Giovani Comunisti e Rifondazione: “In piazza con gli studenti per dire no all’alternanza scuola-lavoro”

29 gennaio 2022, by  
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La morte di Lorenzo Perelli, studente 18enne deceduto durante il suo ultimo giorno di alternanza in una fabbrica, ci indigna profondamente. Quanto successo ha riaperto un’importante questione che riguarda l’ex alternanza scuola-lavoro, oggi chiamati: percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, avallate dai governi degli ultimi 10 anni di qualsiasi bandiera politica.
La riforma “Buona Scuola” ha costretto studenti e studentesse a sottrarsi a ore di studio e formazione per operare come manovalanza gratuita dei privati, familiarizzando anticipatamente con un futuro ingiusto, fatto di sfruttamento, di precariato, senza diritti e senza alternative.
I PCTO non hanno fatto che agevolare gli interessi della produttività a tutti i costi, aumentando le divisioni scolastiche e disorientando studenti e studentesse. È proprio per questo che come Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista siamo fortemente convinti che l’alternanza scuola lavoro vada abolita e la cosiddetta “Buona scuola” pure!
La scuola necessita oggi, in questa fase pandemica, più che mai di una riforma che parta dal profondo, modalità di didattica, materie e argomenti da affrontare, edifici, innovazione tecnologica, sono tutti temi su cui reimmaginare la scuola pubblica, affinché possa essere veramente accessibile a tutti e tutte.
Ci opponiamo a questo sistema ingiusto e meschino, a questo governo che vede nella repressione la risposta, ai partiti e ai politici che in questi anni hanno costruito queste nuove forme di avvilimento e impoverimento culturale e hanno contribuito a smantellare la scuola pubblica.  
 
Domani, venerdì 28 Gennaio parteciperemo alla mobilitazione indetta dall’Unione degli Studenti alle ore 18.30 sotto alla Prefettura e aderiamo quindi allo sciopero indetto per l’intera giornata nelle scuole medie di secondo grado insieme agli studenti in lotta. 
Per dire: NO ALL’ALTERNANZA, SÌ ALL’ALTERNATIVA!

Giovani Comunisti/e La Spezia 

Rifondazione comunista La Spezia

Lombardi e Fedi: “Peracchini reintroduca la residenza anagrafica in attesa del pronunciamento della costituzionalità. Presentata mozione in consiglio comunale.”

2 febbraio 2019, by  
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Se proprio la questione dell’universalità dei diritti violati non convince, paradossalmente i  primi a dover chiedere un ripensamento sul Decreto Sicurezza dovrebbero essere proprio coloro che individuano nei migranti la causa di tutti i mali che viviamo, perché gli effetti dell’applicazione creeranno ancora più marginalità e sofferenza sociale. Per questo riteniamo che perlomeno la sospensione del decreto relativamente alla residenza anagrafica sia un atto doveroso in attesa degli opportune verifiche di costituzionalità che in queste settimane sono state richieste.
A poco più di un mese dalla sua entrata in vigore, i sindaci italiani hanno preso coscienza delle gravi conseguenze per i tessuti sociali delle città. Rifondazione ha contrastato questo provvedimento quando ancora era in discussione, denunciandone tutte le storture e siamo scesi in piazza contro la sua approvazione assieme a migliaia di persone nella manifestazione del 10 novembre a Roma degli Indivisibili.
Per questo la disobbedienza dei sindaci di Napoli e Palermo lo consideriamo un atto politico coraggioso da una parte e doveroso per la tutela di tutte le cittadine e cittadini. Le conseguenze di questa legge le vivremo sulla nostra pelle, visto che non solo penalizzerà i cosiddetti “migranti” ma si trasformerà in un vero e proprio regalo alla criminalità. I sindaci lo hanno capito.
Negare la residenza anagrafica ai titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari in fase di rinnovo e ai richiedenti asilo, adulti o bambini non accompagnati che siano, significa non dare loro una carta d’identità e di conseguenza lasciarli nell’impossibilità di avere un lavoro e cure sanitarie. Associamo a tutto questo lo smantellamento dell’accoglienza Sprar (unanimemente riconosciuta come la migliore soluzione) e l’impatto fortemente negativo sulle condizioni di vita delle persone e delle città, oltre che sull’esercizio effettivo dei diritti, è inevitabile.
Tramite il consigliere comunale Massimo Lombardi abbiamo depositato una mozione specifica, che si discuterà lunedì’ 4 febbraio in consiglio comunale, in cui chiederemo  sia attuata la sospensiva del “Decreto Sicurezza” e la conseguente reintroduzione della residenza anagrafica.
Veruschka Fedi,
Segretaria provinciale di Rifondazione Comunista
Massimo Lombardi,
Consigliere comunale di Spezia Bene Comune

