Un anno senza il comandante partigiano Luigi Fiori, Lombardi (Prc La Spezia): “Un simbolo della Resistenza, passata e presente”

1 giugno 2016, by  
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Un anno fa ci lasciava il grande Luigi Fiori, storico militante di Rifondazione dalla sua nascita, presidente onorario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista, già consigliere comunale e assessore nella sua amata Lerici, ma soprattutto mitico comandante partigiano “Fra Diavolo” dall’ 8 settembre 1943 alla Liberazione.

 
Luigi è stato e sarà per sempre un simbolo di Resistenza, di lotta, di indomita voglia di combattere le ingiustizie del capitalismo e del neofascismo: non è stato, infatti, “solo” un grande combattente militare sui nostri monti, ma anche uno straordinario sostenitore della Costituzione figlia della lotta partigiana, dalla fine della guerra all’ultimo giorno che ha vissuto.
 
Quella Costituzione che oggi il governo e il parlamento asservito a Renzi e ai suoi accoliti vogliono distruggere definitivamente, Luigi l’ha difesa e amata proprio come un padre, percorrendo instancabile, fino in tarda età, migliaia di chilometri per divulgarla in tutta Italia, specialmente ai ragazzi delle scuole. 
 
Luigi ci ha insegnato a ribellarci e a resistere e lo faremo con i milioni di NO al referendum costituzionale di ottobre con cui fermeremo l’ennesima aggressione reazionaria alla nostra Costituzione. 
 
Ciao Comandante, non ti dimenticheremo!
 
Ora e sempre Resistenza!
 
 
Massimo Lombardi, 
segretario provinciale Prc La Spezia

Lettera di fine anno alle spezzine e agli spezzini di Massimo Lombardi

31 dicembre 2015, by  
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Vorrei augurare un buon anno di cuore a tutti i miei concittadini.

Che il 2016 sia un anno di lotta, di lavoro, di riscossa per tutti. E’ stato un 2015 difficile, a Spezia come nel resto d’Italia, soprattutto per quanto riguarda il lavoro. Mi balzano alla mente, e sembra quasi un assurdo ossimoro, i lavoratori del Centro per l’Impiego, persone che aiutano gli altri a trovare un’occupazione e che ora si trovano in seria difficoltà. Penso a tutti coloro che il lavoro l’hanno perduto perché licenziati all’improvviso, come gli operai della Saeco di Bologna, o a quelli che non riescono a trovarlo, ai padri e alle madri di famiglia di oltre i cinquant’anni costretti a lavori precari e saltuari, o ai giovani che non riescono non solo ad avere uno stipendio dignitoso, ma anche condizioni di lavoro degne di un paese civile. Come i lavoratori della grande distribuzione, costretti a orari indegni, a restrizioni dei propri diritti, a contratti di pochi mesi per essere subito dopo licenziati e lavorare durante le feste senza poter nemmeno protestare. Altro che terzo millennio: siamo regrediti di più di cent’anni, nel nome della “competitività”: un concetto utile solo per chi fa profitti sulle spalle di chi lavora. Questa vergogna deve finire. Per questo occorre unirsi, coalizzare i nostri pensieri e le nostre azioni, assumere una coscienza comune che in questi ultimi decenni è stata, purtroppo, minata.

Ci hanno infatti inculcato come un mantra che il lavoro e le pensioni sono optional trascurabili, da Berlusconi-Tremonti a Monti-Fornero, da Letta al “fenomeno” Renzi. Lui e il ministro Poletti, assieme al suo servile parlamento, hanno cancellato l’ultimo baluardo dello Statuto dei lavoratori, il famoso articolo 18, che finora nessuno, nemmeno la peggiore destra, era riuscito ad eliminare. Ora assieme ai sindacati, assieme ai cittadini e alle parti sane di questa società possiamo e dobbiamo riconquistare i nostri diritti. E’ vietato abbassare la testa. Un altro mio pensiero va a tutte le vittime degli incidenti sul lavoroe alle famiglie che hanno perso una persona cara mentre stava lavorando. Pure questa piaga è lontana dall’essere debellata e non ci stancheremo mai di gridarlo.

