Romeo: “Lo scioglimento delle Province equivale ad un piccolo golpe”
14 dicembre 2011, by admin
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Si assiste in questi giorni ad una manovra che di fatto stravolgerà in peggio la vita di milioni di famiglie italiane con l’avvallo dei due maggiori partiti quali il PdL e il Pd e gli (ex?) fascisti di Fini e Bocchino.
Ancora una volta a pagare i soliti noti: lavoratori, pensionati (con la pensione di carta, non d’oro), disoccupati; a costoro si chiede di salvare l’Italia, ai disonesti (evasori fiscali) e ai super ricchi si concede di farla franca per l’ennesima volta.
Ma la ciliegina a questa manovra è lo scioglimento delle Province con la scusa dei costi della politica.
Sta emergendo, seppur a fatica, che questa decisione non è altro che un contentino da mettere in pasto ai cosiddetti anticasta senza invece agire davvero sugli scandalosi sprechi (un solo esempio: i 5,5 milioni di euro della liquidazione dell’ad Fimeccanica Guarguaglini equivalgono al costo di tutta l’attuale giunta della provincia della Spezia per ben 16 anni!!!)
Non oso immaginare le conseguenze sul territorio di questa grave scelta, ma ormai gli spezzini ci sono abituati: dopo il Commissario al Parco delle Cinque terre, il Commissario al Parco di Montemarcello Magra, ora tocca alla Provincia essere commissariata. Quando si inizierà con i Comuni?
Le cronache nazionali ci informano saltuariamente di scioglimenti di Consigli Comunali a causa di infiltrazioni della mafia o della n’drangheta nelle Istituzioni, ma mai avrei immaginato di assistere ad un vero e proprio colpo di mano avvallato dalle più alte cariche dello Stato che di fatto viola palesemente la nostra Carta Costituzionale: infatti la Costituzione all’art. 114 dichiara:
“La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.
Non sono un esperto giurista ne tanto meno un professore della Bocconi, ma pare evidente che se si vogliono abolire le Province si debba prima cambiare la Costituzione e rivedere il complesso del sistema delle Autonomie Locali del nostro Paese.
E perché non un referendum affinché siano i cittadini a decidere l’esistenza o meno delle Province?
Salvatore Romeo, Rifondazione Comunista La Spezia
Prc/Fds La Spezia: “Totale adesione allo sciopero di domani contro la vergogna della manovra Monti”
12 dicembre 2011, by admin
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Rifondazione Comunista/Fds La Spezia aderisce con forza allo sciopero indetto domani dai tre sindacati Cgil-Cisl-Uil contro l’iniqua e ingiusta manovra-Monti che un parlamento di meri esecutori si appresterà a votare con l’ennesimo voto di fiducia.
Esattamente come ha sempre fatto il precedente governo Berlusconi.
Una macelleria sociale inaudita che colpisce le classi più deboli del Paese a dispetto dei grandi evasori e ladri di stato, lasciati ovviamnete al riparo. Un colpo al cuore di lavoratori e pensionati costretti a sopportare sulla propria pelle il peso di un deficit finanziario creato dalla quella stessa classe economico-finanziaria che Monti incarna perfettamente e che è pronta a succhiare nuovamente il sangue alla popolazione.
Chiamiamo il mondo del lavoro e tutti i cittadini a manifestare domani sotto la prefettura per comunicare a chi ci governa che non possiamo accettare manovre che strozzano la nostra vita rendendola impossibile.
Per questo chiediamo immediatamente lo sciopero generale: sarà l’inizio di una lunga stagione di lotte, perchè sia chiaro a tutti che la crisi non la paghi sempre e solo la povera gente.
OPPOSIZIONE AL GOVERNO MONTI!
IN PIAZZA PER LO SCIOPERO GENERALE!
Rifondazione Comunista/Fds La Spezia
Olivieri dopo lo sciopero: “Patrimoniale e opposizione politica al di fuori di quel centrosinistra che sta con Monti”
12 dicembre 2011, by admin
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Anche alla Spezia é riuscito alla grande lo sciopero generale contro la manovra economica del Governo Monti.
L’adesione dei lavoratori indica la strada da percorrere: quella della costruzione di una vasta ed unitaria opposizione sociale ad un Governo che in maniera feroce sta perseguendo l’obiettivo di far pagare per intero i costi della crisi alla povera gente.
Nella politica di Monti non c’é nulla di giusto e di equo: non c’é l’imposta sui grandi patrimoni, non c’é la riduzione delle enormi spese militari, non c’é la cancellazione di quelle grandi opere come la Tav in Val di Susa ed il Ponte sullo Stretto che oltre ad essere inutili e dannose sono pure costosissime.
