla salute, mentre vediamo che ci sono sempre più cittadino che fanno fatica ad accedere alle cure mediche. Per questo – afferma Lombardi – rilanciamo il grido d’allarme lanciato dal primario del Pronto soccorso, Gianfranco Mazzotta: ‘Spezzini indignatevi!. Le condizioni in cui operano medici e infermieri sono drammatiche, li ringraziamo per il loro impegno, ma bisogna cambiare radicalmente l’approccio ai problemi della sanità locale. Non è con le provocazioni come quella lanciata recentemente dal sindaco che si risolvono le cose“.
Massimo Federici aveva annunciato di voler imporre con un’ordinanza l’assunzione di personale da parte della Asl, non arrivando la deroga da parte della Regione. Una dichiarazione che era stata motivo di scontro con l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo.
Montaldo – interviene Jacopo Ricciardi, membro della segreteria regionale di Rifondazione comunista – è stato critico anche nei confronti della legge sui primari voluta dal Pd. Ha ragione il nostro segretario regionale, Marco Ravera: questa norma è un regalo che il Pd renziano ha fatto ai primari. Nonostante i numerosi scontri del passato, anche in considerazione della posizione che ha tenuto su questa vicenda, abbiamo invitato l’assessore regionale a partecipare al nostro incontro di domani“.

Intanto Lombardi annuncia che, raccogliendo la volontà di alcuni cittadini, sarà presto presentato un esposto alla magistratura per quel che riguarda l’innalzamento dell’ultimo piano dell’ospedale del Felettino, un intervento costato 4 milioni di euro “e mai utilizzato“.
Solo oggi questi cittadini sono giunti in possesso delle informazioni necessarie per presentare un esposto consistente, quindi, nonostante sia passato molto tempo chiederemo ai magistrati di indagare sulla progettazione, il finanziamento, la realizzazione e le verifiche di quell’opera che rappresenta un enorme spreco di denaro pubblico“, conclude Lombardi.

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