Perché Rifondazione, nel suo piccolo, c’è sempre stata, con la sua voce e i suoi militanti, come nelle battaglie sui fronti più caldi del nostro territorio: Enel, Acam e Atc su tutti. Abbiamo denunciato usi e abusi di potere nei consigli comunali e nelle azioni politiche quotidiane: i nostri compagni ci hanno messo in prima persona la faccia contro le prepotenze di chi governa, che siano comuni, come regioni o stato.

Enel ha prodotto più di cinquant’anni di scempio ambientale, pagato sulla pelle dei nostri concittadini. Nella vicina Vado Ligure è stata la magistratura a fermare lo scandalo. Qui, invece, si sono attesi i comodi della dirigenza, ossia del governo, per arrivare all’annuncio della futura chiusura. Ma ora c’è chi fa a gara a mettere il cappello sul destino dell’area di Vallegrande, rivendicando la vittoria. Se è vero che tra cinque o sei anni la centrale sarà chiusa, non è di certo merito di chi ha governato la città e il Paese in questi anni: sono solo scelte strategiche per interessi economici di pochi. Ebbene, nessuno ha mai ascoltato i cittadini: noi saremo la loro voce, da Melara a Fabiano, da Arcola a Portovenere. Non pensate di ignorarli un’altra volta, come avete fatto su piazza Verdi e in numerose altre occasioni.

Non possiamo non nominare anche la questione sanità, con i nostri ospedali sull’orlo del collasso, e Atc, un bene comune preziosissimo, che pure ha tagliato il servizio, aumentato i biglietti e non provveduto a proteggere i propri lavoratori e gli utenti dei mezzi fatiscenti, un caso denunciato da un sindacato e da un coraggioso lavoratore, Luca Simoni, al quale è stata offerta piena solidarietà da parte nostra e dei consigli comunali spezzini.

Su Acam abbiamo votato contro il piano presentato dalla dirigenza, approvato senza fiatare dall’assemblea dei sindaci: continueremo a pagare in prima persona per anni e anni, sulla salute e sulle bollette, i gravi errori e le mancanze incredibili avvenute negli anni passati da parte di chi, puntualmente, ad ogni scadenza elettorale, chiede loro il voto per poter restare al vertice. Le elezioni regionali di maggio sono state un ottimo esempio della risposta dei cittadini alla mala politica, specie quella che ha tradito la Sinistra e i suoi principi più alti. La Liguria è ora guidata dalla destra populista, forzista e leghista. Una destra che ha subito pensato bene di cementificare tra i più “rapallizzati” d’Italia. Ebbene, sappiamo tutti la natura del berlusconismo e del populismo, troppo simili al renzismo attuale, di cui in molti ora si vantano di esserne i fedeli depositari. Per questo ci sono sembrate lacrime ipocrite le levate di scudi del Pd contro il vergognoso piano casa di Toti, non molto diverso, in verità, da ciò che fece il governo Burlando-Paita nel precedente quinquennio.

Sono tantissime altre le cose che vorrei aggiungere, ma intendo chiudere con un ricordo e con un augurio. Il 2015 ci ha visto perdere il nostro presidente onorario, il nostro Comandante, il grande partigiano Luigi “Fra Diavolo” Fiori. Un autentico esempio di come deve essere un comunista: orgogliosamente antifascista, tenace, lottatore, perennemente giovane e combattente.  

La vita di Luigi è stata lunga e davvero incredibile. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare mille suoi racconti, non solo quelli di eroe che ha contribuito a sconfiggere il nazifascismo, ma anche quelli di semplice cittadino che ha attraversato il novecento italiano: dal dopoguerra alle stragi di stato, dalla fine della “Prima repubblica” al primo presidente proveniente dall’ex Pci, che lui ha sempre duramente contestato, Giorgio Napolitano. “Fra Diavolo” ha percorso quasi un secolo di storia, per fermarsi solo il 30 maggio scorso, dopo 95 anni indomiti, dopo una vecchiaia spesa fino all’ultimo secondo a spiegare a tutti il vero significato dell’essere partigiano, cioè quello che ci ha tramandato Antonio Gramsci. Non un monumento “per i piccioni”, come diceva lui, ma qualcuno che sia “di parte”, che dia continuamente la scossa agli altri e insegni la ribellione contro le ingiustizie. Sempre e ovunque.