Questo Governo, peraltro, sta già preparando nuovi intollerabili attacchi contro il mondo del lavoro a partire dalla cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
Occorre quindi che la lotta contro il Governo Monti si intensifichi nelle prossime settimane. La giornata di oggi pone però con forza anche la necessità di costruire un riferimento politico per il movimento dei lavoratori. Non può esserlo il Pd, che si appresta a votare a favore della manovra antipopolare di Monti.
Per questa ragione dallo sciopero di oggi trae nuova forza la proposta che rivolgiamo a tutta la sinistra di opposizione: superiamo steccati ed inutili divisioni per costruire un punto di riferimento per il mondo del lavoro; al di fuori di quel centrosinistra che si ritrova oggi a sostenere una manovra che va contro lavoratori e pensionati.
Sergio Olivieri
Segretario regionale ligure
Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra
Vergassola (Prc La Spezia): “Lunedì tutti in piazza contro la scandalosa manovra Monti”
10 dicembre 2011, by admin
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”Quando si arriva a toccare il fondo, l’unica cosa positiva è che si può solo iniziare a risalire”.
Questa frase è il primo pensiero che viene in mente dopo l’approvazione di una manovra economica in perfetta continuità con l’operato dell’ultimo governo Berlusconi, ma che si permette anche di prendere il giro il Paese parlando di manovra ”salva italia”.
In realtà a essere salvati saranno i possessori dei grandi patrimoni in quanto la patrimoniale non è stata nemmeno presa in considerazione (nemmeno nella blanda versione di Confindustria). In più saranno salvate le imprese e le banche i cui debiti saranno coperti con i soldi pubblici.
Insomma saranno protetti sempre i soliti, mentre a pagare ci penserà la parte più debole del Paese, in quanto sono le pensioni (ma non quelle alte) l’agnello sacrificale di questa vergognosa manovra.
Per completare l’opera ecco l’aumento dell’Iva (di due punti!) e la tassa sugli immobili, oltre all’aumento della benzina. Peggio di così non si poteva fare.
Mentre il Partito Democratico parla di una manovra ‘‘da aggiustare un pochino”, dimostrando con questa affermazione il motivo per il quale il Parlamento è senza opposizione da tre anni, NOI ESPRIMIAMO IL PIU’ FERMO E DECISO NO.
OPPOSIZIONE AL GOVERNO MONTI!
LUNEDI’ IN PIAZZA PER LO SCIOPERO GENERALE!
Filippo Vergassola
Coordinatore Dipartimento Scuola e Università
Rifondazione Comunista La Spezia
Paolo Ferrero a Servizio Pubblico: “Questa manovra è dannosa e socialmente iniqua”
9 dicembre 2011, by admin
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tratto da Corriere.it
Nella notte dell’euro, mentre è in corso il vertice di Bruxelles, la moneta unica dell’Ue finisce sotto processo anche nel corso della sesta puntata di Servizio Pubblico. Un appuntamento dedicato alla manovra del governo Monti e a capire se i sacrifici chiesti agli italiani saranno davvero utili. Ospiti in studio, tra gli altri, Guglielmo Epifani, Maurizio Gasparri, Francesco Rutelli, Paolo Ferrero e gli economisti Irene Tinagli e Christian Marazzi. Attacca l’euro il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: «Il Pdl ha contestato più volte il sistema attuale dell’euro, che non è supportato dalla Bce. È una moneta costruita su fondamenta di sabbia». E ancora: I problemi che si stanno verificando adesso potevano essere affrontati dal governo che ha fatto entrare l’Italia nell’euro».
LA MANOVRA – Critiche poi alla manovra-Monti, il cosiddetto «decreto salva-Italia». «Se in una situazione come questa blocchiamo l’indicizzazione delle pensioni, aumentiamo l’Iva sui beni di consumo, tassiamo la prima casa, aumentiamo la benzina, il rischio è che una famiglia su tre precipiti in gravissima difficoltà» scalda gli animi nell’anteprima lo stesso Santoro. Lo segue Ferrero. «Questa manovra è dannosa ed è iniqua socialmente. È una manovra recessiva: toglie denaro dalla circolazione. L’anno prossimo l’economia andrà peggio» attacca il segretario di Rifondazione Comunista. Ammette invece che qualcosa va corretto ma esprime fiducia a Monti, Rutelli. «Qualcosa si potrà e si dovrà limare. Sull’indicizzazione delle pensioni e sull’esenzione dell’Imu per la prima casa qualcosa si potrà correggere» dice il leader dell’Api. «Non siamo sicuri che i sacrifici saranno sufficienti ma senza questa manovra l’Italia non potrebbe presentarsi al tavolo europeo – prosegue Rutelli. C’è una tempesta terribile e non dobbiamo nasconderlo. Questi anni hanno visto crescere disparità sociali e l’incontrollabilità della speculazione finanziaria. Inoltre l’Italia ha un enorme debito pubblico, il governo Berlusconi l’ha portato al 121% del Pil, quando con il governo Prodi era sceso al 103%». Quindi conclude: «L’Italia nelle condizioni date, con Monti è nelle condizioni migliori possibili».
