Ieri sera è andato in scena per l’ennesima volta lo spettacolo dello svuotamento completo del consiglio comunale. Il consigliere Cenerini ha esposto la sua mozione contro le carriere alias nelle scuole, ennesima dimostrazione della distanza dalla realtà da parte di questa amministrazione e della necessità della destra di ledere i diritti altrui a prescindere.
Le carriere alias rappresentano senza dubbio un passo avanti importantissimo all’interno degli spazi scolastici di fronte al problema, sempre più dilagante, dell’abbandono scolastico, della depressione, degli atti autolesionistici e anche suicidari da parte di studenti e studentesse in transizione. Un problema che esiste anche nella nostra città, dove sono stati proprio gli studenti a muoversi perché le scuole si facessero carico anche delle loro necessità.
Peraltro, la decisione dell’Itis Capellini-Sauro non rappresenta certo un caso isolato nel panorama nazionale, sono molto numerosi i casi scuole e università, anche prestigiosissime, che hanno deciso da anni di intraprendere questa strada.
La mozione di ieri sera è destinata a rimanere priva di qualsiasi effetto ma mostra il volto retrogrado e reazionario della destra al governo in questa città che, per strizzare l’occhio a qualche gruppuscolo ormai fuori dalla storia, non si fa scrupoli a calpestare i diritti delle persone e ad esporre a gravi rischi la salute dei ragazzi di questa città, dando un pericoloso segnale politico di acquiescenza alle peggiori istanze omotransfobico.
Il consigliere Cenerini ha sproloquiato per tutto il tempo a disposizione sulle colpe della “sinistra” riferendosi in particolare ai ministri dell’istruzione del Pd e del M5S rendendo la sua esposizione sui diritti di studenti e studentesse, ma anche di tutto il personale scolastico, una pantomima senza rispetto giocando davvero sulla pelle degli altri.
Un diritto, quello della carriera alias, che di certo non lede la sua libertà e il suo diritto di essere un uomo liberamente eterosessuale che si riconosce nel suo genere maschile. Da parte della maggioranza non un intervento, non una parola, solo il voto favorevole ad un dispositivo che, fortunatamente, è inapplicabile.
Massimo Lombardi, Consigliere Comunale Spezia Bene Comune
Luca Marchi, Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista
Tags: capellini sauro, carriera alias, Cenerini, fdi, itis, lombardi, m5s, marchi, Pd, rifondazione, scuola, spezia
In un contesto di grande difficoltà e di insicurezza che coinvolge il nostro tessuto occupazionale, con grave sofferenza per le imprese che insistono sul territorio spezzino e per i lavoratori si è discusso il Consiglio Comunale sul tema del Bilancio di Previsione 2023/2025 nonché delle cinque deliberazioni connesse.
La grave crisi economica che attanaglia il nostro paese è evidenziata da indicatori specifici nella nostra città, dove il tasso di disoccupazione dei giovani (fascia sino a 24 anni) è il più elevato della Liguria, con un tasso del 50,8 %, nonché con un’applicazione enorme degli ammortizzatori sociali; occorre altresì rilevare che la cassa integrazione a La Spezia è maggiore di oltre il 200% rispetto al 2019.
Il D.U.P (Documento Unico di Programmazione) fotografa una situazione economica gravissima, illustrando come la nostra città perda posizioni significative sulla ricchezza, sui consumi, sull’ambiente, sulla giustizia e sulla sicurezza: alla luce di ciò doveva essere attuata una politica economica volta a non far pagare l’evidente crisi ai cittadini, soprattutto a quelle fasce deboli della popolazione che già risentono pesantemente lo stato di cose presente.
Al contrario si è voluto schiacciare l’acceleratore imponendo l’aumento dell’aliquota addizionale comunale all’Irpef per portarla allo 0,8%, contrariamente a quanto sbandierato in campagna elettorale, con fascia di esenzione solo sotto i quindicimila euro, rigettando sdegnosamente, quanto immotivatamente, le proposte avanzate dall’opposizione su una determinazione progressiva dell’aliquota sulla base dei redditi.