Una volta ci disse: “Non dobbiamo mai smettere di lottare: la vittoria, una volta acquisita, va difesa. Se smetti di combattere, torni a perdere. A fine guerra pensavamo di avercela fatta. Pensavamo di aver conquistato la democrazia e la libertà. Ebbene, ci è mancato un niente che De Gasperi non mettesse in soffitta la Costituzione appena approvata, con il pretesto dei tumulti e dell’ingovernabilità. Me lo ricordo bene, anche se ora fanno finta di dimenticarlo. Eravamo usciti dalla dittatura e stavamo quasi per piombarne in un’altra. Chi calpesta la Costituzione compie un atto di delinquenza, il peggiore che si possa fare”.  

Settant’anni dopo la Costituente ecco Renzi, la Boschi e il Pd che, a colpi di maggioranza e di fiducia parlamentare, stravolgono la Costituzione nata dalla Resistenza nel nome del più becero presidenzialismo, come già auspicavano i vari Cossiga, Craxi e Berlusconi. Il presidente del consiglio ha dichiarato, con la sua solita spocchia, che nel referendum confermativo (previsto proprio dalla Costituzione) si giocherà il destino del suo governo: o Lei o lui, insomma.

E allora auspico, nel nome di Luigi e di tutti i partigiani di oggi e di ieri, la costruzione di un gruppo che porti, a Spezia e nel Paese, alla vittoria nell’ottobre 2016: salviamo la nostra Costituzione, mandiamo a casa Renzi e ricostruiamo la Sinistra. Nel 2006 tutti uniti, sindacati, partiti, associazioni, battemmo la schifezza fascioleghista di Berlusconi e Bossi Credevamo di avere respinto gli assalti della reazione per lungo tempo, ma ci sbagliavamo.

Aveva, infatti, ancora ragione Luigi: mai abbassare la guardia. Su la testa, compagni.

Buon anno di lotta a tutte/i!

 
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Caso Cavarra-Biggini, Prc La Spezia: “Sarzana come Arcola, una vergogna unica. E l’Anpi tace”

18 novembre 2015, by  
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La prevista partecipazione del sindaco di Sarzana Cavarra al convegno in ricordo ministro fascista Biggini è solo l’ultima di una serie incredibile di leggerezze di cui il Pd è responsabile di fronte alla cittadinanza che amministra, dato che quasi tutti i sindaci della nostra provincia portano la targa “democratica”.
 
Una sempre più decisa deriva a destra, accompagnata da una spaventosa superficialità culturale, sono il risultato evidente di una enorme scollatura tra il partito (che non ha più minimamente a che fare col suo passato) e la società civile.
 
Di questa nuova “sensibilità” registrata da tempo,  il renzismo, di cui Cavarra, e non solo, è uno strenuo esponente, rappresenta la punta più “avanzata”. 
 
E’ uno scandalo che proprio Sarzana, città simbolo a livello nazionale della lotta al fascismo, la città citata da Sandro Pertini come esempio di lotta, la città dei gloriosi fatti del 21 luglio 1921, la città che ha dato i natali ai partigiani Paolino Ranieri e Luigi Fiori, si macchi di uno scempio simile.
 
Il grande compagno Luigi, scomparso da pochi mesi, griderebbe al cielo, e allo stesso Cavarra, la sua rabbia e indignazione. 
 
E ci meravigliamo anche dell’Anpi, che da troppo tempo tace su queste questioni, ormai quasi sempre all’ordine del giorno: ora basta, è ora di finirla e di rompere questo inaccettabile e complice mutismo.
 