Roma: pullman di manifestanti di sinistra bloccati con controlli a tappeto e lunghe attese

12 novembre 2018, by  
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Il pullman partito da Spezia e da Massa diretto a Roma per la manifestazione nazionale antirazzista in programma per oggi è stato fermato come gli altri pullman provenienti da varie città d’ Italia. Tutti i manifestanti sono stati fatti scendere, schedati e sottoposti ad una perquisizione corporale, dei bagagli con un controllo certosino anche di bandiere e striscioni”. Lo rendono noto Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Partito Comunista Italiano, Sinistra Anticapitalista, Cobas e Archivi della Resistenza.

L’operazione ha ovviamente richiesto parecchio tempo e non contente, terminati i controlli, le forze dell’ordine hanno trattenuto i pullman per oltre 40 minuti. Mentre scriviamo veniamo scortati presso il centro di Roma dagli agenti della Polizia di Stato. Quanto sta accadendo rappresenta un fatto molto grave, una limitazione delle libertà democratiche e costituzionali ingiustificata e inaccettabile, una vera intimidazione che nulla ha a che fare con la sicurezza. Tutto questo rafforza le ragioni per cui stiamo andando a Roma per dire “no” al Decreto Salvini che dopo il Minniti limiterà sempre più il diritto all’espressione e all’organizzazione del dissenso.

da www.cittadellaspezia.com

 

 

Tre giorni di iniziative per Rifondazione spezzina: “Weekend in difesa del lavoro, della cultura, dell’integrazione”

4 ottobre 2018, by  
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Sarà un fine settimana denso di appuntamenti per Rifondazione Comunista spezzina. Tra domani, venerdì 5 ottobre, e domenica 7 ottobre il partito sarà infatti impegnato con i suoi militanti sul territorio provinciale in una serie di iniziative in collaborazione con le forze politiche e associazioni della sinistra. 
 
La difesa della cultura, dell’integrazione, del lavoro, duramente attaccati dal governo Conte, sono al centro della discussione di questa tre giorni.
 
Venerdì 5 ottobre alle 18 in piazza Brin si terrà un’assemblea pubblica sul Decreto Salvini: gli avvocati Federico Lera e Antonella Cascione illustreranno i contenuti e insieme a loro valuteremo le conseguenze non solo sul piano migrazione, ma anche sul piano sociale, con l’introduzione dei nuovi reati a firma del governo Lega – 5 Stelle.

Sabato 6 ottobre alle 16.30, presso la biblioteca “Beghi” del Canaletto si terrà un presidio/volantinaggio per rivendicare una gestione professionale dei luoghi della cultura in città.
 
Proseguiamo infatti la denuncia, lanciata nei giorni scorsi dagli esponenti della sinistra spezzina tra i quali il capogruppo di Spezia Bene Comune Massimo Lombardi, circa l’insufficiente gestione dei luoghi di studio esistenti come la “Beghi” e la Mediateca ex Odeon, ma anche di quelli che verranno come la “Mazzini”.
 
Inoltre solidarizzeremo con i lavoratori che scenderanno in piazza per rivendicare i propri diritti nella grande “Manifestazione per la cultura e il lavoro” che si svolgerà a Roma in questa giornata. Per la prima volta, attori, cantanti, musicisti, ballerini e altri professionisti del settore incroceranno le braccia insieme ad altri lavoratori dei beni culturali, quali bibliotecari, archivisti, archeologi e storici dell’arte per rivendicare le istanze di categoria e per riportare al centro del dibattito politico il tema della cultura nelle sue implicazioni costituzionali, economiche e occupazionali.