MONTI DA VESPA – Nel corso della puntata c’è spazio anche per un attacco alla decisione del premier di partecipare alla trasmissione di Vespa: «Come sarà l’informazione in questo futuro? Un presidente del consiglio che fa? Va davanti ai giornalisti o a Porta a Porta?» attacca Santoro nell’anteprima. «Perché se va a Porta a Porta – aggiunge il conduttore – il futuro è uguale al passato».
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Costruiamo l’opposizione contro il Governo Monti. Rifondazione Comunista oggi alle 17 al presidio sotto la Prefettura organizzato dai sindacati
6 dicembre 2011, by admin
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Nella manovra del Governo non c’è alcuna traccia di equità e i provvedimenti messi in catiere dal Governo colpiscono in maniera pesantissima lavoratori e pensionati.
Per questa ragione, nel partecipare al presidio davanti alla Prefettura, rivolgiamo un pressante appello alle organizzazioni sindacali affinché gli scioperi indetti separatamente da Cisl e Uil da un lato e dalla Cgil dall’altro per il prossimo 12 dicembre vengano unificati in un unico grande Sciopero Generale di tutti i lavoratori che duri l’intera giornata, così come chiesto anche dalla Fiom nazionale alla Cgil.
Il presidio davanti alla Prefettura e gli scioperi del 12 dicembre sono solo l’inizio di una lotta che deve essere generale e generalizzata per fermare un Governo amico dei banchieri e di Confindustria e nemico di lavoratori, precari e pensionati.
La Federazione spezzina di Rifondazione Comunista
Olivieri: “Sciopero generale per rispondere alla manovra Monti”
6 dicembre 2011, by admin
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Canzio (Prc Levanto): “Sconcertanti affermazioni del centrodestra in stato confusionale post Monti”
5 dicembre 2011, by admin
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La capogruppo di maggioranza e consigliera comunale di Rifondazione Comunista di Levanto Olivia Canzio risponde così agli ultimi attacchi del centrodestra all’amministrazione comunale: “Stupiscono sotto diversi aspetti le esternazioni del Pdl durante l’ultimo consiglio comunale del 29 novembre scorso:
– innanzitutto troviamo scorretto l’aver scaricato esclusivamente la responsabilità della crisi economica sul Governo Monti, sulla Regione, sulla Provincia e, per ultimo, sul Comune, dimenticando completamente chi sino pochi giorni fa ha governato l’Italia negli ultimi 10 anni;
– ancor più sconcertanti le considerazioni relative alla nostra mancanza di risorse per rimediare ai danni alluvionali (che ammontano a circa 3 milioni e 600 mila euro):risulta del tutto evidente a tutti come la mancanza dei trasferimenti statali e le prossime manovre del Governo metteranno ancor più in difficoltà gli enti locali con ricadute pesanti sui servizi sociali, la scuola, la sanità e in generale sui cittadini meno abbienti;
– contestare poi l’entità delle spese legali sostenute dal Comune senza volerne affrontare le reali motivazioni è puramente strumentale: questa Amministrazione, in discontinuità con le scelte passate, ha infatti deciso di difendere la propria scelta urbanistica di tutela del paesaggio e del territorio contro chi vuole cementificare senza regole. Eppure i recenti disastri idrogeologici ci hanno dimostrato quali ne sarebbero le conseguenze.
Comprendiamo, tuttavia, lo stato confusionale in cui versano i rappresentanti locali di un partito che sta al Governo con un esecutivo che non ha eletto, ma che prosegue la politica di sacrifici a senso unico sulle categorie deboli iniziata da Berlusconi, che altre misure avrebbe già potuto introdurre per affrontare la crisi (introduzione della tassa patrimoniale, lotta all’evasione, ritiro dalle guerre ipocritamente definite “missioni di pace”).
Noi crediamo che l’essenza della democrazia sia il confronto, anche duro, e che quindi i cittadini che hanno votato il centrodestra non si sentano rappresentati da un’opposizione che si rifiuta di affrontare in modo costruttivo i problemi reali e che riduce il tutto a populismo e a slogan grondanti antipolitica copiata dai social network.
Cerchiamo di restituire valore alla parola Politica senza cadere nell’inutile demagogia che ha sin troppo spazio nei salotti televisivi”.
