Maurizio Acerbo nuovo segretario di Rifondazione Comunista. Massimo Rossi: “Grazie a Maurizio e Paolo”
8 aprile 2017, by admin
Archiviato in Dall'Italia, Partito, Primo piano
Maurizio Acerbo è il nuovo segretario di Rifondazione Comunista. Di lui ho una grandissima stima.
Ne apprezzo in particolare l’incrollabile e “gioioso” carattere battagliero, nonché la straordinaria capacità di coniugare apertura, radicalità e innovazione. Persino i suoi avversari ne riconoscono l’intelligenza vivace, la straordinaria generosità nell’impegno contro le ingiustizie e la “politica politicante”.
Sono certo che con la sua capacità di comunicare in modo diretto ed efficace saprà farsi ascoltare ben al di fuori della ristretta cerchia di chi crede già nella necessità di una profonda trasformazione della tragica realtà del nostro tempo, valorizzando la generosa comunità politica di Rifondazione Comunista, che nel congresso di questi giorni lo ha eletto. Saprà orientarne ed esaltarne il ruolo, nell’indispensabile percorso partecipato per l’aggregazione della sinistra antiliberista, sul quale il congresso ha deciso di agire con determinazione. Per la costruzione di un soggetto politico aperto, largo, unitario, plurale, capace di assumersi responsabilità di governo, in alternativa a tutte le realtà politiche esistenti.
Aiuterà a far comprendere l’attualità, la necessità, la possibilità del “socialismo del XXI° secolo” come unica alternativa alla barbarie.
Grazie caro Maurizio Acerbo per aver accettato un ruolo tanto gravoso! …Si, perché da queste parti, ai ruoli di “vertice” non si arriva a forza di gomitate ma, per senso di responsabilità, su pressione di quante/i condividono i medesimi ideali.
Un grazie di cuore anche a Paolo Ferrero che in anni così difficili, contro corrente e nel volgare ostracismo dei media, ha saputo guidare e salvaguardare il prezioso “strumento di trasformazione” rappresentato da Rifondazione Comunista. Una realtà politica che, a dispetto di quanti la volevano morta, è ancora in campo, come dimostrano le migliaia di ragazze e ragazze, donne ed uomini che, in ogni angolo d’Italia, hanno partecipato con generosità ed intelligenza al suo percorso congressuale.
Massimo Rossi: “Forum dei beni comuni ovunque”
9 febbraio 2012, by admin
Archiviato in Dall'Italia, Primo piano
di MASSIMO ROSSI (portavoce nazionale FdS), tratto da Democraziakm0.org
Il popolo dei beni comuni esiste. Se qualcuno ne avesse dubitato, il successo del Forum promosso da quel laboratorio di buona politica che è l’amministrazione pubblica della città di Napoli ha dissipato ogni perplessità. È questo un popolo che non si rassegna all’ideologia dominante che propone come unica società possibile quella del liberismo in crisi e della quale il governo Monti è l’ultima perniciosa manifestazione, forse la più subdola ma anche la più spietata degli ultimi anni. È un popolo consapevole che le strade da imboccare per trasformare le relazioni tra gli esseri umani (cooperazione solidale anziché competizione) e tra essi e la natura (fruizione armonica anziché rapina) passano obbligatoriamente per un’assunzione collettiva di responsabilità, e non per vecchi modelli deleganti.
Napoli ha confermato che sono tanti i soggetti disposti ad investire parte del proprio tempo di vita, braccia e testa, per costruire un modello di economia, e prima ancora di esistenza, realmente alternativo. Pronti a partecipare concretamente a dar corpo ad un progetto alternativo di società e di economia che nei beni comuni trovi il proprio baricentro.
Anche alla Spezia la FdS consegna alla Banca d’Italia la lettera in risposta a Trichet e Draghi
14 ottobre 2011, by admin
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano
Questa mattina una delegazione della Federazione della Sinistra della Spezia ha consegnato nelle mani della direttrice responsabile della filiale spezzina della Banca d’Italia, dottoressa Giovanna Pedote, una busta gigante contenente la risposta all’analoga lettera inviata in estate al governo italiano dal governatore uscente della BCE Trichet e dal suo successore Draghi che hanno ordinato all’Italia la vergognosa manovra vessatoria ferragostana, scaricata poi dal trio Berlusconi-Tremonti-Bossi interamente sulle spalle del lavoratori e pensionati italiani.
Una “riconsegna al mittente” simbolica ma significativa, per far capire a tutti che la crisi finanziaria internazionale, creata da banche e speculatori, non deve essere pagata da lavoratori e pensionati, oltrettutto su ordine antidemocratico di un istituto non eletto come la BCE.
L’iniziativa, diffusa su tutto il territorio nazionale dalla Federazione della Sinistra, si inserisce nel quadro complessivo di azioni contro la crisi che la la FdS spezzina ha organizzato in vista della grande manifestazione di Roma di domani 15 ottobre, che vedrà la presenza di un folto gruppo di militanti e simpatizzanti spezzini.
La FdS da appuntamento per questo pomeriggio alle 17.30 in Corso Cavour, angolo via Rattazzi per l’inziativa sulla scuola pubblica a cura del dipartimento Scuola e Cultura del Prc della Spezia.
Federazione della Sinistra La Spezia
Di seguito il testo della lettera consegnata oggi alla Banca d’Italia e firmata dal portavoce nazionale della Fds Massimo Rossi:
All’attenzione del dottor Mario Draghi e del dottor Jean Claude Trichet
Chi vi scrive lo fa a nome della Federazione della Sinistra ma è certo di raccogliere il sentire e il ragionare di gran parte dell’opinione pubblica italiana. Abbiamo letto con molta attenzione anche se con increscioso ritardo la lettera che avete inviato all’attuale presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. È una lettera rivolta di fatto al Paese intero che, con la presente, rispediamo al mittente in quanto irricevibile sia per ragioni di metodo che di merito.
