Anche alla Spezia una mobilitazione collettiva per un futuro sostenibile: “Vota Sì per fermare il nucleare”
14 marzo 2011, by admin
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Il disastro giapponese di Fukushima riattualizza drammaticamente la pericolosità del nucleare, mentre il governo sembra non accorgersene, procedendo spregiudicatamente nell’ennesimo inganno sull’energia visto che con il decreto ammazza-rinnovabili ha tolto gli incentivi all’unica industria in crescita confermando di voler annientare lo sviluppo di energie alternative.
Oggi l’eccellenza spezzina di Castelnuovo Magra, ottenuta grazie all’ottimo lavoro dell’assessore all’ambiente di Rifondazione Dini Giovanelli, sarebbe difficilmente realizzabile.
Intanto continua la folle corsa per rottamare gli EPR francesi, reattori nucleari obsoleti da far pagare agli italiani nelle future bolletta, un film già visto con i CIP6 per gli inceneritori. Berlusconi uccide solare, eolico, idroelettrico e biomasse nelle culle e le potenzialità di conversione economica e di risposta energetica e ambientale, così come l’impiego di quasi 150.000 lavoratori, mentre in Germania il settore rinnovabili conta oltre 400.000 addetti.
Berlusconi persevera dispoticamente nel nucleare, un ritorno al passato, mentendo sull’indipendenza dal petrolio attraverso l’uranio, senza dare certezze sulle scorie radioattive e ignorando la pericolosità degli impianti, nonostante nessuna regione voglia centrali sul proprio territorio (comprese quelle di centrodestra), nonostante la grande maggioranza dei cittadini, di ogni schieramento, siano contrari (dati Ipsos sostengono che oggi il fronte dei contrari arriva al 62%), nonostante i fatti giapponesi.
Per sostenere questa follia il governo getta alle ortiche una valanga di soldi pubblici: agenzie, autority, poltrone in cui accasare gli amici di partito, fino allo spot condannato dal giurì dell’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria perché ingannevole. Ora, temendo il voto popolare e tentando di non farne raggiungere il quorum, non si sono accorpate elezioni amministrative e referendum, mandando in fumo circa 400 milioni di euro.
Intanto un’intera comunità scientifica grida invano l’insensatezza del ritorno all’atomo, così come recentemente sostenuto alla Spezia anche da Sergio Bertolucci, direttore della Ricerca del Cern di Ginevra, testimoniando come nel mondo ci si sta accorgendo che il nucleare costa molto e dura poco, quindi non conviene.
Un inganno che può essere battuto con il voto popolare.

Nella provincia spezzina Rifondazione Comunista è già stata promotrice di una campagna capillare, facendo approvare mozioni consiliari che pongono il veto all’installazione di impianti nucleari e di stoccaggio di scorie nella provincia, rilanciando lo sviluppo delle rinnovabili e raccogliendo centinaia di firme per la legge d’iniziativa popolare sulle rinnovabili. Oggi aderiamo al Comitato nazionale “Vota Sì per fermare il nucleare”, ma non basta.
Vogliamo rilanciare alla Spezia questa battaglia, costituendo un vasto schieramento unitario di organizzazioni sociali, politiche e culturali, oltre che singoli cittadini mutuando la straordinaria esperienza del comitato referendario sull’acqua e che raccolgano una sfida molto ambiziosa: convincere a votare 25 milioni di cittadini e far prevalere il Sì al referendum contro il nucleare.
Costituiamo insieme il comitato “Vota Sì per fermare il nucleare” alla Spezia: se non ora, quando?
William Domenichini
Resp. Ambiente e beni comuni, Rifondazione Comunista La Spezia
Lo spot nucleare è ingannevole. Altra tegola su politica energetica cialtrona, altri soldi pubblici buttati al vento
24 febbraio 2011, by admin
Archiviato in Ambiente, Primo piano
Il Giurì dell’Istituto per l’autodisciplina della pubblicità ha dichiarato che lo spot nucleare diffuso dal Forum Nucleare Italiano è ingannevole, decretando che non deve essere più trasmesso, perchè in contrasto con il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Quante volte abbiamo visto la partita a scacchi fra un giocatore favorevole ed uno contrario al nucleare in onda in Tv?
L’Istituto per l’autodisciplina della pubblicità è formato da operatori ed imprese della comunicazione e della pubblicità, non da attivisti anti-atomo che sostengono che la comunicazione dello spot fa dichiarazione o rappresentazione tali da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.
Acclarata l’“ingannevolezza” dello spot filo nucleare bisognerebbe informare di ciò, uno per uno, i 130.000 utenti che l’hanno visto su Youtube ed i milioni di telespettatori cui è stato somministrato, informando loro anche del fatto che è costato 6 milioni di euro di soldi pubblici, inganno e beffa compresi. L’ennesima dimostrazione della cialtroneria del governo Berlusconi che sta facendo morire questo paese nel totale assenza di politiche energetiche e industriali serie.
Questo paese non può sostenere ancora per molto il peso delle stupidaggini di un governo simile: dimissioni!
QUESTO SPOT E’ INGANNEVOLE!
A Castelnuovo Magra risultati eccellenti sulle energie rinnovabili grazie a noi
12 febbraio 2011, by admin
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Il comune di Castelnuovo Magra leader nel settore del risparmio energetico e dell’energia rinnovabile. Già da tempo infatti nel territorio comunale funzionano cinque impianti fotovoltaici, situati presso il Campo Sportivo Comunale, la Scuola Media “D. Alighieri”, il magazzino comunale e gli Uffici della Polizia Municipale, che forniscono energia a costo zero a tali strutture. Ora il Comune si prepara ad affrontare un altro importante passo verso le energie pulite, investendo in tredici nuovi impianti fotovoltaici, in parte finanziati dalla Regione Liguria, che verranno realizzati nei prossimi mesi, nell’ambito dell’azione di risparmio energetico e di uso delle energie rinnovabili da tempo avviata. Gli impianti di nuova realizzazione saranno posizionati presso parcheggi e luoghi pubblici come i parcheggi della ex Scuola di Canale, del cimitero del Piano, presso la Piazza del Mercato del Centro commerciale “la Miniera”, presso il Centro sportivo di Canale, il Centro Sociale di Molicciara, sull’edificio dell’Asilo Nido Comunale, presso alcuni parcheggi dislocati nel territorio. Tali impianti forniranno energia pulita a costo zero per le strutture adiacenti e per la pubblica illuminazione.
Inoltre, in occasione di “Mi illumino di Meno”, la giornata dedicata al risparmio energetico organizzata da Caterpillar, trasmissione radiofonica di Rai2, verranno esposti i progetti degli impianti. L’amministrazione comunale di Castelnuovo Magra da anni aderisce a questa importante giornata dedicata al risparmio energetico e all’energia pulita, con iniziative a carattere ambientale. Quest’anno la manifestazione sarà dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, pertanto gli organizzatori invitano enti e cittadini, oltre a spegnere le luci, a organizzare accensioni originali di luci pulite a tema tricolore, attraverso led, turbine, biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio italiano.
I risultati concreti di un comune come Castelnuovo Magra in tema di energie rinnovabili, portate avanti dall’assessore Dini Giovanelli, sono la conferma di come le politiche di Rifondazione Comunista non si limitino alle grandi battaglie ma affondano nelle radici del vivere quotidiano.
Il tema dell’energia è ad oggi uno degli elementi più importanti della nostra quotidianità e creare una svolta nelle pratiche è un segnale che ciò che sosteniamo da anni è realizzabile, Castelnuovo Magra ne è un esempio concreto.
