Un’altra vergogna: per il ministro Maroni l’emergenza alluvione nello spezzino é finita
9 novembre 2011, by admin
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Un Grazie ai Vigili del Fuoco spezzini e a quelli delle altre città intervenuti in soccorso alle popolazioni alluvionate
Dopo l‘odiosa decisione di Salt di far pagare il pedaggio agli alluvionati ed ai volontari che utilizzano l’autostrada per raggiungere le zone colpite dal disastro, un’altra vergognosa disposizione arriva questa volta dal Ministero dell’Interno, quello retto dal leghista Maroni.
Una nota del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia informa cha da giovedì 10 novembre si vedrà costetto a ridurre drasticamente il dispositivo di soccorso che opera nelle zone alluvionate della nostra provincia. La riduzione é stata imposta direttamente dal Ministero dell’Interno secondo il quale la situazione nelle zone alluvionate dello Spezzino consentirebbe di tornare alla normalità.
Questi signori non hanno la benché minima idea della situazione dei territori alluvionati e della necessità di mantenere operante il dispositivo di intervento che ha agito fino ad ora fino a che non siano state ripristinate un minimo di condizioni di vivibilità per la popolazione. Non ci vuole molto ad immaginare le ragioni di tale scelta: mentre si gettano vie miliardi per opere inutili e dannose come la Tav e il Ponte sullo Stretto e per presidiare con l’esercito la Val di Susa, i funzionari di Maroni decidono di risparmiare sulla pelle degli alluvionati spezzini.
Rifondazione Comunista chiede alle istituzioni locali una decisa presa di posizione contro questa scelta e coglie l’occasione per ringraziare il Corpo dei Vigili del Fuoco per l’opera preziosa portata avanti in questi giorni.
Federazione spezzina di Rifondazione Comunista
Daccordo col comune, si all’ospitalità dei profughi ma no alla tendopoli a Pagliari. Berlusconi, Maroni e Sarkozy si dimettano immediatamente
8 aprile 2011, by admin
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Rifondazione Comunista approva la posizione del comune della Spezia, contrario all’allestimento di una tendopoli per i profughi nordafricani in zona Pagliari, una delle località più degradate del territorio spezzino e di certo inadatta a fornire condizioni di vita accettabili per chi ha già sofferto di tutto, dalla dittatura alla fame, dai viaggi della disperazione ad opera di schiavisti senza scrupoli, alla perdita dei propri cari nel tragitto della speranza.
La Spezia, città di Exodous e medaglia d’oro al valor civile, città antirazzista, antifascista e ospitale farà certamente la sua parte in questo difficilissimo momento storico, nell’accogliere cittadini stranieri in fuga da una realtà terribile che proprio noi, “civili” europei, abbiamo contribuito a creare prima con la depredazione delle loro terre, poi con il sostegno più sfacciato a decine di dittatori e poi creando guerre devastanti per rimuovere gli stessi quando non fanno più al caso proprio.
In questo contesto disumano si inserisce l’attuale realtà del razzismo più sfegatato, con il quale gran parte d’Italia e d’Europa “accolgono” questi disperati con leggi xenofobe e discriminatorie (come ad esempio la Bossi-Fini), creando i famigerati CPT o CIE (veri e propri campi di concentramento per persone che compiono il solo “crimine” di volere vivere una vita normale) e infine dichiarandoli clandestini ed espellendoli dopo una vera e propria caccia all’uomo.
Con la paura dello straniero e del diverso si è creato nel continente europeo un clima di odio che ha alimentato le destre più reazionarie e violente che nel frattempo hanno preso ovunque il potere frantumando in pochi anni i diritti dei lavoratori e dei cittadini e imponendo solo la legge del liberismo più sfrenato e del capitalismo più selvaggio, che distrugge la natura e crea enormi squilibri sociali.
Da Sarkozy in Francia fino alla Lega Nord in Italia con l’avvallo dell’amico di Gheddafi, Berlusconi, il filo conduttore è unico.
E mentre l’Unione Europea erigeva la cosiddetta “Fortezza Europa” lungo il Mediterraneo, nel terrore che questi uomini varcassero i propri confini, gli stessi governi europei, primo fra tutti quello italiano, si affannavano ad approvare la libera circolazione delle merci, riempendosi però la bocca a parole con l’identità e la carità cristiana, nella più perfetta e pelosa delle ipocrisie.
E’ curioso che proprio la Lega Nord, che per anni ha inculcato come un mantra la cultura del “fora dai ball“ debba ora gestire, per mano del ministro dell’Interno Maroni, l’emergenza profughi distribuendola su tutto il territorio nazionale (Spezia compresa) e facendo così assumere agli enti locali le scelte più impopolari e difficili.
Una vicenda penosamente ridicola, se non ci fossero in ballo tante vite umane, tanti bambini e tante famiglie.
Maroni, Berlusconi, Sarkozy, che giocano a rimpiattino sulle vite della gente mentre bombardano la Libia, si dimettano immediatamente e lascino liberi italiani e europei intera dal loro insopportabile giogo populista e reazionario.