A sostegno del governo e del popolo greco!
10 febbraio 2015, by admin
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“Contro la Bce, contro la Troika al fianco del popolo greco”. E’ con questo slogan che si sono dati appuntamento in un luogo simbolo, ovvero davanti alla Banca d’Italia della Spezia, i sostenitori del popolo e del governo greco. Un presidio di solidarietà nei confronti della Grecia e contro le politiche di austerità e rigore volute dalla Germania della Merkel. A lanciare l’iniziativa Rifondazione, Sel, Partito Comunista d’Italia e l’Altra Liguria.
“Il popolo greco sta ricevendo dei ricatti da parte della Merkel, della Troika e dalla Banca centrale europea” – dice Jacopo Ricciardi, della segreteria regionale del partito di Rifondazione Comunista – “anche nel nostro piccolo, alla Spezia, abbiamo voluto organizzare un presidio unitario per essere vicini ad Alexis Tsipras, al governo e al suo popolo”.
Presente anche l’ex sindaco della Spezia, Giorgio Pagano: “Dobbiamo batterci al fianco del popolo greco non solo in nome delle esigenze di giustizia che la Grecia avanza, ma soprattutto in nome dell’Europa” – dichiara – “se non si raggiunge un accordo con il governo greco, l’Europa politica, economica e la democrazia stessa è a rischio”.
Durante il presidio, si è svolto un rapido flash mob con le maschere dei principali personaggi delle vicende economiche europee, da Junker alla Merkel, da Renzi al ministro greco all’economia Varoufakis.
“Manifestare al fianco del popolo greco” – dichiara Andrea Licari, dell’Altra Liguria – “non vuol dire solo manifestare per Alexis Tsipras e per la sua politica innovativa, ma significa lanciare un segnale forte a quel popolo che in questi anni è stato duramente colpito dalle politiche europee ingiuste della Troika. Allo stesso modo anche l’Italia è stata duramente colpita da queste politiche e quindi essere greci oggi significa essere europei in senso federale“.
Le recenti turbolenze politiche in Grecia e le elezioni anticipate hanno aumentato il rischio di un’uscita della Grecia dall’euro, una possibilità che tuttavia rimane improbabile.
“Non penso che la Grecia voglia uscire dall’euro” – dichiara Andrea Ornati coordinatore provinciale di Sel – “bensì voglia dire basta all’austerity e riportare l’economia nazionale, nel senso di investimenti, al centro del programma europeo“.
www.cittadellaspezia.com
18, 19, 20 luglio: al via da domani la prima “Festa Rossa” all’Arci di Casano a cura di Rifondazione e Officina Rossa
17 luglio 2014, by admin
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Al via da domani 18 luglio presso l’Arci-Cpo di Casano di Ortonovo la prima edizione della “Festa rossa” organizzato dal circolo Prc di Castelnuovo Magra/Ortonovo assieme alla neonata Officina Rossa/Spazio Popolare.
Tre serate di musica, dibattiti, iniziative e piatti tipici locali a prezzi popolari con cucina aperta dalle ore 19.30 (domenica apertura per il pranzo dalle ore 12). In attesa della festa provinciale di Rifondazione che si terrà la prossima settimana ai “Cachi” di Fiumaretta dal 24 al 27 luglio, tanti gli appuntamenti in programma per mantenere viva l’attenzione sui temi d’attualità e non mandare la politica in vacanza.
Si comincia domani alle 18.30 con il primo incontro “RICOSTRUIRE LA SINISTRA. Il progetto Officina Rossa e altri percorsi a sinistra” dove si racconterà appunto il progetto dell’Officina Rossa e di altre esperienze simili.
Parteciperanno all’incontro anche altre forze politiche come Comunisti Italiani, con Mario Greco, e Sel, con Vittorio Briganti.
Infine sarà presente il consigliere comunale di Massa Nicola Cavazzuti che porterà l’esperienza di “Sinistra per Massa”.
Si continua alle 21.30, con il concerto degli Psycho Pigs, gruppo proveniente da Dusseldorf che a seguire proporranno anche una sessione di dj set.
Sabato 19 è dedicato al tema del lavoro con il dibattito:“QUALE LAVORO? La situazione occupazionale nelle provincie di La Spezia e Massa Carrara” al quale parteciperanno Luca Simoni, responsabile provinciale lavoro del Prc La Spezia, e Paolo Gozzani, segretario provinciale Cgil Massa Carrara. La sera si ripete la musica dal vivo, sempre alle 21.30, quando sarà la volta dei mitici Los Caimanos con il loro original rock’n roll da Lerici.
Domenica doppia iniziativa: alle 18.30 l’incontro “SENZA TERRA, SENZA FUTURO. La situazione palestinese e la ripresa del conflitto” con il contributo del Coordinamento Freedom Flotilla di La Spezia-Massa Carrara.
Alle 21 grande appuntamento con l’incontro-dibattito “Unire la sinistra d’alternativa” con l’eurodeputata Eleonora Forenza, eletta lo scorso 25 maggio per “L’Altra Europa con Tsipras”.
Tutte le informazioni sulla festa si potranno trovare sulla pagina facebook “Officina Rossa”.
Per raggiungere l’Arc-Cpo di Casano: al semaforo di Dogana di Ortonovo sull’Aurelia andate verso Isola-Casano-Ortonovo; proseguite fino al Comune di Ortonovo in località Casano; a destra del palazzo comunale prendere la strada e dopo 200 metri siete arrivati.
Rifondazione Comunista Castelnuovo Magra/Ortonovo
Officina Rossa/Spazio Popolare
La soddisfazione per la lista Tsipras, Ricciardi: “Adesso occorre che la sinistra si unisca”
27 maggio 2014, by admin
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E a proposito della perfomance di Sarti, viene spontaneo chiedere quale sia il giudizio sul dato locale che si discosta molto dalla somma di Sel e Rifondazione alle ultime Amministrative, ma si avvicina a quella delle ultime Politiche.
Sugli esiti sorprendenti del voto Ricciardi non nasconde la meraviglia.
Moni Ovadia alla Spezia: “Tsipras è il buonsenso, gli altri dicono cose da pazzi”
2 maggio 2014, by admin
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Non siederà sulle poltrone di Bruxelles, come ha annunciato da tempo insieme a Barbara Spinelli e Adriano Prosperi, altri due nomi di spicco del panorama intellettuale italiano. Ma Moni Ovadia, attore, drammaturgo e tanto altro, non si risparmia certo nel sostenere la lista “L’altra Europa con Tsipras”‘. L’identità di pensiero con la sinistra è nota, la capacità oratoria è un marchio di fabbrica, sorprende la semplicità con la quale si destreggia in argomenti complessi come le politiche economiche degli Stati e dell’Unione europea. “Sono laureato in politica economica”, svela nel corso dell’incontro con la stampa che si è svolto questa mattina negli spazi del Distrò, locale di Via Marsala. Il primo pensiero dell’incontro, espresso da Jacopo Ricciardi, va alla famiglia di Federico Aldrovandi, verso la quale viene espressa solidarietà per gli applausi tributati ai poliziotti condannati per la morte del ragazzo.
Quindi la parola passa a Ovadia che spiega le ragioni della sua decisione di candidarsi in appoggio alla lista Tsipras: “Siamo di fronte a un orizzonte aperto per l’Europa. Purtroppo i nostri media l’hanno fatto diventare una burletta, con Berlusconi che ripete sempre lo stesso meccanismo: offende i giudici, rilascia dichiarazioni vergognose e si lascia andare a buffonate prevedibili. E intanto le televisioni e i giornali ne parlano, ne parlano, ne parlano. Ma i temi veri dell’Europa sono gravi, importanti. Se possiamo fare qualcosa di buono oggi, è in Europa, l’Italia è troppo compromessa. Per questo aderisco alla lista, non voglio fare carriera politica, sono un attivista e non ho mai avuto una tessera di partito”.
Perché proprio ora Moni Ovadia abbia deciso di scendere in campo appoggiando l’elezioni di Alexis Tsipras e dei candidati italiani è presto detto. “In questo momento è comparsa una novità enorme: un gruppo di sinistra è divenuto il partito di maggioranza relativa in Grecia e probabilmente vincerà le prossime elezioni. E’ un fatto che non si verificava dai tempi di Berlinguer. I greci, devastati dalle porcherie ideologiche della Troika, si fidano di un progetto di sinistra”. Secondo l’attore, infatti, la sinistra può governare. “Non quella che si avvita sul suo ombelico, quella dei nostalgici. Così non si va da nessuna parte. Abbiamo un passato, ma dobbiamo guardare al futuro”. A questo punto sorge spontanea la domanda sulla sinistra italiana e sull’eventualità che l’appoggio unitario delle forze politiche di area alla candidatura di Tsipras non possa essere prodromo di un’unificazione tra Sel, Rifondazione comunista e Comunisti italiani.
“Mi sono candidato per l’Europa, ma se in Italia qualcuno vorrà fare qualcosa, io sarò disponibile. Ma sarà necessario che queste formazioni politiche – risponde Ovadia – facciano non uno, ma cinquanta passi indietro per fare un’unica formazione. Che si presentino parlando del presente e del futuro, trovando un nuovo linguaggio. Non è più possibile pensare ad alleanze con il centrosinistra. In Europa ci sono possibilità di collaborazione in alcuni Paesi, ma le alleanze sono possibili solo se i socialdemocratici riconoscono alcuni punti, se vengono dalla nostra parte”. Nel tracciare un quadro del panorama politico nazionale e continentale, Ovadia parte da una considerazione rivolta agli organi di stampa e di comunicazione.
“Siamo soli, nessuno parla di noi. A me personalmente hanno cancellato tre spettacoli per rispettare la par condicio, mentre Renzi e Berlusconi sono costantemente in televisione. A Marescotti hanno tagliato la parte nello sceneggiato… Non sono mai stato invitati a partecipare a nessun talk, tranne a ‘Che tempo che fa…’. Ma lo hanno fatto nei giorni precedenti la Giornata della memoria, quando è facilmente immaginabile che la mia agenda è stracolma di impegni. Ma almeno potranno dire di avermi invitato. L’immagine che si vuole dare di noi è distorta. La sinistra le ha sbagliate tutte, d’accordo, ma ora dobbiamo lavorare per portare la vera democrazia in Europa. Sono tornati in auge gruppi neofascisti in Ungheria e in Francia. Ovunque ottengono consenso le forze populiste, in cui è impropriamente inserito il Movimento 5 stelle: è movimento complesso, da guardare con attenzione e rispetto. E al centro c’è il grande partito unico con l’ala di destra e sinistra: nei fatti Popolari e Socialdemocratici sono la stessa cosa. E più questo ‘partitone’ andrà avanti con le scelte scellerate della Troika, più si darà forza alle destre e ai populisti”.
“I socialdemocratici – prosegue – hanno perso l’anima. Don Gallo, che mi manca immensamente, diceva: ‘Ci sono cattolici così cattolici che si sono dimenticato si essere cristiani’. Schulz è così progressista che si è dimenticato di essere socialdemocratico. Vorrei sapere qual è l’identità del nostro Partito democratico. Tra il programma di Cuperlo e quello di Renzi c’è l’oceano di mezzo. Mentre Civati continua a dire che è un partito che non ha senso di esistere. Ma rimane lì. Il Pd non è mai nato come partito, è un raggruppamento di forze che stanno insieme per gestire la politica. Noi siamo il buonsenso, quelli che hanno la testa sulle spalle. Gli altri dicono cose da pazzi. Mi vergogno quasi di essere così ragionevole, sono sempre stato dalla parte dei ribelli. Renzi in realtà non è pazzo, ma un bugiardo patentato. Signori, aprite gli occhi! Ma vi rendete conto di che cosa parlano i nostri politici? Per incrementare il lavoro hanno detto che occorreva più flessibilità e il risultato è stato la disoccupazione. Conosco imprenditori che assumono da sempre a tempo indeterminato, che hanno attenzione al sociale. Tra questi, in Italia, c’è Ferrero. Chi disloca all’estero lo fa perché vuole guadagnare di più, non perché non guadagna. Non si interessano delle condizioni dei lavoratori. Questo è un covo in cui la gente non ha ossigeno. Con a lista Tsipras vogliamo evitare tutto questo”.
Insieme a Ovadia, al Distrò erano presenti Luigi Fiori, il comandante partigiano ‘Fra Diavolo’, Eva Di Palma del coordinamento provinciale “La Spezia per Tsipras” e il candidato spezzino Stefano Sarti.
“Occorre un cambiamento radicale della politica europea. Oltre al lavoro, tema che ha giustamente affrontato Moni, l’ambiente è la questione fondamentale. Anche per l’occupazione: ci sono professioni ambientali che potranno essere messe in campo. Supereremo il 4 per cento, senza dubbio, e proporremo linee di sviluppo delle rinnovabili energie (che producono molti più posti di lavoro), la riduzione dei combustibili fossili e del nucleare e un piano per la tutela del territorio. Se dovrò affrontare le questioni ambientali con Franco Bonanini? Su alcune tematiche ci può essere convergenza con chiunque. Ma devo aggiungere che nella sua posizione non mi sarei candidato con Forza Italia”.