La cultura è un settore chiave per l’economia italiana. Nel nostro Paese il settore culturale muove 250 miliardi, vale a dire il 17% del PIL nazionale, ciò significa che ogni euro investito in cultura ne produce 1,8 il altri settori. Eppure nella cultura l’occupazione non cresce, prevalgono lavoro nero e precariato che costringono i nostri talenti a fuggire all’estero per trovare condizioni di vita più dignitose.
Chiudiamo con domenica 7 ottobre quando dalle 11 alle 16 saremo nella nostra sede di Via Lunigiana 545 dove metteremo a disposizione un computer per chiunque voglia partecipare alle votazioni sullo statuto di Potere al Popolo. 

Nel pomeriggio, alle 16.30 saremo alla camminata San Terenzo – Lerici in solidarietà con Mimmo Lucano, sindaco di Riace.
 
Aderiamo con estrema convinzione all’iniziativa di solidarietà verso il sindaco di Riace, agli arresti domiciliari per aver disobbedito ad una legge ingiusta come la Bossi-Fini che criminalizza la solidarietà. La città di Riace e Mimmo Lucano hanno visto nei profughi degli alleati per aprire degli spazi di vivibilità e accoglienza in un paese che andava spopolandosi, dove negozi e scuole stavano chiudendo e i nativi emigravano. 
 
Con gli arresti di Mimmo Lucano si è arrestata la solidarietà e questo è inconcepibile.
 
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Fiaccolata del Coisp contro Ilaria Cucchi e Guido Magherini, Ricciardi (Prc Liguria): “E’ una provocazione”

29 giugno 2017, by  
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Apprendo dagli organi di stampa che venerdì 30 giugno in concomitanza con il dibattito organizzato allo Spezia Fest dove saranno presenti Ilaria Cucchi (sorella di Stefano), Guido Magherini e l’avvocato Fabio Anselmo, difensore, tra gli altri, della famiglia Cucchi e della famiglia Aldrovandi, si svolgerà una fiaccolata per la legalità organizzata dal Sindacato di Polizia Coisp.
E’ una provocazione ed un insulto verso i parenti delle vittime di stato. Il sindacato Coisp non è nuovo a simili provocazioni: come non dimenticare la manifestazione, fortunatamente non autorizzata, per far rimuovere la targa in ricordo a Carlo Giuliani in Piazza Alimonda a Genova. Suggerisco al Coisp di occuparsi di cose un po’ più serie e di farsi pubblicità in altro modo, magari condannando i propri colleghi che hanno ucciso Aldrovandi, Cucchi e le altre vittime di stato.
Jacopo Ricciardi,
Segreteria regionale Prc Liguria

No all’aggregazione Acam-Iren: “Acqua deve rimanere pubblica, subito una manifestazione di protesta in città”

16 febbraio 2017, by  
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Rifondazione Comunista esprime forte contrarietà per la decisione dell’amministrazione comunale spezzina di “aggregare” la partecipata Acam con il colosso multiutility Iren.

Riteniamo tale decisione contraria ai principi sanciti dal referendum del 2011 che obbliga la gestione pubblica del bene primario dell’acqua, senza alcuna possibilità di profitto. Difficile immaginare che ciò non avvenga, trattandosi di una società quotata in borsa, con parte dei capitali forniti da una banca come Intesa San Paolo, che quindi punterà esclusivamente ai propri interessi di cassa e non certo all’amministrazione del servizio nell’interesse dei cittadini.

Senza contare le ripercussioni sui lavoratori, che già hanno compiuto enormi sacrifici con i contratti di solidarietà e con i vari demansionamenti e che ora, nella speranza di non dover perdere il posto, sono costretti ad accettare tale situazione.

Il ricatto occupazionale dovuto alla giusta preoccupazione da parte dei sindacati deve far riflettere ancora una volta sulla vergognosa gestione degli ultimi dieci anni di Acam per la quale nessuno ha mai pagato se non i cittadini (in termini di disservizi e nelle bollette) e i lavoratori.

