Mannucci e Gatti dimostrano la loro pochezza, La Cossu sarà un ottimo assessore
9 marzo 2011, by admin
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La pochezza umana e politica di soggetti come Manucci e Gatti non ha bisogno di molti commenti, basta leggere gli sproloqui in cui si esercitano con convincimento e pressapochismo. Ci lascia davvero sgomenti il modo sciatto di fare opposizione di certi soggetti politici, un modo di fare politica che giudica trivialmente e sommariamente senza entrare nel merito di nulla, tipico di una parte politica che alla Spezia, ma d’altronde come al governo, non ha più nulla da dire al paese se non citazioni scolorite adatte a chi non trova parole proprie per esprimere idee che non esistono.
Ecco che il centrodestra derubrica ogni valutazione sulle deleghe che Simona Cossu ha assunto in base ai soldi disponibili (che il governo Berlusconi taglia indecentemente mentre ingrassa le tasche della casta!). Noi di Rifondazione comunista abbiamo evidentemente più sensibilità e più concretezza per poter valutare che impegnarsi per l’infanzia, la partecipazione e i rapporti internazionali della nostra città sia un impegno onorevole, molto più onorevole dello spettacolo indecente che per l’ennesima volta il centrodestra spezzino non ha lesinato a presentarci.
A Simona Cossu va in primis l’augurio di tutto il partito della Rifondazione comunista, certi che saprà far bene come ha fatto fino ad oggi sui banchi consiliari, con serietà, spirito critico e costruttivo, gli stessi valori che i suoi dirimpettai Mannucci e Gatti non hanno dimostrato di avere neanche lontanamente. Grazie al suo lavoro quotidiano di coordinamento del gruppo consiliare comunale spezzino, abbiamo condotto battaglie importanti, molte fino a risultati cruciali: tra le tante non dimentichiamo il no al nucleare, la modifica statutaria per le unioni civili, l’adesione alla strategia Rifiuti Zero.
Nella battaglia politica ci si aspetta di tutto, ma oggi il centrodestra spezzino ha davvero toccato il fondo della decenza. Parafrasando il sindaco Federici in riferimento al giudizio sull’opposizione dei berluscones spezzini, possiamo dire che saremo “costretti” a governare ancora per molto la nostra città. Oggi continuiamo questa sfida con il solito spirito critico e con il nuovo contributo di Simona Cossu.
Mai più caduti sul Lavoro: vergognoso comportamento del centrodestra
13 aprile 2010, by admin
Archiviato in Lavoro, Primo piano
Ieri sera il consiglio comunale della Spezia si è riunito in forma straordinaria per discutere sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nel nostro territorio, martoriato, come nel resto d’Italia, dall’eterna piaga degli incidenti che colpiscono i lavoratori in servizio in ogni settore lavorativo. Un consiglio convocato all’indomani dell’ultima disgrazia in ordine cronologico che ha colpito, il 24 febbraio scorso, il ferroviere della stazione centrale della Spezia Giovanni Magliani, padre di un esponente della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista.
I consiglieri comunali PRC Edmondo Bucchioni e Simona Cossu hanno parlato di vera e propria guerra che i lavoratori combattono al rispettivo “fronte”, ossia il luogo di lavoro, una guerra che deve cessare senza se e senza ma. Le cifre dei mutilati, degli invalidi e dei caduti, di chi ogni giorno esce di casa per andarsi a guadagnare da vivere e torna senza un piede, una gamba, una mano, o non torna più, sono letteralmente spaventose ed equiparabili in toto alle perdite di un esercito in conflitto. Il paragone non è per nulla azzardato, se non in difetto.
Peccato che il lavoro, su cui si fonda la nostra Repubblica, non dev’essere una guerra, a parte per chi la gerra la fa per mestiere.
I lavoratori cadono per negligenza dei propri datori di lavoro, per mancanza di controlli sulla sicurezza, per una non cultura e un non rispetto da parte delle aziende (pubbliche e private) delle pur numerose leggi e norme che regolano la loro -teorica- sicurezza. E intanto il dolore dei famigliari delle vittime è un lutto troppo forte da poter smaltire. Non esistono risarcimenti di fronte a queste perdite.
Per questo Rifondazione Comunista ha approvato con convinzione l’odg presentato ieri e discusso fino a tarda di notte dal consiglio comunale spezzino che ha devoluto il proprio gettone di presenza all’ANMIL della Spezia (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro) su indicazione della famiglia Magliani.
Purtroppo la classica nota negativa della serata, è giunta immancabilmente dal centrodestra.
Una fazione, quella del Pdl e della Lega Nord, che ha dimostrato per l’ennesima volta, se mai ce ne fosse bisogno, insensibilità umana, incapacità politica e mancato rispetto delle istituzioni e dell’intera cittadinanza spezzina, oltre che della famiglia Magliani, presente in aula.
Infatti il consiglio comunale di ieri sera altro non era che un omaggio a tutte le vittime sul lavoro e ai loro parenti, non solo quelli del povero Giovanni.
L’abbandono dell’aula al momento del voto da parte dei vari Mannucci, Frija, Peserico, De Luca, Gai, Cenerini, e, dulcis in fundo, del neo “onorevole” Di Vizia, altro non è che la firma in calce a una pagina davvero nera per la storia della comunità spezzina.
Una figura indegna che dimostra ancora una volta quanto sia lo “spessore” politico e umano di tali elementi, che rispecchiano in pieno il governo nazionale da loro stessi rappresentato. Un governo che, specialmente con il disegno di legge Sacconi in corso di approvazione in parlamento, attacca ancora di più i diritti dei lavoratori e la loro sicurezza contribuendo sempre di più a sacrificarli sull’altare del profitto, con disgustoso sprezzo delle vite umane.
All’ “onorevole” Di Vizia vanno davvero i nostri “complimenti”, quelli di un prossimo rappresentante della Repubblica Italiana (non padana, si ricordi “onorevole”), che, col pretesto strumentale di non voler rispondere (per non sconfessare il proprio partito) all’altro ordine del giorno presentato dal consigliere Bucchioni riguardo alle mancate promesse di un anno fa del ministro Maroni sul rinforzo (per ora solo sulla carta) dell’organico dei VVF spezzini, ha colto a pretesto per insultare il nostro consigliere, che esercita proprio la professione di vigile del fuoco, uscendo dall’aula proferendo frasi come “L’onorevole esce quando gli pare”.
Gran bella scena, “onorevole”. Una sola parola per voi: VERGOGNA.