Vicini al detenuto che ha tentato il suicidio a Villa Andreino, le carceri non siano macelleria sociale

6 settembre 2010, by  
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Nonostante quello della nostra città possa essere definito un’anomalia fra le carceri italiane, dove, a differenza di altri luoghi di detenzione non si sono mai registrati casi di violenze o di sovraffollamento e si registrano anzi iniziative e progetti organizzati dalla Direzione atti a reinserire socialmente i detenuti, siamo purtroppo costretti a registrare un tentativo di suicidio, nella sua cella, da parte di un detenuto 21enne a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.

Ormai di tentati suicidi e di morti in carcere se ne contano a migliaia in tutta Italia. Il dossier 2000-2010 “Morire di carcere” calcola che negli ultimi dieci anni nelle carceri italiane siano morti quasi 1.700 detenuti, di cui oltre un terzo per suicidio: 61 morti volontarie si 165 nel 2000, 69 su 177 nel 2001, 52 su 160 nel 2002, 57 su 157 nel 2003, 52 su 156 nel 2004, 57 su 172 nel 2005, 50 su 134 nel 2006, 45 su 123 nel 2007, 46 su 142 nel 2008, 69 su 174 nel 2009.

In tutto, ad oggi, 600 su 1680 decessi. La media di suicidi in carcere viene calcolata nel 19% in più rispetto a quella esterna alle mura. Rispetto agli anni Sessanta, i suicidi di detenuti in Italia sono aumentati del 300%. Nello scorso anno, i tentativi di suicidio sventati sono stati 800.

E’ una vergogna che in un paese civile accadano ancora queste cose. Il carcere continua ad essere la frontiera ultima della disperazione, dei drammi umani che la società rinnega perché non sa e non vuole risolvere, una vera e propria discarica sociale, dove i diritti e la dignità dei detenuti vengono meno. Il carcere deve diventare realmente un luogo di risocializzazione e reinserimento sociale e deve essere soggetto alla totale trasparenza.

Ricordiamo che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.” (art.27 della Costituzione).

Le carceri devo essere luoghi di legalità, non di macelleria sociale.

Chiara Bramanti- Segretaria Provinciale Prc La Spezia
Jacopo Ricciardi – Osservatorio Nazionale sulla Repressione del Prc