15, 16, 17 luglio, Rifondazione raddoppia: Ecofesta a Falconara e Sagra della lumaca comunista a Bottagna

13 luglio 2016, by  
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Rifondazione spezzina raddoppia. Da venerdì 15 luglio è pronto un fine settimana all’insegna di un prestigioso doppio appuntamento con Liberafesta, la festa della federazione spezzina di Rifondazione Comunista che quest’anno si terrà in contemporanea con la tradizionale Festa della Lumaca comunista di Bottagna.

Il 15, 16 e 17 luglio nella splendida area verde di Falconara di Lerici si terrà l’eco-festa della federazione con musica, dibattiti, grandi ospiti, cucina di mare e di terra tipicamente ligure a prezzi più che popolari. Le cucine saranno aperte dalle ore 19, con domenica apertura a pranzo a partire dalle ore 12. Si utilizzeranno stoviglie biodegradabili e verrà distribuita acqua in brocca gratuita.

 
Ricco il programma in calendario: venerdì 15 luglio alle 21 il segretario nazionale Prc Paolo Ferrero terrà un dibattito pubblico sui problemi nazionali e internazionali del momento, dal NO per il referendum costituzionale a firma Renzi-Verdini alla situazione della Sinistra in Italia, dalla Brexit, alla scandalosa sentenza Diaz.

Sempre a proposito del referendum del prossimo ottobre e alla “deforma” operata dal governo Renzi, sabato 16 luglio alle 17.30 si terrà un’importante iniziativa in onore del comandante partigiano Luigi “Fra Diavolo Fiori”, scomparso un anno fa, autentico baluardo dell’antifascismo spezzino e della lotta in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza. 
 
Il Dialogo tra una partigiana e uno storico, dalla democrazia alla post-democrazia: riforma costituzionale, legge elettorale, Jobs act e altro ancoraorganizzato insieme ad Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani di Fosdinovo, vedrà di fronte due figure politiche e intellettuali che negli ultimi mesi hanno animato la discussione a livello nazionale: l’ex senatrice Lidia Menapace, partigiana e membro del comitato nazionale Anpi, e il professor Angelo D’orsi, docente dell’Università di Torino, uno dei massimi studiosi del pensiero gramsciano, attivo su Il Manifesto e Micromega. Insieme a loro interverranno l’avvocato spezzino Roberto Lamma e l’ex sindaco della Spezia Sandro Bertagna.
 
Un evento molto sentito per la nostra provincia e non solo che vedrà la partecipazione e l’adesione di tutti i soggetti locali che sono impegnati nella battaglia referendaria, a partire dal Comitato del NO della Spezia e della Lunigiana, per arrivare all’Anpi provinciale La Spezia e le sezioni di Lerici, Sarzana, Villafanca – Bagnone, Casola – Fivizzano, ai comitati “Salviamo la Costituzione” e “Democrazia Costituzionale” fino arrivare alle forze politiche della sinistra spezzina Pcdi, Sinistra Italiana, Possibile, Azione Civile. 
 
Alle 21 il portavoce nazionale dei Giovani Comunisti Andrea Ferroni parlerà di Genova 2001 a quindici anni dal tragico G8 che vide l’assassinio di Carlo Giuliani e i pestaggi della caserma di Bolzaneto e della scuola Diaz. Alle 22 spazio alla musica con il dj set a cura dei Giovani Comunisti spezzini, Molesti Crew e Rete Anti omofobia e transfobia La Spezia. 
 
Infine domenica 17 luglio alle 18 si terrà una tavola rotonda sulle principali questioni locali alle presenza delle altre forze politiche e sindacali spezzine di opposizione: “Sanità, Trasporti, Rifiuti” i tre argomenti che saranno affrontati dal capogruppo Prc Edmondo Bucchioni, dal capogruppo M5S Ivan Mirenda e dal consigliere comunale del gruppo “Per la nostra città” Giulio Guerri assieme al coordinatore Cobas La Spezia Luca Simoni. Il dibattito sarà moderato da Paola Settimini di Laspeziaoggi.it. 

In contemporanea alla festa di Falconara si svolgerà anche la tradizionale Festa della Lumaca comunista presso l’area verde del Parco Fluviale di Bottagna, organizzata dal circolo Prc “XXV Aprile Aldo Lombardi” di Vezzano Ligure. La festa di Bottagna replicherà il weekend successivo, il 22, 23 e 24 luglio. Come a Lerici cucina di terra, mare e fiume, aperta dalle ore 19, con domenica a pranzo a partire dalle ore 12.

Confermata, come negli anni precedenti, l’iniziativa degli  “Spaghetti contro la crisi” che nelle serate di venerdì 15 e venerdì 22 vedrà l’omaggio, a chi ne farà richiesta, di un piatto di spaghetti al pomodoro, un piccolo messaggio di solidarietà in un periodo di grave crisi politica, economica e sociale che investe tutto il Paese e l’Europa.

 
 
Vi aspettiamo!!!
 
 
Rifondazione Comunista, 
federazione provinciale La Spezia
 
Rifondazione Comunista, 
circolo “XXV Aprile Aldo Lombardi” , Vezzano Ligure

La democrazia non si svende e non si vende. Firma l’appello in solidarietà con Tsipras e il popolo greco

29 giugno 2015, by  
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Pubblichiamo la dichiarazione del capo del governo greco ai cittadini di quel paese. Pensiamo sia necessario che tutti i cittadini democratici europei lo sostengano. Vi chiediamo di firmare con MicroMega questo brevissimo testo, da inviare alle autorità di tutte le istituzioni europee:

Siamo con la democrazia, che è sempre “giustizia e libertà”, contro la protervia dei poteri finanziari che vogliono imporre al popolo greco le politiche di liberismo selvaggio che hanno scatenato la crisi mondiale e stanno distruggendo l’Europa. 

FIRMA L’APPELLO

La lettera di Tsipras al popolo greco

Greche e greci, 
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi. 

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia. 

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali. 

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. 

Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco. 

Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea. 

Greche e greci, 
in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco. 

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità. 

Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni. 

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa. 

Greche e greci, a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione. 

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale. 
E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia. 
E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo. 

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola. 
Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci. 
Per la sovranità e la dignità del nostro popolo. 

Alexis Tsipras 

Firma l’appello di MicroMega in solidarietà con Tsipras e il popolo greco

Su Accordo Mirafiori, Cremaschi: “Ritorno al fascismo. Così l’Italia perde la democrazia e non conquista il lavoro”

27 dicembre 2010, by  
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Ascolta il commento di Giorgio Cremaschi

Per il presidente del comitato centrale della Fiom “bisogna risalire al fascismo per trovare un accordo di tale gravità e portata antidemocratica come quello sottoscritto da Cisl, Uil e Fiat per Mirafiori. Oltre a distruggere le condizioni di lavoro, cancella non solo il diritto allo sciopero ma il diritto dei lavoratori ad avere una rappresentanza democratica eletta. Un fatto senza precendenti nella storia della democrazia italiana”.

(Tratto da Micromega, 27 dicembre 2010)