Noi di Rifondazione Comunista rivendichiamo il dettato Costituzionale ed il sancito principio di progressività fiscale: chi più ha più deve pagare e soprattutto non ci lasciamo irretire da raffronti con città vicine: imparagonabile è l’offerta di servizi a parità di condizioni.
Riteniamo profondamente inique le politiche sulla casa, a fronte di oltre quattrocento alloggi popolari sfitti di cui ben centoventi comunali.
Non si è previsto lo stanziamento di fondi per la ristrutturazione ma si è scelta la strada fallimentare delle alienazioni che portano ad un depauperamento ed ad un’incertezza assoluta: dal rischio di un mancato realizzo non possono che generarsi incertezza e precarietà sociale, con un ennesimo duro colpo per le fasce deboli.
E’ totalmente assente la previsione “sul che fare” per rimediare alla scellerata scelta del Governo Meloni, che da un lato aumenta a dismisura le spese militari, per sottrarle totalmente anche al sostentamento e alla valorizzazione del diritto all’abitare e alla casa.
Noi rivendichiamo che non debbano più esserci case senza gente, né possa esistere gente senza casa.
Sono stati eliminati i fondi governativi per il sostegno agli affitti e alla morosità incolpevole
Temi quali l’ambiente e le bonifiche sono stati completamente svuotati della portata necessaria per una città come la nostra in cui le nocività diffuse sul territorio richiederebbero al contrario un impegno straordinario.
Le periferie sono state abbandonate a se stesse, se si esclude qualche intervento sporadico, mentre si è lasciata alla creazione di eventi una vera politica organica sulla cultura.
A fronte di una tassa di soggiorno significativa non sono state previste idonee ricadute specifiche nel settore del turismo, sempre più lasciato allo spontaneismo degli operatori e dei soggetti stessi che suppliscono alle carenze del nostro Ente.
Ci lascia sbigottiti l’implementazione pantagruelica e smodata degli emolumenti di chi governa il Comune, frutto di vergognose politiche nazionali si è balbettato sulla destinazione dell’aumento del gettito economico degli introiti che non possono essere giustificati soltanto da rincari dovuti alla situazione globale ma che invece necessitano di una puntuale rendicontazione che non è in alcun modo avvenuta.
Il trasporto pubblico locale è stato completamente trascurato fino a tacciare di inammissibilità nostri interventi volti a favorire la gratuità di alcuni collegamenti necessari per utenti e cittadini.
Riteniamo che dietro una correttezza solo meramente formale si sia evidenziata la totale assenza di una politica programmatica strategica futura, facendo pagare la crisi economica solo ai cittadini, già vessati dai costi dell’aumento della benzina e dell’energia, esponenzialmente elevati per effetto dell’inflazione, frutto anche degli effetti della guerra
Per tutte queste ragioni abbiamo votato convintamente contro il Bilancio di Previsione.
Massimo Lombardi
Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista
Luca Marchi
Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista
Pare ormai certa la scelta del Partito Democratico di appoggiare la candidatura Renzo Guccinelli al prossimo appuntamento elettorale.
Questa scelta va a delineare una coalizione marcatamente centrista, non tanto per il nome del candidato ma per gli appoggi delle forze politiche che lo sosterranno.
Come Rifondazione Comunista crediamo che per battere le destre e rappresentare realmente la fasce più deboli della popolazione, soprattutto in una fase così difficile per il nostro paese, ci sia bisogno di un’alternativa realmente di Sinistra; non si possono più continuare a sposare ricette sporcate da centrismo che altro non sono che compromesso di palazzo, nulla di più lontano dalle esigenze dei cittadini e delle cittadine.
Lo confermano le scelte che vediamo in giro per l’Italia, con Italia Viva sempre di più partito delle poltrone al tavolo dei vincitori, che ad esempio a Genova amministra insieme a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Non è questo il nostro modo di fare politica e nemmeno il modo in cui intendiamo amministrare una città, per questo motivo facciamo un appello in primis a tutte le forze politiche di sinistra (da Sinistra italiana al Partito Comunista Italiano) nel mettersi a disposizione per la costruzione di una coalizione alternativa, ma soprattutto a quei movimenti, associazioni, comitati che hanno rappresentato (molto più dei partiti) un argine alla politiche della destra, per fare un esempio su tutti pensiamo alle battaglie del Manifesto sanità locale.
