Lavoratrice Acam licenziata, Fedi: “Ritrovare unità di lotta contro una vergognosa amministrazione aziendale e politica”

27 luglio 2019, by  
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Il presidio convocato ieri mattina dal sindacato della Uil sul caso della lavoratrice licenziata da Acam/Iren ha un grande valore politico oltre che di umana solidarietà. Continuare a denunciare gli effetti della terribile Legge Fornero ancora in pieno vigore, nonostante le promesse di abolizione dei partiti ora al governo, è un dovere da parte di tutte le associazioni partitiche e sindacali che vogliono mettere al centro la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. 
Liquidare un licenziamento con dei soldi (in questo caso peraltro pubblici) a fronte di una richiesta di reintegro, a prescindere dalla giusta causa o meno, è quanto di più umiliante una persona possa subire.
Riceverlo con il ghigno sorridente sul volto dei rappresentanti della multiutility di Iren come ci raccontavano al presidio, ancora di più. L’odio di classe di chi sta sopra rispetto a chi sta sotto è quanto mai vivo e vegeto.
Sembra non ci sia fine al depotenziamento dei diritti di chi a fatica lavora o cerca di farlo. Non bastano i bassi salari, i contratti a termine, le basse condizioni di sicurezza e i bassi inquadramenti rispetto alle mansioni svolte. No tutto questo non basta. Vogliono pure l’umiliazione e l’asservimento totale, perché per Acam/Iren è chiaro che questo episodio serve “da esempio” a tutti gli altri lavoratori e lavoratrici. La richiesta di “silenzio” fatta in fase di conciliazione parla da sola. 
Per questo è stato oggi importante questo presidio, i lavoratori e le lavoratrici ci sono, hanno dimostrato che continueranno a denunciare l’arroganza della multiutility senza alcun timore, che intenteranno altre cause e vertenze per altre mancanze anche in altri settori.
Quello che rende debole la reazione alle ingiustizie è l’isolamento di chi le subisce: c’è da ricostruire una rete di mutualismo militante ed una consapevolezza tra le cittadine e cittadini, che di fronte all’ingiustizia non si è soli e nello stesso tempo l’ingiustizia non è mai personale, ma riguarda tutti. A presidio di ieri mancava l’adesione di Cisl e Cgil, ma il fatto che lavoratori e lavoratrici iscritti a queste sigle fossero comunque presenti è un segnale che crediamo verrà colto per le iniziative future.
Cogliamo l’occasione per esprimere ancora una volta tutta la nostra solidarietà a Teresa (che abbiamo avuto modo di ascoltare poche settimane fa alla festa provinciale di Rifondazione a Falconara) e la nostra indignazione verso Iren ed il sindaco Percacchini.
 
Quest’ultimo, ex sindacalista, non si è mai degnato di ricevere le delegazioni sindacali nonostante il suo assessore Casati fosse il responsabile della denuncia della lavoratrice in una doppia veste (assessore e dipendente Acam) del tutto discutibile. 
Il coraggio e la responsabilità delle proprie azioni non sembra appartenere a questo ciclo politico di governo.
Veruschka Fedi, 
 
segretaria provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

“Sostegno ai lavoratori di Italy Emergenza, via i vertici di Asl 5”

11 novembre 2017, by  
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Si salvino i posti di lavoro, si rimuovano i vertici Asl 5. E’ la richiesta di Rifondazione Comunista  che sostiene la causa dei 44 lavoratori spezzini di Italy Emergenza, impegnati nel trasporto sanitario per conto di Asl 5, e in forte rischio di licenziamento. 

Al di là degli eventuali contenziosi giuridici riteniamo che i vertici di Asl debbano subito intervenire, anche grazie allo strumento della clausola sociale, per salvare i lavoratori e le loro famiglie. Non si può tentare i soliti giochetti sulla pelle di chi lavora. Per questo Rifondazione Comunista si schiera al sostegno della lotta di chi chiede e pretende la salvaguardia del posto di lavoro e il contratto a tempo indeterminato. Non può più essere l’economia a dettare le regole, ma spetta alla politica dare la guida per valorizzare i lavoratori e il bene comune. A questo proposito è stato preso un impegno da parte di tutte le forze politiche nello scorso consiglio comunale spezzino, con Rifondazione Comunista presente in queste rivendicazioni. E’ arrivato il momento di farsi sentire e di far cadere le maschere. Asl 5 è di nomina politica: se questa dirigenza non è in grado di mantenere la clausola sociale che garantisce la protezione dal licenziamento dei lavoratori, sia lei ad essere rimossa e non loro”.

