“Dolore e sgomento per la morte dei sette lavoratori del porto di Genova. Si faccia subito piena luce sull’accaduto”

8 maggio 2013, by  
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista della Spezia esprime il più profondo dolore e sgomento per l’incredibile tragedia di ieri notte accaduta nel porto di Genova al molo Giano.

Si parla per ora di sette morti, tra cui uno spezzino. Sette persone, sette lavoratori che hanno perso la vita in un incidente assurdo, un’ennesima strage nel mondo del lavoro.

In queste ore di grande lutto per la città di Genova e non solo, esprimiamo la più profonda vicinanza alle famiglie delle vittime, auspicando che venga fatta al più presto piena luce su una vicenda ancora troppo oscura, che coinvolge per l’ennesima volta una nave Jolly della compagnia Messina, già nota per numerosi altri tristi casi del passato.

Quello che sappiamo per certo è che troppo spesso la sicurezza dei lavoratori, in ogni settore lavorativo, è lasciata per ultima in ordine di priorità.

Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e renda a tutti la verità più assoluta, augurandoci che uno scempio simile non debba mai più accadere in nessun porto d’Italia.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

La “sfortuna” colpisce sempre due volte

12 dicembre 2010, by  
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tratto da Leonor, l’anteprima

14 dicembre 1990, la Rosso (ex Jolly Rosso) della Messina spiaggia davanti alla città di Amantea. 12 dicembre 2010, vent’anni dopo: la Jolly Amaranto – sempre della Messina – sta affondando carica di sostanze chimiche pericolose davanti alle coste egiziane. E indovinate un po’ chi chiamano per il recupero? La Smith Tack olandese, specializzata in recuperi radioattivi, la stessa società chiamata nel 1990 ad Amantea, pagata 800 milioni di lire per poi abbandonare il relitto, senza apparente motivo.

In comune le due navi hanno anche l’ultimo approdo, il porto de La Valletta, a Malta. La Jolly Amaranto ha lasciato quel porto il 7 dicembre scorso, carica di sostanze chimiche pericolose. Era partita il 1 dicembre, alle ore 14, dal molo della Ignazio Messina a Genova, diretta ad Alessandria.

Lo scalo a La Valletta è durato due giorni, il 6 e 7 dicembre. La Jolly Amaranto, portacontainer di oltre 10.000 tonnellate di stazza, lunga 145 metri, trasportava 687 container, di cui 38 classificati Imco 3, cioè pericolosi: contengono vernici, pitture, resina, inchiostro da stampa, pneumatici pressurizzati, alcol, pitture speciali, liquidi infiammabili, sostanze chimiche e farmaceutiche, liquido corrosivo e lacca.

Secondo l’agenzia di stampa adnkronos alcuni containers sono già caduti in mare.