Il caso di Sarzana fa il paio con la “gemella” Arcola, altro comune di grandi tradizioni antifasciste e fresca protagonista del caso-Bongiovanni, presidente della consulta giovani e consigliere di zona arcolano, appena espulso dal Pd per reiterate frasi fasciste e omofobe scritte su Facebook.
Ebbene, nell’ultimo consiglio comunale dello scorso lunedì sera, la mozione presentata da Rifondazione che chiedeva al sindaco Pd Orlandi e alla sua giunta di prendere le distanze dal suddetto Bongiovanni, è stata bocciata in toto dalla maggioranza consiliare arcolana, dopo aver addirittura ordinato la discussione a porte chiuse. 
 
Una maggioranza che ora si deve solo vergognare di fronte a questo ipocrita comportamento. 
 
Sarzana chiama Arcola: due sindaci, la stessa ipocrisia.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Ferrero: “Ciao Comandante Luigi, combattente di una vita”

7 giugno 2015, by  
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2/6/2015

Cari famigliari, cari compagne e compagne,

mi dispiace di non poter essere tra di voi oggi, mentre ricordate e salutate tutti insieme Luigi.

Mi dispiace di non potere essere con voi, anche se sono certo che questo saluto non sarà l’ultimo. Noi oggi ci separiamo da Luigi, ma il ricordo di cosa ha fatto, della sua voglia di cambiare e della sua determinazione, non ci abbandonerà e non vi abbandonerà. 

Saluteremo ancora tante altre volte Luigi, che ci verrà in mente o entrerà nei nostri discorsi e diremo “che cosa avrebbe fatto o che cosa avrebbe detto Luigi?”.

La storia di Luigi la conoscete meglio di me e altri la ricorderanno. Una cosa solo voglio sottolineare: Luigi ha attraversato la sua lunga vita con la capacità di sentire la propria vita come una responsabile possibilità.

Vi è chi vive la sua vita sulla difensiva, chi nel timore di essere deprivato di qualcosa, chi nell’egoismo, cercando di arraffare il più possibile.

Luigi ha vissuto la sua vita nella piena consapevolezza che il senso dell’esistenza stava nella lotta – mai finita – per costruire una società migliore per tutti e per tutte. Luigi ha fatto questa lotta – quando è stato necessario – con le armi e successivamente con le parole. 

Nella sua esperienza le armi sono quelle che hanno permesso la conquista della parola e il senso quasi religioso con cui parlava della Costituzione lo testimoniava. 

Nella sua vita la lotta partigiana e la conquista della libertà, della Costituzione sono stati elementi indissolubili e ne ha dato testimonianza tutta la vita.

Luigi non è mai stato un combattente deluso, ma un compagno animato da una passione durevole, che ha animato e forgiato tutta la sua esistenza.

Questo tratto del combattente, del partigiano, del compagno appassionato che si batte per le sue idee è stata la scelta di vita di Luigi. 

Luigi ha vissuto questa scelta non come sacrificio, non come costrizione, ma come una grande fortuna: l’aver fatto le scelte giuste e l’aver potuto individuare le battaglie giuste da fare è stato per Luigi un punto di grande serenità.

Grande serenità che ho visto sul suo volto qualche settimana fa quando l’ho incontrato in ospedale. La serenità di chi, alle nostre battute sul fatto che si saremo rivisti fuori dall’ospedale, sorrideva scuotendo la testa. 

Luigi sapeva di non averne per molto ma non era disperato davanti alla morte perché sapeva di aver combattuto il buon combattimento, di aver vissuto la sua vita con pienezza di senso e di relazioni.

Grande serenità e grande piacere: a 90 anni trovarsi circondati in ospedale da un gruppo di persone giovani che hanno voglia e piacere di vederti, che ti stimano, che ti riconoscono come maestro è una bella gioia. Luigi si è conquistato questo affetto, questa stima e questo rispetto con la sua vita e per questo la sua vita non è stato un sacrificio ma una vita degna di essere vissuta.

Allora voglio terminare queste mie righe con un ringraziamento ed un augurio.

Grazie compagno Luigi per cosa ci hai insegnato attraverso la tua esistenza. Possa la tua passione durevole per il comunismo, la giustizia e la libertà contagiare molti altri, far capire a tanti e tante che gli anni che siamo chiamati a passare su questa terra tanto vale passarli con la fronte alta e la schiena dritta. 