Ci rivolgiamo anche al Movimento 5 Stelle che pensiamo possa fare parte di questa coalizione d’alternativa, perché l’obiettivo non è quello di una candidatura simbolica o di bandiera ma la costruzione di una proposta politica che possa contendere concretamente il governo della città.
Infine ci rivolgiamo ai giovani che in queste settimane si sono mobilitati per costruire una reale alternativa per la propria città, perché siamo convinti che il cambiamento che chiedono si intrecci con la nostra visione di società, e li invitiamo convintamente, fuori da schemi paternalistici o da rottamazioni anagrafiche, a mettersi in gioco in prima persona.
Proponiamo questo mettendoci a disposizione nel lavorare a questo percorso senza nessuna pregiudiziale di candidature, anzi dando spazio a coloro che con noi hanno condiviso piazze, manifestazioni e vertenze sul territorio, per costruire assieme un percorso comune, un campo di sinistra autentica per essere, insieme, davvero competitivi all’incapacità di una destra sempre più fascista e di un centro sempre più distante dai bisogni reali delle persone.
Luca Marchi,
segretario provinciale di Rifondazione Comunista
Nella delibera approvata dalla giunta Peracchini viene inserita, nel quadro di risparmio energetico, la riduzione di illuminazione per quel che riguarda i parchi, le periferie e i musei.
Riteniamo che la scelta di eliminare l’illuminazione nei parchi, che hanno anche un ruolo rilevante nell’illuminazione delle strade limitrofe ad elevato passaggio pedonale, incida negativamente sulla sicurezza delle zone periferiche. Inoltre viene determinata la riduzione del 50% degli orari di apertura dei musei, diminuendo così la fruibilità di luoghi di cultura, una decisione per noi aberrante.
L’ importante tema del risparmio energetico viene affrontato da questa amministrazione con un ritardo galattico e una modalità completamente disarticolata. Sono ben altre le situazioni a cui da tempo si doveva porre un freno e ridimensionare, come ad esempio le illuminazioni accessorie in passeggiata Morin e adesso le luminarie natalizie in città.
Il risparmio energetico necessita innanzitutto di una politica green, fatta di innovazione delle tecnologie e delle strumentazioni, argomenti totalmente ignorati da questa giunta.
Pensiamo solo alla scandalosa situazione in cui versa l’illuminazione che attraversa i quartieri del Limone, Melara, del Termo e delle Pianazze più volte oggetto di nostre interrogazioni in consiglio comunale, che risulta per nulla sufficiente e insicura per pedoni e automobilisti
Chiediamo quali politiche, ad oggi, l’amministrazione Peracchini abbia realmente messo in atto contro il caro bollette, non solo per le spese correnti dell’ente pubblico, ma anche per sostenere le famiglie più fragili che sono state e saranno colpite anche dall’aumento dell’inflazione che ad oggi tocca le percentuali più alte dal 1985.
È infatti questo a nostro avviso il fulcro della crisi energetica che non è una novità di oggi, ma una situazione di cui da mesi siamo a conoscenza e sulla quale l’amministrazione sembra dormire ad occhi aperti.
Massimo Lombardi,
consigliere comunale Spezia Bene Comune
Luca Marchi,
segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, Federazione della Spezia
Tags: illuminazione, limone, lombardi, marchi, Melara, morin, Pianazze, rifondazione, risparmio energetico, spezia bene comune, termo
Lunedì 1 agosto alle ore 18 alla Skaletta Rock Club di Via Crispi 98 alla Spezia si terrà la prima assemblea spezzina di Unione Popolare, la formazione politica della Sinistra che si presenterà alle elezioni per Camera e Senato il prossimo 25 settembre.
