“Solidarietà alla Casa delle donne di Pisa sgomberata dalle forze dell’ordine”

1 giugno 2017, by  
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La federazione spezzina di Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà alle compagne della “Mala Servanen Jin”, la casa delle donne di Pisa, brutalmente sgomberata pochi giorni fa dalle forze dell’ordine fa dopo circa due mesi di occupazione pacifica dello stabile, di proprietà del comune, da tempo abbandonato a se stesso.

Le autorità pisane, guidate dalla repressiva giunta Pd del sindaco Filippeschi, hanno pensato bene di agire con un atto di forza assurdo contro persone inermi, “colpevoli” solo di avere organizzato un presidio sociale e culturale a difesa delle difesa delle fasce più deboli della popolazione, oltre a recuperare edifici destinati alla rovina facendoli divenire un bene comune al servizio di tutti.
Si tratta di un luogo capace di ospitare numerose persone in difficoltà e un tempo destinato all’accoglienza dei migranti. Ma il Pd, da nord a sud, non fa altro che ritagliarsi ruoli sempre più vicini alla peggiore destra, ben supportati da un ministro degli interni come Minniti, che proprio ieri si trovava a Spezia per partecipare alla campagna elettorale per le amministrative.
Registriamo infatti come la solerzia delle amministrazioni comunali nell’utilizzo della forza sia inversamente proporzionale alle risposte sul piano politico che esse – non – forniscono per risolvere le principali problematiche sociali delle proprie città. 
Ribadiamo la nostra vicinanza agli occupanti augurandoci che finisca al più presto questo clima di violenza e di repressione nei confronti di chi non si allinea ai dettami del potere costituito.
 
Rifondazione Comunista, federazione La Spezia

“Minniti e Orlando vi mettiamo al bando”: la protesta dei Giovani Comunisti spezzini contro il decreto immigrazione

12 aprile 2017, by  
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Giovani Comunisti della Spezia hanno esposto oggi pomeriggio, davanti alla cattedrale di Cristo Re, uno striscione di protesta contro il decreto Minniti-Orlando, approvato qualche giorno fa al Senato con un voto di fiducia, che inasprisce le norme in materia di immigrazione.
“Minniti e Orlando vi mettiamo al bando”, questo lo slogan di contestazione dei Giovani Comunisti che si poteva leggere sullo striscione, prima che venisse rimosso.
Un’iniziativa di protesta contro il decreto – scritto dal ministro dell’Interno Marco Minniti in collaborazione con il ministro della giustizia Andrea Orlando – che oggi si è svolta in numerose città italiane.
Abbiamo deciso di aderire alla giornata di mobilitazione nazionale contro la legge Minniti-Orlando – spiegano i Giovani Comunisti spezzini – Un provvedimento che va contro le logiche di accoglienza e integrazione che dovrebbero guidare le proposte di ministro dell’Interno e della Giustizia. Ma tale proposta non va a colpire solo chi per le ragioni più diverse è in situazioni di indigenza, ma con provvedimenti come il Daspo urbano e una non meglio precisata definizione di “decoro”, cerca di reprimere anche chi manifesta un dissenso alle istituzioni. Come Giovani Comunisti lotteremo sempre per una società multietnica, solidale e la cui prima giustizia sia una giustizia sociale! Il fascismo cambia forma ma troverà sempre le nostre barricate”.

Il decreto Minniti-Orlando contempla la sostituzione dei sei attuali CIE (Centri di identificazione ed espulsione) presenti sul suolo nazionale con diciotto “Centri di permanenza per il rimpatrio” (CPR), in modo da facilitare le espulsioni degli immigrati irregolari, e prevede anche l’eliminazione del terzo grado di giudizio per le richieste di asilo, con l’obiettivo di rendere la procedura più veloce.

Giovani Comunisti La Spezia