“Pucciarelli è al governo e deve rispondere, l’Italia non può commerciare armi con paesi che non rispettano i diritti più elementari”

16 aprile 2021, by  
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La replica della Lega a Rifondazione sul caso del militare egiziano fuggito da Spezia dopo l’accusa di violenza sessuale è a dir poco ridicola. La classica toppa peggiore del buco. Con abile mossa da campionessa di slalom la sottosegretaria alla Difesa, tramite la sua portavoce, fa demandare la bollente pratica ad un altro ministero, quello degli Esteri. Davvero un bel modo di assumersi le responsabilità di governo (che ovviamente tace, ministro Guerini, targato Pd, compreso).
 
Noi intendiamo tranquillizzare la stessa senatrice: la federazione provinciale Prc non ha “un’ossessione” nei suoi confronti. E’ lei che rappresenta la Lega, il governo Draghi e pure la cittadinanza spezzina, essendo stata eletta nella nostra circoscrizione. E’ lei che deve rendere conto alla popolazione italiana (e soprattutto alla ragazza spezzina oltraggiata dal tentativo di stupro) di quanto accaduto nei giorni scorsi nella nostra città.
Aggiungiamo che l’ennesima figuraccia internazionale con un paese a dir poco discusso come l’Egitto fa il paio con quanto candidamente espresso dallo stesso Draghi nei confronti della Turchia, altro stato con un regime autoritario con cui l’Italia cui fa affari. Eppure, come ribadito da Amnesty International e Rete Pace e disarmo, tutto questo è contrario alle norme internazionali sul commercio di armi.
Un commercio che come partito abbiamo più volte denunciato: Spezia è infatti tristemente nota come una delle “capitali” internazionali delle armi da guerra e ospita da anni, all’interno dell’arsenale militare SeaFuture, una lugubre fiera dell’orrore a cui vengono invitate con i massimi onori tutte le Marine Militari del mondo, comprese e soprattutto quelle del mondo arabo protagoniste di vari scenari di guerre e conflitti.
Si pensa di perpetrare anche quest’anno, questi inviti? Sarebbe ora di cominciare una seria discussione generale sull’argomento, invece di nascondersi dietro all’ipocrisia e alle logiche del peggiore capitalismo.
Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia

Cassa integrazione per quaranta dipendenti Intermarine, Prc/Fds La Spezia: “Sfruttata subito la nuova legge Fornero sui licenziamenti?

4 luglio 2012, by  
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La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista/Fds esprime forte preoccupazione per la difficile situazione venutasi a creare nell’azienda Intermarine, una delle più importanti realtà lavorative del panorama provinciale. Infatti, di concerto con le organizzazioni sindacali di categoria, l’azienda si avvia alla messa in cassa integrazione di circa quaranta dipendenti, come verrà confermato domani mattina nell’incontro tra i sindacati e il primo cittadino di Sarzana Massimo Caleo.

Rifondazione Comunista esprime anzittutto solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori Intermarine e ai tantissimi lavoratori delle imprese in appalto e dell’indotto che entrerebbero a loro volta in crisi e con essi l’intera economia locale.

Al nostro territorio Intermarine ha dato molto sia in termini produttivi che di occupazione, ma ha anche preso molto, tracontributi pubblici, statali e regionali, compreso l’ultimo accordo stipulato con i comuni di Sarzana e Ameglia, la Provincia della Spezia e l’Ente Parco Montemarcello-Magra riguardo alla possibilità di ampliamento del cantiere.

Temiamo che ci possa essere in atto una speculazione e domandiamo alle istituzioni di ogni livello di intervenire subito a fianco dei sindacati generali che a loro volta, di concerto con quelli di categoria, si facciano carico del gravoso problema.

Inoltre non è chiaro quale sia l’orizzonte strategico dell’azienda, che giustifica questo doloroso taglio di personale con una presunta crisi di liquidità. L’amministratore delegato Colaninno, in visita ai cantieri due mesi orsono, aveva dichiarato di avanzare dallo stato italiano crediti per circa 30 milioni di euro. Se è questo il problema chiediamo che lo stato sblocchi subito tali fondi e si impedisca la cassa integrazione.

Pensando invece male si può immaginare che sia in atto una vera strategia aziendale di riduzione del personale, magari approfittando della nuova legge Fornero (che ha abolito l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori) appena pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.

Una legge vergognosa che il parlamento ha approvato in maniera bipartizan, e che ha trovato l’opposizione di sindacati e forze politiche come Rifondazione avverse alle disastrose politiche del governo Monti.

Proprio oggi il parlamento bipartizanamente ha votato compatto contro la mozione di sfiducia al ministro Fornero, la stessa che aveva dichiarato che “il lavoro non è un diritto“. La politica ha dunque dimostrato, per l’ennesima volta, di non stare dalla parte dei lavoratori. E’ ora che torni a farlo, nell’interesse dei cittadini e non delle lobbby economiche.