Risparmio energetico e sviluppo di fonti alternative sono l’unica strada che dobbiamo percorrere per abbassare la nostra impronta ecologica e migliorare le condizioni di vita ambientali e sociali. Tutto questo è stato possibile nonostante ci sia un governo che taglia fondi a questo settore per investire nel fallimentare e desueto progetto nucleare, che ci auguriamo sarà bocciato dal referendum prossimo.
Il nucleare ennesimo fallimento di un governo inesistente, Berlusconi si dimetta subito!
4 febbraio 2011, by admin
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La Corte Costituzionale ha bocciato una parte del decreto legislativo per il ritorno all’energia nucleare, stabilendo che è necessario il parere della Regione interessata dall’ubicazione di un impianto. Un secondo segnale dopo aver accolto l’istanza presentata da alcune Regioni, aveva bocciato la parte della legge relativa all’urgenza del nucleare. Un’altra sconfitta sulle regole per il governo Berlusconi e per l’operazione anacronistica, di sudditanza e scellerata del nucleare.
Questo governo non da risposte concrete ai lavoratori, avallando le peggiori operazioni di sciacallaggio come a Pomigliano e a Mirafiori, dove la dignità dei lavoratori non si è piegata ed ha dimostrato che la vita non è in vendita. Questo governo è succube dei poteri forti e multinazionali avallando la svendita dei servizi pubblici attraverso l’obbligo di privatizzazione dell’acqua sonoramente bocciata da una raccolta di 1.400.000 firme referendarie, una partecipazione mai vista nella storia repubblicana che dovrà essere onorata con la partecipazione al voto referendario. Questo governo svende il territorio tra federalismi demaniali e una totale assenza di una politica energetica di prospettiva. Mentre mezzo mondo dismette impianti pericolosi, costosi, impattanti e vetusti, Berlusconi li acquisce.
Le tante firme raccolte per la proposta di legge sulle energie rinnovabili è l’ennesima prova che il popolo italiano ha più lungimiranza di un governo il cui presidente pensa solo ai suoi bassi istinti o alla sua salvezza giudiziaria. Ora anche la Corte costituzionale dimostra che questa sciatteria non è solo politica ma anche formale. E’ la conferma del fallimento del governo Berlusconi che ha ridotto il nostro paese ad un postribolo. Si dimetta!
Campagna nazionale per le energie rinnovabili e contro al nucleare
4 dicembre 2010, by admin
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Oggi pomeriggio, sabato 4 dicembre alle ore 15.30, la Federazione della Sinistra della Spezia organizza un banchetto di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare contro il nucleare e per la promozione delle fonti rinnovabili.
Il banchetto verrà allestito presso il piazzale antistante la Coop di via Saffi e sarà il primo di una serie di punti di raccolta firme che verranno comunicati nei prossimi giorni fino al 12 dicembre.
La decisione assunta dal Governo Berlusconi ormai al capolinea di procedere alla realizzazione di un
programma nucleare si presenta scientificamente inconsistente, molto costosa e contraddice gli impegni europei. Questa scelta contraddice il referendum popolare del 1987, che ha deciso l’uscita dell’Italia dal nucleare e nessun sondaggio può sostituire il pronunciamento dei cittadini.
L’energia nucleare non è abbondante: essa serve solo a produrre energia elettrica e l’energia elettrica rappresenta nel mondo meno di un terzo del bilancio energetico
L’energia nucleare non è pulita: dosi comunque piccole di radiazioni, sommandosi al fondo naturale di radioattività, possono causare eventi sanitari gravi (tumori, leucemie, effetti sulle generazioni future) ai lavoratori e alle popolazioni, nel funzionamento “normale” degli impianti e, ovviamente, nel caso di incidenti.
L’energia nucleare non è a basso costo: la complessità del ciclo del combustibile, i dispositivi sempre più impegnativi per mitigare l’impatto sanitario degli impianti sono alla base della lievitazione del costo dell’energia prodotta e della situazione di stallo nei paesi più avanzati, che pure avevano perseguito con decisione nel passato questa produzione di energia anche per l’intreccio essenziale con la produzione degli armamenti nucleari.
La Federazione della Sinistra aderisce alla campagna nazionale per le energie rinnovabili e contro al nucleare e invita tutta la cittadinanza spezzina a firmare questo per dare un forte segnale a governo e istituzioni tutte.
Si può aderire all’appello anche via internet dal sito www.oltreilnucleare.it al seguente link:
http://www.oltreilnucleare.it/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=22&Itemid=86
Acqua, Energia e Sicurezza nei luoghi di Lavoro
31 maggio 2010, by admin
Archiviato in Dalla Provincia, Istituzioni
Pubblichiamo un prospetto riassuntivo dell’iter di presentazione, discussione e votazione di alcune mozioni consiliari redatte dalla federazione di Rifondazione comunista e presentate nei vari consigli comunali della provincia, sul tema della sicurezza nei luoghi di Lavoro, per l’acqua pubblica e contro l’installazione di impianti nucleari o siti di stoccaggio di materiale radiattivo. Si tratta di un work-in-progress in cui aggiorneremo di volta in volta i risultati del nostro lavoro.
I documenti sono qui scaricabili:
- Mozione per l'acqua pubblica -
(doc - 29 KB)
- Mozione contro il Nucleare -
(doc - 22 KB)
- Odg sulla sicurezza nei luoghi di lavoro -
(doc - 24 KB)
Arcola: Presentati dal consigliere capogruppo Romeo (RC).
- Acqua Pubblica: Non ancora presentato.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Approvato all’unanimità.
- No al nucleare: Non ancora presentato.
Follo: Presentati dalla consigliera Zolesi (RC).
- Acqua Pubblica: Approvato all’unanimità.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Approvato all’unanimità.
- No al nucleare: Approvato all’unanimità.
Maggioranza: Cozzani, Piacente, Vezzi, Rossi, Casati, Giacobono, Lazzoni, Godani, Ciuffardi, Bancalari e Guglieri (PdL), Pierini (LN) – Minoranza: Barcellone, Tognetti e Luppi (Pd), Zolesi (RC) – Assenti: Battolla
Lerici: Assenti: Grieco e Saisi (Pdl)
- Acqua Pubblica: Presentati dalla consigliera Fedi (RC), discussi e votati il 31 maggio 2010 – 13 voti favorevoli (Maggioranza: 11 PD, 1 RC, Minoranza: 1 lista civica, 2 Idv) , 4 contrari (Pdl)
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Presentato. In discussione al prossimo Consiglio comunale.
- No al nucleare: Presentato. In discussione al prossimo Consiglio comunale.
Levanto:
Maggioranza: 12 – Minoranza: 5 – Assenti: 0
- Acqua Pubblica: Presentati dalla consigliera Canzio (RC), discussi e votati il 20 maggio 2010 – 15 voti favorevoli (10 PD, 1 RC, 1 Socialisti, 3 Pdl) , 2 astenuti (Pdl)
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Non ancora presentato.
- No al nucleare: Non ancora presentato.
La Spezia: Presentati dalla consigliera capogruppo Cossu (RC).
