In memoria del poeta Giovanni Giudici: “Il territorio spezzino ricordi un gigante del ‘900”

29 maggio 2021, by  
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Dieci anni fa, 24 maggio del 2011, fa si spense a 87 anni Giovanni Giudici, uno dei massimi poeti italiani del ‘900.
La Spezia perse una mente illuminata, capace di brillare con ironica raffinatezza non solo nella sua alta poesia, alla stregua di illustri contemporanei quali Fortini, Sereni, Zanzotto, Caproni e molti altri, ma anche come critico letterario, traduttore, giornalista e uomo di cultura a trecentosessanta gradi.
Il poeta è stato anche consigliere comunale del comune capoluogo e assessore provinciale alla cultura per il PCI a cavallo del suo scioglimento, tra gli anni ’80 e i ’90.
Fu, infatti, un intellettuale che mise sé stesso al servizio della comunità spezzina negli anni del suo ben ritiro sul Golfo dei Poeti dopo una vita divisa tra la Roma degli esordi degli anni ’50 e la Milano dei suoi successi artistici che cominciarono verso la metà dei ’60 e proseguirono nei decenni successivi anche grazie all’ingresso nella straordinaria cerchia di Adriano Olivetti. Giudici vinse numerosi e prestigiosi premi letterari tra i quali il Viareggio e il Puskin e fu anche vagliato tra le candidature per il Nobel.
La federazione spezzina di Rifondazione Comunista chiede oggi all’amministrazione comunale e alle istituzioni tutte se intendano rendere finalmente omaggio a un grande “poeta del Golfo”, magari proprio in quella piazza Saint-Bon resa immortale in uno dei suoi componimenti più toccanti e famosi.
Il nostro territorio ha il dovere di non dimenticarlo.
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Giornata della memoria, Ferrero: “Celebriamola ricordando come il nazismo si è affermato”

27 gennaio 2015, by  
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Oggi è il giorno della memoria. Vuol dire che festeggiamo ricordando.

Festeggiamo perché il 27 gennaio 1945 le truppe dell’armata rossa sovietica arrivarono al campo di concentramento di Auschwitz e ne liberarono i prigionieri.

Ricordiamo perché quell’orrore non può essere dimenticato pena la possibilità di ripeterlo. Il nazismo deve diventare un tabù. Mentre diciamo questo sappiamo che il nazismo è in ripresa. Sappiamo che dentro la crisi la ricerca del capro espiatorio è un fenomeno che si diffonde. Tra la nostra gente, nel popolo. Per questo dobbiamo allargare un po’ il significato della giornata della memoria, evitando che la ritualità ne stravolga il significato.

Dobbiamo ricordare – forse studiare – come il nazismo si affermò.
Dobbiamo ricordare – forse studiare – quali ragionamenti e quali culture politiche hanno favorito quella affermazione.
Dobbiamo ricordare – forse studiare – quali politiche economiche produssero i milioni di disoccupati che resero possibile l’affermazione del nazismo.

Non basta ricordare l’orrore del nazismo, bisogna ricordarne le cause scatenanti, perché sono quelle che noi dobbiamo evitare di ripetere, magari inconsapevolmente. Non basta ricordare ma bisogna lottare: contro il nazismo che in Ucraina è tornato ad essere forza di governo, contro le culture che costruiscono capri espiatori, contro quelle politiche economiche europee che sono le stesse che hanno nutrito il nazismo quasi 100 anni fa.

Paolo Ferrero,
segretario nazionale Rifondazione Comunista

“Contro il revisionismo storico, i Giovani Comunisti spezzini ricordano il male assoluto del nazifascismo”

28 gennaio 2012, by  
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Come ogni anno si ricordano le vittime della violenza nazifascista. Ora più che mai riteniamo di fondamentale importanza mettere in risalto il ruolo cardine della memoria, come riteniamo che tutti ed in particolare le nuove generazioni si debbano impegnare nella battaglia contro il revisionismo storico e le nuove forme di fascismo.

Viviamo all’interno di una società nella quale troppo spesso viene attuata una forma di revisionismo imbarazzante ma noi giovani studenti e futuri lavoratori non dimentichiamo un periodo storico così buio per l’Italia per l’Europa tutta.

Tramite la cultura della memoria e le associazioni come l’ANPI e l’ANED lottiamo fermamente per ricordare alle giovani genereazioni cosa è stato il nazifascismo.

Per questo condanniamo qualsiasi episodio di revisionismo e di apologia delle ideologie nazifasciste che hanno lo scopo, a oltre sessant’anni di distanza, di ricostruire un’immagine “presentabile” a quello che è stato il male assoluto dell’umanità.

A questo proposito mettiamo in evidenza e condanniamo duramente l’inqualificabile episodio accaduto alla Università Bocconi di Milano dove nei giorni scorsi è stata esposta una bandiera raffigurante il fascio littorio. Certi atti pensavamo appartenessero solo al peggior passato e invece constatiamo che qualcuno cerca di farlo rivivere. Noi ci auguriamo che le molteplici iniziative che si terranno nelle scuole servano a ricordare, sensibilizzare, insegnare ai giovani.

Per non dimenticare!

Michael Mazzola, Giovani Comuniste/i La Spezia

Coordinamento Scuola Università Prc La Spezia