“Sosteniamo lo sciopero della lavoratrici e dei lavoratori di Leonardo (ex Oto Melara) e Mbda”
30 marzo 2020, by admin
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“Solidarietà ai lavoratori dell’Oto Melara. Oto Melara non si tocca”
1 febbraio 2016, by admin
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Questa mattina centinaia di lavoratori hanno partecipato al presidio organizzato dai sindacati bloccando l’entrata del terminal del Porto.
La preoccupazione dei lavoratori e delle lavoratrici è il taglio al welfare aziendale e dalle trasferte ai contributi per gli asili, ma soprattutto c’è la preoccupazione per il futuro.
A loro va la nostra solidarietà pronti a sostenere eventuali manifestazioni future in difesa dei posti di lavoro contro la ristrutturazione del gruppo.
Segreteria provinciale Prc La Spezia
Ultima settimana di campagna elettorale: iniziative per la lista l’Altra Europa con Tsipras a Spezia e Provincia
19 maggio 2014, by admin
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Venerdì 23 Maggio ore 20.30 CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE a Spezia con il concerto dei Los Caimanos e l’intervento del candidato spezzino STEFANO SARTI al Centro Allende (Giardini Pubblici)
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Olivieri (Prc/Fds Liguria): “Il Pd vuole privatizzare le industrie pubbliche spezzine?”
25 giugno 2012, by admin
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La notizia è praticamente passata inosservata. Eppure, se si realizzasse davvero quanto proposto dal vicesegretario del Pd Enrico Letta, potrebbero esserci conseguenze pesantissime per la città della Spezia.
In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi ad Affari Italiani, Letta ha lanciato l’idea di privatizzare quote significative di Finmeccanica, Eni ed Enel. Si dà il caso che nel territorio spezzino ci sia una centrale dell’Enel, lo stabilimento di Panigaglia di Gnl Italia della Snam (il cui principale azionista è l’Eni), l’Oto Melara di Finmeccanica e la Mbda della quale Finmeccanica detiene una consistente quota del pacchetto azionario.
Non ci vuole molto a immaginare quali sarebbero le ricadute concrete di queste privatizzazioni: le stesse che ci sono state in tutte le privatizzazioni attuate in questi anni e cioè svendita del patrimonio pubblico e ridimensionamento occupazionale. Un rischio che Spezia non può correre: per questo sarebbe auspicabile una sconfessione delle proposte di Letta da parte del Pd spezzino.
Sergio Olivieri
Segretario regionale Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra Liguria
Storie di compagni
20 marzo 2010, by admin
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«Ma se mi eleggono, lascio…»
Ti accoglie nella sede di Rifondazione Comunista con un sorriso largo così e bastano poche battute per scalfire la sua iniziale timidezza di «persona semplice», come si definisce dal primo momento. Clelio Barbieri, classe 1927, è il «decano» dei candidati alle elezioni e ancora oggi, a 83 anni suonati, dà una mano al partito divertendosi ad attaccare i manifesti elettorali. Alle spalle ha una storia lunga fatta di lotte sindacali, emigrazione e lavoro, il tutto sempre legato a filo doppio al Partito Comunista «prima che si dividesse in tanti pezzi, ora sto con Rifondazione». Originario della provincia di Reggio Emilia, Barbieri vive a Sarzana (in via Bonaparte) sin da piccolo.
«Mi sono avvicinato al Pci dopo la guerra — dice — quando per vivere facevo tanti lavori; poi nel 1952 ho partecipato all’occupazione dell’Oto Melara dopodichè sono dovuto andare all’estero perchè ero un ‘ribelle’ e non trovavo più un’occupazione. Sono stato prima in Francia poi in Svizzera dove è nato il mio secondo figlio, ho fatto il lavapiatti nei ristoranti poi mi hanno assunto in una fabbrica che costruiva telefoni». Nel 1965 il ritorno in patria col lavoro nella fonderia fino alla pensione, senza però mai perdere di vista l’impegno politico.
«Ho sempre dato il mio contributo, continuo a farlo ora col solito entusiasmo. Perchè mi candido? Per dare una mano, per dire la mia: però se dovessi essere eletto rinuncerei lasciando il mio posto al primo degli esclusi. Non ce la farei a fare le ore piccole in quei lunghi consigli comunali… E poi io sono una persona semplice, mi risulterebbe difficile contrastare certi ‘pescecani’ della nostra politica». Già in passato Barbieri era candidato con Rifondazione, alle ultime due amministrative però ha preferito farsi da parte e mettersi a disposizione come rappresentante di lista.
«In passato ho fatto anche lo scrutatore al seggio: ora mi piace frequentare la sezione del partito in via Mascardi, dare una mano nell’attività elettorale». Se si volta indietro può dire di aver visto un po’ tutte la facce del panorama politico italiano. «Nel corso degli anni è cambiato in peggio — dice con una punta di amarezza — una volta avevamo 6-7 partiti, ora c’è una baraonda. A casa ho un manifesto elettorale di alcune elezioni fa, sembra un lenzuolo da quanto è lungo. E poi anche i gruppi politici sono diversi, quelli vecchi si sono disintegrati in tante parti compreso il Partito Comunista. Non c’è più l’unità di un tempo: ogni partito ha al suo interno troppe divisioni».
Tratto da La Nazione – 19 marzo 2010