Chiediamo all’amministratore delegato Garavini (ben pagato con i soldi pubblici) a cosa sono servite le recenti cessioni dei rami di azienda più remunerativi (come il Gas) per arrivare lo stesso alla solita conclusione, ossia la privatizzazione dell’acqua.

Per questi motivi tutti i nostri consiglieri comunali voteranno contro questa soluzione e invitiamo tutte le forze attive e democratiche della provincia a una grande manifestazione di protesta in difesa dei beni comuni pubblici da lanciare nei prossimi giorni in città.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Aule al freddo, Gc La Spezia: “Al fianco degli studenti spezzini nella manifestazione del 16 gennaio”

14 gennaio 2017, by  
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Il coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti della Spezia ha deciso di aderire alla manifestazione indetta per lunedì 16 gennaio dalla Consulta Provinciale degli Studenti e dell’associazione Futura-mente, in quanto ritiene necessario appoggiare e supportare la battaglia iniziata nei giorni scorsi dagli studenti a causa del mal funzionamento dei riscaldamenti verificatosi nei giorni scorsi in alcuni istituti provinciali. Mal funzionamento che rappresenta soltanto l’ultimo di una lunga serie di problemi che affliggono quotidianamente le nostre scuole e con cui studenti, insegnanti e personale Ata sono costretti a convivere a causa della miopia di chi ci governa.

Riteniamo inoltre strumentale, probabilmente in vista dell’imminente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, la posizione di numerosi esponenti del maggior partito di governo, a livello comunale, nazionale e provinciale, ossia l’ente competente della manutenzione degli edifici scolastici, i quali dimenticano di dire che negli ultimi anni il loro partito ha perpetuato tagli agli enti locali in nome del taglio agli sprechi, leggasi taglio ai servizi.
Siamo a conoscenza del ritorno in città di gruppi di estrema destra che cercano di farsi largo all’interno delle scuole sfruttando l’onda di questa protesta. A tali gruppi ci sentiamo di ricordare la propria illegittimità politica. La scuola e in particolare gli studenti, non hanno bisogno di odio xenofobo ed ignoranza, hanno bisogno invece di essere sostenuti nelle loro battaglie quotidiane, rafforzando l’idea di una scuola laica, pubblica e antifascista, così come i padri del nostro Paese l’hanno voluta nella Costituzione! 
Per questo invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi alla manifestazione perché la scuola è un servizio di tutti e per tutti!
Coordinamento provinciale Giovani Comuniste/i La Spezia

La Spezia: Rifondazione aderisce al corteo contro il terrorismo e contro ogni tipo di guerra nel mondo

21 novembre 2015, by  
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista aderisce alla manifestazione di domani 22 novembre alla Spezia indetta dalla Comunità Islamica spezzina contro il terrorismo, con partenza da Piazza Cavour alle 16 e arrivo in Piazza Garibaldi.

Aderiamo convintamente in solidarietà ai familiari delle vittime dei tanti attentati che ogni giorno insanguinano il mondo, esattamente come hanno fatto e continuano a fare le innumerevoli guerre e bombardamenti propugnati dall’Occidente,
Guerre che continuano tutt’oggi a macinare migliaia di civili innocenti in medio Oriente, innocenti proprio come le vittime di Parigi. La pace, il dialogo e la cultura sono le uniche “armi”  che porteranno alla vera vittoria.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Lerici, Rifondazione e Sel: “Bene il no a Forza Nuova, il nostro comune è da sempre antifascista”

3 luglio 2015, by  
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Il circolo di Rifondazione Comunista di Lerici “Lucio Libertini” e il circolo di Sel di Lerici condannano apertamente la manifestazione indetta per il 10 luglio, e già annullata, da Forza Nuova, un’organizzazione che, non riconoscendosi nei valori fondanti della Costituzione, inneggia al fascismo e all’odio razziale.

Era infatti inimmaginabile anche solo ipotizzare che a Lerici fosse autorizzato un evento legato a questo movimento politico. La tradizione partigiana e antifascista del nostro comune, il suo essere accogliente e solidale, ci impone di contestare apertamente derive xenofobe dietro lo spauracchio di problemi di sicurezza dei cittadini.

