Sciopero della scuola: “Il governo risponda con i fatti. Più soldi e assunzioni per la scuola pubblica”

9 giugno 2020, by  
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Lo sciopero della scuola proclamato da CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda ha una piattaforma che mette al centro giustamente la richiesta di risorse adeguate per ridurre il numero di alunne/i per classe, l’assunzione del personale necessario, interventi sull’edilizia scolastica. Tutte rivendicazioni che come partito avanziamo da lungo tempo.
La mancanza di risorse adeguate è una delle conseguenze di una politica di centrodestra e centrosinistra che nel corso degli ultimi venti anni ha perseguito obiettivi assai diversi da quelli sanciti dalla Costituzione. L’Italia oggi è agli ultimi posti tra i paesi più industrializzati per diplomati e laureati.
Non è accettabile una ripresa dell’anno scolastico a settembre in cui non sia garantito il rapporto diretto tra insegnanti e alunne/i nella sicurezza rispetto al contagio. Non è ipotizzabile il proseguire col ricorso alla “didattica a distanza” né il mantenimento di classi sovraffollate. Salutiamo come assai positivo che il mondo della scuola non si rassegni. Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero di  oggi e tutte le mobilitazioni che puntano a ripristinare il valore costituzionale del sistema d’istruzione. Allo sciopero il governo risponda con i fatti e non dica che i soldi non ci sono. Si tassino le grandi ricchezze con una patrimoniale, si combatta sul serio l’evasione con una tassazione progressiva, non si facciano regali a grandi imprese, si taglino sprechi come le spese militari e gli F35 e le grandi opere inutili e dannose. La si smetta di finanziare scuole private che neanche assumono insegnanti costretti a lavorare come partite IVA.
Maurizio Acerbo,
segretario nazionale 
Loredana Fraleone,
responsabile nazionale scuola
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea 

Vergassola (Prc La Spezia): “Lunedì tutti in piazza contro la scandalosa manovra Monti”

10 dicembre 2011, by  
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Quando si arriva a toccare il fondo, l’unica cosa positiva è che si può solo iniziare a risalire”.

Questa frase è il primo pensiero che viene in mente dopo l’approvazione di una manovra economica in perfetta continuità con l’operato dell’ultimo governo Berlusconi, ma che si permette anche di prendere il giro il Paese parlando di manovra ”salva italia”.

In realtà a essere salvati saranno i possessori dei grandi patrimoni in quanto la patrimoniale non è stata nemmeno presa in considerazione (nemmeno nella blanda versione di Confindustria). In più saranno salvate le imprese e le banche i cui debiti saranno coperti con i soldi pubblici.

Insomma saranno protetti sempre i soliti, mentre a pagare ci penserà la parte più debole del Paese, in quanto sono le pensioni (ma non quelle alte) l’agnello sacrificale di questa vergognosa manovra.

Per completare l’opera ecco l’aumento dell’Iva (di due punti!) e la tassa sugli immobili, oltre all’aumento della benzina.  Peggio di così non si poteva fare.

Mentre il Partito Democratico parla di una manovra ‘‘da aggiustare un pochino”, dimostrando con questa affermazione il motivo per il quale il Parlamento è senza opposizione da tre anni, NOI ESPRIMIAMO IL PIU’ FERMO E DECISO NO.

OPPOSIZIONE AL GOVERNO MONTI!

LUNEDI’ IN PIAZZA PER LO SCIOPERO GENERALE!

Filippo Vergassola

Coordinatore Dipartimento Scuola e Università

Rifondazione Comunista La Spezia