Unione Popolare, nata a Roma lo scorso 9 di luglio con a guida l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, sarà composta da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Manifesta e si pone in totale alternativa alle “due destre” dominanti in appoggio alle nefaste politiche di MArio Draghi. Visti i tempi strettissimi dovuti alle elezioni anticipate, con la campagna elettorale in piena estate e le liste da preparare e consegnare entro il prossimo 21 agosto (previa raccolta firme “balneare”) non ci sarà tempo da perdere: occorre un dibattito pubblico allargato ad associazioni della sinistra spezzina per proporre i candidati nei collegi liguri e spezzini.
“Siamo impegnati nella costruzione di Unione Popolare per sfidare il sistema dominante rappresentato da Draghi e i suoi alleati, che ci opprime con le politiche del riarmo e della guerra, della predazione di risorse naturali e dei salari da fame” – afferma Luca Marchi, segretario provinciale Prc – “Porteremo questi temi proprio in quelle stanze blindate dove fanno di tutto per lasciarli fuori. Non abbiamo santi in paradiso e non ci fanno sconti. Raccoglieremo le firme, nei giorni di pieno agosto per dare voce alle ragioni della pace, dei lavoratori e delle lavoratrici che vorrebbero semplicemente dignità e salari dignitosi, a chi lotta per un pianeta che reclama una vera riconversione ecologica e per un mondo più giusto e solidale. Non ci fermeremo certo dinanzi a qualsivoglia ostacolo burocratico”.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare!
Rifondazione Comunista La Spezia
Unione Popolare
Venerdì 21 dicembre alle 17.30, presso la sede della federazione spezzina di Rifondazione Comunista in via Lunigiana 545, si terrà la presentazione del libro “A braccia alzate”, raccolta di poesie del mai dimenticato Aldo Lombardi, storico segretario Prc e padre di Massimo, consigliere comunale di Spezia Bene Comune.
Il libro era stato pubblicato anni fa e da tempo non era più reperibile nelle librerie. Per l’occasione è stata curata una riedizione-ristampa con
una nuova copertina a cura di Luca Marchi e con la
prefazione a firma del giornalista Paolo Magliani.
Le poesie di Aldo sono pure emozioni in versi che ci riportano immediatamente ai tempi – non lontani – della sua straordinaria vita, improvvisamente interrotta oltre tredici anni fa da un fatale malore che sconvolse tutta la città. Una vita di battaglie nelle piazze, di lotte sindacali, di passione politica e di amore per la scrittura che hanno lasciato un ricordo ancora oggi vivissimo nel cuore delle spezzine e degli spezzini.
Sarà un piacere e un’emozione riascoltare i suoi versi, che conservano tutto il loro innegabile fascino, nella lettura di alcuni estratti ad opera dei Giovani Comunisti e quanti vorranno partecipare.
A seguire si terrà un brindisi di buone feste con apericena e vinyl dj set.
Tutta la cittadinanza è invitata, a partecipare, vi aspettiamo!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Dopo Ortonovo anche Castelnuovo Magra approva la mozione di Rifondazione Comunista a sostegno degli utenti e dei lavoratori Atc.
La mozione chiedeva agli enti comunali (comproprietari di Atc assieme alla Provincia) di sostenere il sindacalista Cobas (e autista Atc) Luca Simoni, che ha sollevato recentemente il problema dei gravi deficit di sicurezza dei mezzi e degli ambienti di lavoro dell’azienda di trasporto pubblico provinciale, ricevendo per questo minacce di licenziamento da parte del presidente della società Renato Goretta.
Al termine di una lunghissima seduta, durata fino a notte inoltrata, i consiglieri castelnovesi Luca Marchi e Francesca Gianfranchi del gruppo “Officina Rossa” hanno ottenuto ieri l’approvazione all’unanimità del testo che nei prossimi giorni sarà presentato anche negli altri comuni spezzini. Nella stessa serata è stata approvata anche la mozione contro il Piano casa regionale voluto dal presidente della Liguria Giovanni Toti.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Tags: ATC, castelnuovo, cobas, gianfranchi, goretta, lavoratori, Liguria, marchi, mozione, officina rossa, Piano Casa, simoni, sindacalista, sindacalisti, toti
Solidarietà al popolo palestinese, sotto bombardamento in questi giorni dall’esercito israeliano, da parte del consiglio comunale di Castelnuovo Magra. L’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale castelnovese è stato presentato dal gruppo consiliare “Officina Rossa”, composto dai consiglieri eletti in quota Rifondazione Francesca Gianfranchi e Luca Marchi.