Non scherziamo, i problemi non sono certo legati alla sicurezza dei cittadini nelle serate lericine. E’ solo un bieco tentativo di insinuare nella gente un senso di insicurezza giustificando così sempre più politiche sicuritarie, che vanno a limitare la libertà nelle sue forme più ampie, creando un clima cupo e di diffidenza e che serve agli attivisti di destra per giustificare il loro essere reazionari e razzisti.

Inaccettabile. Il fatto che la manifestazione sia stata annullata non ci deve però far pensare che non vi sia un concreto pericolo nella propaganda e nell’attivismo di estrema destra per cui è auspicabile che tutte le forze politiche e non che si riconoscono nei principi dell’antifascismo, della libertà e della solidarietà dichiarino nelle forme più diverse la loro contrarietà a siffatte iniziative.

 

Stefania Novelli,

segretaria Rifondazione Comunista Lerici

 

Giacomo Pregazzi,

coordinatore Sinistra Ecologia e Libertà Lerici

Lombardi: “Settimana di grande successo per la Sinistra spezzina e italiana. Continuiamo uniti su questa strada”

14 febbraio 2015, by  
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Si è conclusa una grande settimana per la sinistra spezzina con le due importanti iniziative organizzate in città nelle giornate di lunedì 9 e giovedì 12 febbraio.

Il successo del presidio di lunedì pomeriggio sotto la Banca d’Italia in solidarietà con il popolo greco e il suo governo presieduto da Alexis Tsipras, è stato poi bissato dalla grande affluenza di pubblico che giovedì ha riempito giovedì il centro Allende per il dibattito “A sinsitra con i lavoratori”, organizzato dal gruppo consiliare comunale Prc.

La qualità degli interventi, a partire dall’avvocato giuslavorista Roberto Lamma per arrivare ad Andrea Ornati, Lorenzo Cimino, Lorenzo Schiavi e Michele Fiore ha entusiasmato la platea, richiamando i cittadini alla consapevolezza su quanto sta accadendo in Italia e in Europa.

Oggi grazie ad Atene si respira un entusiasmo nuovo e l’adesione popolare massiccia è significativa di un fermento che vede nella politica della sinistra di alternativa il punto di riferimento per chi vuole giustizia sociale e democrazia, che i governi europei assoggettati alla Merkel, a cui Renzi non fa eccezione, non possono e non vogliono garantire in quanto schiavi dei poteri dell’economia mondiale.

Così la difesa dei lavoratori, sotto attacco dal famigerato “Jobs act” renziano, va di pari passo con quella del popolo greco, che con Syriza si è ribellato a questi ricatti, devastato dal ricatto bancario della Germania e della Bce.

La porta in faccia chiusa dal ministro Shauble al collega greco Varoufakis ha descritto perfettamente l’arroganza tedesca nei confronti dei piccoli greci, che dal 26 gennaio scorso hanno cominciato la loro nuova Resistenza. Noi abbiamo il dovere di stare al loro fianco.

I poteri economici sovranazionali sono nemici della democrazia e della giustizia sociale, in Grecia come in Italia.

Solo una Syriza italiana (una sinistra unita da Sel al Prc, dal Pcdi a quanti non si riconoscono più nel Pd, specie dopo lo scandalo primarie in Liguria), con il sostegno fondamentale della Cgil e dei lavoratori, può farcela a rompere il muro delle “larghe intese” targate Renzi-Alfano, le stesse che stanno cambiando – nottetempo e a colpi di spugna – la Costituzione repubblicana, l’unica carta che ancora ci difende dalla barbarie del “mercato” capitalistico.

Per questo motivo oggi a Roma si sta tenendo una grande manifestazione della sinistra italiana al grido di  “Cambiamo la Grecia per cambiare l’Europa”.

A Bruxelles come a Spezia, in Liguria e in tutta Italia, dobbiamo continuare uniti su questa strada di riscossa popolare contro la violenza economica verso i popoli europei.

Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

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