“Domani saremo a Milano con la Fiom, contro il Jobs Act e il Governo Renzi”
13 novembre 2014, by admin
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Domani, 14 novembre, saremo a Milano al fianco della Fiom, contro Renzi, la Merkel e Draghi. Sosteniamo tutte le mobilitazioni dei prossimi giorni, dalle due giornate di sciopero e mobilitazione della Fiom, allo sciopero sociale e di genere dei movimenti precari e dei sindacati di base del 14. Lavoreremo perché il conflitto e la mobilitazione sociale fermino le politiche di destra, inique e fallimentari del governo Renzi, e perché il 12 dicembre si fermi davvero tutto il paese.
Il futuro è nella continuità nelle lotte, non è nell’Europa della Merkel, nelle politiche di austerità che aggravano la crisi economica e producono la barbarie sociale. Saremo in piazza con la Fiom contro un governo che vuole smantellare definitivamente l’articolo 18 e condannare i giovani alla precarietà a vita, privatizzare il welfare e i beni comuni, demolire la Costituzione e ridurre la democrazia ad un simulacro.
Rifondazione Comunista, federazione della Spezia
Landini a Spezia, Ravera (Prc Liguria): “Contro il governo Renzi, sabato tutti a Roma a difendere i lavoratori”
22 ottobre 2014, by admin
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In occasione della visita di questa mattina del segretario della Fiom Maurizio Landini ai cantieri San Marco della Spezia, la federazione spezzina di Rifondazione Comunista ha accolto la prima uscita pubblica del neo segretario regionale ligure del Prc Marco Ravera, eletto domenica scorsa a Genova dal congresso regionale del partito assieme al nuovo Comitato Politico Regionale (7 gli spezzini eletti: Chiara Bramanti, Sergio Olivieri, Massimo Lombardi, Jacopo Ricciardi, Massimo Marcesini, Roberto Bedini, Alessio Menconi).
Ravera ha puntato l’attenzione sull’importanza della prossima manifestazione di sabato 25 ottobre a Roma organizzata dalla Cgil contro il vergognoso “Jobs Act” del governo Renzi, che sta per passare alla Camera con un altro voto di fiducia, dopo quello del Senato. Quello del Pd è un inqualificabile attacco frontale ai lavoratori e a tutti i cittadini, già duramente colpiti dalla crisi, dalle casse integrazioni, dal lavoro precario e mal pagato. Renzi ha proseguito, aggravandole, le politiche di Berlusconi, Monti e Letta obbedendo ai diktat della Merkel, di Marchionne e di Confindustria.
Il baluardo dell’articolo 18 va esteso a tutti i lavoratori e va difeso ad oltranza assieme al più grande sindacato italiano, anche con lo sciopero generale e l’occupazione delle fabbriche, come ha sottolineato oggi lo stesso Landini.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Elezioni europee, Vergassola: “Con Tsipras a sinistra per un’altra Europa, contro le larghe intese di Shulz e Merkel”
13 marzo 2014, by admin
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Sabato 27 tutti a Roma per il “No Monti day”. Da Spezia un pullman per gridare stop al massacro sociale ordinato dalla Bce
19 ottobre 2012, by admin
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“Sono ancora disponibili gli ultimi posti per il pullman -ha annunciato Luca Marchi, responsabile organizzazione Prc La Spezia- “le prenotazioni si possono effettuare contattando telefonicamente o via internet o facebook la nostra federazione provinciale. L’orario di partenza sarà alle 6 a Sarzana in piazza Martiri della Libertà e alle 6.30 dal Palazzetto dello Sport della Spezia“.
Rifondazione Comunista La Spezia
Lombardi (Prc/Fds): “Da Sinistra l’unica vera opposizione a Monti. Dalla Spezia a Roma al fianco della Fiom il 9 marzo”
21 febbraio 2012, by admin
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Il capitalismo mondiale sta erodendo tutti gli spazi democratici e civili conquistati in Europa dal dopoguerra a oggi. La caduta del fronte comunista di venti anni fa, salutata con tanta esultanza dai cantori del liberismo reaganiano che contagiò il resto del mondo e anche parte della sinistra, ha aperto scenari che cominciano a delinearsi in tutta la loro pericolosità. Gli stati hanno consegnato al turbocapitalismo (che ora eufemisticamente viene chiamato “i mercati”) il potere di decidere. Sono dunque delegittimati e trasformati in meri esecutori di ordini che, nel nome di fantomatica “crescita”, distruggono ogni cosa, compreso lo stesso ecosistema terrestre.
Le cosiddette “riforme” del governo Monti non solo altro che le applicazioni dei tali dettami, quelli che già venivano contestati a Genova nel 2001 e che furono per questo repressi nel sangue. Banche, finanza e “grande” industria come la Fiat che ricatta lavoratori, sindacati e governi per soddisfare i propri diktat: sono loro i padroni da combattere, legati da un unico filo. La popolazione mondiale si sta dividendo in due blocchi: l’alta società padronale, che domina appunto “i mercati” (e quindi gli stessi stati), e un grande proletariato sempre più “suddito” a cui viene detratta qualsiasi conquista civile in una condizione di schiavitù moderna che avvolge precari e migranti, lavoratori e pensionati, studenti, popolo delle partite iva e i sempre più numerosi nuovi poveri.
L’azione di Monti è ciò che il capitale non ha potuto realizzare con la maschera pagliaccesca del berlusconismo in picchiata. Ma il montismo è fenomeno ben peggiore, perché con l’apparente serietà dei suoi “tecnici” oserà laddove nessuno ha mai voluto osare, facendo da facciata a una classe politica indecente che ha ceduto il loro il passo.
Per questo un partito come la Lega Nord emerge nella sua piena demagogia: dopo aver votato i trattati europei e sostenuto politiche liberiste che hanno devastato l’Italia con il malgoverno di Berlusconi, ora contesta Monti su tutte quelle misure che in questi anni ha bellamente approvato, compresa la manovra agostana di Tremonti, fotocopia di quella novembrina del nuovo governo. Lo farà con la consueta pochezza per il vuoto di proposte, tornando ad alimentare la solita arma del razzismo.
Dov’era la Lega quando votò l’obbligo di privatizzare acqua e servizi pubblici? Dov’era quando si smantellava il contratto collettivo nazionale e quando si è destrutturata l’università italiana? Dov’era quando la casta votava per il mantenimento dei propri indecenti privilegi?
Per parte nostra siamo impegnati a costruire l’opposizione da sinistra al governo Monti, contro le politiche neoliberiste della BCE e della Merkel che hanno portato la crisi in Europa e stanno favorendo la speculazione finanziaria sull’Italia.
Tutto questo deve partire dal basso e quindi anche dalla provincia spezzina. Rifondazione e la Federazione della Sinistra lo farà anzitutto preparando una grande mobilitazione dalla Spezia al fianco della Fiom per la manifestazione di Roma del 9 marzo, per fare un fronte comune contro l’attacco indecente all’articolo 18 che, in caso di abrogazione, sancirà il licenziamento indiscriminato in Italia. Ci sarà poi da difendere il risultato referendario contro la svendita dei servizi pubblici, costruendo un modello partecipativo che superi gli errori dello statalismo burocratico, impegnandoci in una rinascita che elimini lo sfruttamento che ci vogliono imporre.
Massimo Lombardi, segretario provinciale Prc/Fds La Spezia