30 giugno, 1 e 2 luglio: da domani a Falconara di Ferici la festa provinciale di Rifondazione Comunista
29 giugno 2017, by admin
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Elezioni in Provincia a rischio, Bramanti e Romeo (Prc La Spezia): “Gravi inadempienze sulle notifiche. Pronto il ricorso al Tar”
21 dicembre 2016, by admin
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Clamoroso colpo di scena sulle elezioni del consiglio provinciale spezzino proclamate per il prossimo 8 gennaio.
A chiederne il rinvio è Rifondazione Comunista che, attraverso la sua responsabile agli Enti locali Chiara Bramanti e il consigliere comunale arcolano Salvatore Romeo, denuncia gravi inadempienze circa la procedura sulla pubblicizzazione del decreto di indizione dei comizi elettorali emanato dalla Provincia il 30 novembre us.
Infatti il decreto di indizione dei comizi elettorali, stando alla presa di RC, non è stato pubblicato sull’albo pretorio di alcuni comuni (Vezzano, Lerici, ecc.) come espressamente richiesto dalla Provincia all’art. 2 comma 2 del “MANUALE OPERATIVO PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA PROCEDURA ELETTORALE PER L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DELLA SPEZIA” redatto in applicazione della Legge 7 Aprile 2014 n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” e successive modifiche e integrazioni.
Pertanto Rifondazione chiede al presidente della Provincia Federici di riaprire i termini per la presentazione delle liste in modo da mettere tutte le forze politiche che lo ritengono nelle stesse condizioni per la presentazione delle liste stesse.
In caso contrario è conseguente il ricorso al Tar per l’annullamento delle elezioni previste l’8 gennaio 2017.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Prc Lerici: “Cambiano i sindaci ma sulla scuola sono sempre le solite scuse”
16 giugno 2016, by admin
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Ci eravamo lasciati la scorsa consigliatura col sindaco Caluri che aveva chiuso la scuola elementare di Tellaro adducendo la pericolosità della strada carrabile nonostante le smentite della Provincia; ci ritroviamo oggi con un nuovo sindaco che chiude la scuola dell’infanzia di Pugliola sulla base di una perizia che rimanda ad ulteriori indagini di approfondimento riguardo gli aspetti strutturali.
Sembra che le nuove leve di sindaci abbiano un comune denominatore, ossia quello di interpretare a piacimento i documenti tecnici a spese degli alunni e maestre.
Non è con la progressiva chiusura delle scuole nei borghi che si salva l’Istituto Comprensivo di Lerici
Vorremo ricordare come negli anni passati il nostro partito si sia più volte espresso nel lavorare ad una diversificazione e innovazione dell’offerta formativa oltre che nella salvaguardia delle Scuole nei Borghi come presidi sociali e servizi essenziale per arginare lo spopolamento del nostro territorio.
Obiettivi che in passato sembravano appartenere anche a figure di spicco dell’attuale giunta come Sammartano e Saisi, ma che da un anno a questa parte non sembrano più interessare visto il silenzio con cui hanno accolto la chiusura di una Scuola sulla base di una perizia tecnica assolutamente insufficiente.
Si assiste ancora una volta ad una riorganizzazione dei plessi scolastici su base emergenziale, mettendo nell’incertezza molte famiglie con il rischio che il prossimo anno scelgano scuole fuori territorio. Non sia ha un progetto generale che metta al centro l’offerta formativa dei bambini e di conseguenza il miglior ambiente per poterla svolgere.
Da parte nostra continuiamo a sostenere che la Scuola sia un Bene Comune e in quanto tale la sua riorganizzazione debba passare per un confronto pubblico ampio che veda coinvolti i vari Comitati che negli ultimi anni si sono formati, le famiglie e le forze politiche, con l’obiettivo di socializzare le diverse esperienze didattiche e organizzative che ognuno può portare al tavolo del confronto.
La scuola e i bambini sono la vita di un paese e la scelta dell’apertura o della chiusura di un presidio scolastico è una questione politica sulla quale occorre assolutamente confrontarsi.