Nel documento il consiglio esprime “solidarietà con il popolo palestinese soggetto da anni a massacri e deprivazioni di territorio (come dimostrano svariate risoluzioni Onu) senza che ne sia stato riconosciuto lo stato di nazione autonoma e indipendente. Sollecita inoltre il Ministro degli Esteri e il Governo tutto ad intervenire affinché cessino le operazioni di guerra, sia garantita la pace e sia realizzato il principio, unanimemente accettato dalla comunità internazionale ma che ancora non trova applicazione, dei “due popoli, due stati”, trasmettendo tale ordine del giorno a tutte le autorità competenti interessate”.
Rifondazione Comunista
Officina Rossa Castelnuovo Magra – Ortonovo
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Questa mattina è stata ufficializzata la giunta del Sindaco Montebello ed abbiamo preso atto della precisa scelta politica di escludere Rifondazione Comunista e la sinistra dal governo del comune.
Ci ritroviamo di fronte ad una scelta mirata di esclusione delle forze della sinistra, nonostante il risultato elettorale raggiunto che ha di fatto consacrato Rifondazione Comunista seconda forza politica di maggioranza, dopo il Partito Democratico.
Riteniamo che, proprio per questo, si venga a creare un vero e proprio vulnus democratico, perché a una forza che ha espresso, forse inaspettatamente per molti, un grande risultato elettorale viene negata una rappresentanza nel governo comunale, dopo che è stata guadagnata sul campo e oltretutto ribadita da precisi impegni di coalizione.
A questa scorrettezza si aggiunge il tentativo, davvero poco nobile, di dividere i due rappresentanti in consiglio (Luca Marchi e l’indipendente Francesca Gianfranchi) con facili lusinghe di una poltrona, con il barattare una promozione personale in cambio della disattesa degli impegni di coalizione, insomma stiamo parlando di manovre che avevano l’unico obiettivo di escludere Rifondazione dal posto che le aspettava di diritto nella giunta .
Non sappiamo se questa scelta sia dettata solamente dall’intento di escludere la parte più critica, ma al contempo anche più propositiva in termini programmatici, della coalizione di centro sinistra oppure sia condita dalla necessità di far prevalere altre logiche compensative che ci riportano con il pensiero a quella “vecchia politica” che per tutta la durata della campagna elettorale il sindaco giurava di voler abbandonare.
Di sicuro non ci rimane che prendere atto che, anche in questo caso, non è sufficiente essere “giovani” anagraficamente per essere veramente “giovani”, ossia saper portare quella ventata di innovazione e rinnovamento nel modo di fare e concepire la politica. Da oggi in poi ci guarderemo bene le spalle da questi “giovani-vecchi”.
La stessa persona che ha avuto tanto coraggio sia nella battaglia referendaria di fusione con la vicina Ortonovo, sia nelle primarie del Partito Democratico contro lo sfidante Micocci, non ha saputo osare un cambiamento vero della politica ed ha dimostrato in maniera lampante la mancanza di una vera autonomia nelle decisioni: alla primissima prova da sindaco è ricascato appieno nelle peggiori logiche di partito, quelle dei veti incrociati, dei dicktat delle segreterie, delle guerre fra bande che in molti pensavano di mettersi alle spalle proprio con il nuovo e giovane primo cittadino, che alla prima occasione si è rimangiato la parola.
Se non altro è stata ribadita la nostra convinzione che la parte migliore della politica rimane quella che non si lascia incantare da una poltrona ma fa prevalere sempre gli ideali sugli egoismi e le piccole arrampicate personali e che concepisce l’impegno politico non come una realizzazione individuale ma come un dono del proprio tempo e delle proprie capacità alla comunità, al bene comune.
