Riprendiamoci la città! Spezzini in piazza per l’ambiente

22 febbraio 2014, by  
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Questa mattina, presidio ambientalista sotto la Prefettura spezzina e in piazza Verdi. Circa 120 persone, tra le quali i rappresentati di associazioni come Legambiente, Italia Nostra, Murati Vivi e SpeziaViaDalCarbone, hanno presto parte all’evento significativamente intitolato “Riprendiamoci la città”.

E’ stato chiesto al Prefetto Forlani che i dati ambientali spezzini siano di facile consultazione e resi pubblici in tempo reale: una minima pretesa, nel 2014. Tra la folla, tante parole dedicate alle recenti rilevazioni di Arpal sui moli spezzini. “Come mai queste analisi a poche ore dalle rassicurazione di Forcieri?”, la domanda di molti.

Soddisfatto Stefano Sarti di Legambiente: “Un evento importante – ha detto – è importante sensibilizzare la città su questi temi. Da segnalare la buona affluenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Bertelà di SpeziaViaDalCarbone, molto critico verso le istituzioni e la pigra esposizione dei dati ambientali. Nessuna bandiera politica, ma naturalmente il presidio non era chiuso agli esponenti dei partiti. C’era, come privato cittadino, Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. “L’ambiente prescinde dall’appartenenza politica – ha dichiarato – siamo qua per il futuro dei nostri figli”.

Lunedì prossimo alle 18 al parco Sabrina presso l’area verde di Pagliari, tutti convocati per discutere della grande manifestazione contro le ombre ambientali spezzine del 1° marzo.

www.gazzettadellaspezia.it

Magra e Vara: invece delle ruspe nei fiumi, si abbattano abusi e si liberino le tombinature

3 febbraio 2012, by  
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Le associazioni ambientaliste hanno pienamente ragione su ciò che sta avvenendo lungo i nostri fiumi, Vara e Magra, uno scempio in nome della peggiore demagogia politica ed della più profonda ignoranza tecnica.

Così Rifondazione Comunista si associa all’allarme lanciato da Italia Nostra, Legambiente, Lipu-Bird Life e Wwf.

Chi ha dato ordinanza di disboscare vegetazione viva e vcostruire argini senza una visione globale delle criticità del bacino idrografico l’ha fatto in totale spregio di ogni buon senso – continua la nota di Rifondazione – e delle tonnellate di elaborazione scientifica prodotta da istituti di ricerca, università e autorità di bacino. La sconcertante realtà è che alcuni sindaci, da Follo ad Arcola, preferiscono raccattare un pugno di voti con azioni populistiche e prive di ogni utilità pratica, piuttosto che affrontare la complessità dei problemi.

Questo autoritarismo nel fare delle aree fluviali un vero scempio non si è posto quando c’era da rimuovere capannoni o discariche abusive, talvolta con presenza di amianto. Così come tanta solerzia non è stata posta in uno dei veri problemi relativi all’emergenza idraulica del nostro territorio, ovvero lo stato dei torrenti e canali affluenti, spesso tombinati o in stato di totale abbandono. Così la stessa energia non è stata posta quando c’era da verificare se scantinati si trasformavano in rustici abitabili.

Oggi questa cattiva politica soddisfa la pancia di quei cittadini giustamente esausti dalle loro stesse mancanze, e per ovviarvi puntano a trovate da prima pagina. Ma la realtà è che in questi anni si è preferito concessionare cubature di cemento per fare cassa con oneri e lasciare che il territorio sia abbandonato a se stesso, vergognosamente imputanto le cause alluvionali a chi addirittura tutto ciò lo ha sempre denunciato.

Se questi sindaci hanno davvero il coraggio delle loro azioni emettano immediatamente ordinanza di abbattimento degli abusi sui territori, puliscano e liberino dalla cementificazione le tombinature dei canali e procedano a bloccare ulteriori costruzioni. Ad Ortonovo come alla Spezia, Rifondazione è fautrice di questa politica.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia