Rifondazione Comunista si aggiunge al profondo cordoglio cittadino per la scomparsa del dipendente di Fincantieri Muggiano che ci ha lasciato dopo giorni di ricovero in terapia intensiva a causa del’infezione da Covid-19.
Mentre esprimiamo tutta la nostra più sincera e commossa vicinanza alla famiglia e i colleghi del lavoratore che ha perso la sua battaglia contro il male, ribadiamo alla direzione Fincantieri quanto già detto nei giorni scorsi: il lavoro doveva essere fermato immediatamente. L’azienda ha invece indugiato troppo, nonostante fossero fioccate le segnalazioni sulle a dir poco precarie condizioni di sicurezza dell’ambiente lavorativo del Muggiano all’indomani della proclamazione della pandemia.
Avevamo segnalato al al prefetto Garufi, tramite il consigliere comunale Massimo Lombardi, la criticità della situazione. Oggi piangiamo una vittima e ci auguriamo di non farlo ancora nel prossimo futuro.
Le vita delle persone e dei lavoratori vanno difese senza se e senza ma, così come ogni posto di lavoro, di qualsiasi azienda, quando questa maledetta emergenza sarà finita.
Verusckha Fedi,
segretaria provinciale Rifondazione Comunista, La Spezia
Maurizio Acerbo,
segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
La nuova tragedia sul lavoro
accaduta lunedì pomeriggio al Muggiano ci lascia letteralmente allibiti e increduli. Ha perso la vita ancora una volta un lavoratore, in un incidente gravissimo che si doveva evitare a qualunque costo. Alle autorità competenti spetta il compito di chiarire e appurare le responsabilità di tale disastro.
La politica e il mondo del lavoro devono invece chiedere con forza uno sciopero generale, come accadrà domani nella vicina provincia di Massa, per la recentissima morte del cavatore di Carrara, e in Veneto, dove tre giovani operai sono rimasti gravemente ustionati ieri presso le acciaierie di Padova.
Occorre fermare questo scempio di vite umane per rivendicare l’applicazione dei dispositivi di legge a tutela della sicurezza sul lavoro. Occorre pretendere trattamenti più umani per lavoratori, costretti dalla sola logica del profitto a pressioni e ritmi sempre più insostenibili, che contribuiscono a creare una situazione di insicurezza diffusa, anticamera di tante tragedie.
In questo momento di grande dolore Rifondazione Comunista spezzina esprime alla famiglia e ai colleghi del povero caduto le più sentite condoglianze e la nostra più sincera vicinanza.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
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Sul finire di questo 2015 ci troviamo per l’ennesima volta ad esprimere cordoglio per un’altra tragedia che ha colpito un lavoratore della provincia spezzina.
Si dice spesso che non è possibile morire per vivere al giorno d’oggi. Invece è ancora la cruda realtà, che non ci qualifica come paese civile.
La verità è che queste disgrazie non sono mai frutto del caso: c’è una legge, il Testo unico della sicurezza sul lavoro del 2008, che troppo spesso viene quantomeno trascurata, se non proprio evasa.
Siamo profondamente vicini alla famiglia Mallegni in questo momento di terribile dolore e chiediamo che si faccia piena luce sul caso per stabilire le vere dinamiche dell’incidente e accertare se ci siano responsabilità e inadempienze.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale della Spezia
A nome di Rifondazione Comunista esprimo il profondo dolore per la tragica scomparsa del giovane Samuel Santos Pineda, un ragazzo molto apprezzato in città.
Piangiamo la perdita di un giovane lavoratore, ma oggi più che mai occorre riflettere attentamente su come maturano queste vicende, in che contesto e con che dinamiche.
Alla famiglia, e all’intera comunità dominicana spezzina, esprimo tutta la vicinanza umana di una comunità politica come il partito della Rifondazione Comunista, e il nostro sentito cordoglio.
Massimo Lombardi,
segretario provinciale di Rifondazione Comunista