Per questo riteniamo importante costruire insieme alle varie forze sociali e politiche un percorso aperto in cui si possano approfondire le varie istanze e proposte.
Ci auguriamo infine che l’Amministrazione si ponga in un atteggiamento positivo di ascolto ed accoglimento evitando di percorrere la stessa strada della precedente innalzando muri di orgoglio e supponenza che come abbiamo visto non portano molto lontano.
Rifondazione Comunista, circolo “Lucio Libertini” Lerici
Un anno senza il comandante partigiano Luigi Fiori, Lombardi (Prc La Spezia): “Un simbolo della Resistenza, passata e presente”
1 giugno 2016, by admin
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Un anno fa ci lasciava il grande Luigi Fiori, storico militante di Rifondazione dalla sua nascita, presidente onorario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista, già consigliere comunale e assessore nella sua amata Lerici, ma soprattutto mitico comandante partigiano “Fra Diavolo” dall’ 8 settembre 1943 alla Liberazione.
1° maggio a Solaro: una grande festa dei lavoratori a cura di Rifondazione Comunista
30 aprile 2016, by admin
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Come ogni 1° maggio torna domani la tradizionale e Festa dei lavoratori organizzata dal circolo Prc di Lerici “Lucio Libertini” presso il circolo Arci di Solaro, con menù di mare e di terra a prezzi super popolari a pranzo e a cena.
Poliambulatorio Asl Lerici, prosegue fino a venerdì la raccolta firme. La Sinistra: “Riportarlo al pieno delle sue funzionalità”
11 dicembre 2015, by admin
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La mozione consiliare presentata da Ornati e Fresco chiede un consiglio comunale con la presenza di Asl volta a ripristinare gli ambulatori persi in questi mesi ed anni.
Sel, Possibile Lerici
Rifondazione in piazza per la raccolta firme a difesa del Poliambulatorio di Lerici
4 dicembre 2015, by admin
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Negli ultimi anni hanno chiuso L’AMBULATORIO DI IGIENE MENTALE e GLI AMBULATORI DI OCULISTICA E DERMATOLOGIA, mentre HANNO DIMEZZATO LE APERTURE DEL CONSULTORIO.
Solo mantenendo vivi i servizi essenziali si può evitare che Lerici nella stagione invernale non diventi un comune dormitorio.
Siamo convinti che il comune non possa fare a meno di occupai di quanto accade sul proprio territorio, COSI’ COME NEGLI ANNI 90 IL CONSIGLIO COMUNALE LOTTO’ PER AVERE QUESTO PRESIDIO, oggi chiediamo al sindaco e a tutto il consiglio comunale di impegnarsi e mettere in campo ogni mezzo AFFINCHE’ VENGANO RIPRISTINATI I tutti gli AMBULATORI e diciamo sin da subito che la storiella delle razionalizzazioni e dei costi non la accetteremo: la salute non è una merce, è un diritto e in quanto tale deve esser data la possibilità di accesso a tutt* .
Molte/i cittadine/i hanno già aderito a questa campagna preoccupate per il futuro del poliambulatorio: in piazza oltre a Rifondazione ci sarà Sel, Possibile e i consiglieri comunali Andrea Ornati ed Emanuele Fresco.
Per questo saremo venerdì 4 a San Terenzo e sabato 5 a Lerici dalle 10 alle 12 per difendere il Poliambulatorio raccogliendo le firme dei cittadini. Vi aspettiamo!
Prc Lerici: “Fermiamo lo smantellamento del Poliambulatorio Asl”
29 novembre 2015, by admin
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Il Poliambulatorio Asl di Lerici sta subendo un progressivo smantellamento che verosimilmente proseguendo di questo passo porterà alla sua chiusura. Solo negli ultimi due mesi sono stati soppressi l’ambulatorio di oculistica e quello di dermatologia; lo scorso anno è stato soppresso l’ambulatorio di igiene mentale. Sappiamo tutti quanto questi servizi ambulatoriali siano essenziali per la popolazione anziana prevalente nel nostro comune impossibilitati a girare la provincia per farsi curare.
