Senternza Eternit: “Solidarietà alle vittime di amianto, il parlamento è l’unico responsabile di questa ingiustizia. Il ministro Orlando intervenga sul caso”

26 novembre 2014, by  
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Rifondazione Comunista della Spezia si unisce al dolore dei parenti delle tantissime vittime di amianto a cui la corte di Cassazione ha negato, causa l’infame prescizione, il risarcimento e la giusta punizione ai responsabili di una delle più grosse stragi sul lavoro mai accadute in Italia.

Una strage che è iniziata da decenni e che continua tutt’ora, anche nella nostra provincia, dove le morti per mesiotelioma e asbestosi sono all’ordine del giorno.

Putroppo tutto questo è un esclusivo problema politico e non di giustizia, come si vuole credere.

Infatti laddove esitono leggi atte a favorire chi compie il crimine e non a difendere le vittime e l’intero popolo italiano (in nome del quale la Giustizia dovrebbe essere amministrata secondo Costituzione) il parlamento, adibito a scriverle, ne è l’unico responsabile.

Così mentre si continua a morire di amianto, la fa franca chi si è arricchito in maniera smisurata sulla pelle della gente e tutto ciò è intollerabile e disgustoso.

Contrariamente alle apparenze, il problema non è giudiziale ma esclusivamente politico.

Peccatoc he questa politica, come nel vergognoso caso Cucchi, al di la delle ipocrite dichiarazioni di facciata, si guarderà bene dal fare ciò che è stata deputata a fare, ossia produrre leggi che tutelino la collettività e che colpiscano inesorabilmente gli autori di tali crimini.

Rifondazione spezzina, nel ribadire vicinanza e solidarietà alle associazioni delle vittime, fa un appelllo al nostro concittadino, il ministro guardasigilli Orlando, affinchè intervenga nel merito per realizzare una legge che cancelli questa prescrizione, in modo che personaggi come Schmidheiny paghino una volta per tutte per le morti che hanno causato.

 Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Prc Arcola: “Il tutor vampiro comincia a vacillare!”

19 settembre 2011, by  
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Il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista/Lista Civica per Arcola, nel corso del consiglio comunale di martedì notte, ha iniziato ad esporre le proprie deduzioni sul perché debbano essere annullati tutti i verbali e chiusa la postazione di rilevazione di velocità di Romito Magra.

Il consigliere Salvatore Romeo, in un appassionato e lungo intervento, partendo dal presupposto che tanti verbali stanno mettendo letteralmente in crisi centinaia di famiglie, lavoratori (soprattutto giovani) precari che tornando dal lavoro in pizzeria o in qualche ristorante dovrebbero versare al comune metà stipendio per aver percorso  il tratto dei 500 metri alla folle velocità di 56 km orari, ha iniziato con tanto di documenti e fotografie a mettere in discussione la legittimità dell’impianto.

Dalla totale assenza di segnaletica che dovrebbe indicare il limite di velocità a segnali che non sono ripetuti dopo ogni incrocio ad altri (definiti naif) che nulla hanno a che fare con quanto prevede il codice; da strade che si immettono nel tratto incriminato a distanze dell’apposita segnaletica non rispettate (il famoso km dall’avviso) ecc.ecc.

Ma la ciliegina sulla torta (ha continuato Romeo) è il contratto di affitto definito full-service che viola totalmente e in maniera scandalosa le norme stabilite dalla legge 120 del 2010 (nuovo codice della strada) dove è palese a tutti (meno che alla giunta comunale) il solo ed esclusivo interesse della società che affitta tale impianto, avendo un utile del 73,5% sui verbali accertati con ammenda di 39 € (la stragrande maggioranza).

Un solo dato: sugli oltre 7.000 verbali elevati in poco più di un mese, la ditta proprietaria del tutor dovrebbe incassare oltre 201.600 €, oltre ovviamente il canone fisso di 30.000 € l’anno. Sicuramente niente male!!!

Chissà lo stato d’animo dei multati nel leggere questi dati!

La situazione ad oggi:

l’amministrazione comunale (informa il sindaco) ha chiesto alla prefettura un quesito sulla legittimità dell’intera postazione. Il gruppo consiliare Rifondazione/Lista Civica depositerà lunedì prossimo in prefettura la documentazione a supporto della propria tesi.

In attesa del responso dell’organo prefettizio invitiamo i cittadini ad attendere le decisioni conseguenti prima di attivare  proprie iniziative.

(Ricordiamo che il periodo 1° agosto–15 settembre non concorre per il calcolo dei 60 giorni per un eventuale ricorso).

 

Rifondazione Comunista/Lista Civica per Arcola