Olivia Canzio
capogruppo di maggioranza in comune di Levanto
Olivieri: “Se piangono i ministri, cosa devono fare i lavoratori e i pensionati?”
5 dicembre 2011, by admin
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La manovra del governo Monti è un’aggressione contro i lavoratori, i giovani, i pensionati.
I provvedimenti sulle pensioni sono odiosi, a partire dal blocco della rivalutazione con il quale si avrà una drastica perdita del potere d’acquisto eroso dall’inflazione e quindi un peggioramento delle condizioni di vita di milioni di pensionati.
L’aumento dell’età pensionabile è anche una nuova grande presa in giro per i giovani per i quali sarà sempre più difficile la ricerca di un posto di lavoro.
Nella manovra non c’è traccia di equità: non c’è la patrimoniale sulle grandi ricchezze, non c’è la riduzione delle ingentissime spese militari, non c’è il blocco di grandi opere dannose e costosissime come il Ponte sullo Stretto e la Tav in Val di Susa che avrebbe fatto risparmiare milioni di euro.
Ci sono invece nuovi furti sui salari e sulle pensioni: nuova tassa sulla prima casa (che sarà più esosa dell’Ici), aumento dell’Iva (che provocherà un aumento del carovita), taglio dei trasferimenti agli Enti locali (che provocherà l’aumento delle tasse regionali e comunali e il peggioramento dei servizi, a partire dalla sanità).
Ciò che preoccupa maggiormente è che questa manovra non basterà ai vampiri delle Borse, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea: tra qualche settimana ricominceranno a battere cassa e a pretendere nuove privatizzazioni, nuovi tagli a salari e pensioni, nuove misure antisociali come quelle che già si stanno preparando sul mercato del lavoro.
E’ la stessa spirale della Grecia. Di fronte a tutto ciò occorre coerenza e determinazione.
Coerenza perché non si può concedere a Monti quello che non sarebbe mai stato concesso a Berlusconi: se il Governo precedente avesse osato proporre una manovra del genere sarebbe stato travolto dall’opposizione dei sindacati e dei partiti del centrosinistra.
Determinazione perché un’aggressione come questa richiede una sola risposta: lo Sciopero Generale di tutti i lavoratori.
Sergio Olivieri
Segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista
“Basta tagli alla sanità”. FdS Valdimagra in piazza oggi a Sarzana al fianco dei lavoratori del settore
21 ottobre 2011, by admin
Archiviato in Dalla Provincia, Lavoro, Primo piano
La Federazione della Sinistra Valdimagra solidarizza con i manifestanti della protesta di oggi in piazza Matteotti a Sarzana, davanti alla sede del comune, contro i vergognosi tagli alla sanità che stanno colpendo il nostro territorio.
2 milioni di euro per il 2011. Ben 14 milioni di euro per il 2012. Queste le cifre dei tagli alla sanità nella nostra provincia previste nella prossima manovra regionale.
Ormai quotidianamente si registrano tagli che preoccupano l’utenza sempre più ampia, essendo costituita in prevalenza da persone anziane. Continuiamo a verificare come l’offerta dei servizi stia peggiorando, in particolare con il taglio dei posti di lavoro e di conseguenza con personale carente e costretto a effettuare turni pesanti e stressanti. Nel contempo registriamo però un aumento della presenza del privato, che prospera sempre di più in questo settore.
Non a caso i tanti posti di lavoro in discussione con i prossimi tagli riguardano non solo dipendenti pubblici ma anche e soprattutto privati.
Tutto ciò è inquadrato in un processo più generale di aziendalizzazione della sanità, che in questo modo travolge uno dei più elementari diritti favorendo lo smantellamento del sistema sanitario pubblico senza garanzia di miglioramento delle prestazioni perchè il privato sceglierà sempre i servizi più redditizi lasciando al pubblico queli più onerosi, e soprattutto in questi momenti di grave crisi non salvaguardia certo l’occupazione avendo come prioritario il bilancio.
Non dimentichiamo assolutamente che i tagli in questione sono conseguenza diretta di una politica nazionale portata avanti dal governo Berlusconi. Questo non deve essere però un paravento sulle decisioni prese a livello territoriale.
Ecco perchè oltre a condannare i tagli pesanti e indicriminati del Governo proponiamo una revisione delle scelte compiute dalla Regione chedevono essere indirizzate alla salvaguardia di quei settori prioritari dello stato sociale del nostro paese e del nostro territorio, in particolare la sanità pubblica che deve garantire il diritto alle cure di tutti e, di conseguenza, la tutela dei posti di lavoro in questo settore, senza i quali non si possono garantire i giusti servizi.
Federazione della Sinistra, Coordinamento Valdimagra