La stessa Asl dichiara che i Servizi Territoriali sono la chiave di volta del Sistema Sanitario, ma come spesso accade si predica bene e si razzola male.Il Poliambulatorio fu fortemente voluto nei primi anni ’90 da Rifondazione Comunista allora presente in consiglio comunale nelle fila di opposizione con Luigi Fiori, Graziella Ghidoni e Domenico Medusei.
Riuscirono a coinvolgere in questa battaglia tutto il consiglio comunale e la giunta Tedoldi, che si adoperò finchè l’Asl occupasse i locali comunali del nuovo Palazzo Goldoni.
Oggi il Poliambulatorio rappresenta per i cittadini di Lerici un servizio pubblico ancor più necessario. Tutte le forze politiche parlano dello spopolamento dei nostri borghi: ebbene noi siamo convinti che solo mantenendo vivi i servizi essenziali come scuole, uffici pubblici e commercio si possa lavorare ed investire in progettualità per invertire la tendenza. Non crediamo che il comune possa fare a meno di occuparsi di quanto accade sul proprio territorio, deve impegnarsi e mettere in campo ogni mezzo per evitare che i cittadini, utenti ed operatori stessi debbano subire disagi e disservizi, soprattutto quando si affrontano temi del sociale e del sanità.
A questo scopo lanciamo la petizione “FERMIAMO LO SMANTELLAMENTO DEL POLIAMBULATORIO ASL DI LERICI” e invitiamo tutti i cittadini ed i medici di base ad attivarsi per far sentire la propria voce.
Contemporaneamente chiediamo ai consiglieri comunali Andrea Ornati (Cambiamo in Comune) ed Emanuele Fresco (Passione e Competenza) di portare la questione all’attenzione del sindaco, che sino ad oggi non ha fatto sentire la sua voce sul tema.
Rifondazione Comunista, circolo “L. Libertini” Lerici
Spezia, la Sinistra si compatta contro il Piano casa della giunta Toti
31 ottobre 2015, by admin
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Irrompe nei consigli comunali una mozione che boccia la norma proposta dalla Regione: “Una porcata speculativa. Per rilanciare l’edilizia è molto più utile il ripristino dell’esistente”
La sinistra spezzina e ligure fa rete contro il Piano casa licenziato dalla giunta regionale lo scorso 19 ottobre. Sarò presto discussa in moltissimi consigli comunali delle quattro province liguri, infatti, una mozione condivisa con la quale verrà richiesta alle amministrazioni comunali una presa di posizione contraria all’impianto normativo proposto dall’assessore Marco Scajola e sostenuto dal presidente Giovanni Toti.
“Dalla prossima settimana nei consigli comunali in cui siamo presenti con almeno un esponente presenteremo una mozione per ottenere il parere sfavorevole da parte dei Comuni, affinché il Piano casa della Regione venga bocciato o per lo meno limitato. I punti politici – ha spiegato il segretario provinciale di Sel, Andrea Ornati – sono due: il sempre minor potere degli enti municipali in campo pianificatorio e la decisione scellerata di consentire un grande aumento volumetrico di nuove costruzioni, con tanto di autorizzazioni per gli abusi edilizi già realizzati. Inoltre siamo fermamente contrari all’applicazione di questa legge nei Parchi, le uniche riserve di mantenimento ambientale rimaste. Non siamo quelli del no sempre e comunque, ma sul tema del rilancio dell’edilizia siamo per il recupero degli edifici, la salvaguardia del territorio e per gli incentivi alla riqualificazione in senso ambientale ed energetico. Elementi che, anche secondo uno studio svolto recentemente dalla Cgil, darebbero più ossigeno al settore rispetto alla realizzazione di nuove costruzioni“.
A rappresentare il fronte comune contro il Piano casa regionale, accanto a Ornati, c’erano, questa mattina, Michele Fiore, esponente di Possibile, Pier Luigi Sommovigo, segretario provinciale del Partito comunista d’Italia, Jacopo Ricciardi, membro della segreteria regionale di Rifondazione Comunista, e Veruschka Fedi, esponente dello stesso partito.