Segreteria provinciale Rifondazione Comunista, Dipartimento lavoro

 

Lo spezzino Vergassola eletto nell’esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti

19 gennaio 2016, by  
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Lo spezzino Filippo Vergassola è stato eletto nell’esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti, la giovanile di Rifondazione Comunista, riunitosi a Roma lo scorso fine settimana. 

Lo studente universitario ventitreenne, già membro della segreteria provinciale Prc, è stato scelto dal coordinamento nazionale su proposta dei coordinatori Gc Andrea Ferroni e Claudia Candeloro, che comporranno l’esecutivo assieme ad altri due giovani dirigenti.
 
Rilancio delle lotte sociali contro il governo Renzi per una battaglia antifascista e in difesa della Costituzione e della scuola pubblica sono i principali obbiettivi dei Giovani Comunisti, che vantano iscritti in tutta italia.
 
Complimenti e auguri di buon lavoro a Vergassola da parte del segretario spezzino Prc Massimo Lombardi.
 
Rifondazione Comunista La Spezia

Un anno fa ci lasciava Don Gallo, Lombardi: “Un compagno esemplare, con le parole e con i fatti”

22 maggio 2014, by  
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Il 22 maggio del 2013 ci lasciava il compagno don Andrea Gallo: un’infinita commozione ci aveva colto quel giorno e ci coglie ancora adesso, a un anno di distanza.

Andrea era comunista, un libertario, un partigiano, un amante della pace, della giustizia sociale, della Costituzione: incarnava con le parole e con i fatti il nostro ideale politico.

Don Gallo amava tornare a Spezia e nella nostra provincia: quando lo faceva era sempre una gioia riceverlo, ascoltare le sue parole piene di coraggio che invitavano alla fratellanza e alla lotta contro tutte le ingiustizie, in particolare contro quelle del capitalismo, del vecchio e nuovo fascismo, dell’arrivismo e della violenza del potere, di qualsiasi forma o colore.

E’ stato un grande amico di Rifondazione e di mio padre Aldo: Andrea non ha mai mancato di venire a ricordarlo ogni estate alla nostra festa di Bottagna, sempre, fino all’ultimo.

Nonostante le sue forze fisiche fossero infatti visibilmente debilitate, la sua voce e la sua presenza erano piene di un carisma e di uno slancio incredibili.

Lo saluto, a nome di tutti i compagni della federazione spezzina del Prc, una parte dei quali saranno a Genova a rendergli doveroso omaggio.

Ciao don, a pugno chiuso!


Massimo Lombardi,

segretario provinciale Prc la Spezia

Massimo Lombardi confermato segretario provinciale di Rifondazione Comunista: “Alternativi nettamente al Pd, apriamo una costituente spezzina contro l’austerità”

11 dicembre 2013, by  
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Massimo Lombardi è stato confermato segretario provinciale di Rifondazione Comunista spezzina.
Lo ha deciso ieri sera l’assemblea del nuovo Cpf che ha votato all’unanimità (con una sola astensione) la rielezione del segretario uscente, in carica dal gennaio 2012.
Quarantacinque anni, avvocato, già presidente di Arci solidarietà e fondatore del laboratorio antirazzista “L’incontro”, Lombardi è il figlio del compianto Ado, storico poeta-operaio spezzino, dirigente Cgil e segretario di Rifondazione nei primi anni 2000.
“Saremo il partito dell’uscita della crisi dichiara Lombardi alternativi nettamente al Pd e fuori dal centrosinistra, che ora non ha più senso di esistere. Apriamo una costituente spezzina delle forze antifasciste: partiti, associazioni, comitati contro la dittatura dell’austerità. Ritorniamo nei territori unendo le lotte del lavoro e dell’ambiente: dobbiamo dire tutti insieme no alla concertazione, si al conflitto sociale con barra dritta a sinistra”.

Nelle prossime settimane verrà resa nota la composizione della nuova segreteria provinciale.


Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia