Prc Liguria al sostegno dei lavoratori della grande distribuzione: “Boicottiamo i supermercati che non applicano il contratto”
7 novembre 2015, by admin
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Rifondazione Comunista Liguria sostiene convintamente la mobilitazione e lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della grande distribuzione del 7 novembre, promosso dalle organizzazioni sindacali del settore, per il contratto e contro l’attacco ai diritti e al salario.
Lo sciopero ha una valenza importante per tutto il mondo del lavoro perché avviene in un settore dove da anni vige la più feroce guerra tra i poveri, scaricata in particolare su giovani e donne, attuata con salari da fame, con flessibilità e precarietà selvagge. Una guerra tra i poveri voluta dai grandi gruppi e tutta “casalinga”, perché il settore non è certo esposto alla concorrenza internazionale.
Per sostenere fino in fondo le ragioni dei lavoratori e delle lavoratrici, Rifondazione Comunista lancia a partire dal 7 novembre una campagna di boicottaggio dei supermercati, invitando i consumatori a non fare la spesa nei supermercati che non vogliono applicare il nuovo contratto e non vogliono aumentare i salari da fame che caratterizzano il settore. Solo un’alleanza tra lavoratori e consumatori può piegare l’arroganza delle grandi multinazionali della distribuzione.
Rifondazione Comunista,
segreteria regionale Liguria
Carico radioattivo nell’Arsenale della Spezia, Conti (Prc Liguria): “Mai più uranio e plutonio in mezzo alla città”
25 marzo 2014, by admin
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“Lo sospettavamo in molti, ma ora c’è la conferma ufficiale: molti chili di plutonio ed uranio sono stati fatti passare in mezzo alla città della Spezia”.
E’ il commento di Giacomo Conti, capogruppo Rifondazione Comunista in consiglio regionale della Liguria, dopo che in un comunicato congiunto il governo americano e il governo italiano, dopo quasi un mese di silenzio, hanno rivelato la natura del carico che era stato imbarcato su una nave inglese al molo dell’Arsenale Militare nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorso.
“Tutto è avvenuto all’insaputa della popolazione -prosegue il consigliere, che sulla vicenda aveva subito sollecitato l’intervento della Regione- con la motivazione che l’obbligo ad avvisare i cittadini scatterebbe solo in caso di incidente”.
Secondo Giacomo Conti questa è “una scusa inaccettabile: non solo per una ragione di trasparenza democratica ma anche perché un’eventuale fuga di sostanze radioattive in piena città non sarebbe stato un banale incidente, ma una catastrofe. Al di là delle formali rassicurazioni di rito -prosegue il capogruppo – c’è la possibilità concreta che nelle prossime settimane ci siano altri imbarchi di sostanze radioattive”.
Conti invita, quindi, i cittadini a tenere alta l’attenzione: “E’ un’eventualità che va scongiurata. Per questo -conclude Conti- occorre che continui la mobilitazione dei cittadini e che le istituzioni escano dall’ambiguità e dalla reticenza ed operino subito per evitare che quanto accaduto possa ripetersi”.
Giacomo Conti
Capogruppo di Rifondazione Comunista
Consiglio Regionale Liguria
Lombardi, lettera aperta alle/ai cittadini spezzini: il 22 febbraio costruiamo insieme una mobilitazione collettiva e plurale in difesa del nostro territorio
13 febbraio 2014, by admin
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Cara/o cittadina/o Spezzina/o,
Scrivo a Te cittadina/o Spezzina/o, (non solo a chi segue la politica o che la agisce attivamente), soprattutto a Te che ami Spezia, ci sei nato e/o ci abiti nel nostro territorio – non importa se sei di Marola o di Lerici, se vivi al Favaro, a Melara o in centro – e soffri per le mille nocività che lo feriscono e annientano, ma non ti rassegni a ciò come accadimento ineluttabile e hai voglia di agire per il bene della nostra città.
Mi permetto di rivolgermi a Te, Cittadina/o Spezzina/o, perchè sino ad oggi è stato assordante il silenzio delle istituzioni locali in relazione a questo delicatissimo tema, associato alla sordità di chi non vuole ascoltare le ragioni di quanti, in questi anni, abbiamo portato all’ordine del giorno temi scottanti come i traffici dei rifiuti e l’uso sconsiderato del nostro territorio con discariche.
C’è necessità che Tu, Cittadina/o Spezzina/o, partecipi in prima persona ad una grande manifestazione pubblica che chieda “verità e giustizia” contro ogni nocività presenti nello Spezzino, dall’incidenza inquinante di centrale Enel e del Porto, alle condizioni delle aree militari, tra cui spicca il Campo in Ferro in Arsenale, ma anche nella val di Magra, circa la presenza di rifiuti interrati sulle sponde del fiume, emersi in relazione all’azione erosiva del fiume.
Abbiamo assistito in queste settimane ad un susseguirsi di informazioni rese da soggetti legati alla criminalità organizzata che hanno esplicitamente chiamato in causa il nostro territorio circa la presenza di rifiuti tossico-nocivi. Non si tratta di un episodio. Prima di Schiavone, il pentito Fonti dichiarò la presenza di navi affondate al largo del mare spezzino.
Abbiamo assistito sgomenti ad un processo, quello della discarica di Pitelli, che ha visto gli imputati incredibilmente prosciolti da ogni accusa, per non aver commesso il fatto. Se da un lato è doveroso rispettare la sentenza di un Tribunale, tuttavia in troppe occasione il Nostro Paese ha visto sminuito il ruolo e l’autorevolezza di questo potere fondamentale per l’esercizio di una vera Democrazia, veicolato e vincolato ai poteri forti trasversali.
Di fronte a questo stupro del territorio, occorre una immediata ed enorme reazione popolare collettiva, di tutte/i le/i Cittadine/i Spezzine/i, – con la partecipazione di Comitati, Associazioni, Forze Politiche – che incanali lo sdegno fine e se stesso in partecipazione attiva e costruttiva, pertanto proponiamo per sabato 22 febbraio prossimo una grande manifestazione collettiva e plurale che veda protagonisti Tutte/i le/gli Spezzine/i – oltre ogni divisione politica – che si battono contro le nocività presenti nel nostro territorio avente come obiettivo dapprima quello della ricerca della verità, a cui segua l’assunzione di impegni concreti per risanare gli stupri ambientali e territoriali che la nostra provincia ha subito e susce a tutt’oggi.
Cittadina/o Spezzina/o siamo certi che la Tua risposta sarà straordinaria e lascerà basiti i molti che ancora oggi, dietro un buonismo di facciata, fanno ancora finta di non capire.
Massimo Lombardi
Segretario provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia
Rifondazione aderisce alla giornata Europea del 14 novembre, Lombardi: “I sindacati si mobilitino sulla drammatica situazione lavorativa spezzina”
12 novembre 2013, by admin
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La Federazione Provinciale della Spezia di Rifondazione Comunista aderisce con convinzione alla Mobilitazione Sindacale Europea del 14 novembre, data nella quale a Roma, Bucarest, Praga, Stoccolma, Madrid, Lisbona, Atene e in tante altre città europee, scenderanno in piazza milioni di lavoratori e le lavoratrici per dire che le politiche di austerità non funzionano e che è necessario un radicale e profondo cambio di rotta per ridare impulso al lavoro e per ristabilire la giustizia sociale e la solidarietà di classe.
“E’ vergognoso che a pagare i costi della crisi e le conseguenze delle politiche di austerità siano solamente i lavoratori e le lavoratrici – commenta il segretario provinciale Massimo Lombardi -, “mentre il mondo della finanza e gli speculatori continuano a prosperare – se è vero, come è vero – che in Europa 25 milioni di persone non hanno un’occupazione e che, in alcuni paesi, il tasso di disoccupazione giovanile supera il 50%. Occorre ricostruire una solidarietà tra i cittadini europei affinché le rivendicazioni siano sempre più forti, come la lotta allo smantellamento dello stato sociale, alla flessibilità del mercato del lavoro, alla privatizzazione dei servizi pubblici, alla pressione sul ribasso dei salari, alla diminuzione delle pensioni. Questa mobilitazione deve, però, radicarsi sui territori: Rifondazione Comunista ritiene, infatti sconcertante e drammatica la situazione occupazionale a livello della provincia della Spezia, dove negli ultimi anni – ma soprattutto nei mesi recenti – si è verificata una impennata clamorosa di licenziamenti ed un proliferare smisurato di assunzioni “in nero” o con modalità contrattuali talmente “atipiche” da sconfinare nell’illiceità palese. Ciò è avvenuto in un silenzio assordante di tutte le forze sociali e politiche spezzine e nell’assenza di una forte mobilitazione sindacale che – laddove posta in essere – ha avuto connotati di scarsa rilevanza e marginalità, non andando ad incidere nei gangli di un sistema economico produttivo moribondo, per precisa responsabilità di una classe politica padronale che ha spremuto la classe dei lavoratori nel periodo di “vacche grasse” e che ora licenzia, demansiona, costringe al lavoro irregolare, per assicurarsi “il proprio bottino” e la propria rendita di posizione. C’è bisogno di uno sforzo di mobilitazione straordinaria delle lavoratrici e dei lavoratori in prima persona che non si affidino ad una delega sindacale in bianco, ma sappiano stimolare i rappresentanti sindacali, a partire da quelli di categoria, in una lotta vera, posta in esser con modalità straordinarie ed efficaci, poiché il momento do crisi e stagnazione economica è tale da richiederlo. Vanno abbandonate logiche di concertazione e negoziazione al ribasso, politiche difensive che hanno creato negli anni un crescente distacco dei lavoratori anche dal sindacato stesso al quale sono iscritti; ci vuole un coraggio straordinario, attualizzare quello proprio delle lotte sindacali del passato e declinarlo negli anni duemila, ma con quella passione e determinazione caratterizzante che ora pare esser ridotta al minimo storico. Il nostro appello è rivolto alle forze sindacali spezzine tutte, in primis la Cgil, i Cobas, la Cub ed ogni forma di sindacalismo di base, per organizzare una mobilitazione permanente di tutte le lavoratrici ed i lavoratori della nostra città, ma anche e soprattutto dei disoccupati, dei precari, dei pensionati, giungendo anche agli artigiani, ai piccoli commercianti ed al “popolo delle partite iva”, al fine di unire le lotte e non creare quegli steccati tra vertenze, produttivi di sterili divisioni che depotenziano le mobilitazioni. Riteniamo necessario costruire dapprima una piattaforma di rivendicazione generale, a livello spezzino, dar vita a momenti di confronto in ogni luogo di lavoro, momenti assembleari partecipati, traguardando una grossa manifestazione a livello provinciale che abbia la forza di porre il tema del lavoro al centro dell’agenda della città e della provincia, elevandolo da quel ruolo di mera marginalità e sacca di ricatto in cui oggi è relegato”.
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia
Mobilitazione nazionale sindacati inquilini, Prc La Spezia: “Abbassare gli affitti per fermare gli sfratti”
26 ottobre 2012, by admin
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Oggi, 26 ottobre 2012, è cominciata in tutta Italia una mobilitazione unitaria dei sindacati inquilini contro la politica del governo e per chiedere alcune misure urgenti per affrontare almeno gli aspetti più devastanti della condizione abitativa nel nostro Paese.
Rifondazione Comunista della Spezia, dopo il presidio organizzato il 10 ottobre scorso, giornata mondiale sfratti zero, ha aderito stamani all’iniziativa, che nelle nostra città si è realizzata alle 10 in un presidio davanti alla prefettura spezzina.
La piattaforma unitaria dei sindacati inquilini chiede cose semplici ma forti e, in qualche caso, radicali: rinnovo della proroga degli sfratti e la sua estensione alla morosità; il rifinanziamento del fondo sociale per l’affitto; la forte penalizzazione fiscale per le case sfitte; la possibilità per gli inquilini di detrarre il 19% dell’affitto pagato dalla denuncia dei redditi; una “inversione a u” rispetto alla cedolare secca per rendere convenienti i canoni concordati; la lotta senza quartiere al canone in nero; un intervento straordinario per aumentare la disponibilità di alloggi popolari per i comuni; l’individuazione, a partire dalla legge di stabilità, di una postazione di bilancio per l’edilizia residenziale pubblica.
Rifondazione evidenzia la connessione tra la giornata di lotta del 10 ottobre, che è stata un grande successo, e quelle del 26 ottobre e del 16 novembre prossimi. E per noi, almeno, non finisce lì: saremo domani 27 ottobre a Roma al “No Monty day” e parteciperemo alla campagna referendaria contro le manomissioni all’articolo 18 e alla raccolta firme per la proposta di legge sul Reddito Minimo Garantito.
Pensiamo, infatti, che un vero movimento per l’abitare debba ripercorrere, in maniera originale, quello che è stato il cammino del movimento per l’acqua pubblica, riuscendo a costruire una connessione tra movimenti, comitati di base, organizzazioni sindacali e sociali, amministrazioni che si distinguono per buone pratiche.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Strage di Brindisi sporco attentato contro innocenti. Oggi alle 16 mobilitazione presso il consiglio comunale spezzino
19 maggio 2012, by admin
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Vicini ai familiari di Melissa Bassi e di tutti gli studenti della “Morvillo Falcone”
Quanto accaduto stamani a Brindisi è un nuovo scandaloso capitolo nella lunga storia delle stragi italiane.
Ci stringiamo intorno alla famiglia di Melissa Bassi, la studentessa di 16 anni che questa mattina è stata assassinata dall’ordigno posto davanti all’istituto “Morvillo Falcone” e vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle famiglie dei sette studenti feriti nell’esplosione stessa.
Per l’ennesima volta le vittime sono innocenti, addirittura giovani scolari. In questi vent’anni dalla strage di Capaci molto è stato fatto dalla parte sana di questo Paese per promuovere una cultura antimafia che parta proprio dalle nuove generazioni. Per questo l’attentato alla scuola di Brindisi che porta il nome di Francesca Morvillo Falcone, è un atto ancora più sporco e vigliacco. Tutta la società deve spingere perchè si faccia verità e giustizia per quanto accaduto oggi e per tutti i misteri italiani del passato ancora avvolti nel buio.
Il segretario provinciale Prc/Fds Massimo Lombardi, la capogruppo Fds in consiglio comunale spezzino Simona Cossu e il responsabile provinciale Scuola e Università Prc/Fds Filippo Vegassola lanciano l’appello all’immediata riposta di piazza: “Ora è il momento del dolore e della mobilitazione generale. Per questo chiediamo a tutta la società civile spezzina di aderire al presidio organizzato da Libera per domani alle 10 a Sarzana davanti al teatro Impavidi e di essere presente oggi alla Spezia alle 16 presso la sala del consiglio comunale per la riunione del Comuntato Unitario della Resistenza dove si deciderà il da farsi per le prossime ore“.
Coordinamento provinciale Giovani Comunisti La Spezia
Rifondazione Comunista/Fds La Spezia