Di metodo, perché lungi dal limitarvi, eventualmente, ad una generica sollecitazione al risanamento del bilancio dello Stato italiano, le disposizioni che voi indicate al nostro Paese – e ci sorprende data la vostra competenza – afferiscono a questioni e problematiche di pertinenza della sovranità popolare. Si tratta di scelte rilevanti che competono innanzitutto al Parlamento, in quanto ne è depositario, ma soprattutto agli uomini e alle donne che in Italia vivono e lavorano.
Tentare di imporre, con una sorta di commissariamento dei poteri democratici, tagli alle spese sociali e ai salari, riforme che cancellano i diritti di chi lavora, ridefinizione degli assetti amministrativi, dell’erogazione dei trattamenti pensionistici, della pubblica amministrazione, predeterminare addirittura quali dovranno essere per l’oggi e per il futuro le modalità con cui si organizza lo Stato; spingere per la privatizzazione “su larga scala” di tutti i servizi pubblici ignorando peraltro un recentissimo pronunciamento referendario di segno contrario… Tutto ciò costituisce un grave atto eversivo, quello che senza enfasi dovremmo chiamare un attentato alla sovranità nazionale.
Ma respingiamo la vostra lettera soprattutto per ragioni di merito, perché le ricette che intendete imporci, oltre ad essere palesemente ingiuste ed incivili produrrebbero, come già sperimentato per la Grecia, effetti opposti a quelli enunciati; non un risanamento del bilancio e non certo una fuoriuscita dalla crisi verso una radiosa era dello sviluppo infinito, ma l’apertura di una fase altamente recessiva che porterebbe l’intero continente, e non solo, alla catastrofe economica, politica e sociale. Le misure che vorreste imporre costituiscono il cappio per eseguire la condannare a morte di un corpo sociale già devastato da anni di politiche liberiste.
Tentate di imporci queste soluzioni invece di assumere ogni doverosa iniziativa volta ad arginare le speculazioni in atto, come l’acquisto diretto dei titoli di Stato. Invece di creare, ad esempio, un fondo europeo per finanziare investimenti volti a risanare e riconvertire ecologicamente l’economia reale, per contribuire a creare posti di lavoro stabili e in condizioni dignitose. Occorrerebbe questo in un Paese in cui il 30% dell’economia è basata sul lavoro nero e in cui pochi giorni fa 4 donne sono morte lavorando come bestie in uno scantinato di Barletta in nome della concorrenza nel mercato globale senza regole esaltata dalle vostre dottrine economiche.
Un governo, qualsiasi governo, che si ponga nell’ottica di obbedire ai vostri diktat non solo provocherebbe una vera e propria macelleria sociale ed un ulteriore impoverimento di massa, di cui sarete ovviamente corresponsabili davanti alla Storia, ma produrrebbe una vera e propria devastazione delle relazioni sociali, generazionali, umane costruite in secoli di storia del nostro continente che ne rappresentano il patrimonio di civiltà.
Siamo convinti che sarà la Storia a sconfiggere voi e le vostre asserzioni. Sappiamo che l’Europa che deve ancora nascere è un continente fondato sui diritti, sulla dignità, sulla democrazia reale e partecipata; non certo, come oggi, sul potere del più forte. Sappiamo di avere ragione ed è per questo, per amore verso gli uomini e le donne come noi, perché continuiamo a credere in un futuro diverso, oggi più di ieri possibile e necessario, che saremo il 15 Ottobre nelle piazze di tutta Europa e del mondo. Saremo in tanti a manifestare la nostra indignazione e la nostra rabbia riguardo le vostre sciagurate imposizioni e pretese.
E’ per questo che oggi respingiamo la vostra lettera con le condizioni che intendete imporci e che non rispetteremo.
Per la Federazione della Sinistra
Il Portavoce nazionale
Massimo Rossi
Pitelli, 29.30.31 luglio: festa provinciale di Liberazione con Massimo Rossi, portavoce nazionale Fds
28 luglio 2011, by admin
Archiviato in Appuntamenti, Primo piano
Torna a Pitelli la festa provinciale di Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra della Spezia.
Dal 29 al 31 luglio, tre giorni di musica, dibattiti, stand, piatti tipici di mare e di terra conditi da tanta politica, nella caratteristica Piazza degli Orti del borgo pitellese.
Il menù prevede tutte le sere tutte le sere il celebre “stoccafisso di Mussini” mentre solo per sabato 30 sarà servita la “paella alla valenciana”. Venerdì e sabato dalle 21 si balla con Sergino Group.
Sabato 30 luglio alle 17 si terrà un dibattito pubblico con gli assessori e consiglieri comunali e provinciali di Rifondazione Comunista, impegnati in un confronto con gli abitanti di Pitelli sui vari temi che vanno dal dissesto idrogeologico, alle discarica dei veleni, ai parcheggi e alle varie questioni territoriali.
Il momento clou della festa sarà il pomeriggio di domenica 31 luglio, quando alle 17 si discuterà delle ultimissime evoluzioni nell’attuale assetto politico italiano con Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, che sarà introdotto dal responsabile organizzazione del Prc/Fds spezzino Massimo Carosi e dai segretari provinciale e regionale Prc/Fds Chiara Bramanti e Sergio Olivieri.