Non per orgoglio ma perché solo la lotta contro lo sfruttamento e la barbarie ci rende umani.

Ciao Luigi, ciao Fra Diavolo, ciao compagno Fiori, ciao comandante, riposa in pace e non perdere il tuo sorriso.

 

Paolo Ferrero,

segretario nazionale di Rifondazione Comunista

“IL COMPAGNO COMANDANTE LUIGI FIORI CI HA LASCIATO. LUTTO PROFONDO PER L’ANTIFASCISMO E LA SINISTRA ITALIANA”

30 maggio 2015, by  
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La notizia che non avremmo mai voluto dare.
 
l compagno partigiano LUIGI “FRA DIAVOLO” FIORI, nostro presidente onorario, è morto pochi minuti fa a Brugnato (SP). Tra pochi giorni avrebbe compiuto 95 anni.

 
Un dolore infinito colpisce tutti noi. 
 
Luigi era un simbolo, una stella luminosa dell’antifascismo italiano, della Resistenza, della Costituzione della Repubblica.  
 
Un comunista puro, un grandioso emblema di libertà, di ribellione alla schiavitù dell’ingiustizia, dell’ignoranza, del fascismo in ogni sua forma e colore. 
 
Un maestro instancabile, un autentico combattente per tutta la sua lunga vita, un punto di riferimento per tutti, a partire dai bambini delle scuole, che per anni e anni in tutta Italia ha voluto incontrare distribuendo loro migliaia di copie della Costituzione italiana.

 Il nostro baluardo, il nostro riferimento. La Costituzione va difesa con ogni sua forza. Chi non lo fa è un fuorilegge!!” 

Ce lo diceva spesso, lo gridava pubblicamente, con orgoglio, senza paura.

Era il suo mantra, la sua ragione di vita.

E’ troppa l’emozione del momento, troppi i ricordi, troppe le cose da dire su una figura monumentale come Luigi, che tutti chiamavano COMANDANTE.

 

Possiamo solo dire che “Fra Diavolo” ha più volte incontrato la grande Storia, di cui è stato un assoluto protagonista.

Solo un mese fa, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, Luigi ci ha lasciato una bellissima testimonianza della sua attività di partigiano nell’appennino parmense sulla prestigiosa rivista Micromega, grazie ai compagni ed amici degli Archivi della Resistenza di Fosdinovo e di Moni Ovadia, suo amico fraterno.

A fine aprile aveva ricevuto la visita a Spezia del segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero.

Le sue parole rimarranno per sempre scolpite nei nostri cuori.

Il partito è in lutto profondo.

 E’ una enorme perdita per l’intero movimento antifascista e tutta la Sinistra italiana.

Il nostro cordoglio va alla famiglia, alla comunità di Lerici, all’Anpi provinciale spezzino e a tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato, amato.

CIAO, COMANDANTE!

 

Rifondazione Comunista, 

Federazione provinciale La Spezia

Elezioni europee: mercoledì 30 aprile Moni Ovadia alla Spezia, candidato per L’Altra Europa con Tsipras

29 aprile 2014, by  
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Domani l’attore teatrale e scrittore Moni Ovadia, candidato alle elezioni europee per L’Altra Europa con Tsipras, sarà alla Spezia. Alle 11 parteciperà ad una conferenza stampa al Distrò in Via Marsala 8 e alle 15.30 all’iniziativa pubblica in Piazzetta del Santo dal titolo “L’altra Europa che vogliamo” alla quale parteciperà anche Luigi Fiori (Comandante partigiano “Fra Diavolo”) e che sarà coordinata da Eva di Palma del Coordinamento Provinciale “La Spezia per Tsipras”.