- Acqua Pubblica: Presentato (n° 121/2009), in discussione nel consiglio comunale del 24 maggio.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Presentato ed approvato – 21 favorevoli (PD, PRC, PdCI e Lista Schiffini). Maggioranza: Luca Basile, Mauro Bornia, Adolfo Carnieri, Paolo Carro, Tiziana Cattani, Valentina Chiavacci, Marcella Conti, Laura Cremolini, Marcello Delfino, Luca Daniele Liguori, Antonio Marcobello, Gianfranco Marinaro, Jonathan Marsella, Andrea Stretti, Rinaldo Tavilla, Riccardo Venturini (PD), Edmondo Bucchioni, Simona Cossu (PRC), Roberto Luciano Masia (PdCI), Angelo Majoli (Lista Schiffini) – Minoranza: Escono dall’aula Alessio Anselmi, , Lorenzo Brogi, Fabio Cenerini, Luigi De Luca, Maria Grazia Frijia, Alessandro Gai, Sauro Manucci, Paolo Messuri, Giacomo Peserico (PdL), Gian Carlo Di Vizia (LN) – Assenti: Giacomo Di Capua, Giacomo Gatti, Paolo Asti, Alberto Corsi (PdL), Enrico Schiffini (Lista Schiffini), Paolo Martinelli (LD), Paolo Gagliardelli, Giulio Guerri (Misto)
. - No al nucleare: Presentato (n° 119/2009) ed approvato – 19 favorevoli (PD, PRC, PdCI e Lista Schiffini), 11 contrari (PdL e LN).
Maggioranza: Luca Basile, Mauro Bornia, Paolo Carro, Tiziana Cattani, Valentina Chiavacci, Laura Cremolini, Marcello Delfino, Luca Daniele Liguori, Gianfranco Marinaro, Jonathan Marsella, Andrea Stretti, Rinaldo Tavilla, Riccardo Venturini (PD), Edmondo Bucchioni, Simona Cossu (PRC), Roberto Luciano Masia (PdCI) – Minoranza: Alessio Anselmi, Paolo Asti, Lorenzo Brogi, Fabio Cenerini, Alberto Corsi, Luigi De Luca, Maria Grazia Frijia, Alessandro Gai, Sauro Manucci, Paolo Messuri, Giacomo Peserico (PdL), Gian Carlo Di Vizia (LN), Angelo Majoli (Lista Schiffini) – Assenti: Adolfo Carnieri, Marcella Conti, Antonio Marcobello (PD), Giacomo Di Capua, Giacomo Gatti (PdL), Enrico Schiffini (Lista Schiffini), Paolo Martinelli (LD), Paolo Gagliardelli, Giulio Guerri (Misto), Flavio Cavallini (PS)
Ortonovo: Presentati dal consigliere Bedini (RC), discussi e votati il 25 febbraio 2010.
Maggioranza: Pietrini, Silvestri, Danieli, Bernardini, Leri e Sebastiani (PD), Lorenzini, Babbini e Scapazzoni (Socialisti), Marcesini e Bedini ( RC) – Minoranza: Natucci (PdL), Battiglia e Cavirani (lista civica) – Assenti: Nespolo (PD), Caravita e Parodi (PdL)
- Acqua Pubblica: Approvato – 1 astenuto (Cavirani)
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Approvato all’unanimità
- No al nucleare: Approvato – 3 astenuti (Scapazzoni, Babbini e Cavirani). Nota: voto favorevole Natucci (PdL)
Riccò del Golfo: Il consigliere Brizzi (RC).
- Acqua Pubblica: Non ancora presentato.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Non ancora presentato.
- No al nucleare: Non ancora presentato.
Riomaggiore: Il gruppo consiliare “Per Riomaggiore” si era reso disponibile a presentare i documenti, ma non lo ha fatto.
Santo Stefano Magra: Il consigliere capogruppo Giobbe (RC).
- Acqua Pubblica: Presentato. In discussione al prossimo Consiglio comunale.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Presentato. In discussione al prossimo Consiglio comunale.
- No al nucleare: Presentato. In discussione al prossimo Consiglio comunale.
Vernazza: Il consigliere capogrupp Barrani (RC).
- Acqua Pubblica: Rinviata la discussione alla commissione consiliare.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Approvata all’unanimità
- No al nucleare: Approvata (2 voti contro di cui uno l’assessore Ivani)
Vezzano Ligure: La consigliera Lombardi (RC).
- Acqua Pubblica: Non ancora presentato.
- Sicurezza nei luoghi di Lavoro: Non ancora presentato.
- No al nucleare: Non ancora presentato.