Da oggi perciò non ci riteniamo più legati a questa maggioranza, ma continueremo a vigilare con attenzione il suo operato e al contempo saremo molto propositivi, mettendo in campo le tante idee che avevamo per il nostro comune, e lo faremo raccogliendo anche le istanze dei partiti di sinistra che non hanno rappresentanti eletti in consiglio, cercando di rappresentare in maniera unitaria una sinistra degna di questo nome.
Non è puntiglio o ripicca ma la logica risposta a chi ha tentato in tutti i modi di escluderci. Nessuno dica che si tratta di una questione di poltrone, perchè non è questo lo stile che ci caratterizza. E se così fosse stato, avremmo agguantato il poco o tanto che ci veniva offerto. Qui si tratta di nobilitare quella politica che troppo spesso viene svilita in una pratica di scambio e di continua disattesa di quanto viene promesso in campagna elettorale.
Infine non resta che prendere atto che il nostro tentativo di collaborare a livello locale con il Partito Democratico è fallito in partenza; abbiamo pensato che le divisioni della politica nazionale potessero essere messe da parte nel nostro piccolo comune ragionando in maniera seria su programmi e contenuti, e lavorando duramente a testa bassa per ottenere dei risultati. Il bagno di realismo di oggi, se non altro, hai il merito di farci riprendere il cammino, a testa alta.
Prc Castelnuovo Magra-Ortonovo-Officina Rossa
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“E” stata una una tornata elettorale che ci ha dato grandi soddisfazioni e che ci ha riempito di speranze per il futuro. Ora occorre lavorare sodo per costruire la vera sinistra di alternativa al renzismo dilagante”.
Così commenta Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista: “Il successo della Lista Tsipras premia l’enorme impegno, fatica e abnegazione dei compagni che, nonostante l’assoluto oscuramento mediatico, la scarsità di mezzi economici, le mille difficoltà incontrate sulla strada (unica lista ad aver dovuto raccogliere 150000 firme per potersi presentare), ha portato a sfondare il muro dello sbarramento al 4%, ottenendo più di un milione e centomila voti. E’ stato un voto di resistenza e di rinascita, la nostra sofferenza è stata premiata nel veder tornare in parlamento Rifondazione Comunista nella persona della giovane compagna Eleonora Forenza, alla quale va tutto il nostro in bocca al lupo e che speriamo di poterl riabbracciare presto qui a Spezia”.
“Nel nome di Alexis Tsipras” prosegue Lombardi “di Syriza e di tutti i compagni greci, gli unici ad aver vinto le elezioni nel proprio paese, gli unici a resistere in un’Europa decisamente spostata a destra con la vittoria dei Popolari, a cui si aggiunge l’inquietante successo dei fascisti francesi guidati da Marine Le Pen, la sinistra taliana può cominciare a ricostruirsi. Lavoriamoci fin da subito, ripartiamo da qui tutti insieme per il bene comune: ogni gruppo della sinistra italiana è necessario ma non sufficiente se lavora da solo. E’ il grande insegnamento di queste elezioni”.
“Al successo europeo” conclude il segretario Prc “si aggiunge quello locale delle compagne/i iscritte/i a Rifondazione o da noi sostenute/i come indipendenti nelle elezioni comunali spezzine: è il caso di Debora Cossu e Salvatore Romeo ad Arcola, Francesca Gianfranchi e Luca Marchi a Castelnuovo, Valeria Fregosi a Follo, Sara Pellegrotti a Pignone, Antonio Barrani a Vernazza e Nadia Lombardi a Vezzano. Una menzione speciale anche alle compagne/i che per pochissimi voti non ce l’hanno fatta: Luigi Mulattieri ad Arcola, Rosaria Lombardi a Bolano, Ruggero Sarbia a Calice, William Domenichini e Sara Zolesi a Follo. A tutte/i loro va un grande grazie e un augurio di buon lavoro per portare le nostre lotte e le nostre idee sul territorio. Adelante!”
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia
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