Nato a Plovdiv, in Bulgaria, si trasferisce quasi subito con la famiglia a Milano. La sua è una famiglia di ascendenza ebraica sefardita, ma di fatto impiantata da molti anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea. Questa circostanza influenzerà profondamente tutta la sua opera di uomo e di artista, dedito costantemente al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale. Ovadia si laurea in Scienze Politiche all’Università Statale di Milano. Contemporaneamente al suo percorso accademico muove i primi passi artistici sotto la guida di Roberto Leydi, con cui inizia la sua carriera di cantante e musicista nel Gruppo dell’Almanacco Popolare, guidato da Sandra Mantovani. Nei primi anni settanta è fondatore del Gruppo Folk Internazionale, poi Ensemble Havadià, dove suona il violino, la chitarra e la tromba, col quale realizza gli album Festa Popolare, Daloy Polizei, Il Nonno di Jonny, Le Mille e una Notte e (già col nome di Ensemble Havadià) Ensemble Havadià e Specchi. Suonando questo nuovo (per l’epoca) genere musicale, che oggi potremmo definire folk-progressivo, gira i maggiori festival europei di musica folk. Insieme agli Stormy Six anima la cooperativa l’Orchestra, primo esempio di etichetta indipendente italiana. Per le Elezioni politiche italiane del 2013 ha dichiarato di votare la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Per le Elezioni europee del 2014 si è, appunto, candidato per L’Altra Europa con Tsipras.

da www.cittadellaspezia.it

 

Archivi della Resistenza, Palestina protagonista. Oggi il ricordo dell’8 settembre con il Comandante “Fra Diavolo”

8 settembre 2012, by  
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Anche questo fine settimana al Circolo culturale enogastronomico Archivi della Resistenza presso il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo Loc. le Prade (MS), vi sono degli appuntamenti imperdibili. Dopo ua mostra fotografica dedicata alla Palestina, che accompagna un’ importante iniziativa umanitaria, e che vedrà la Spezia protagonista, oggi, sabato 8 settembre sarà invece la volta della Costituzione: con modalità un po’ diverse dal solito verrà ricordato l’8 settembre, con Luigi Fiori, il Comandante “Fra Diavolo”, che negli anni ha stampato e distribuito più di 50.000 copie della carta costituzionale, a studenti, giovani e meno giovani.
Ed è anche l’inventore della Tombola della Costituzione, uno strumento didattico a 360° di indubbia efficacia, che verrà messo alla prova nel pomeriggio. Sarà possibile sostenere le iniziative anche prenotando per le cene a 20 euro (dall’antipasto al dolce, bevande incluse). Il museo sarà visitabile fino alle 24, proseguendo la felice iniziativa dell’ estate delle notti bianche con “Il museo è servito. Parole e gastronomia resistenti”. Per info chiamare al 3290099418.

Massimo Lombardi: “Una nuova segreteria per proseguire le lotte a tutto campo di Rifondazione Comunista”

16 gennaio 2012, by  
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E’ stata presentata lo scorso sabato mattina nella sede di Rifondazione Comunista spezzina la nuova segreteria provinciale del neo segretario Massimo Lombardi, eletto nei giorni scorsi dal Comitato Politico Federale del Prc.

Una composizione in continuità con la precedente segreteria, ricca di giovani e giovanissimi elementi oltre ai “giovani dentro” come il comandante partigiano Luigi Fiori, 92 anni, nominato Presidente onorario del partito con la delega speciale all’antifascismo “Ieri e oggi“.

Un primo segnale importante lanciato alla società civile e alla Sinistra tutta: non si può fare a meno dall’antifascismo militante e dai valori fondanti della Resistenza partigiana il cui messaggio deve continuare ad essere trasmesso alle nuove generazioni.

Lombardi ha ringraziato in particolare la segretaria uscente Chiara Bramanti il cui preziosissimo lavoro nei tre anni precedenti in un periodo di grande difficoltà del partito a livello nazionale ha riattivato l’azione politica di Rifondazione sul territorio spezzino dando sempre gambe alle numerose istanze del Prc fuori e dentro le istituzioni, a partire dalla lotta per i beni comuni e l’aqua pubblica.