Non siamo presenti nei comuni di Ameglia, Bolano, Calice al Cornoviglio, Carro, Carrodano, Bonassola, Borghetto Vara, Brugnato, Deiva Marina, Framura, Maissana, Monterosso, Pignone, Portovenere, Rocchetta Vara, Sarzana, Sesta Godano, Varese Ligure e Zignago.
Olivieri: “Canepa presidente Nucleco da parte di Scajola nasconde la scellerata volontà nucleare”
8 maggio 2010, by admin
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“In cauda venenum“: non posso fare a meno di ripensare a questo detto latino, di fronte alla notizia che l’ex Ministro Scajola, pur dimissionario, ha piazzato un suo fedelissimo, il Prof. Canepa, alla Presidenza della Nucleco.
Non siamo però di fronte solo alla solita spartizione a favore degli amici (o degli amici degli amici, ad libitum).
C’è qualcosa di peggio e di ben più preoccupante.
La Nucleco è la società che si occupa della gestione dei rifiuti radioattivi in Italia, una funzione chiave vista la scellerata volontà del Governo di imporre al Paese il ritorno all’energia nucleare e la costruzione di nuove centrali per produrla.
Da notizie riportate dalla stampa, apprendo che il Prof. Canepa qualche anno fa ha patteggiato il pagamento di una sanzione economica per una storia di assegnazione di fondi europei relativi a progetti di bonifica di fanghi inquinati.
Il Prof. Canepa sarà pure un buon tecnico, ma mettere a capo della Società che dovrà occuparsi della gestione delle scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari un personaggio con un siffatto precedente non è certo tranquillizzante.
Insomma, una ragione in più per mobilitarsi per fermare il ritorno al nucleare voluto da Governo e Confindustria.
Sergio Olivieri
Segretario regionale ligure – Rifondazione Comunista
24 anni da Černobyl’: No al Nucleare!
26 aprile 2010, by admin
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Siamo lieti del fatto che il Legambiente si sia ricordata di Černobyl’, ancor più lieti che tale sensibilità si tramuti in azioni concrete, come la campagna contro il nucleare. Questa sensibilità trova un riscontro nelle istituzioni grazie alla presenza di Rifondazione comunista ed alla campagna che abbiamo intrapreso in tempi non sospetti (prima delle elezioni) e che continuiamo a portare avanti fino alla sua conclusione, in difesa dei Beni Comuni: energia, acqua, conoscenza.
Riguardo all’energia vogliamo sottolineare che proprio una mozione presentata dai nostri consiglieri comunali è già stata approvata nei comuni di Ortonovo e di Follo, in quest’ultimo addirittura nonostante noi facciamo parte della minoranza! Non dimeno la nostra mozione è stata approvata nel comune capoluogo: La Spezia. Attendiamo le prossime sedute consiliari negli altri comuni per poter gioire di un risultato straordinario quale la messa al bando dell’energia nucleare dalla nostra provincia, sia in termini di produzioni, sia in termini di siti di stoccaggio di scorie nucleari, contestualmente ad un impegno serio di investimento nel settore del risparmio energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il ritorno al nucleare rappresenta una vera e propria involuzione farsesca: un energia non rinnovabile poiché l’uranio 235 esaurirà in 50-70 anni al ritmo del 5% di fabbisogno mondiale, è altamente inquinante producendo scorie con tempi di decadimento radioattivo millenari, genera il problema dello stoccaggio, è costosa (il Massachusetts Institute of Technology stima il costo per KW/h prodotta con il nucleare come il più elevato rispetto ad altre fonti), ma soprattutto, secondo l’International Commission on Radiological Protection (ICPR 103/2007) non garantisce affatto l’incolumità dei lavoratori soprattutto rispetto alla fase espositiva a radiazioni.