In provincia della Spezia la mozione sarà presentata alla Spezia, Lerici, Sarzana, Vernazza, Arcola, Castelnuovo Magra, Ortonovo, Follo, Ameglia e probabilmente a Monterosso.
Negli altri casi la sinistra spezzina si appella al Pd e ad altre forze politiche che abbiano sensibilità ambientale, dal Movimento cinque stelle alle liste civiche, chiedendo di mutuare l’iniziativa e di presentare il documento. “Se la discussione verrà avviata in tanti Comuni – affermano gli esponenti della sinistra – saremo di fronte a un segnale politico di cui la Regione non potrà non tener conto. Vogliamo creare una rete basata sui contenuti, che rappresenti anche il consolidamento della sinistra su un tema così importante“.
La discussione in Via Fieschi, infatti, è tutt’altro che conclusa, essendo adesso il Piano casa all’esame della commissione e dovendo poi affrontare l’iter in consiglio regionale.
“E’ molto importante – ha aggiunto Fiore – che ci sia una visione comune da parte della sinistra. La questione è approdata anche in parlamento con una interrogazione presentata da Luca Pastorino e Stefano Quaranta. Il Piano casa prevede che la Regione si sostituisca al Comune in caso di difformità sulle volumetrie. Siamo di fronte a una deregulation. A Lerici, a complicare le cose, ci sarà la soppressione del Nucleo edilizia e ambiente, così ci saranno anche meno controlli. Il tutto a quattro anni dall’alluvione che devastò le Cinque Terre e la Val di Vara. Non diciamo no a priori – ribadisce – ma abbiamo una visione alternativa. A Lerici nella scorsa legislatura partimmo da uno studio sul dissesto, propedeutico al Piano urbanistico. Spesso mancano le informazioni sui territori, le carte di rischio devono essere aggiornate. Invece gli attuali amministratori della Regione hanno saputo parlare di dissesto idrogeologico solamente in campagna elettorale“.
Ricciardi ha rincarato la dose, attaccando anche il Partito Democratico che ha governato la Liguria nel decennio scorso: “Questo Piano casa scellerato è in continuità con quanto fatto da Burlando, ed è un favore al partito del cemento e degli affari. Tant’è che i rappresentanti di Ance, Faconti alla Spezia e Garaventa a livello regionale, che dicono non esiste un nesso tra il cemento e le alluvioni e addirittura che il dissesto è dovuto al blocco delle costruzioni in collina“.
“Siamo di fronte a una logica che tende a riproporre un modello già visto, quello del rilancio dell’economia attraverso la speculazione edilizia. Non si parte dalla fragilità del territorio, per poi capire dove e come costruire. Il Pd oggi in Regione attacca – ha proseguito Fedi – ma non facciamoci prendere in giro: ricordiamo quello che è stato fatto in passato“.
“In Liguria negli ultimi anni sono andate perse mille imprese edilizie e 1.500 posti di lavoro. E’ vero che serve un piano per far lavorare, ma non con la costruzione di nuove case, bensì con il ripristino dell’esistente – ha insistito Sommovigo -. Questo Piano casa è invece una porcata speculativa. Alla Spezia si sta redigendo un Puc in cui le costruzioni saranno bloccate anche nella fascia collinare più bassa, oltre al blocco delle concessioni già in essere. La norma regionale metterebbe in discussione anche il piano giuridico, nel rapporto tra Comuni, Regione e Stato. Occorre una verifica sulla coerenza del Piano casa ligure con le normative nazionali. Pertanto nella mozione sarà anche richiesto ai Comuni di farsi parte attiva verso Anci, per verificare se c’è il rispetto delle leggi“.
A Palazzo civico la mozione sarà presentata con urgenza e e andrà in discussione martedì sera.
A Lerici il dibattito è già stato calendarizzato, ma la maggioranza ha presentato un documento in cui si dichiara favorevole al Piano casa. La battaglia della sinistra contro il Piano casa della Regione è appena iniziata.
“Scandaloso il licenziamento dei 17 operai Maris da parte dei comuni di Sarzana, Lerici e Portovenere”
8 ottobre 2015, by admin
Archiviato in Lavoro, Partito, Primo piano