Sei elementi su dieci sono reduci dalla segreteria precedente: Massimo Carosi, Luca Marchi, Paolo Magliani, William Domenichini e Jacopo Ricciardi. Tra le new entry i nomi di Antonella Guastini alle politiche del lavoro,  Sara Zolesi alla tesoreria, Diego Ravera alle politiche sociali e del non ancora ventenne Filippo Vergassola come responsabile scuola, università e conoscenza.

Infine invitati permanenti, oltre agli assessori del territorio e al presidente onorario Fiori, saranno il responsabile giustizia Rosario Conte, la responsabile pace, migranti e associazionismo Giulia Sergiampietri e la responsabile diritti civili e Glbtq Serena Lombardi.

Lotta senza quartiere alle politiche governo Monti e difesa dei diritti dei lavoratori e delle fasce deboli saranno i pilastri dell’azione politica della segreteria che, a livello locale, intende tradurli con la preziosa interlocuzione dei comitati cittadini e di tutta la società civile, oltre ovviamente agli alleati del centrosinistra la cui discussione sulle primarie per il capoluogo spezzino resta aperta. In ogni caso Rifondazione è pronta a fare la sua parte con un ruolo da protagonista sul dibattito sul futuro della città.

Di seguito i nominativi e i ruoli della nuova dirigenza:

Segreteria Provinciale

Massimo Lombardi, Segretario provinciale, Responsabile Enti locali, Sanità, Cultura

Luca Marchi, Responsabile Organizzazione

Jacopo Ricciardi, Responsabile Movimenti, Osservatorio sulla repressione, Rapporti con la stampa

William Domenichini, Responsabile Beni comuni, Ambiente e territorio, Democrazia partecipata

Diego Ravera, Responsabile Politiche sociali

Filippo Vergassola, Responsabile Scuola, Università e Conoscenza

Massimo Carosi, Responsabile Partito sociale, Cooperazione internazionale

Paolo Magliani, Responsabile Comunicazione, Propaganda e Sicurezza sul lavoro

Antonella Guastini, Responsabile Politiche del lavoro

Sara Zolesi, Tesoriera

Invitati permanenti

Luigi Fiori, Presidente onorario, Responsabile Antifascismo ieri e oggi

Rosario Conte, Responsabile Giustizia

Giulia Sergiampietri, Responsabile Migranti, Pace, Associazionismo

Serena Lombardi, Responsabile Diritti civili, Glbtq

 

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Distribuite tremila Costituzioni alla Morin per Giorgio Napolitano

16 giugno 2011, by  
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Tremila copie della Costituzione distribuite lungo la passeggiata “Morin” in occasione della visita spezzina del presidente della repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 10 giugno alla Spezia

Merito del “Comitato per la difesa della Costituzione” della Spezia con a testa Luigi “Fra Diavolo” Fiori, comandante partigiano e infaticabile promotore della difesa della carta costituzionale che, assieme a Gianni Carassale della Cgil e a Massimo Carosi di Rifondazione Comunista, hanno voluto lanciare un importante messaggio alla cittadinanza spezzina in vista dei recenti referendum del 12 e 13 giugno.

Lo stesso comitato, assieme all’associazione dei familiari delle vittime sul lavoro Oltre le Parole, organizza per domani alle 17 un’iniziativa pubblica alla sala Avis del FavaroLa Costituzione Italiana nella difesa dei diritti e della sicurezza sul lavoro”. Interverranno il dottor Renzo Barbaro del comitato “Salviamo la Costituzione” e il magistrato Remigio Pagliari.

Memorie della Storia

17 marzo 2010, by  
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Domenica 21 Marzo 2010 alle ore 10.00 a Sarzana presso il Centro Sociale “A.Barontini

MEMORIA della STORIA
Dalle Lotte Partigiane ad oggi

Introduce e coordina: Giuseppe Tonini (Segr. Circ. GLBTQ “Eurialo e Niso” PRC/SE)
Intervengono:

  • Luigi Fiori – Comandante Partigiano
  • Silvano Delle Piane – Segreteria Provinciale Prc La Spezia
  • Antonella Guastini – Candidata alle elezioni regionali
  • Gianluigi Pegolo – Segreteria Nazionale PRC/SE