Mozione contro il Nucleare - (doc - 22 KB)
Anche La Spezia, grazie a Rifondazione, dice No al nucleare
16 marzo 2010, by admin
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Dopo Ortonovo e Follo, in un altro comune, questa volta nel capoluogo di provincia alla Spezia, viene approvata dal consiglio comunale la mozione contro il ritorno al nucleare, proposta da Rifondazione comunista. Nel dibattito consiliare la relazione introduttiva della capogruppo del PRC, Simona Cossu, è ineccepibile: “Il ritorno al nucleare è una follia costosa ed antieconomica, pericolosa e piena di incognite come i tempi di realizzazione delle centrali o il tema dello stoccaggio delle scorie o la limitatezza dell’uranio, materiale che non impedirà la nostra dipendenza da altri paesi. Vogliamo dire definitivamente no all’ennesima trovata berlusconiana nel nostro territorio e convintamente puntare a favorire energie pulite, sicure e vantaggiose, che possano evitare scandali sulla pelle dei cittadini come navi dei veleni o porti delle nebbie o discariche di morte, rispettando la volontà di milioni di italiani che, nel referendum del 1987, hanno già detto un definitivo no al nucleare“.
“Siamo contro al nucleare qui come altrove – continua Simona Cossu – tanto che non possiamo evidenziare che lo sviluppo del nucleare sia anche un preoccupante elemento di riarmo e di sviluppo delle tecnologie atomiche militari. Rivendichiamo l’assoluta necessità di percorre due strade fondamentali: sviluppo e diffusione delle tecnologie di produzione energetica da fonti rinnovabili e risparmio e razionalizzazione dei consumi energetici. Passi importanti sono stati fatti dalla giunta regionale uscente, dal nostro assessore Zunino come la redazione del piano energetico regionale all’individuazione di siti di installazione dell’eolico – conclude Simona Cossu – e molto è ancora da fare. Ma in un contesto nazionale in cui il governo Berlusconi procede a slogan ma in totale assenza di fatti, come sta a dimostrare la mancanza di un piano energetico nazionale, occorre innanzitutto dire cosa non vogliamo: il ritorno al nucleare“.
Doverosa la riflessione riguardo all’atteggiamento tenuto dal centrodestra: da un lato hanno perso un’altra occasione di essere coerenti, incuranti che i loro colleghi di partito a Follo e ad Ortonovo hanno approvato pochi giorni fa lo stesso documento presentato dai consiglieri di Rifondazione comunista (rispettivamente Zolesi e Bedini), si sono prima mantenuti sulla vaghezza di teorie scientifiche e di orpelli politicisti ma al momento del voto hanno perso ogni dubbio votando contro la nostra proposta: se La Spezia fosse amministrata dal centrodestra, a quest’ora sarebbe una candidata per ospitare una centrale nucleare o un sito di stoccaggio di scorie radioattive.
“Il risultati politici che Rifondazione comunista sta ottenendo nei consigli comunali della provincia, da Ortonovo alla Spezia, passando per comuni addirittura amministrati dal centrodestra come Follo, sono il segno evidente che le nostre idee, le nostre proposte elettorali non sono il frutto di vezzi, ma il risultato di un analisi ed un elaborazione politica seria in cui è sempre chiara il nostro obiettivo: un modello di società alternativo dalla parte dei cittadini“.
Così i candidati della Federazione della Sinistra, Massimo Lombardi ed Antonella Guastini hanno commentato l’approvazione della mozione che vieta l’installazione di impianti nucleari e di stoccaggio di materiale radiattivo sul territorio spezzino. “Quel documento – proseguono Guastini e Lombardi – non contiene solo un doveroso no, ma anche l’impegno a promuovere e sostenere il risparmio energetico, facilitare l’adozione e l’utilizzo di impianti ad energia rinnovabile, ma soprattutto a tenere alta l’attenzione su un tema fondamentale per il nostro territorio: i traffici di rifiuti tossici”.
