Fedi: “Ritardo della diffusione dei dati, la Regione Liguria è incapace a gestire la pandemia”

25 marzo 2020, by  
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Apprendiamo dall’assessore Viale che la Regione Liguria si attiverà per eseguire più tamponi ed esami del siero del sangue ad operatori sanitari e pazienti ricoverati nei reparti ospedalieri nonché per gli operatori ed ospiti delle Rsa.
 
Tutto ciò a quindici giorni dal decreto di chiusura dell’Italia e dopo quello che sta accadendo nel bergamasco. La Liguria, che negli ultimi due giorni sta avendo un incremento verticale di contagi e deceduti, è in assoluto ritardo con la diffusione dei dati reali, tanto che molti sindaci della nostra provincia lamentano di non possedere le cifre esatte dei contagi nei rispettivi territori amministrati
 
Questo ritardo si evince anche dal report recentemente pubblicato dal Sole 24 ore, a sua volta attinto dalla Protezione Civile. Denunciamo tutto questo come un’assoluta incapacità a gestire questa pandemia:si stanno perdendo vite umane sicuramente a causa del virus, ma anche per incompetenza nella gestione dell’emergenza. E’ assolutamente necessario un cambio di passo rapido, con la trasparenza dei dati, con il rifornimento delle attrezzature di salvaguardia a tutti gli operatori sanitari, con la chiusura immediata di tutti quei luoghi di lavoro che ancora restano aperti e valutando seriamente la proposta già fatta dalla Cgil sull’utilizzo della struttura ospedaliera di Sarzana, sicuramente più idonea rispetto alle soluzioni sino a qui adottate.
 
Veruschka Fedi,
segretaria provinciale Prc La Spezia  

“Fermiamo lo sfascio della sanità ligure”: iniziativa di Rifondazione all’Urban Center

26 marzo 2015, by  
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La sanità è un tema sempre attuale, soprattutto in una provincia, quella spezzina, in cui le occasioni per il dibattito davvero non mancano. I ritardi nel trasferimento della “Don Gnocchi” da Sarzana alla Spezia, il Pronto soccorso che si ingolfa di ambulanze, la carenza ormai cronica di personale medico e infermieristico, un ospedale nuovo che è ancora da vedere iniziare e che andrà a sostituire due strutture sanitarie vecchie, fatiscenti, inadatte ad ospitare una sanità che pure, a livello clinico, risulta in linea con i parametri nazionali e tra le migliori della Liguria.
Il quadro è complesso e offre spunti a non finire, così la federazione spezzina di Rifondazione Comunista ha deciso di organizzare un convegno per domani, giovedì 26 marzo, alle 17.30 negli spazi dell’Urban Center (via Carpenino).
Il titolo, ‘Fermiamo lo sfascio della sanità in Liguria’, la dice lunga su quale sarà il tenore degli interventi.

Parteciperanno Carla Mastrantonio per la segreteria della Cgil, Arturo Fortunati, ex consigliere regionale da sempre attento alle tematiche legate alla salute, il consigliere comunale Giulio Guerri, il segretario provinciale di Rifondazione Massimo Lombardi, i medici Mariano Mij e Giuseppe Agrimi. Coordina il consigliere comunale di Rifondazione, Edmondo Bucchioni.

Abbiamo voluto organizzare un’iniziativa plurale, che potesse raccogliere idee diverse con le quali poter tracciare la strada per uscire dalla crisi della sanità regionale tenendo come caposaldo assoluto il diritto alla salute, mentre vediamo che ci sono sempre più cittadino che fanno fatica ad accedere alle cure mediche. Per questo – afferma Lombardi – rilanciamo il grido d’allarme lanciato dal primario del Pronto soccorso, Gianfranco Mazzotta: ‘Spezzini indignatevi!. Le condizioni in cui operano medici e infermieri sono drammatiche, li ringraziamo per il loro impegno, ma bisogna cambiare radicalmente l’approccio ai problemi della sanità locale. Non è con le provocazioni come quella lanciata recentemente dal sindaco che si risolvono le cose“.
Massimo Federici aveva annunciato di voler imporre con un’ordinanza l’assunzione di personale da parte della Asl, non arrivando la deroga da parte della Regione. Una dichiarazione che era stata motivo di scontro con l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo.
Montaldo – interviene Jacopo Ricciardi, membro della segreteria regionale di Rifondazione comunista – è stato critico anche nei confronti della legge sui primari voluta dal Pd. Ha ragione il nostro segretario regionale, Marco Ravera: questa norma è un regalo che il Pd renziano ha fatto ai primari. Nonostante i numerosi scontri del passato, anche in considerazione della posizione che ha tenuto su questa vicenda, abbiamo invitato l’assessore regionale a partecipare al nostro incontro di domani“.

Intanto Lombardi annuncia che, raccogliendo la volontà di alcuni cittadini, sarà presto presentato un esposto alla magistratura per quel che riguarda l’innalzamento dell’ultimo piano dell’ospedale del Felettino, un intervento costato 4 milioni di euro “e mai utilizzato“.
Solo oggi questi cittadini sono giunti in possesso delle informazioni necessarie per presentare un esposto consistente, quindi, nonostante sia passato molto tempo chiederemo ai magistrati di indagare sulla progettazione, il finanziamento, la realizzazione e le verifiche di quell’opera che rappresenta un enorme spreco di denaro pubblico“, conclude Lombardi.

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