Rifondazione Comunista/Fds La Spezia

Agenda elettorale Fds La Spezia: oggi incontro con i lavoratori spezzini e comizio di Oliviero Diliberto alle 17 in piazza Mentana

 

Prosegue la campagna elettorale della Fds La Spezia nelle battute conclusive in attesa del voto di domenica e lunedì prossimi.

Mercoledì 2 maggio in mattinata i candidati Simona Cossu, Edmondo Bucchioni e Diego Ravera incontreranno i lavoratori di San Marco, Intermarine, Comdata e Fincantieri, mentre alle 17 in piazza Mentana si terrà il comizio di Oliviero Diliberto, segretario nazionale Pdci/Fds.

L’intervento di Diliberto si concentrerà sulle tematiche del lavoro e dei diritti, cercando di proporre soluzioni percorribili per uscire dalla crisi svoltando a sinistra. I comunisti invitano tutti gli spezzini a partecipare: anche nella nostra città è importante che la sinistra sia più forte e più unita perché soltanto uniti abbiamo la forza di proporre una soluzione alla crisi economica basata su crescita, redistribuzione del reddito e abbattimento della precarietà”.

All’iniziativa parteciperanno anche i candidati della lista della Federazione della Sinistra.

Questa l’agenda della giornata:

Ore 7 incontro con i lavoratori di San Marco e Intermarine

Ore 8 incontro con i lavoratori del Call Center Comdata

Ore 11.30 incontro con i lavoratori della Fincantieri del Muggiano
Ore 17 comizio di Oliviero Diliberto in piazza Mentana
Federazione della Sinistra La Spezia

Di ottimismo si può morire, ma qui è crisi nera

2 aprile 2010, by  
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La conferenza stampa della CGIL Liguria a commento dei dati ISTAT sulle dinamiche occupazionali nella nostra regione nel 2009 è allarmante.

Per come dipingono la situazione Confindustria e Governo vien da dire che di ottimismo si potrebbe morire, tant’è che con l’ottimismo non si può andare a far la spesa! A chi sostiene che la crisi è ormai dietro l’angolo, i numeri dell’ISTAT fuggono ogni dubbio. Il tasso di disoccupazione sale ancora (+0,1% in più rispetto a dicembre 2009, fissandosi al 8,6%) ma con ottimismo risulta +1,3% rispetto ad un anno fa: il dato peggiore dell’occupazione dal gennaio 2004,  inizio delle serie storiche Istat, con un calo del numero degli occupati di 307.000 unità in un anno.

Sulla base delle informazioni finora disponibili, il numero di occupati a gennaio 2010 è pari a 22 milioni 904 mila unità (appunto -1,3% rispetto a gennaio 2009) e da rilevare la crescita del tasso di disoccupazione giovanile (26,8%) di +0,3% rispetto al mese precedente e di +2,6% rispetto ad un anno fa. Cresce anche il numero delle persone in cerca di occupazione (+0,2% rispetto al dicembre 2009 e +18,5% rispetto ad un anno fa) che risulta ad oggi pari a 2 milioni 144 mila unità. Il Pil cala del 5% nel 2009 (peggior dato dall’inizio delle rilevazioni, il 1971).

Nella Provincia della Spezia si sono persi circa 2000 posti di lavoro: Ex San Giorgio, Riva Ferretti, Fincantieri, Intermarine, Comdata, Officine Cargo, il settore edile.

Dati che dovrebbero spingere senza indugi a mettere in atto provvedimenti anticiclici per porvi rimedio cogliendo al tempo stesso l’opportunità di mettere mano agli interventi necessari ad ottemperare gli impegni che il nostro paese ha nei confronti dell’Unione europea, quali il 20-20-20. Ma quello che si rileva è che la politica prioritaria perseguita dal governo Berlusconi è fatta di soli annunci, mentre i padroni di Confindustria quando non delocalizzano in un paese dove pagano il “costo del lavoro” la metà, chiedono, come Rao alla Spezia, moratorie sulle tasse, o altri benefici come ha fatto Sammartano o addirittura interferire pesantemente con certe scelte strategiche come fece Papi, mentendo sapendo di mentire quando definì la raccolta differenziata economicamente ed ambientalmente

E’ il caso che la classe dirigente di questa provincia scuota il sistema e mette i responsabili di questa stagnazione locale di fronte alle proprie responsabilità e che si cambi modalità di agire: la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una missione assoluta, che deve diventare una risorsa per il territorio in termini di professionalità e competenze, così come la corretta gestione del ciclo dei rifiuti è e deve diventare un volano occupazionale in termini di operatori e di sviluppo del settore del riciclo, della riparazione e del riutilizzo, allo stesso modo occorre investire nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico.

ISTAT