“Eravamo certi che la maggioranza di centrosinistra sostenesse la nostra battaglia, così come siamo consci che il nostro ruolo è di portare avanti in Regione Liguria le battaglie dei compagni e delle compagne spezzini, per i nostri concittadini, per la salvaguardia del nostro territorio e per auspicare un modello di sviluppo che coniughi finalmente attenzione e tutela dei lavoratori con salubrità e salvaguardia dei nostri ambienti di vita. Altrettante certezze – concludono Guastini e Lombardi – le abbiamo riguardo ai nostri avversari politici del centrodestra, che per l’ennesima volta hanno gettato la maschera votando contro gli interessi degli spezzini“.
Nel nostro sito troverete aggiornato i risultati della nostra campagna (Acqua, energia e sicurezza nei luoghi di Lavoro).
Riportiamo il testo della Mozione contro il Nucleare - (doc - 22 KB)
In Regione sviluppo compatibile: contro il ritorno al nucleare energia pulita
10 marzo 2010, by admin
Archiviato in Ambiente, Campagna elettorale, Primo piano
Il decreto è stato pubblicato. Con tutte le variazioni dell’ultima ora, taglia e cuci, grassetti ed evidenti passaggi di “copia e incolla”, che la dicono lunga della fretta con cui si è provveduto a sanare i ritardi accumulati. Un caso? Il decreto legge nuclearista approvato definitivamente il 10 febbraio, per un soffio non scadevano i tempi della decadenza della legge delega, che fissava il limite ultimo per la decretazione specifica al 15 febbraio. Onde evitare un decreto interpretativo sull’approvazione dei decreti, che il sig.Berlusconi a questo punto potrebbe inventarsi tranquillamente visti i precedenti, la vicenda indica ancora una volta il pressapochismo del centrodestra.
La politica degli annunci e della voce grossa, assenza pensare e produrre politiche utili per il paese.La vicenda energetica ne è la lampante dimostrazione: a partire dai roboanti annunci dei tempi con cui sarà aperto il primo cantiere delle future nuove centrali nucleari a carico dei contribuenti, visto che nemmeno i francesi riescono a reperire sul tanto decantato mercato, investitori privati pronti a buttar dalla finestra centinaia di miliardi di euro, si arriva all’ultimo minuto ad approvare un testo che non dice nulla e che ridelega il tutto all’ennesimo carrozzone fantasma: l’agenzia per la sicurezza nucleare.
Si perde tempo quindi, mentre il paese avrebbe urgenza di una politica energetica seria, si pasticcia su un terreno paludoso ed inutile come il nucleare, trascurando dolosamente il risparmio, l’efficienza e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. La regione Liguria si è dotata con la giunta uscente di un piano energetico che deve essere attuato, e la sua attuazione passa per la legge sul risparmio e la certificazione energetica che da anche grandi possibiltà occupazionali del settore, ma passa soprattutto da un impegno che Rifondazione comunista sta già assumendo nel territorio spezzino: No al nucleare.
No all’installazioni di impianti nucleari, no alla costruzione di siti di stoccaggio di scorie radioattive. Non solo uno slogan, non solo un impegno elettorale che porteremo avanti con i nostri candidati alle regionali, Antonella Guastini e Massimo Lombardi, ma una coerente azione politica nel nostro territorio che passa per la presentazione nei consigli comunali di mozioni in cui si impegna le amministrazione a negare il permesso di installazione di tali impianti nei nostri comuni, e ad attivarsi presso le istituzioni preposte per fare questa battaglia, contro un vettore energetico costoso, superato e pericoloso.
Non è un caso che anche Follo, comune governato dal centrodestra, abbia approvato all’unanimità la mozione presentata dalla nostra consigliera, Sara Zolesi, a dimostrazione che i cittadini non vogliono tornare a prima del 1987, anno in cui il popolo italiano ha detto chiaramente No al nucleare attraverso il referendum. La nostra campagna continua con la discussione della mozione antinuclearista nel comune della Spezia.